Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

quelli che non hanno ancora capito ¶ che non vivremo

la strada si restringeva ancora di più. Ma in

L’ascensore non è ancora arrivato, perciò ho il

vetro sul quale erano ancora impresse le impronte delle

più accaduto per tanto ancora, e rimasi ad addentare

le dita sul vetro ancora umido del mio alito

chiudo gli occhi posso ancora vedere nitidamente la sua

papà riposavano, mamma doveva ancora tornare dal lavoro e

mio padre un giorno, “ancora con questi libri? Nun

e vacca, e poi, ancora, ’o Cinese, ’a Zitella

esile che non aveva ancora conosciuto le fattezze di

i quali papà stava ancora pagando le rate) deformata

mi rendevano il volto ancora più buffo. Uscii sconsolato

mi guardò, le mani ancora infilate nell’acqua sporca

con il gesso sembravo ancora più imbranato del solito

del resto, che era ancora una donna avvenente e

tanti cuoricini: Così sei ancora più carino. E una

la famiglia: nonno leggeva ancora l’articolo, nonna lavava

che mi fece arrabbiare ancora di più. “Io, al

Una parte di me ancora sospettava che Sasà mi

ha consegnate a te?” ¶ “Ancora, Mimì? Ma fai sempre

del padre. La piazza ancora non era attraversata dalle

nel magazzino sbucò Viola. Ancora una volta una vampata

abbozzare, ma Sasà fu ancora una volta più lesto

Alla vostra età credete ancora nei superpoteri e negli

chi è? O vedete ancora Bim Bum Bam?” ¶ Poi

avessi sfiorato un fornello ancora fiammante. Allora ero tornato

A dirla tutta, ero ancora perso dietro il vestito

conto e lui, forse, ancora più velocemente di me

grave offesa, una ferita ancora da cicatrizzare. ¶ “Io e

come diceva mamma, o ancora un astronauta, e avrei

me con il bicchiere ancora pieno. ¶ “Mimì, sveglia, papà

piante stessero bene. E ancora, e questo è più

se ne è rimasta ancora un po’, perché di

nel piatto e, con ancora uno spruzzo di salsa

no, né la capacità, ancora una volta, di trovare

la pompa sul cemento ancora arroventato dal sole quando

di cammino. Nonna era ancora prevenuta per via del

è democristiano.” ¶ “Eh, peggio ancora,” ribatté, “e comunque non

era mossa. Era stata ancora nostra madre a intervenire

la macchina mi apparve ancora più inverosimile. ¶ “Conosci Bagheera

esperimento?” ¶ “Il potere telepatico.” ¶ “Ancora con i superpoteri?”, e

questa in religioso silenzio!” ¶ Ancora oggi, quando ripenso a

finestre già aperte arrivano ancora i rumori delle posate

spazio. Ormai sì gruoss’, ancora perdi tempo con queste

e i napoletani sono ancora meglio degli italiani,” replicò

traccia. ¶ “I miei sono ancora dai nonni,” spiegò il

dovute coccole per calmarlo. ¶ “Ancora davanti a quel coso

punto di attaccarmi. ¶ Avanzai ancora e tentai di offrirle

e le sue parole ancora mi rimbombavano nelle orecchie

alla scrivania, e poi ancora sul letto. Io rimasi

buffetto sulla spalla. ¶ Erano ancora tutti a tavola dall

troppo, tengo suonn’ e ancora devo salire dagli Scognamiglio

lei si facesse trovare ancora impreparata, senza trucco o

Ma lei non sa ancora nulla, mi raccomando, acqua

sognare è importante, ma ancora più importante di sognare

vento tiepido mi sbattesse ancora un po’ sul viso

se la libreria fosse ancora lì, con tutti quei

va passiann’!” aveva replicato ancora la nonna, che quando

quale spuntavano le gambe ancora muscolose e lisce. Certe

Il tutto era reso ancora più magico da un

commentò lui, la forchetta ancora a metà strada. ¶ “Eh

quei tempi non avevo ancora chissà quale percezione della

piccola vita sarebbe divenuta ancora più piccola, tuttavia nel

tua madre”. ¶ Lei era ancora nel letto e con

della vita non hai ancora capito un cazzo. Sono

Alcuni mesi prima, era ancora inverno, un pomeriggio mi

e, con i piedi ancora bagnati (saliva sempre in

e papà si vogliono ancora bene, però aropp’ tantu

voluto fermare per consigliarmi ancora una volta di lasciarla

Nulla di nuovo allora, ancora oggi ridi solamente,” avevo

Beethoven, che mi attendeva ancora legato al palo, e

il tuo amico?”. ¶ Ero ancora immerso nei miei pensieri

paio di anni, è ancora in buono stato. Una

a braccia aperte. Ho ancora poco tempo da dedicare

Fabio, nel frattempo, erano ancora immersi nella loro partita

Nonna...” ¶ “Che c’è ancora?” fece lei, che era

il mio taglio aveva ancora un suo perché, nonostante

età te ne vai ancora in giro con il

contatto con le mattonelle ancora calde. ¶ Nei giorni successivi

mio amico Matthias, ero ancora incapace di accorgermi dei

a me?” aveva commentato ancora lei e si era

pizzico di euforia che ancora mi era rimasta in

tuo romanzo e dobbiamo ancora finire la storia di

bagno (le due facevano ancora pipì insieme nonostante il

e mi sarei innamorato ancora, di lì a due

ridere, con il volto ancora imbrattato di lacrime e

rischi, ma tu sì ancora piccirillo, devi crescere e

Padreterno, Mimì...” aveva detto ancora la nonna. ¶ “Io non

nell’aria si avvertiva ancora l’umidità della notte

dall’acqua, il viso ancora sotto, e mi aveva

mi aveva svegliato. ¶ “Sei ancora lì?” disse papà affacciandosi

in soggiorno, il pensiero ancora alla medusa e a

il vulcano di Ischia ancora avvolto dalla foschia. ¶ Sulla

di non conoscere. Perciò, ancora una volta, non parlai

Quando riemersi, papà era ancora sulla battigia, con la

Non è giusto,” ripetei, ancora piangendo, “non ha atteso

epoca. Chissà se è ancora viva, se ha avuto

poi la testa. Aveva ancora gli occhi chiusi e

da me. Invece sono ancora aggrappate lì, e chissà

e chissà per quanto ancora resisteranno. ¶ “Il filo dell

che picchiettava l’asfalto ancora rovente, a pochi metri

sorriso smagliante (nonostante portasse ancora l’apparecchio per i

e mi guardò. ¶ Ero ancora giovane per associare un

lo stipite della porta (ancora oggi mi chiedo a

il fatto di essere ancora vivi. ¶ “Auspichiamo che il

piazza mi avrebbero concesso ancora un po’ di tempo

fu allora che notai ancora una volta quei due

dove i due tangheri ancora si guardavano in giro

fazzoletto prima di domandare ancora: “E Viola?”. ¶ Stavolta non

possibile, mi faceva stare ancora peggio. La verità è

con le mani. Aveva ancora un velo di abbronzatura

nella mia bocca, e ancora una volta ebbi la

altro, e un altro ancora, e le nostre lingue

mio supereroe. ¶ Uno sparo ancora, e poi un altro

impazzito nell’acqua che ancora vibrava per i boati

sapore di ciliegia che ancora avevo sulle labbra, le

anche la piantina...” ¶ Resto ancora in silenzio e allora

di vita. E poi, ancora, ci sono una macchina

in quella che è ancora una salumeria e ricompare

pistole diverse, mentre era ancora seduto nella sua Mehari

sorrisi brilli davvero e ancora la scritta. ¶ Ama. ¶ Ringraziamenti