Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

Egitto ¶ che Melech-Sala ancor chiamato venne, ¶ l’esercito

in sul confine, ¶ onde ancor Babilonia avvien si dica

alla porta. ¶ E venne ancor coll’incisorio ordigno ¶ Sberlef

spendere ¶ quei che restanci ancor pochi momenti, ¶ e non

la notte e parte ancor del giorno ¶ senza prender

e il brando. ¶ Videro ancor di Prometeo la rupe

signoril sembiante. ¶ Mengo godette ancor che giovin bella ¶ sotto

nome, ¶ ma i fatti ancor e il dove e

non avendo tre lustri ancor compito, ¶ Piancarpin prese 1’abito

fra i suoi requisiti ancor sapea ¶ cinguettar qualche lingua

le città diroccate e ancor fumanti, ¶ onde d’Asia

appella, ¶ altri l’appella ancor Toleicona. ¶ Del Can de

d’operai le liste ¶ ancor da lui né lette

Dell’Impero mogol, che ancor nascente ¶ dell’Asia i

gli alti favori, ¶ che ancor di Toctabei col nome

titubante ¶ e del consiglio ancor non persuaso, ¶ con un

mostro che non produsse ancor natura – ¶ dai studi suoi

stender sulle bell’arti ancor lo puoi. ¶ Da queste

e da te stesso ancor le osserverai, ¶ se l

pena, ¶ semivivo e grondante ancor di sangue ¶ su carretton

fruttar di più ¶ adorerebbe ancor l’asino e il

donna è molto, ¶ più ancor per donna del piacere

fin fin le femmine ancor quivi ¶ alla galanteria sembran

guardo interni ¶ vedrai che ancor la nazion conserva ¶ la

dipendi ¶ e uopo è ancor che li premi e

omai mi rese ¶ desideroso ancor d’essere istrutto ¶ dell

tutto. ¶ Dell’atroce delitto ancor macchiate ¶ godon d’iniquità

oggetti ritien profondamente ¶ impressi ancor nella tenace idea, ¶ e

ardisci, e fa tu ancor lo stesso a lei

Che ferme cosce! ¶ Me ancor costui avrebbe persuaso, ¶ che

esaminar non osa ¶ e ancor esaminando al ver non

persona ¶ volle la stessa ancor Toleicona. ¶ In padiglion delizioso

faccia ver l’uscio ancor rivolta; ¶ e appena vider

ch’ei sulla sedia ancor disteso ¶ per le risa

e i riti altrove ancor non visti o intesi

cose tali. ¶ Non conosceano ancor le differenze ¶ di nobile

scorza. ¶ Così l’asino ancor che colla pelle ¶ di

gratitudin sua, ¶ che tutta ancor la sua fortuna avria

misura. ¶ Perché qua venni ancor vollero intendere ¶ e la

poi crocchio e giuoco ancor, finché il barlume ¶ apparia

or illegitime ¶ vota trovossi ancor; ma in un esposito

negli interni; ¶ e come ancor nei Stati europei ¶ e

armi e non genti ancor s’aduna, ¶ né duce

s’aduna, ¶ né duce ancor vegg’io disposto ad

trovo. ¶ Fin del sostegno ancor de’ duci miei ¶ più

rispose: ¶ «Poiché nel ballo ancor vuoi ch’io rientre

il quarto lustro non ancor compio ¶ e sparse avea

non volli, e tu ancor servi». ¶ Siccome l’esca

luogo suo lo schiavo ancor vivente ¶ poservi, e sopra

isolani ¶ e sulla truppa, ancor non preparata, ¶ fero un

felici. ¶ Nel tempo stesso ancor, di Scardassale ¶ fero il

potresti ¶ se mi cedessi ancor gl’impieghi tuoi. ¶ Or

basta». ¶ «Non una luna ancor compiuto appieno ¶ suo giro

volto: ¶ che colà non ancor da’ pii cristiani ¶ i

franco pennello arditamente ¶ videsi ancor satireggiar sovente. ¶ Chi pingendo

e chi – calunnia atroce! – ancor la finse ¶ in forma

I portenti dell’arte ancor prodotto ¶ Italia non avea

né Cimabue ¶ sorto era ancor, né Buffalmacco e Giotto

arti sue, ¶ né gusto ancor fra noi s’era

conseguenza, ¶ e a costo ancor degli interessi sui ¶ sempre

vanto ¶ benché da Tiribara ancor lontano. ¶ Allor Cutsai ristabilissi

dell’ozio, ¶ con essi ancor sopra di ciò voleva

Occidente ¶ la funesta memoria ancor presente. ¶ Insomma, sempre in

spesso a Catuna, e ancor rideane spesso; ¶ per Toto

parti il tempio è ancor più oscuro: ¶ nero vapor

vitale ¶ vince i secoli ancor, se non l’ammazza

han forma ancora, né ancor hann’elle ¶ precetti di

fra le ruote o ancor spiranti o uccise ¶ e

su i rami sviarmi ancor volessi, ¶ troppo saria spinoso

e che altro avesse ancor non triviale ¶ suo passatempo

idea; ¶ nondimen, la speranza ancor ritenne ¶ e del partito

era in cammino ¶ mantenne ancor per l’osterie l

mura, ¶ ma sul popolo ancor distese e spinse ¶ la

Zelmira il ratto ¶ rammenta ancor, vien d’umor nero

Ma perdona se cosa ancor ti chieggio ¶ che, dacché

molto. ¶ Di comica intendeasi ancor Bibrac ¶ e la musica

tosto ad altri amori ancor più rei ¶ si volse

petto ei cova ¶ disegno ancor più scellerato e crudo

singolare ¶ che si mantiene ancor presentemente: ¶ che quando a

credo che con altri ancor lo faccia, ¶ che ama

parsimonia. ¶ Perciò lo stesso ancor fan le donzelle, ¶ le

lupi e d’orsi ancor peggiori, ¶ hanno abitanti barbari

mogolla. ¶ Nella trascorsa notte ancor la trista ¶ disgrazia di

a rubar si posero ancor essi, ¶ che son colà

non gli hanno dato ancor sulla memoria?» ¶ E Tommaso

amò teneramente ¶ e dopo ancor che ad imperar pervenne

lizza ¶ Turachina di nuovo ancor pensava ¶ e in sé