parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «anche»

nautoretestoannoconcordanza
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impennati sulle loro guide. Anche il cieco teneva il
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niente fosse. Se aumentavo anche solo di poco l
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Ci spostavamo senza parlare, anche le nostre ombre si
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Agli angoli delle strade anche ragazzi riuniti in piccoli
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strada piombò il silenzio. Anche i guerrieri si erano
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sì, lavorava a maglia anche allora, in seminario...” mi
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sentivo inaspettatamente cantare, sottovoce. Anche il cieco, ancora mezzo
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giornali. ¶ «Perché non canta anche lei?» si girava a
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tempo dopo ritornare, potevo anche smettere come se niente
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che approvavano. Si è anche aperto la camicia sul
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sul suo gancio allentato. ¶ Anche il cieco si svegliava
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erano nello stesso tempo anche i giornali. ¶ «Com’è
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la risposta per molto. Anche il cieco alla fine
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in fretta nell’auto, anche se mi trovavo a
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istante. ¶ «E poi bisogna anche imparare a raccogliere le
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piedi sulla pedaliera, perché anche sopra le mie ginocchia
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si univano al canto anche il cieco e l
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altre cose e infine anche la grande matassa colorata
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un gatto. Arrivava trafelato anche il cieco, da certi
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smorzavano poco per volta anche i suoi ultimi sussulti
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mi pareva di capire anche dal palco che avessero
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dovrebbe salire in macchina anche lui?» ¶ «Per forza!» ¶ Così
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di posto, ma scorgevo anche la testa del cane
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tratto a cantare, sottovoce. Anche il cane chiudeva quasi
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era del tutto inutile anche solo tentare di ascoltarlo
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momento a far benzina...» ¶ Anche il muso del cane
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centro dello spazio, e anche Cefeo si era abbassato
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respirare, per paura che anche la nostra zona di
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altra parte della piazza, anche la sagoma isolata di
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disse il cieco. ¶ Sorrideva anche Sonnolenza, dietro la nube
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un uomo.» ¶ «È spuntato anche un uomo?» ¶ «Non avevamo
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ha esclamato con forza. Anche Sonnolenza è rimasto senza
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con voi, organizzare qualcosa anche nella mia zona. Già
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di più, si affievoliva. Anche il cane si era
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nello stesso tempo spostando anche le altre teste dentro
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dalla cornice. «Volete venire anche voi?» ¶ «No, no, la
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nel comodino, è passato anche dalla banca, ha prosciugato
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falso! È stata qui anche la polizia, abbiamo sporto
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dalla sigaretta. «Si sposta anche attraverso le varie sedi
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L’ha fatto vedere anche a me, appena ci
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entusiasmava. “Come idea sarei anche d’accordo, non sarebbe
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l’arista al forno. “Anche mio marito diceva... Sa
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impallidiva... L’hanno detto anche a me!» ¶ «Diventava così
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trovavo in quella posizione anche molto dopo, facevo in
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stanze completamente vuote, e anche da fuori non veniva
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dalla strada, ha visto anche lei...» disse la figlia
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della madre «e poi anche in strada non passa
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Vedo che è stampata anche lì, sul giornale, la
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a posare i piedi anche sull’ultimo gradone, trattenendo
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guardare, risaliva per correggere anche tutte le altre, una
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loro volta inclinate, e anche le fiammelle stavano tutte
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vetro dell’ampolla, e anche il vino veniva giù
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scendere mischiati al liquido anche i frammenti di vetro
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più incontrollabile ogni volta. Anche dopo che il Gatto
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più incontrollata nella chiesa. Anche mentre spezzava e inghiottiva
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sacrilegamente a terra. E anche mentre tracciava piccoli segni
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Sulla chierica del Gatto anche la rasoiata si illimpidiva
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a svuotarsi. Ci spostavamo anche noi, allineati lungo la
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un po’ di cioccolata, anche mentre arrovesciavo la testa
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all’interno del chiostro. Anche il piccolo pozzo e
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luce, come carta assorbente. Anche il padre celestino continuava
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indovinare la mia presenza anche da fuori, dalla strada
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ali scompariva, e scompariva anche il suo pilota e
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tessuto. Dovevano avere cambiato anche un elastico, perché stava
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leggera in dormitorio, e anche il vicario aveva ripreso
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trasparenti. Ci volavano dentro anche sottilissimi aghi di capelli
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sembrava chiuso da tempo, anche l’insegna spenta. ¶ La
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lo specchietto retrovisore abbacinava. Anche l’auto inseguitrice stava
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verso la cornice. ¶ «E anche quando potrebbe sembrare davvero
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frizione nelle discese... E anche nei punti pianeggianti puoi
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ne diresti di cominciare anche tu?» esclamò l’uomo
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andare, per far scendere anche l’ultima goccia di
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incollava assieme al manifesto anche la cicca che avevo
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poco a poco spariva, anche le strade. Curvavano leggermente
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torre di vetro illuminata anche in piena notte. Poi
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non avere sbagliato strada anche quella volta. Mi alzavo
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addormentati da tempo, e anche chi li attraversa correndo
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testa come un farfallino. ¶ Anche la colla cominciava poco
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sigarette ci rimanevano inglobate, anche la scopa. La sollevavo
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tempo, in piena notte. Anche gli occhiali cominciavano a
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rifletteva, oltre al mio, anche il volto sfalsato di
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delle fiamme, se rallentavo anche solo un istante per
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loro riccioli ghiacciati tintinnare, anche mentre si lanciavano sopra
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di pasta pressati, agglutinati. Anche i mattoni ammucchiati accanto
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ti sto facendo costruire anche un baldacchino smontabile, dal
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il motore, ripartii. ¶ E anche mentre mi allontanavo sempre
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era in pendenza, e anche la piccola balaustra si
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finire bene di vestirsi. Anche il sindaco, che forse
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suo gesticolare!» ¶ «Gesticolavo?» ¶ «... e anche la testa del sindaco
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si poteva vedere bene anche stando dall’altra parte
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applaudendo...» ¶ «Ci sono stati anche applausi?» ¶ Lo guardavo con
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i pezzi del baldacchino. Anche l’impianto degli altoparlanti
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porta, un po’ gelata. Anche l’asfalto era finito
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del tutto, nelle curve. Anche la strada assumeva un
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alle lenti degli occhiali, anche quando erano già passate
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dopo che avevo sfasciato anche quella di plastica in
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le pulizie, e forse anche fare meccanicamente la genuflessione
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dentro i suoi angoli, anche dopo che lo sciame
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abbagliava, e bianche erano anche le tomaie degli zoccoloni
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che portava ai piedi. ¶ Anche Gesù stava seduto sul
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cortile. ¶ «Ci sono visite anche per te!» mi avvisò
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a tormentare la tastiera...” Anche tutt’intorno alla piscina
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tempi più recenti, e anche la stessa moto non
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e più lucenti, e anche tutto il manubrio o
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fatto di nuovo nichelare. Anche il tappo del serbatoio
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con la chiave, e anche la sella era diversa
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e un po’ sbarrati, anche quelli che sostavano sulle
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di cogliere a tratti anche una voce femminile che
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polmoni. ¶ «C’è dentro anche il Gatto?» s’informava
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gambe al loro interno. Anche la giacca, la camicia
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che li potevo vedere anche stando di dietro, alle
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per dare un punto anche alla federa, che era
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dell’inginocchiatoio. Ne arrivavano anche dal refettorio e dalla
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adesso è in piedi anche lei, ma non fa
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ad andare, ad avanzare, anche quando ormai la sua
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Il seminarista sordomuto approfittava anche di quegli ultimi istanti
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in chiesa, a volte anche su per le scale
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cosa contenessero. Ma apparivano anche oggetti riconoscibili e inspiegabili
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nelle sere incredibilmente luminose. Anche le luci lontane delle
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insieme lungo la ringhiera. Anche la notte non si
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passare, mi pareva che anche il padre priore ritardasse
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Stavamo già per finire. Anche il muro di fronte
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qualcuno, con la mano, anche il Gatto e l
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Fece entrare il primo. ¶ Anche il padre priore camminava
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rumore. Era già terminata anche l’ora della ricreazione
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i punti del cortile, anche il padre priore, pareva
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dall’interno delle arnie. Anche la sera si allargava
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spenti poco per volta anche tutti gli insetti che
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meno quando veniva accesa anche la luce artificiale. La
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bicchieri. Aveva riempito rapidamente anche il mio, senza guardarmi
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continuava a tremare leggermente anche nel sonno. Si girava
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angolo della vecchia costruzione. Anche il padre priore e
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passò per un istante anche sopra di me, mentre
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di una mano, ma anche a quella distanza non
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al centro delle tavolate. Anche la luce artificiale era
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la testa sul piatto. Anche alla fine della cena
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sapevano più come chiamarlo, anche quando una voce improvvisa
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tutto il suo corpo, anche la testa, e ad
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voce col vicino. Poi anche quella voce cessava di
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neppure verso il Gatto, anche lui pareva evitare di
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Gatto si spostasse ancora. Anche il manipolo era nuovo
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Erano entrati nel frattempo anche gli altri chierici, le
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turibolo non parevano cessare, anche se stavo da un
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ferme sulle tovaglie... E anche per disporre i candelieri
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Avevo scorto all’improvviso anche la Pesca. Stava un
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del fuoco a cancellargli anche le macchie lucide degli
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della callista, che era anche la levatrice di Ducale
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saluto militare. Era salito anche Lenìn e il presidente
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di continuare a osservare anche in quei momenti l
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del carrettino e forse anche il fatto che azionassi
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in ogni direzione, ma anche tutti gli altri minuscoli
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Pedalavo così forte che anche le rotelle degli schettini
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e continuare a divincolarsi anche quando erano già del
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rimanere meglio in equilibrio, anche le rotelle degli schettini
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e farli ardere bene anche dall’altro lato. Cercavo
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finalmente rallentare. ¶ Feci scattare anche la dinamo, nonostante la
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nube di piccole scintille. Anche lo Ziò era scomparso
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che porgevano il saluto anche al neonato. Raggiunsi in
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ci conteneva entrambi, misi anche gli schettini nella valigia
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chiudersi si chiudeva, ma anche il telaio era diventato
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venisse davvero alcun rumore. Anche l’Albino doveva essere
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il conto di continuo, anche se a quell’ora
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sul cuscino, per vedere anche l’altro lato della
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benefattore, il vicario, forse anche qualche seminarista salito con
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sul cuscino, per vedere anche l’altro lato della
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e senza fondo. ¶ Poi anche la chiesa tornò di
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passare oltre. C’erano anche facce nuove, mi pareva
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quasi completamente rasati e anche i suoi lineamenti non
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mi ricordai di girarmi anche dall’altra parte. Sembrava
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potevo avvertire la presenza anche se in quel momento
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di alluminio. Poi sentivo anche i loro passi allontanarsi
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vedeva quasi niente. Veniva anche un cigolare continuo, di
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chiesi riprendendo a girare. ¶ Anche il pianterreno della vecchia
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nuova porta in legno anche all’ingresso della nuova
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un po’ di posto anche a lui!» disse arrossendo
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terreno. ¶ Cominciava a cambiare anche la luce, la collina
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due a due o anche molti per volta, mi
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ultimo istante di svenire, anche quando tutto il mio
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che fossero ben chiuse, anche mentre masticavo il pane
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della lucertola che fugge...” ¶ Anche l’autunno passava in
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si univano al gioco anche il padre priore e
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e potenti. Si poteva anche smettere quasi del tutto
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in tempi diversi, inaspettati. Anche il Gatto riduceva al
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lucida inginocchiandomi sul pavimento. Anche il Gatto la faceva
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identica cosa stava accadendo anche al mio volto. Gli
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la scarsità d’ossigeno. Anche la respirazione cambiava. Non
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il loro leggero ronzare anche certe notti che rimanevo
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colpo, inaspettata. E forse anche al Gatto poteva apparire
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un istante. Avvertivo che anche il Gatto stava cercando
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arrossato. Continuavo a fissarla anche mentre prendevo posto sull
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dell’enormità della domanda. Anche Gesù aveva abbassato la
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interno, a occhi chiusi. Anche l’ombra si era
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delle finestre della villa, anche la lacrima aveva ripreso
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Nervo doveva avere ubriacato anche quelli versando acquavite nel
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voci dalla villa e anche dalla casa di Lenìn
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punto lontano del cortile. Anche quando cominciò a salire
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inclinato da una parte, anche quando il padre priore
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nascosto, molto in alto. Anche il padre priore camminava
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in tanto il parco anche con l’altra testa
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serra sorretto dalla Dea. Anche alcuni ospiti gli si
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dopo che ebbe salutato anche loro, e infine anche
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anche loro, e infine anche il Nervo che aveva
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finestre della villa, e anche al primo piano della
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pelle. E c’erano anche zone un po’ sfuocate
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al centro del cortile, anche le goccioline vaganti e
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della sua capigliatura elettrizzata. Anche la macina era sprofondata
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all’intera massa elettrizzata. Anche il suo volto, tirato
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il modo di applicarci anche una spilla perché mi
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così riuscivo a vederla anche quando si trovava altrove
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Nervo gliene aveva procurato anche uno da caccia, con
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svellerli, venivano via assieme anche pezzi di calcinacci, di
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facevano grandinare il muro anche in punti lontani, e
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per i viali, forse anche i soli contorni del
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si poteva vedere che anche i boschi sospesi sulle
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in zone sempre diverse, anche mentre Lenìn lo trascinava
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di scatto a inveire. Anche il Nervo la scavalcava
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villa era silenziosa, perché anche gli ospiti si erano
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nel cielo della villa. ¶ Anche la Pesca era uscita
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della zampa, ma poteva anche rivelarsi all’improvviso come
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Minuscoli taglietti le ricoprivano anche le labbra e tutta
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perché i rifiuti occupassero anche le zone avvallate lungo
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e, a guardar bene, anche le minuscole pellicine snervate
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ghiaia tutta fracassata, e anche alcuni ospiti si erano
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lo sposo di Turchina. ¶ Anche l’altra portiera si
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arrivato all’ultimo momento anche lo Ziò, rattrappito sulla
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in bilico sulle sue anche. La sua veste era
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villa, prima che passasse anche l’ora di cena
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la stavano già guardando, anche se non riuscivano a
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della villa. Si indovinava anche il chiarore proveniente dalla
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di passi in corsa. Anche se le finestre erano
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eccitazione si fosse comunicata anche a chi stava rinchiuso
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piegata da una parte, anche la poltroncina diventava sempre
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l’inclinazione della scala. Anche lo Ziò si era
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allora forse aveva ubriacato anche i colombi viaggiatori che
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continuava a restare sollevato anche quando mi venivano meno
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spazio. E rimaneva immobile anche lo Ziò, non mi
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gambe capovolte nello spazio. Anche gli occhi dovevano essere
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di cinta ma forse anche nelle zone più remote
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cadere inceneriti sulla ghiaia, anche in zone lontane della
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a incendiare maggiormente. Scorgevo anche un gran numero di
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tra il fogliame. Poi anche l’ultima brace, volando
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con la ghiaia e anche quelli più stretti e
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salire per le scale. Anche nella casa di Lenìn
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forse la luna illuminava anche il chiarore del mio
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passettini sull’erba e anche dentro la voliera. Piccole
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crescere e a ramificare anche dentro il corpicino di
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fori nel fogliame, aiutandosi anche con spostamenti calcolati dello
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mentre accanto a lui anche la Dea guardava nella
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a colpire sulla testa anche là dentro il maggiore
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pavimenti con la cera. Anche a pianterreno e nella
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sfondato della massa. ¶ Stavano anche murando alcuni tigli, riempivano
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nell’orecchio, per murare anche quello. ¶ Si accostavano in
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colpo in ogni direzione. ¶ Anche la famiglia di Lenìn
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del collo e delle anche, dirigeva un’altra volta
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a chiave la porta anche se lo scrocco era
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essere vista da qualcuno anche da lontano, forse persino
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si stava spostando silenziosamente anche la Pesca, con la
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scaletta era ormai spenta, anche da dietro le finestre
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veramente molto tardi perché anche le finestre della villa
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dello stanzone a pianterreno, anche quella parete non era
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sotto di noi. Era anche quello ondulato e senza
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torcia contro il pavimento, anche se un po’ di
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un altro piccolo letto anche per me. ¶ «Come ci
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si può stare benissimo anche in quattro!» sussurrò la
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eppure quasi inconsistente, e anche la Pesca appariva e
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Ecco, adesso puoi entrare anche tu!» bisbigliò la Pesca
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Se l’era portata anche sotto le lenzuola, la
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primo bottone, mi indicava anche gli altri, uno dopo
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di corpi nel lettone, anche gli oggetti sconosciuti che
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dal letto, e che anche la Pesca, rotolando in
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all’improvviso, inspiegabilmente, perché anche i suoi piedi erano
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al lenzuolo sollevato. Ora anche la Pesca teneva gli
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in fondo al letto. Anche la Pesca si muoveva
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abito scuro della festa, anche se aveva ancora i
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sulle sue pareti ondulate. Anche al piano di sotto
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di invitati e che anche Turchina si stava già
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l’assembramento si scioglieva. Anche l’Albino e Maciste
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di tanto in tanto anche l’Albino. Si era
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guardavano attorno imbarazzati, e anche i loro piccoli versi
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gridare improvviso, concitato, scompaginò anche questo nuovo crocchio intorno
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massa. ¶ Si era avvicinato anche il Nervo, nella sua
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Non si sentiva gridare, anche i colombi se ne
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Terra nello spazio, e anche quando si spostavano per
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Attorno alla lunga tavolata anche i volti dei commensali
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il Nervo aveva ubriacato anche quelli versando il liquore
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occhialoni dello sposo e anche sul volto di Turchina
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vari punti del cortile, anche gli sposi erano immobili
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uscì con un attizzatoio. Anche la Dea aveva smesso
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qualche rammendo fatto male. Anche nel refettorio si lasciava
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con ostentazione mentre gocciolava. Anche le posate dovevano da
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pendio della collina, ma anche la sigaretta sembrava disgustarlo
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così rapidamente che potevano anche perdere di senso prima
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pareva scrollarsi di dosso anche gli altri muratori che
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fragore, e potevo distinguere anche sulla sua nuca la
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aprirla sul letto. Aprii anche il cassetto del comodino
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col suo vecchio collare, anche se era ormai ingiallito
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di ritorno. Poteva togliersi anche la tuta, se voleva
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una prova. Dovrai subire anche quel piccolo intervento...» ¶ Armeggiando
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istante prima di partire anche la mano del seminarista
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contro il parafango. Finché anche quel nuovo inseguimento finiva
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Nervo avesse accelerato ancora, anche se la motocicletta si
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miei passi sulla ghiaia. Anche i fagiani si svegliavano
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qualche modo a guardare anche me, che continuavo a
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modo innaturale. C’era anche la sarta nella stanza
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seguendo un percorso diverso. Anche dentro la villa la
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accostavo ancora di più, anche il volto della fiera
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uscito dalla sua casa anche il custode, che tutti
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stucco. Erano state spalancate anche tutte le finestre a
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dai vetri della serra, anche i loro volti avevano
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del tutto le parole, anche se passavano vicinissimi alla
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e là, strisciavano srotolati anche in punti molto lontani
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punti della montagnola e anche all’imbocco della grotta
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parco. ¶ Dopo il primo, anche un secondo giradischi cominciò
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dovevo saltare qualche filo. Anche i ballerini sollevavano i
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zona all’altra, e anche quel loro gesto sembrava
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avere collocato un giradischi anche in mezzo al cortile
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addirittura nella serra, perché anche la Dea stava ballando
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in direzione della montagnola. Anche il Nervo aveva smesso
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come pupazzi a molla. Anche la Pesca stava immobile
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potevo distinguere all’interno anche i cerchi perfetti delle
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messo gli occhialoni. Poi anche la macchina scoperta si
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aveva iniziato a intagliare anche le dita. Le separava
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il parco. In cortile anche Lenìn e i fratelli
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ceri. Quando ebbe finito anche il secondo piede, dopo
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intagliato una per una anche le dita, la callista
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mille ali in movimento. Anche la Dirce era balzata
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po’ più disteso, adesso, anche perché altri colombi avevano
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a bocca spalancata. E anche tutt’intorno alla mia
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borchiato. Continuava a sparare anche mentre i visitatori gli
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all’interno, sollevava schegge. Anche il visitatore si faceva
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riusciva a far aprire anche solo di poco i
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tenevano aperte le finestre, anche se piccoli insetti estivi
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non collegati tra loro. Anche se, a guardarli con
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che vi facessero parte anche certe piccole braci che
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la sigaretta dalle labbra. Anche quelle delle due sorelle
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faville nella notte. Allora anche gli altri puntini luminosi
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volta sotto le coperte. Anche le luci dell’altro
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dormitorio si stavano spegnendo, anche quelle del corridoio. Mi
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meno ogni momento, e anche l’uomo stava aggrappato
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con le sue parole anche quegli esercizi spirituali. Nello
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suoi volti parvero distendersi. Anche il Gatto, ancora fermo
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di risposta. Ed era anche possibile evitare di sentire
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primo manifestarsi della luce. ¶ Anche all’inizio del pranzo
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altra parte. Eppure riuscivo anche in quell’occasione a
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lui c’era adesso anche il padre priore assieme
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cadere rovesciandosi in avanti. ¶ Anche all’uscita dalla chiesa
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ne andava di nuovo. ¶ Anche durante la cena, in
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uomo con gli occhiali, anche il seminarista che gli
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parte, fino in fondo. ¶ Anche all’uscita dal refettorio
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ciascuno degli spari e anche le diverse devastazioni che
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di continuo in zone anche molto distanti tra di
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vetro che le ricopriva. ¶ Anche dalle cascine isolate e
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rimaneva attaccata alle teste anche se il barbiere allontanava
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loro, perché erano accorsi anche quelli dell’altra camerata
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ancora smesso di lottare, anche se lo guardavano entrambi
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inghiottire assieme alla particola anche la pellicina che se
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delle sole donne, poi anche quelle cadevano piano piano
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vaschetta per il pediluvio, anche il seminarista sordomuto contemplava
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tagliare più di una, anche tutte, se volevo, continuavano
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con precisione si poteva anche introdurre la mano nella
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di bruciarsi. Forse, pensavo, anche la suora nera lo
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un’azione vittoriosa. Giocava anche il vicario, nella nostra
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prima di accorgersi che anche la squadra contendente stava
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non solo stabilire ma anche solo parlare teoricamente di
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qua e là. Incrociavo anche il Gatto, nel nostro
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la veste, in dormitorio, anche le sue dita si
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in un altro piatto anche le fette di salame
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più alti, più lontani. Anche il Gatto a volte
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subito dopo ogni bracciata, anche la sua veste rimaneva
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Te le puoi mettere anche in tasca senza per
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in fondo alla pianura. Anche lui non staccava gli
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ridere forte, a lacrimare. Anche quando si alzava dal
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di nuovo a sghignazzare anche là dentro perché il
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far questo la sfiorava anche solo leggermente con un
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tutti nel proprio letto, anche la luce del corridoio
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spente. Molti dormivano già, anche se l’uomo con
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le coperte, ci entrava anche con la testa, per
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poteva capitare che avvenisse anche quando l’uomo con
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fuori. ¶ Mi pareva che anche il mio letto cominciasse
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risata. ¶ Continuò a sghignazzare anche il giorno dopo, e
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dove il collare terminava. Anche il padre priore lo
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a tentoni nel cortile. Anche il benefattore continuava a
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sentiva sempre più distintamente anche la sua. Sembrava che
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i ganci, la svuotava. Anche il suo rapporto con
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successo. Chissà se sapesse anche il resto, tutto il
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È successo lo stesso anche a me... Mi ha
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ingannata! Ha rubato tutto anche a me! Veniva a
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i segni. Lo vede anche lei, ho un bel
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lei era fuori, approfittando anche di pochi minuti, pochi
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pochi istanti. Certe volte anche mentre lei era in
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fin quasi a spezzarmi. Anche durante la notte, certe
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umidità, per la nebbia. ¶ Anche i vetri e il
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sonnecchiando nella cornice, infreddoliti. Anche il cane stava immobile
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di là. L’ho anche aiutato a fare dei
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Be’... l’ho aiutato anche a fare un trasloco
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a imperversare. ¶ Voleva arrampicarsi anche il cieco, all’improvviso
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ferro slittava, ci spostava. Anche gli addobbi si cominciavano
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piazza era tutta deserta, anche le strade, ma dal
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troppo grande, e allora anche le altre sedie ricominciavano
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prendesse, assieme ai fogli, anche il suo volto. Sonnolenza
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per soffiare. Scorgevo che anche gli altri si stavano
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assopivano un istante dopo anche coloro che li ricevevano
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gialla scoperchiata, da cui anche gli altri avevano già
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mi so spiegare...» ammetteva anche il cieco, che era
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un po’ rimescolata scorgevo anche il copricapo di gala
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la cornice, si vedevano anche i grovigli dei fili
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sulla piazza, si sentivano anche da fuori i suoi
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pronto, è stata montata anche la colonna degli altoparlanti
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dietro il parabrezza. ¶ «Accidenti anche a questa chiave!» si
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iniziale di gruppo dirigente, anche se ancora un po
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provai a dire. «E anche il cieco, Sonnolenza, l
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e intanto sentivo che anche l’uomo calvo si
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portone continuavano a entrare anche se era notte i
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Stava già per finire anche la striscia tutta contorta
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distinguere il pulsante, e anche le ante della facciata
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proprio quello...” constatai “e anche il numero coincide!” ¶ Mi
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darmi modo di entrare... anche se non mi sembra
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neanche il telaio. E anche le ante dovevano essere
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piano sui miei passi. Anche il cielo stava diventando
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testa senza batticuore eccessivo, anche se schegge di luce
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sbriciolavano al solo sfiorarli. Anche le ragnatele erano inerti
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era una vasta estensione anche dall’altra parte, si
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fossilizzata. Ce n’era anche un grosso pastone ammuffito
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luci impolverate. ¶ “Ci sono anche diversi uffici, a questo
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ripostiglio. C’era dentro anche una vecchia motocicletta, rovesciata
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il rubinetto. “Hanno lasciato anche l’acqua!” mi stupii
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vedere per un po’, anche mentre stavo già seduto
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da tempo alcun rumore, anche se qualche finestra si
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parte del mio volto, anche la punta delle due
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sempre lo stesso suono, anche se lo scuotevo e
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sbattere e a sfiorarsi anche quando ero già molto
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tutta già impolverata. Spostavo anche quella con la mano
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e poi pietrificate. Inglobavano anche la sfera del lampioncino
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a battere più forte. Anche le punte delle mie
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tu che hai portato anche quelli!» esclamai indicando i
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nell’unto, li passava anche sopra il pezzo un
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il copertone per cogliere anche il più lieve passaggio
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spessa pelle. “Ma quand’anche riuscissi a gonfiarla...” mi
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sul mio volto. Poi anche quel suono cessava, ma
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mezzo e dalla scala anche il suono della pioggia
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i suoi bordi, e anche il mio corpo e
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di cominciare a gonfiare anche l’altra gomma, e
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della sera. ¶ “Dovrò comperare anche uno specchietto retrovisore, la
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per qualche istante, veniva anche dagli altri piani deserti
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accendevano assieme alle altre anche quelle stelle radenti, tutto
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fondo alla pianura e anche nel cielo sarà tutto
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di tasca il portafoglio, anche se non si vedeva
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qualche gradino. Mi arrestai. ¶ “Anche il nome è lo
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Trappole ¶ “Ma allora forse anche questo...” mi dicevo rigirandomi
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scontrini delle tessere “e anche quest’altro che si
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lattaia...» Spuntava all’improvviso anche un’altra persona da
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testa, arrivava dal retro anche la sua gemella. Avevano
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inizio del pomeriggio e anche alla sera, quando accendevo
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stecchito sul pavimento. “Moriranno anche loro di vecchiaia...” mi
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sul nastro dello stradone, anche dopo che erano già
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fulmineo di una trappola, anche se si doveva essere
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sede. Le sentivo scattare anche durante la notte. Le
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bocconi di formaggio. Ma anche da quelle già scattate
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alla sarta di Turchina, anche la Pesca, e si
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istante. ¶ «Ma ho ricavato anche una stanzetta da uno
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è per quello, ho anche un fornellino elettrico per
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la sala a pianterreno, anche il portone. La giornata
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sbocciata, sbudellata. ¶ «Ti scaldavi anche il mangiare, qui dentro
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eri fuori... ci andavo anche a lavare la mia
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stesse ore, e veniva anche richiesto un piano intero
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bisogna trovare una branda anche per te, devi venire
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frigorifero aperta per captare anche un po’ di quella
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Ho notato che state anche ripristinando quella macchinina...» ¶ Teneva
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di guida. ¶ «Avanti, sali anche tu!» gridai girando la
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Adesso partiamo!» dissi, e anche il mio volto era
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arroventate della sua stufetta, anche il suo volto cominciava
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Ripartivo. ¶ «E poi dovremmo anche cercare di diffondere i
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vicino alle due stufette. Anche il nostro respiro cessava
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testa, lo vedevo arrossire. Anche una delle sue guance
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si slacciava il cappotto, anche il colletto della camicia
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nove e mezzo, forse anche le dieci.» ¶ «Allora perché
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Ma come! È passato anche qui?» ¶ La donna tirò
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via assieme alle ragnatele anche la lampadina. Non era
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forza, mentre venivano via anche pezzi di muro, franavano
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franate sopra gli scaffali. ¶ Anche il vice si era
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per guardare. ¶ «Sono pieni anche questi di domande di
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le soprascarpe e allungava anche i piedi verso la
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Perché non ci accompagna anche lei?» proponeva un istante
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il cofano. Si sentiva anche da dentro che stava
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più chiara, più sospesa. Anche la stagione doveva essere
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portava dietro, alle volte, anche la figlia. Riconoscevo dal
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baciava. ¶ «Le potremmo dare anche una piccola buonuscita...» mi
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nuova sede, la potremmo anche ospitare in casa nostra
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altro posto, in passato, anche là una madre e
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fin qui!» ¶ «Mi faceva anche male, per la furia
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colpo... cosa credi? Eppure anche allora... camicie a righe
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Riuscivo a essere elegante anche quando camminavo col fucile
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rossa. Perché? Sei stato anche in Spagna?» ¶ «Oh, sì
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a Guadalajara, sono stato anche sul fronte dell’Aragona
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brillantina, sotto quel sole... anche la fronte mi luccicava
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bastava il portamento... facevo anche assalti alle banche, rapine
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ho fatta indossare una anche a lei, dopo che
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a dirti, puoi immaginare anche tu cos’è successo
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in silenzio. ¶ «Bisognerebbe liberare anche le ruote della macchinina
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di correre più forte. Anche la porticina interna del