Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

poi disse, sorridendo un’altra volta: ¶ — Bisogna che tu

Gavinai si sentì un’altra volta dentro quella solitudine

ed egli da un’altra; e, per quanti sforzi

l’una con l’altra; tutte di seguito, senza

di amarlo come nessuna altra donna avrebbe potuto. Serbava

per farsi baciare un’altra volta, e perchè non

stava per finire una altra volta i denari, il

la testa fino all’altra parte. Aveva gli occhi

dopo aver acceso un’altra sigaretta, che non riusciva

più vivaci di ogni altra cosa. ¶ Finalmente, apparve un

sciolti; e poi, un’altra volta, troppo presto soli

stessa veemenza; illudendola un’altra volta, e facendole dimenticare

a lui per un’altra strada. Ma, alla prima

temporale scendeva da un’altra parte. Anche i cipressetti

gli fosse possibile, un’altra musica gli riempì tutta

gliene fece conoscere un’altra, che aveva il viso

farlo innamorare di un’altra; e tornava sempre alla

giorni dopo, incontrò un’altra volta il Papi gli

lui. Aveva sbagliato un’altra volta! Gli era parso

gioia indimenticabile, lasciare un’altra volta la famiglia. Ma

se amava già un’altra, non doveva dirgli niente

Se amava già un’altra, non doveva dirgli niente

bella. ¶ Si mise un’altra volta il cappello, ma

Soltanto quando fu un’altra volta in camera sua

città uguale a qualunque altra, e cominciava a desiderare