Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

comunque, i suoi fidi apuani; solo con il figlioletto

di Napoleone passava. ¶ Gli apuani si facevano silenziosi e

dal Borgo due amici apuani; scendevano giù dall’Altissimo

riconobbe alla voce: due apuani! Si gettò loro nelle

batte che alla pistola: apuani a me!... Il Sergente

ai più fidi marescialli apuani, nè ai consoli più

osteria di «Lazzaro», gli apuani attendevano il Generale. Appena

umile casa. ¶ Noi, gli apuani dalle ali di falco

Generale e gli altri apuani insigniti dell’ordine equestre

siamo dei signori: gli Apuani, i padroni del mondo

al piano anche gli apuani dei monti più alti

via di Querceta. Gli apuani partivano per il Forte

stazione salivano i fidi apuani avvertiti del passaggio del

ritornato Ceccardo! - Sono gli Apuani! - È un’apuanata, scansatevi

alber dei miti». ¶ Gli apuani si tacquero - il poeta

saluto alla voce agli apuani assenti insigniti di alte

furia più furibonda gridava: ¶ - Apuani, fucilate l’ignobile vinattiere

lotta fra gli aspri apuani e i romani, disegno

già assisi gli amici apuani. Il gagliardetto fu subito

Grande Aiutante dov’è, Apuani a me! Vedete la

la famosa compagnia degli apuani. Un di loro facendosi

che l’Università degli Apuani è stata la calata

nel suo dire afferma: Apuani: vale dire due volte

dei borghi carraresi! ¶ Gli apuani dei due versanti avvertiti

sogni? ¶ - Siamo noi: gli apuani! In nome di «Apua

che in maggioranza siamo apuani, quindi!... ¶ - La mia dignità

Gedeone ebbe sparecchiato, gli apuani cominciarono a bere dei

dormo... Penso! ¶ E gli apuani pensavano tutti... ¶ Il Generale

noi abbiamo dei fidi apuani, se oggi o stanotte

un uragano marino. Gli apuani si dislocarono agl’ingressi

in ordine sparso gli apuani si dispersero. ¶ Salandra salì

poeta; quasi tutti gli apuani insigniti di ordini erano

malaugurata idea, credendo gli apuani degli studenti, di alzarsi

spalle di Ungaretti. Gli apuani scattarono in piedi: sedie

poeta dominare il tumulto: - Apuani a me! - e giù

le stoviglie frantumate. ¶ Gli apuani furon portati tutti in

popolo gridava: - Liberate gli apuani! - Gli apuani dentro rivendicavano

Liberate gli apuani! - Gli apuani dentro rivendicavano ognuno la

si vuole imprigionare! - Gli apuani applaudivano Ungaretti; il Commissario

rilasciarci in libertà. ¶ Gli apuani, fuori, furono accolti da

formata dalle braccia degli apuani, e il rito fu

sui campi di Francia. Apuani! Scopritevi... ¶ Dopo la vibrante

di oggi, ma dagli apuani fin da allora indicato

Console si fe’ triste: - Apuani, miei fidi soldati, e

ordine sparso tutti gli apuani ritornarono al caffè «Margherita

risa di tutti gli apuani. Il Commissario, irritato, invitò

aderire all’invito; gli apuani di ogni colore lo

ora combinata, tutti gli apuani erano presenti e tutti

poteva reggersi in piedi. ¶ - Apuani, state vicini al Generale

strade soltanto i nottivaghi apuani ai quali quella sera

corsa faceva impazzire gli apuani. I violenti colpi del

palafitta del ponte. Gli apuani, taciturni, si allontanarono diretti

essere ammessi nei manipoletti apuani e l’avvocato Mario

giustificava dopo coi fidi apuani questo suo desiderio dicendo

a sè i finitimi apuani. Assegnò a Ceccardo un