Vittoria Colonna, [Rime], 1538

gli occhi, alla più alta meta ¶ Sarebbe giunta: chè

ch'ognor colsi, ¶ L'alta cagion men cara al

rimedio e danno. ¶ L'alta fatica sua, l'utile

qual gloria immensa ¶ All'alta tua virtù destina il

oggetto? e cangi l'alta sorte ¶ L'alma per

de' nostri mali all'alta meta ¶ Leggier volasti sì

chiami il grave peso alta ventura, ¶ E felice gioir

Di dolce frutto all'alta mia fatica: ¶ L'un

alma stringe, ¶ Poichè l'alta cagion fatta è immortale

nostro sole: ¶ Così l'alta mia luce a me

SONETTO LXV. ¶ Mosso d'alta pietà non move tardo

larga e distinta ¶ L'alta strada d'onor chiara

che 'l valor, l'alta virtute, ¶ Ch'è la

abbian gradita, ¶ Ove dell'alta speme il frutto coglie

Quanto posso leggera, all'alta meta ¶ Che mi scuopre

gir del cader loro alta e superba ¶ Uopo non

vago. ¶ SONETTO II. ¶ L'alta piaga immortal, che m

Ma se potesse l'alta sua sembianza ¶ Formar, quant

SONETTO IX. ¶ Mossa d'alta cagion, foco mio raro

Contra fortuna; e nell'alta ritrarsi ¶ E faticosa torre

Se per salir ad alta e vera luce ¶ Dai

può ben tanto ¶ L'alta cagion che a forza

Semo a così benigna alta mercede: ¶ E come ei

da me forza all'alta impresa. ¶ Deh! fa, Signor

contiene in sè l'alta e rotonda ¶ Palla celeste

Andrei con altro spirto alta e lontana ¶ Dal mondo

A por su l'alta glorïosa sede ¶ Dell'alma

e freno ¶ Dona all'alta cagion d'ogni desio

quel gran fondo ¶ Dell'alta sua bontà si lascia

inaccessibil luce, ¶ Quasi in alta caligine t'ascondi; ¶ Ma

e puro ¶ Con l'alta tua pietà le luci

da molti chiamar ad alta voce ¶ Il verace signor

Quand'ella signoreggia l'alta sede ¶ Dell'alma; ed

superbo orgoglio vòta ¶ Quest'alta gloria, onde in sè

D'Erode, per divina alta cagione, ¶ Fuor dell'umana

Diede al superbo quell'alta mercede ¶ Di dar per

pietà more. ¶ Allor l'alta bontà di Dio si

Porge l'aperta piaga alta e secura ¶ Letizia, anzi

amor vero ¶ E d'alta pura ubbidïenza armato, ¶ In

solo. ¶ SONETTO LXXVIII. ¶ Nell'alta cima dove l'infinita

non sente, ¶ Nè dell'alta umiltà la gloria vera

interno, dentro vede ¶ L'alta ragion divina, e acquista

ch'armasti ¶ D'invitta alta virtù nostra natura. ¶ Veggio

mente lodo, ¶ E dell'alta ambasciata ancora io godo

l duro letto ¶ Dell'alta sua bontà securo segno

ciascun d'essi d'alta gloria adorno, ¶ Onde spinta

l'opre sante. ¶ L'alta spelunca sua questo alto

beato. ¶ SONETTO CXVII. ¶ Nell'alta eterna rota il piè

n cielo! ¶ SONETTO CXVIII. ¶ Alta umiltade e sopra l

ch'a grande ed alta impresa aspira. ¶ E intrando

schermo degno ¶ Con l'alta ubbidïenza; ma l'ingrato

per arra qui dell'alta eterna. ¶ Ma non quanto

a' padri santi all'alta corte, ¶ U' lor condusse

e amaro. ¶ Perchè dell'alta luce oggi un bel

suoi pensieri ascolta, ¶ Dall'alta sua ragion l'ha

tuo buon successor, ch'alta cagione ¶ Dirittamente elesse, e

giorno, ¶ Veggio quella celeste alta e beata, ¶ Sua mercè

S'oppon sovente all'alta ardente face; ¶ Nè fede

e la tua fede alta lucente ¶ Nel fin sospinto

giusto largo impero ¶ L'alta giustizia, della qual t

Con virtù sopr'umana, alta, e possente; ¶ L'alma

far certa efficace ¶ L'alta sua elezïon, ma insino

interna, ¶ Tenergli con virtute alta superna ¶ Felici all'ombra

breve ¶ Nebbia, correndo all'alta eterna luce. ¶ SONETTO CLXX

SONETTO CLXXII. ¶ Simile all'alta immagin sua la mente

sue radici infin all'alta cima, ¶ Avvolta, unita a

ferma in noi l'alta radice, ¶ Qual rende i

del terreno amore ¶ All'alta luce sua non faccian

BEMBO. ¶ Poi che nell'alta vostra accorta mente, ¶ Dove

poi poter da terra alta levarmi. ¶ Ma più che

virtù davan conforto ¶ All'alta voglia, al grande animo

Riceve il miser cieco alta mercede, ¶ Quando un sano

vista del sol gioia alta e rara, ¶ Ha posto

mossa a pietà l'alta, severa ¶ Giustizia, pareggiò quel

che a spegner l'alta luce intende ¶ Del buon

l'occhio destro all'alta luce prima ¶ Fermar sempre