Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

arricordo che per l'altrui colpe ¶ Nanti la piva

ch'immortal pon far altrui, ¶ perch'"est" apprezzan piú

ch'usava in l'altrui bene sua destrezza; ¶ Orlando

fia. ¶ 28. ¶ Né ardisca dirmi altrui che Sansonetto ¶ fusse figliuol

turbasse ¶ né che 'ndiscretamente altrui pestasse. ¶ 26. ¶ Fra tanto Salomone

piú né meno ¶ ch'altrui losinga e move il

detto ¶ le sporche mende altrui co gli occhi d

grande meraviglia, ¶ celandosi d'altrui quand'era uopo; ¶ e

po' le spalle gli altrui canti, ¶ che quanto piú

arrai manco di l'altrui diffetto. ¶ Ritorna virilmente a

riparar col suo l'altrui splendore, ¶ non altro al

di sterco purgar l'altrui ospicio. ¶ Narrazione ¶ 24. ¶ Poscia ch

farti signor de l'altrui spoglie? - ¶ Cosí dicendo, col

studia giorno e notte altrui punire! - ¶ Milon cotal parole

dar che tòr l'altrui guadagno, ¶ or dignamente ad

poco n'ha, ch'altrui quel poco imparte; ¶ tal

ha, che robba l'altrui parte. ¶ 74. ¶ S'io avessi

se piglia quel d'altrui contra ragione, ¶ eccettuando sol

che sta ne l'altrui copia, ¶ ché 'l tuo

ch'ognun nel ben altrui sempre si specchia. ¶ 12. ¶ Farrebbon

e canti per l'altrui dolore! ¶ Non sperar già

Piero, Andrea, ¶ ché l'altrui mezzo non mi fa

anno ne l'orecchie altrui dischiari ¶ le mende mie

che supporti ¶ le bastonate altrui né piú né meno

questa impresa sia d'altrui, ¶ c'ho detto assai