Alberto Moravia, L'esperimento, 1942

Un mio amico mi raccontò che qualche

rapporti con il mio amico inclinavano alla tenerezza, si

pretesa irritava il mio amico che gli rispondeva non

le dimostrazioni del mio amico, rispondeva con sufficienza che

seguente accordo. Il mio amico avrebbe preso ad ingiuriare

a confessare al mio amico, in tutta sincerità, se

un pezzo il mio amico rifiutò di accettarla. Ma

si affrontarono. ¶ Il mio amico era molto imbarazzato; come

Si aspettava il mio amico di vederlo almeno fremere

e sereno. Il mio amico ora provava una vera

a continuare. Il mio amico allora, perso ogni riguardo

rispetto; e il mio amico mi disse che realmente

mi disse il mio amico, sarebbe stato più che

orto infruttifero, il mio amico passò allora al rango

suo carattere. Il mio amico vedeva la vittoria sfuggirgli

la religione. Il mio amico per una decina di

mi disse il mio amico, sarebbe bastato a far

la religione. Il mio amico dichiarò ad un tratto

rancore. Ora il mio amico si accorse subito che

loro conversazioni. Il mio amico gli ricordò il solenne

fu chiaro al mio amico che l’offesa c

farsi vedere. ¶ Il mio amico ardeva dalla curiosità di

alcuni anni. Il mio amico fece un viaggio d

freddo, scontroso. Il mio amico non aveva dimenticato quel

dalle dimostrazioni del mio amico, confessò che effettivamente quel

rapporti. Domandò il mio amico quale fosse stata l

cose che il mio amico gli aveva detto bensì

tanti insulti il mio amico quasi senza accorgersene, nella

aveva insinuato. Il mio amico gli aveva rimproverato di

di conclusione il mio amico mi disse che anche

osservazione. Poi il mio amico partì e non rivide