Pietro Metastasio, Giustino, 1713

allora mostrata noia dell'amor suo, rotto il velo

debolezza, ¶ Non su l'amor, ch'è più tenace

sola. ¶ Dura legge d'amor, come sì tosto ¶ Cangi

saresti ¶ Nel mirare che Amor faccia vendetta ¶ Del tuo

amasse ¶ E quanto l'amor suo m'era noioso

petti ¶ Ha gran potenza amor. Ma tu rasciuga, ¶ Rasciuga

impara ¶ Che chi felice amor fugge e non cura

Del giusto dio d'amor, ¶ Se solo il tuo

Vi conduce? ¶ AST. L'amor verso Sofia, ¶ Che per

anzi il fuggiva. ¶ Ma Amor, che lungamente ¶ Libero dal

sempre legata, ¶ Anche in amor, la mercenaria gente ¶ Tener

tuo piacere? ¶ T'intendo, Amor, t'intendo; ¶ Giammai donar

Che non sia qualche amor nato fra loro. ¶ SOF

Con volto d'amicizia amor si avanza. ¶ SOF. La

sgombri, ¶ Dovreste a nuovo amor darvi in potere; ¶ Ché

Non è pena l'amor, quando è felice. ¶ AST

AST. Sì, se felice amor durar potesse. ¶ CLE. Dove

AST. Eh non distingue amor pastori e regi! ¶ CLE

Quando manca la speme, amor non dura. ¶ CLE. Ma

puote il saggio ¶ Fuggire amor, di cui sempre è

in un punto solo amor distrugge. ¶ AST. Dunque la

Se non con l'amor vostro, ¶ O pur con

impresa; ¶ Che, dove regna Amor, virtù non vale. ¶ Ma

al gran nume d'amor ¶ L'arco fatale. ¶ Già

vita. ¶ Misero chi ad amor si pone in braccio

ahi vista atroce!), ¶ Dell'amor mio, del mio morir

Se nel mio petto Amor non mai regnava. ¶ SCENA

duol, luci, piangete. ¶ D'Amor nel regno ¶ Non v

che con nodo eterno amor vi stringa. ¶ GIUS. Oh

donzella ¶ La vergogna d'amor sempre nemica, ¶ Che le

la fede e l'amor mio. ¶ CLE. La fede

fede accetto e l'amor vostro, o cara; ¶ Ma

Imeneo colla madre d'Amor: ¶ E nel fin di