Giacomo Leopardi, Canti, 1837

di costei che tanto alto locasti ¶ Qualche novella ai

Certo senza de' numi alto consiglio ¶ Non è ch

l'estima, e d'alto affetto ¶ Maestra è la

il core ¶ Movi ad alto desio. Te l'echeggiante

Di sconsolato grido ¶ L'alto sen dell'Eufrate e

si pompeggia, ¶ Quando nell'alto lato ¶ L'amaro ferro

cantando, ¶ E lamentar nell'alto ¶ Ozio de' campi, all

greggi sbigottiti, o d'alto ¶ Fiume alla dubbia sponda

inanime e muta; ogni alto senso, ¶ Ogni tenero affetto

i musicali accordi, ¶ Ch'alto mistero d'ignorati Elisi

affisò; quel labbro, ond'alto ¶ Par, come d'urna

ed ombra sei, tant'alto senti? ¶ Se in parte

le virtudi, e l'alto ¶ Saver del secol mio

opra sua, quantunque ¶ D'alto artificio a contemplar, non

dell'alma generoso ed alto, ¶ Non chiama sé né

purissimo azzurro ¶ Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, ¶ Cui

un punto; così d'alto piombando, ¶ Dall'utero tonante

al prato, ¶ Guardando in alto: ed ecco all'improvviso

Di torrente che d'alto in giù trabocchi. ¶ Talvolta