parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «altro»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
un bottone dopo l’altro fino alle scarpe luccicanti
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1998
baciava uno dopo l’altro i paramenti, un istante
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testa completamente diversa all’altro lato dell’altare. ¶ Poi
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nessuno, e allora qualcun altro poteva volersene impossessare già
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cena trascorrevano in silenzio, altro tempo passava silenziosamente nella
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già occupato da un altro, senza farsi scorgere, o
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in compagnia di qualcun altro assolutamente invisibile nel buio
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Anche le luci dell’altro dormitorio si stavano spegnendo
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accanto a sé un altro sacerdote della congregazione, un
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un arcolaio o qualche altro complesso macchinario. Nella fila
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cima alle scale, l’altro prefetto lo chiamò a
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stare qui!» bisbigliò l’altro prefetto al Gatto. ¶ Ci
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da un punto all’altro del cortile. Mi alzai
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appena tagliati, mentre l’altro prefetto, aiutato da un
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Gatto, al quale l’altro prefetto aveva già cominciato
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quasi non fiatava. L’altro prefetto gli teneva ferma
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riflesso il volto dell’altro prefetto che incombeva da
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priva di collare. L’altro prefetto stava con la
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da una parte. L’altro prefetto serrava le forbici
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agganciando una guancia dell’altro prefetto e torcendola fin
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della chiesa, e l’altro prefetto aveva il volto
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da un momento all’altro stessero per cadere a
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da vicino che l’altro prefetto, da dietro, aveva
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all’improvviso, gettò l’altro prefetto contro il muro
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gli occhi, mentre l’altro prefetto cercava di imbrigliargli
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un istante dopo l’altro prefetto ritornò con un
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zampe. ¶ Mi affacciai. ¶ L’altro prefetto e il Gatto
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e viceversa. Eppure l’altro prefetto e il Gatto
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uno di fronte all’altro, rattrappiti. Il padre priore
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gli altri, assente. L’altro prefetto sorrideva di tanto
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da un momento all’altro la pelle se ne
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sigillo ciclico, eppure senz’altro scopo, senza alcuna pretesa
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stesso in cui qualcun altro si ritroverà a incrociare
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per un po’ nell’altro campo, perché quel giorno
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imparare ad attrarlo in altro modo...” ¶ Al termine della
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sulla tempia, e l’altro qualche istante dopo gli
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non riuscivo a fare altro. S’interrompeva per alcuni
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inzuppava uno dopo l’altro i suoi mattoni. Un
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tagliuzzate. Lanciò in un altro piatto anche le fette
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non c’era nessun altro nella sala studio, cercavo
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da un momento all’altro. Arrivava fino alla bocca
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rincorrevano l’un l’altro sotto i tigli durante
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arrampicando uno dopo l’altro. Giravo la testa, vedevo
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ancora più esplosivo. L’altro prefetto si torceva le
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da un momento all’altro in una nuova, irrefrenabile
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giorno dopo, e l’altro ancora, per un’intera
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da un piano all’altro, arrivavo fino alla fine
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da un momento all’altro il Nervo potesse afferrarli
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l’uno con l’altro, come in certi passi
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all’interno di un altro mezzo in movimento, oppure
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svegliavano uno dopo l’altro all’interno delle loro
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e subito dopo un altro, un altro ancora. Provenivano
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dopo un altro, un altro ancora. Provenivano tutti dal
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di case matte all’altro lato della strada deserta
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un giro dopo l’altro, e ogni volta che
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da un becco all’altro prima di venire inghiottiti
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strappavano l’un l’altro con il becco. ¶ «Eccoli
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uno di seguito all’altro dopo avere indugiato per
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richiamavano l’un l’altro, con gli occhietti socchiusi
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arma uno dopo l’altro. Nel parco si spegnevano
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l’uno dentro l’altro esplodendo concentricamente fin nei
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metteva uno dopo l’altro tra le labbra. La
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chiamavano l’un l’altro da lontano, da minuscoli
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terra, salire con l’altro piede di due gradini
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l’uno dietro l’altro. La Pesca si copriva
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pranzo era vicina, qualcun altro guardava l’orologio, nella
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solo piede, spinsi l’altro al di sotto del
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ritagliarli uno dopo l’altro con le forbici, mentre
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da un momento all’altro e accartocciarsi su se
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da un momento all’altro. Aiutandomi con le unghie
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un giro dopo l’altro. Guardandola mentre cadeva serpeggiando
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un giro dopo l’altro. Sovrapponevo gli strati in
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era privo di ogni altro mobile. Mi girai verso
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se c’era un altro piccolo letto anche per
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l’uno sotto l’altro scivolando sul materasso voluminoso
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altri, uno dopo l’altro, mentre li slacciavo. Poi
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sul fianco, mentre un altro corpo scivolava sotto di
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labbra, e che l’altro si fosse assestato in
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torcia sul volto dell’altro fratello apparso a sua
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c’era più nessun altro nel lettone. Misi giù
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Sbattevano uno dopo l’altro contro il muretto basso
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saliti uno dopo l’altro sulla muraglia diroccata della
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aveva trascinato dentro l’altro di colpo, per un
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incollati l’uno all’altro, impugnavano insieme un unico
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cominciarono uno dopo l’altro ad alzarsi, sciamando dalla
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impigliavano l’uno nell’altro con le penne più
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tagliavano l’un l’altro la strada, piombavano per
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due le teste. ¶ Nessun altro si era ancora accorto
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cortile, prima che un altro gatto balzasse sul filo
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un modo o nell’altro a camminare. Adesso il
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uno di fronte all’altro con i pugni levati
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uno ora con l’altro. Introduceva le grandi cartucce
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passati l’un l’altro i pochi pioli rimasti
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colombicoltori, uno dopo l’altro e con piccoli tonfi
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adesso uno dopo l’altro gli abitanti della villa
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mordersi l’un l’altro le labbra, mentre filamenti
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ardere bene anche dall’altro lato. Cercavo di rallentare
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l’uno contro l’altro in segno di saluto
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per vedere anche l’altro lato della camerata, quando
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per vedere anche l’altro lato della camerata, ma
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passavano uno dopo l’altro in fondo al letto
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scorrevano uno dopo l’altro nel dormitorio che si
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continuo. A volte qualche altro seminarista doveva restare per
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lanciare uno dopo l’altro un gran numero di
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un boccone e l’altro, ed era forse questo
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ardire di afferrare. ¶ Qualcun altro arrivava invece senza preavviso
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e bisogna trovare in altro modo la strada verso
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sua testa inginocchiata all’altro lato del tavolo da
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un modo o nell’altro la partita. ¶ Un istante
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da un tramonto all’altro attraverso improvvise scorciatoie che
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Gatto camminava vicino all’altro prefetto tenendolo sottobraccio, i
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lunghi quasi vuoti. Qualcun altro si sporgeva per un
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distanziare dalle cose. Qualcun altro aveva appoggiato una scala
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sta succedendo?» gridò l’altro prefetto. ¶ Avevamo da poco
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e brulicava, mentre un altro spalancava la bocca di
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moto, non può fare altro che continuare ad andare
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da un punto all’altro dello spazio, interi fronti
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a braccetto con l’altro prefetto lungo la ringhiera
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il Gatto e l’altro prefetto, si accostavano per
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Se ne alzò un altro dal banco. ¶ Ora uscivano
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chinarsi per raccoglierli. Qualcun altro rientrava quasi di corsa
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porta si apriva, qualcun altro lasciava in consegna la
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aperta la porta, un altro seminarista stava tornando con
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Dalla finestra non entrava altro che luce. ¶ Il tempo
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che doveva raggiungere un altro istituto prima dell’ora
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incamminati. La veste dell’altro prefetto si mescolava di
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Era passato già un altro giorno, un altro ancora
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un altro giorno, un altro ancora. In dormitorio vedevo
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riverberavano sulle colline. L’altro prefetto lo teneva più
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chierica. Nelle mani dell’altro prefetto erano apparsi all
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più le labbra. L’altro prefetto lo aveva forzato
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Appariva ogni tanto l’altro prefetto sulla porta, richiamando
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all’improvviso, ma qualcun altro doveva svegliarsi al lato
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congiungendosi a quelli dell’altro dormitorio, che uscivano a
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mano il rasoio, all’altro prefetto, mentre lo rasava
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fosse determinato da nient’altro che dal terribile sforzo
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qualche tempo, in un altro istituto...» ¶ S’interruppe un
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Attraversavo uno dopo l’altro minuscoli paesi. Qualcuno si
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delle case. Oltrepassai un altro paese, un altro ancora
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un altro paese, un altro ancora. Mi spostavo ogni
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interno della giostra. L’altro prefetto aveva preso il
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voglia di pensare ad altro!» ¶ La strada svoltava, eppure
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Passavano uno dopo l’altro i paesi. Qualche auto
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giornali nella casa. Qualcun altro scappava a nascondersi dietro
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passavano uno dopo l’altro lungo la strada leggermente
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senza smalto. Finché un altro rumore si cominciava ad
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è dentro?» chiese un altro lì accanto, chinandosi a
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l’uomo calvo. ¶ Qualcun altro gironzolava per il cortile
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richiudendo uno dopo l’altro i gancetti. ¶ Uscimmo in
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sedile di fianco, l’altro lo tenni in grembo
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non c’è nient’altro che possa far pensare
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Investivamo uno dopo l’altro tutti i piccoli paesi
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di stoffa con dell’altro nastro, mentre sgattaiolavo di
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alla volta di un altro paese, senza più parlare
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provai a sussurrare. ¶ L’altro mi fece segno col
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di capire che l’altro barbiere avesse meccanicamente accostato
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testa. ¶ «Allora sarà senz’altro quell’operaio dalla faccia
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auto, uno dopo l’altro, facendo scivolare fuori le
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poteva vedere e l’altro che non poteva essere
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continuava a volare, qualcun altro si addormentava sul suo
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po’ di tempo qualcun altro ancora, scorgendo una slitta
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che però a un altro passeggero sembrava formata soltanto
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qualcuno. “E siamo senz’altro in primavera!” precisava un
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in primavera!” precisava un altro, perché Ofiuco quasi sfuggiva
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da un cielo all’altro, da una stagione all
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proprio niente!” borbottava un altro scuotendo la testa quasi
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da un paese all’altro, non so se potremmo
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non c’è nessun altro al mondo cui possa
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mia volta. «Che cos’altro è successo?» ¶ «Non potere
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corridoio oppure in qualche altro posto da dove potevo
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schizzavano uno dopo l’altro contro il carrello d
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tempo a dire un altro militante, prima di addormentarsi
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quando mi giravo. Nell’altro locale della sede i
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cominciato uno dopo l’altro a scaturire. ¶ «Eppure non
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fragore dalla piazza. All’altro lato del sedile l
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alzato in piedi, qualcun altro sonnecchiava con la testa
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non si parla d’altro!» ¶ Eravamo ormai nel suo
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uno di seguito all’altro sulla tanica di ammoniaca
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mani brandelli di un altro muro già quasi completamente
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che interseca su un altro piano e su un
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piano e su un altro possibile percorso, in modo
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Oltrepassai uno dopo l’altro i primi grandi crocicchi
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solo, a squarciagola. ¶ Qualcun altro spalancò una finestra, mi
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un piano dopo l’altro e misurava la vastità
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veniva ripreso da qualcun altro in una riunione successiva
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stupivo. ¶ Salivo di un altro piano, mi spostavo per
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a fianco. Depennavo qualche altro indirizzo, nella sede. Mi
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da un momento all’altro per recarsi a una
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tessere “e anche quest’altro che si è firmato
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riesco a trovare qualcun altro, in giro per la
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rubinetto. “Sarà stata senz’altro una finestra...” mi dicevo
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da un piano all’altro, da una stanza all
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da un piano all’altro” mi passò per la
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a farla ripartire...» ¶ L’altro era impallidito di colpo
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a curiosare vedevo l’altro impallidire di colpo, non
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da un momento all’altro...» ¶ Facevo per dire qualcosa
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chiedevo girandomi verso l’altro sedile. ¶ Sentivo il vice
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vedova, non ho nient’altro. Ne ho bisogno. Sono
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da un momento all’altro una perquisizione al Centro
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Dov’è finito quell’altro?» si stupiva la donna
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ho saputo, in un altro posto, in passato, anche
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fila dei finestroni, all’altro lato della strada. ¶ Erano
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moltissimo tempo a qualcos’altro. ¶ «Dovresti farmi un piacere
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domandò il professore. L’altro socchiuse un po’ gli
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contro una vetrata, all’altro lato della sala. Si
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veniva a gettare un altro ciocco sopra la fiamma
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un altissimo armadio, l’altro a terra. La linea
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po’. Posava anche l’altro piede sopra l’armadio
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di un quadro, l’altro a terra, e a
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rumore dei denti quell’altro versolino. Distendeva finalmente la
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legava l’uno all’altro i manici stropicciati del
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ricoperta di neve, nell’altro lato del cortile. ¶ Mossi
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Se mandano qui qualche altro dirigente deve pure avere
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capelli. ¶ Girai a un altro tornante. ¶ C’era un
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volta andiamo in un altro posticino...» ¶ La strada mandava
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un modo o nell’altro a respirare. ¶ «Dove vorresti
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sfilacciate. ¶ «Ne vedo qualcun altro sfrecciare in macchina senza
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occhi, sfregava uno sull’altro i piedi nudi. ¶ «Puoi
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non ha più nessun altro posto dove andare...» ¶ Si
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decidessero a entrare. ¶ Qualcun altro partiva arrotolando la sua
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volto, sui capelli. Qualcun altro faceva balenare ridendo la
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ricompongono subito dopo sotto altro nome, con intenti che
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mi dicevo voltandomi sull’altro fianco, tra la veglia
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mi dicevo girandomi sull’altro fianco, in un seminterrato
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di dietro, mentre un altro era venuto a sedersi
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loro genitori hanno qualcos’altro da fare... operativi!» la
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passano uno dopo l’altro quegli incroci deserti, con
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tutti gli altri, all’altro lato di quella tavolata
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da un posto all’altro, da un rifugio all
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da un rifugio all’altro, da un tumulto all
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da un tumulto all’altro? Che cosa ho fatto
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al saluto di qualche altro piumante che incrociava. Mi
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finché non comincia un altro convegno, che però dovrebbe
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Da un giorno all’altro non li ho più
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sono dovuto cercare un altro lavoretto...» ¶ Veniva dal fondo
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cominciò a salire. ¶ L’altro si girò a guardarmi
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qui ci sta qualcun altro!» provai a dire. ¶ L
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la porta di un altro appartamento” mi dicevo, “qualcuno
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torre di fronte, qualcun altro spegneva la luce, restava
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un modo o nell’altro a rintracciarlo?”» ¶ «Ma perché
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le strade...” Raggiungevo un altro telefono con il filo
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proverò a cercarne un altro da un’altra parte
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lunghissimo tavolo e nessun altro intorno, messi di sbieco
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sulle spalle, “aspetto senz’altro una sua telefonata tra
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piedi, nell’orgasmo, l’altro piedino sarà puntato sull
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piedino sarà puntato sull’altro deflettore, per spingere ancora
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mi ha detto l’altro ieri venendomi vicino da
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di nomi. Mentre quest’altro che chissà quante volte
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uno di fronte all’altro, con quel manoscritto. Mi
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intorno per scoraggiare qualcun altro dal buttarsi dentro di
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a respirare. “E quell’altro è Queequeg, quel ramponiere
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un modo o nell’altro di parlare. La voce
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Se non parla d’altro!» Sentivo la sua voce
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l’uno contro l’altro, non vi facciate a
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il gesto di quell’altro che si sta allentando
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arriva ad attraversare quell’altro gesto di chi sta
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un periodo e l’altro. La vedevo girarsi allarmata
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da un piano all’altro, da un ufficio all
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da un ufficio all’altro. Sentivo che il cuore
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dell’editore, e quell’altro il messo...” mi dissi
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poltroncine. «Uno vicino all’altro!» ¶ Sentivo l’imbottitura sfiatare
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l’uno attraverso l’altro, non si capisce più
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l’uno con l’altro, le letterature, le storie
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un giorno o l’altro qualcuno... che riesca a
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parlando di qualcosa d’altro, di tutt’altro. Ti
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d’altro, di tutt’altro. Ti tirerai su il
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tireranno dentro. Troveranno un altro modo per rigettarti, per
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un giorno o l’altro un lettore possa sfogliarla
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lessicale del testo. Ben altro ho in serbo per
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guardando l’un l’altro, si staranno sorridendo.» ¶ Continuavo
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un giorno o l’altro...» sentivo che stava dicendo
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la cosa in tutt’altro modo!» disse alzando improvvisamente
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impresa... Ci sarebbe un altro modo di farne pura
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serra anche con l’altro braccio, la comincia a
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era rimasto attaccato all’altro capo della catenella. La
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monolocale, non ho un altro letto...» ¶ «Non importa, non
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molto lavoro, di ben altro tempo...» ¶ Si passò una
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mentre apparecchiavo anche l’altro lato del tavolino. ¶ «Avrei
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Perché? C’è qualcos’altro?» ¶ Mi ero alzato per
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stavo correndo per un altro servizio, da tutt’altra
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mattina non pensa ad altro, si dimentica di comunicarmi
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da un fondo all’altro, da una bottiglia all
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arrossiva. ¶ «Ci sarebbe un altro modo di agire, non
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parte del mondo qualcun altro con gli occhiali dalla
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Ti vedo camminare sull’altro marciapiede, oppure sopra lo
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lì?” mi domanda quell’altro, nella sua lingua. Intanto
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di pizzo, e quell’altro è lo scrivano Bartleby
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mi pare, e quell’altro là in fondo con
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mi pare, in quell’altro ci sono dei fiori
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E chi sarà quell’altro invitato che sta seduto
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andarne a mettere un altro quello Smerdjakov... Ecco, adesso
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con Käthchen, mentre l’altro sembrava puntato sulle cercatrici
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con Käthchen... con l’altro occhio dovrebbe vedere le
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parte, forse perché l’altro occhio è ancora puntato
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ancora puntato verso l’altro lato di questa sala
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del tutto diverso all’altro lato del saloncino, e
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spalla “neanche in qualche altro punto sotto il vestito
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non si può fare altro che accelerare mentre si
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Che cosa credi? Che altro spazio credi ci sia
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uno di fronte all’altro con l’ascensore, e
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a cercare qualcosa d’altro. Non fa per noi