Giacomo Leopardi, Canti, 1837

tua morto è l'amore? ¶ Di': quella fiamma che

privato e de' tiranni. Amore, ¶ Amor, di nostra vita

ardea, non di fanciulle, amore. ¶ Madri d'imbelle prole

E tu cui lungo ¶ Amore indarno, e lunga fede

riva. ¶ X ¶ IL PRIMO AMORE ¶ Tornami a mente il

come mal mi governasti, amore! ¶ Perché seco dovea sì

mi tolse un altro amore? ¶ Deh quanto, in verità

te german di giovinezza, amore, ¶ Sospiro acerbo de' provetti

simulacro di colei che amore ¶ Prima insegnommi, e poi

il cor; dimmi: d'amore ¶ Favilla alcuna, o di

nostre, e per l'amore ¶ Che mi strugge, esclamai

ignuda? ¶ E tu d'amore, o sfortunato, indarno ¶ Ti

del loco si confonda. ¶ Amore, amore, assai lungi volasti

loco si confonda. ¶ Amore, amore, assai lungi volasti ¶ Dal

e fanciullo il troppo amore. ¶ Ma ruppe alfin la

della morte e dell'amore, ¶ Oh, disse, Elvira, Elvira

non si cela ¶ Vero amore alla terra. Assai palese

belle ha il mondo: ¶ Amore e morte. All'una

DONNA ¶ Cara beltà che amore ¶ Lunge m'inspiri o

dì festivi ¶ Ragionavan d'amore. ¶ Anche peria fra poco

Primavera giammai, non torna amore. ¶ Ogni giorno sereno, ogni

a qual suo dolce amore ¶ Rida la primavera, ¶ A

vita? ¶ Quando con tanto amore ¶ L'uomo a' suoi

il tuo pensiero? ¶ XXVII ¶ AMORE E MORTE ¶ Muor giovane

a un tempo stesso, Amore e Morte ¶ Ingenerò la

gente, ¶ Gode il fanciullo Amore ¶ Accompagnar sovente; ¶ E sorvolano

genitore, ¶ All'amante l'amore: e l'uno estinto

al mondo ¶ Concordemente. Universale amore, ¶ Ferrate vie, moltiplici commerci

mal proprio suo cotanto amore. ¶ XLI ¶ FRAMMENTO DELLO STESSO