Carlo Bernari, Speranzella, 1949

avvolto in un giornale americano. Vincenzo volle gli occhiali

il passo al soldato americano. ¶ Come davanti ad un

Vincenzini che scortavano l’americano riprendevano la litania lasciva

da far ritrovare l’americano nelle viscere di Partenope

Gelso intorno ad un americano ubriaco, dimenavano le loro

pieno di roba? L’americano beveva, sempre più assetato

e se ammettevano un americano nella loro casa lo

il suo sì l’americano le poggiò una mano

Dove abitate?» chiese l’americano. ¶ «Non abito» fece ingenuamente

idea di dare all’americano l’indirizzo di Ciccillo

traverso sul taccuino dell’americano tracciò queste parole: ¶ Vigo

Buono indirizzo?» chiese l’americano. ¶ «Buonissimo» disse Nannina, sicura

Nannina, sicura che l’americano fra tanti off limits

for me?» chiese l’americano e allo stupore che

si è messo un americano appresso, ed io sto

dalle mani robuste dell’americano. ¶ «E forse anche un

casa a portarci un americano?» ¶ «E tu lo vorresti

trattava; per attrarre l’americano che Nannina teneva appresso

che era un italo-americano. Parenti non si pronunciava

Yes?» domandò sgomento l’americano, appena si fu seduto

za, za, zàzazazà…» ¶ L’americano guardò nello specchietto retrovisivo

sotto il muso dell’americano; questi le scansò con

del panciotto, che l’americano aveva mollato, e come

spariti alla sfuriata dell’americano, ora spuntavano di nuovo

perdizione accanto ad un americano, che chi sa che

di via Caracciolo l’americano fermò la macchina e

laggiù su Posillipo. L’americano certamente fu preso dalla

guardò stupita il suo americano. Nella luce cruda, tagliata

Non capito?» chiese l’americano, poggiando la sua manona

coscia e vide l’americano arrovesciare indietro la testa

pugno sul braccio dell’americano. ¶ Il sergente la fissò

della sinistra. Ma l’americano non capiva. Allora lei

Papier?» cantò quasi l’americano e modulando un’altra

come dite voialtri…» ¶ L’americano sollevò le mani dal

più piacente. Ma l’americano non si volse al

amico?» disse Nannina. ¶ L’americano fece un sorriso a

al curioso contegno dell’americano. Tentare una schermaglia era

a terra. ¶ Mentre l’americano toglieva le provviste dal

sulla terra. Perciò l’americano beveva e, incurante di

è ficcato?) Ma l’americano non aveva badato alla

commercio clandestino di tabacco americano. Sempre spettinata e cenciosa

se non contaminata, l’americano. «Faccio un’altra strada

una zoccola? Con un americano. Hai capito?… Un americano

americano. Hai capito?… Un americano!» ¶ «Si ho capito; ma

in campagna con un americano che non lo conosceva

si conviene… Con un americano!» ¶ Nannina si voltò di

Nanninè facci sapere; quest’americano, che t’ha fatto

una coperta dell’esercito americano tinta marrone, la testa

Na na nannina coll’americano non era molto meglio

visti forse nell’esercito americano. ¶ Aveva affrettata la primavera

inglese e dell’esercito americano, o addirittura per qualche

sua somiglianza con un americano. ¶ E per un americano

americano. ¶ E per un americano avevano dovuto scambiarlo da

ultimo affronto! ¶ Svanito l’americano – (eppure che peccato! Se

pensi mai a quell’americano che possa schiattare dove

non ti trova un americano, ma un uomo, mi

avrà presa da un americano e l’avrà passata

possibilissimo. ¶ «E già. L’americano doveva avercela in incubazione