Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

tal amore; ¶ ché piú alto maritarla tien in cuore

d'or, che 'n alto loco ¶ pende con un

uomo ¶ e col cul alto fecevi un bel tomo

ché Dante vola piú alto, e questo dico ¶ col

orrenda mole ¶ d'un alto ingegno, d'un concetto

cosí parmi che Dante alto e divino ¶ si lascia

qual, volgendo l'occhio alto e soperbo, ¶ chiede perché

Berta la sorella. ¶ Tant'alto chi ponesse sua speranza

sordo ¶ co' circonstanti l'alto imperatore. ¶ Milon tocca 'l

destrier, e quell'in alto ¶ ben vinti piedi spicca

e ciò ch'ogni alto roy non può star

s'inchina ¶ a l'alto imperator ch'a man

ché per balzar in alto e rotolarsi ¶ ogni altra

e rene, ¶ ma l'alto Genitore vòl che, quando

di tutto 'l mondo, ¶ alto inteletto e imaginar profondo

certo trave; ¶ levasi in alto, e quel saltando giunge

manda il drappo d'alto ¶ et animoso venne giú

capo, dove ¶ scopreno l'alto mar che vi si

nasca quel forte Orlando, alto coraggio, ¶ Renaldo, e 'l

Rispose alor l'abbate: - Alto signore, ¶ con sopportazion vi

cascando già giú d'alto, ¶ quando privollo Dio de

la nobilitade d'ogni alto spirito non si dignarà