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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «altro»

nautoretestoannoconcordanza
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1321
A te convien tenere altro vïaggio», ¶ rispuose, poi che
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1321
tai difetti, non per altro rio, ¶ semo perduti, e
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Omero poeta sovrano; ¶ l'altro è Orazio satiro che
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1321
spirto questo disse, ¶ l'altro piangëa; sì che di
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1321
lati fanno a l'altro schermo; ¶ volgonsi spesso i
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1321
e d'uno in altro sangue, ¶ oltre la difension
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1321
e che risponde ¶ quell' altro foco? e chi son
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1321
lo cominciar con l'altro che poi venne, ¶ che
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1321
omai sanz' ira». ¶ E altro disse, ma non l
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parve fora. ¶ Ma quell' altro magnanimo, a cui posta
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1321
e nel presente tenete altro modo». ¶ «Noi veggiam, come
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simile lordura. ¶ Per l'altro modo quell' amor s
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dispregia, poi ch'in altro pon la spene. ¶ Ma
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qual nodrì Achille; ¶ quell' altro è Folo, che fu
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1321
è Azzolino; e quell' altro ch'è biondo, ¶ è
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capi, che da l'altro geme ¶ e cigola per
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1321
tronco attesi, ¶ credendo ch'altro ne volesse dire, ¶ quando
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accorri, morte!». ¶ E l'altro, cui pareva tardar troppo
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lici. ¶ «Tra tutto l'altro ch'i' t'ho
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che 'n su l'altro, eretto. ¶ Ciascuna parte, fuor
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un taci, ¶ e l'altro di' che si fa
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da sera ¶ guardare uno altro sotto nuova luna; ¶ e
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1321
serbolo a chiosar con altro testo ¶ a donna che
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che cadea ne l'altro giro, ¶ simile a quel
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con la spada. ¶ L'altro, ch'appresso me la
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fiera moglie più ch'altro mi nuoce». ¶ S'i
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guardar l'un l'altro com' al ver si
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aggrappa ¶ o scoglio o altro che nel mare è
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1321
un serpente tutto l'altro fusto; ¶ due branche avea
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volta mi sovvenne ¶ ad altro forse, tosto ch'i
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1321
al grosso, e l'altro dentro stava. ¶ Le piante
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1321
d'argento; ¶ e che altro è da voi a
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1321
duro varco. ¶ Indi un altro vallon mi fu scoperto
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1321
sai tutta quanta. ¶ Quell' altro che ne' fianchi è
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1321
di ponte in ponte, altro parlando ¶ che la mia
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1321
l'un con l'altro, «in sul groppone?». ¶ E
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1321
grotta; ¶ presso è un altro scoglio che via face
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1321
salvi infino a l'altro scheggio ¶ che tutto intero
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i piedi e l'altro grosso, ¶ sì stavan d
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stanche. ¶ Omè, vedete l'altro che digrigna; ¶ i' direi
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1321
fosso ghermito. ¶ Ma l'altro fu bene sparvier grifagno
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1321
un dinanzi e l'altro dopo, ¶ come frati minor
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l'un con l'altro fa, se ben s
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1321
un pensier de l'altro scoppia, ¶ così nacque di
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1321
nacque di quello un altro poi, ¶ che la prima
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1321
più che da l'altro era la costa corta
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1321
voce uscì de l'altro fosso, ¶ a parole formar
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1321
tu arrivi ¶ da l'altro cinghio e dismontiam lo
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1321
l'un nomar un altro convenette, ¶ dicendo: «Cianfa dove
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1321
l'un né l'altro già parea quel ch
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1321
la piaga e l'altro per la bocca ¶ fummavan
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1321
l'uno e l'altro vela ¶ di color novo
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si levò e l'altro cadde giuso, ¶ non torcendo
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1321
la forcuta ¶ ne l'altro si richiude; e 'l
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1321
la valle, ¶ e l'altro dietro a lui parlando
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1321
e disse a l'altro: «I' vo' che Buoso
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1321
seguire, ¶ ch'el vedesse altro che la fiamma sola
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un lito e l'altro vidi infin la Spagna
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stelle già de l'altro polo ¶ vedea la notte
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1321
discordia e d'ogne altro male operare.] ¶ Chi poria
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terra lo distese. ¶ Un altro, che forata avea la
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1321
n'è concesso, ¶ e altro è da veder che
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1321
sovr' ello. ¶ Attendi ad altro, ed ei là si
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1321
l'un de l'altro giacea, e qual carpone
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1321
le scaglie ¶ o d'altro pesce che più larghe
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1321
d'assai!». ¶ Onde l'altro lebbroso, che m'intese
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1321
s'annegò con l'altro carco. ¶ E quando la
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1321
io lui, «se l'altro non ti ficchi ¶ li
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1321
altrui forma, ¶ come l'altro che là sen va
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1321
anguinaia ¶ tronca da l'altro che l'uomo ha
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1321
l mento e l'altro in sù rinverte. ¶ «O
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1321
per più ch'alcun altro demonio!». ¶ «Ricorditi, spergiuro, del
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1321
un balestro ¶ trovammo l'altro assai più fero e
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1321
tenea soccinto ¶ dinanzi l'altro e dietro il braccio
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1321
giù raccolti, ¶ quando un altro gridò: «Che hai tu
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1321
un capo a l'altro era cappello; ¶ e come
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1321
li denti a l'altro pose ¶ là 've 'l
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1321
appresso, ¶ infin che l'altro sol nel mondo uscìo
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1321
lo dì e l'altro stemmo tutti muti; ¶ ahi
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1321
d'uno e d'altro privo. ¶ Lo 'mperador del
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1321
fa motto!; ¶ e l'altro è Cassio, che par
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1321
puosi mente ¶ a l'altro polo, e vidi quattro
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1321
me volgendo a l'altro polo, ¶ là onde 'l
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1321
poco a poco un altro a lui uscìo. ¶ Lo
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1321
remo non vuol, né altro velo ¶ che l'ali
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1321
come a nessun toccasse altro la mente. ¶ Noi eravam
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1321
l'uno a l'altro raggio non ingombra. ¶ A
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1321
vero a lei, s'altro si dice. ¶ Poscia ch
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1321
a colui da l'altro fianco, ¶ se lo 'ntelletto
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1321
l'un de l'altro insolla». ¶ Che potea io
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1321
laco». ¶ Poi disse un altro: «Deh, se quel disio
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1321
io farò de l'altro altro governo!". ¶ Ben sai
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1321
farò de l'altro altro governo!". ¶ Ben sai come
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1321
tristo impara; ¶ con l'altro se ne va tutta
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1321
la morte, ¶ e l'altro ch'annegò correndo in
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1321
e l'un l'altro abbracciava. ¶ Ahi serva Italia
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1321
e l'un l'altro si rode ¶ di quei
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Virgilio; e per null' altro rio ¶ lo ciel perdei
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altri si ricrea. ¶ L'altro che ne la vista
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1321
batte il petto! ¶ L'altro vedete c'ha fatto
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men ch'a l'altro, Pier, che con lui
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1321
dicesse a Dio: 'D'altro non calme'. ¶ 'Te lucis
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si venne, ¶ e l'altro scese in l'opposita
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1321
a Virgilio e l'altro a un si volse
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l'uno e l'altro mosso. ¶ Sentendo fender l
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uso, e forse d'altro loco ¶ disdegna di portarne
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l'un 'No', l'altro 'Sì, canta'. ¶ Similemente al
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1321
l'uno a l'altro Guido ¶ la gloria de
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1321
l'uno e l'altro caccerà del nido. ¶ Non
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1321
è il mondan romore altro ch'un fiato ¶ di
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1321
ben ratta da l'altro girone; ¶ ma quinci e
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1321
l'un sofferia l'altro con la spalla, ¶ e
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1321
il capo sopra l'altro avvalla, ¶ perché 'n altrui
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1321
l'uno a l'altro chini, ¶ ragionavan di me
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1321
d'Arno». ¶ E l'altro disse lui: «Perché nascose
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1321
di galle ¶ che d'altro cibo fatto in uman
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1321
l'uno a l'altro rende. ¶ E se la
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giunto in su l'altro girone, ¶ sì che tacer
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1321
Deo. ¶ L'un l'altro ha spento; ed è
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1321
l'un con l'altro insieme ¶ per viva forza
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1321
giunti, l'un l'altro non teme: ¶ se non
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1321
Gherardo nulla senta. ¶ Per altro sopranome io nol conosco
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1321
monta», ¶ che da ogne altro intento mi rimosse; ¶ e
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1321
sanza errore, ¶ ma l'altro puote errar per malo
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1321
che tu de l'altro intende, ¶ che corre al
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penter, ve ne martira. ¶ Altro ben è che non
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1321
anima non va con altro piede, ¶ se dritta o
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1321
tanto d'uno in altro vaneggiai, ¶ che li occhi
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1321
nel parlare avvisai l'altro nascosto, ¶ e volsi li
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1321
ancoi, ¶ che tragge un altro Carlo fuor di Francia
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1321
simil danno conta. ¶ L'altro, che già uscì preso
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1321
uno alto e l'altro basso, ¶ secondo l'affezion
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1321
puote, e non d'altro, cagione. ¶ Per che non
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1321
voci ¶ con 'sitiunt', sanz' altro, ciò forniro. ¶ E io
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1321
acceso di virtù, sempre altro accese, ¶ pur che la
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1321
addita'lo; «e quest' altro è quell' ombra ¶ per
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1321
d'un che d'altro, fei a quel da
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1321
l'uno a l'altro stilo»; ¶ e, quasi contentato
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1321
e vivaci ¶ d'un altro pomo, e non molto
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1321
la callaia, ¶ uno innanzi altro prendendo la scala ¶ che
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l'uno e l'altro insieme, ¶ l'un disposto
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a patire, e l'altro a fare ¶ per lo
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1321
l'orlo, uno innanzi altro, ¶ ce n'andavamo, e
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disvia ¶ per maraviglia tutto altro pensare, ¶ una donna soletta
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mi pregasti, ¶ dì s'altro vuoli udir; ch'i
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Letè; così da l'altro lato ¶ Eünoè si chiama
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1321
più cari; ¶ mostrava l'altro la contraria cura ¶ con
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1321
tutta rosata, ¶ e l'altro ciel di bel sereno
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1321
era ¶ quella ch'ad altro intender m'avea chiuso
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1321
il ciel d'un altro sole addorno. ¶ Beatrice tutta
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1321
lo lume come in altro raro ingesto. ¶ Questo non
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1321
da vedere ¶ de l'altro; e s'elli avvien
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1321
avvien ch'io l'altro cassi, ¶ falsificato fia lo
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1321
un modo, e l'altro, più rimosso, ¶ tr'ambo
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1321
ch'avemo, e d'altro non ci asseta. ¶ Se
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1321
sazia ¶ e d'un altro rimane ancor la gola
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1321
vita fusi. ¶ E quest' altro splendor che ti si
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1321
ti tira ¶ uno e altro disio, sì che tua
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1321
Maria, ¶ non hanno in altro cielo i loro scanni
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1321
attribuisce a Dio e altro intende; ¶ e Santa Chiesa
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1321
vi rappresenta, ¶ e l'altro che Tobia rifece sano
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1321
ti s'attraversa un altro passo ¶ dinanzi a li
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1321
in pace uno e altro disio. ¶ «O amanza del
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1321
vuo' saper se con altro servigio, ¶ per manco voto
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1321
salvamento. ¶ Se mala cupidigia altro vi grida, ¶ uomini siate
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1321
gialli ¶ oppone, e l'altro appropria quello a parte
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1321
faccian lor arte ¶ sott' altro segno, ché mal segue
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1321
un nasce Solone e altro Serse, ¶ altro Melchisedèch e
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1321
Solone e altro Serse, ¶ altro Melchisedèch e altro quello
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1321
Serse, ¶ altro Melchisedèch e altro quello ¶ che, volando per
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1321
l'un da l'altro ostello. ¶ Quinci addivien ch
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1321
tempie! ¶ Ed ecco un altro di quelli splendori ¶ ver
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1321
sembiante ¶ che fosse ad altro volta, per la rota
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1321
l'uno e l'altro etternalmente spira, ¶ lo primo
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1321
un moto e l'altro si percuote; ¶ e lì
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1321
lo beato serto. ¶ Quell' altro fiammeggiare esce del riso
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1321
l'uno e l'altro foro ¶ aiutò sì che
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1321
piace in paradiso. ¶ L'altro ch'appresso addorna il
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1321
serafico in ardore; ¶ l'altro per sapïenza in terra
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1321
a ragionar de l'altro duca ¶ per cui del
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1321
è l'un, l'altro s'induca: ¶ sì che
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1321
uno la fugge e altro la coarta. ¶ Io son
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1321
l'un ne l'altro aver li raggi suoi
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1321
al primo e l'altro al poi; ¶ e avrà
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1321
l'uno e l'altro fece; ¶ e però miri
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1321
così come ne l'altro passo; ¶ perch' elli 'ncontra
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1321
per vedere un furare, altro offerere, ¶ vederli dentro al
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1321
pensando ancora, ¶ d'un altro vero andare a la
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1321
l'uno e l'altro coro a dicer «Amme
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1321
mi domandi, ¶ che alcun altro in questa turba gaia
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1321
e ascosa, ¶ né per altro argomento che non paia
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1321
libero fu da ogne altro disire, ¶ fin che 'l
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1321
Macabeo ¶ vidi moversi un altro roteando, ¶ e letizia era
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1321
che, se 'n cielo altro reame ¶ la divina giustizia
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1321
etterno ricco e l'altro inòpe. ¶ Che poran dir
196
1321
de l'odïerno. ¶ L'altro che segue, con le
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1321
essi, ¶ e da ogne altro intento s'era tolto
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1321
l'un con l'altro lato. ¶ Dentro al cristallo
199
1321
di parenti né d'altro più brutto. ¶ La carne
200
1321
meno; e chi ad altro pensa ¶ chiamar si puote
201
1321
è quei che disïando ¶ altro vorria, e sperando s
202
1321
fu tra uno e altro quando, ¶ del mio attender
203
1321
altra voce omai, con altro vello ¶ ritornerò poeta, e
204
1321
l'uno a l'altro pande, ¶ girando e mormorando
205
1321
l'un da l'altro grande ¶ principe glorïoso essere
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1321
di lei si trova ¶ altro non è ch'un
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1321
là giù sovra ogne altro bando». ¶ E io udi
208
1321
mezzo e tutto l'altro intorno move, ¶ quinci comincia
209
1321
questo cielo non ha altro dove ¶ che la mente
210
1321
è suo moto per altro distinto, ¶ ma li altri
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1321
questo era d'un altro circumcinto, ¶ e quel dal
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1321
tutto quanto rape ¶ l'altro universo seco, corrisponde ¶ al
213
1321
grado si procede. ¶ L'altro ternaro, che così germoglia
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1321
sù gliel discoperse ¶ con altro assai del ver di
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1321
l'uno e l'altro da quel cinto, ¶ cambiando
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1321
fore, ¶ fuor d'ogne altro comprender, come i piacque
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1321
creati ¶ anzi che l'altro mondo fosse fatto; ¶ ma
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1321
mie son ricolte, sanz' altro aiutorio. ¶ Ma perché 'n
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1321
sotto larve, ¶ che pare altro che prima, se si
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1321
d'oro, e l'altro tanto bianco, ¶ che nulla
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1321
sospesa. ¶ Uno intendëa, e altro mi rispuose: ¶ credea veder
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1321
l'uno e l'altro aspetto de la fede
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1321
esso, e lungo l'altro posa ¶ quel duca sotto
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1321
impressa ¶ rimane, e l'altro a la mente non
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1321
volgersi da lei per altro aspetto ¶ è impossibil che
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l'un da l'altro come iri da iri