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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

concordanze di «amico»

nautoretestoannoconcordanza
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come dice un mio amico editor, alla «fascia alta
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diventa per forza un amico; gli annunciatori del telegiornale
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è come avere un amico potentissimo che ha case
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la pressione psicologica? L’amico architetto che lavora al
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al telefono il suo amico Francesco Chiatamone, accentuandone il
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potresti dare al tuo amico questa lettera, se la
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quota di violenza. Sono amico di un pedofilo trentacinquenne
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Paris aveva portato un amico, un giovane poeta biondo
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disgustano» dice il mio amico, «e con le ragazze
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del male. ¶ Il mio amico (chiamiamolo Francesco) cerca i
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dieci anni, il mio amico ne parla con infinita
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e il suo giovane amico stanno comprandosi una casa
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sotto la superficie. L’amico di Lucchi lancia a
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Mario e il suo amico (risotto al radicchio trevigiano
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soffiato languidamente «se sei amico mio, non dargliela». «Non
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quindicenne (figlia di un amico) in un festival ripreso
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frase: «se hai un amico che si lascia distruggere
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nonostante tutto è un amico»). ¶ «Sarà, comunque non mi
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come per il Poeta amico suo tutto nasceva dal
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colpo. Ha trovato un amico americano, gli ho tradotto
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faccia soddisfatta del suo amico fisso, un ragazzo bellissimo
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cui appoggiarti, lì, qualche amico?» ¶ «Ti sembrerà rocambolesco, ma
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rocambolesco, ma ho un amico di undici anni, che
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il ristorante del mio amico Giggetto, eletto in omaggio
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grazie, sei sempre ’n amico, no, bambini nun ne
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San Francisco; il mio amico docente a Stanford ha
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traditrice di un suo amico supermoscio»), io gliele sistemo
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per il suo migliore amico, e adesso si è
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marito ma il migliore amico non lo sa») – non
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tennista ci ha salutato, amico sia mio che suo
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li fabbrica un suo amico, e che gliel’ha
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lo presento al mio amico Fabrizio.» ¶ «Perché vuoi presentargli
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a Roma, era un amico di Pietrino Cantalamessa. Di
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a solitudine»). Il mio amico Nando (più che amico
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amico Nando (più che amico, il mio sparring-partner
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da Carmine, il mio amico con l’Hiv, senza
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per me, pe’ ’n amico che viene a cena
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dialogo telefonico che l’amico a cena non ci
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per sé; invece l’amico fissa un appuntamento a
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che era per un amico, voleva nascondermi lo spaccio
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a un collega grecista, amico di Buttiglione e compagno
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Walter, il nostro comune amico non è proprio un
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davvero, anche il suo amico neo-nazista mi girava
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bene, sei un vero amico, forse l’unico che
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fa ha rovinato ’n amico suo, pe’ ’na storia
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vorrei parlarti di un amico che probabilmente non si
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lettera anche al mio amico per conoscenza, se avrò
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figùrati… è il nostro amico che è terrorizzato… dice
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è ricordato d’essere amico d’infanzia del socio
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fatto il mio nome (amico a sua volta di
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Ci sarebbe il piccoletto amico della Dandini, quello che
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Papero Giallo un ex-amico scrittore, che mi odia
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di bene: incolpa un amico di avergli rubato cento
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nun entro più.» ¶ Un amico si avvicina, credo un
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ormai è più un amico, o un complice, che
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scherzo fatto a un amico che stava a scopare
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abbigliamento insieme a un amico; si sente un campanello
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morto di Aids; un amico francesista, dopo averlo letto