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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «aria»

nautoretestoannoconcordanza
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di stelle per l’aria tranquilla / arde e cade
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chioma e svolazzò nell’aria trasparente di sole. ¶ «Guardi
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e assenti come l’aria. ¶ Nella saletta del bar
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struggenti che riempivano l’aria di malinconia. Zia Ninetta
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l’uomo forzava l’aria dentro la pancia, che
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la lingua, protrusa all’aria, turbava l’armonia del
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roteò i pugnetti nell’aria, sembrava felice. Lui la
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la fece volare in aria, ballò con lei nell
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il braccio a mezz’aria, quindi uscì sbattendo con
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Il contatto con l’aria lo fece rinsavire. Le
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a un caseggiato dall’aria familiare. L’intonaco scrostato
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corpo dilatarsi come fosse aria, fuoco, magma bollente. ¶ Improvviso
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procurava una vertigine, l’aria gli mancava all’improvviso
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girandole arancioni volteggiava nell’aria, prima di atterrare con
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la lingua tenuta all’aria si asciugava, procurandole una
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del primo pomeriggio. L’aria era tiepida, ma a
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un sonoro bacio nell’aria. ¶ Presero posto sulle sedie
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il petto gonfio d’aria e d’orgoglio sotto
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Quello la sollevò in aria e lei felice si
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chiama?» chiese lui con aria distratta. «Sapete, da ragazzo
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zampilli sottili fendevano l’aria, frammentandosi all’apice in
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il Gianicolo e l’aria era più pungente. L
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lo faceva roteare in aria, poi con gesti decisi
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Contali» le rispose con aria di sfida. ¶ «Uno, due
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traccia di umidità. L’aria circolava dentro alla camera
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spalliere; il foro dell’aria al centro del soffitto
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il «Giornale di Sicilia». ¶ «Aria di casa!» esclamò, infilando
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delicato» disse lui con aria esperta, «ci vuole niente
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tutti i giorni. Con aria vezzosa sfarfalleggiava attorno ai
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come una bolla d’aria tra l’albume e
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sotto e piedi all’aria. Ridanciana e chiacchierona lei
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l’insofferenza repressa, l’aria di sufficienza con la
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qualcuno del battaglione. ¶ L’aria era densa di polline
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le si avvicinò con aria da cospiratrice. «Spogliala» ordinò
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fianchi e assunse l’aria da maestrina: «I bambini
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tempi del terremoto. ¶ L’aria era morbida, il sole
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quel pugno a mezz’aria non gli sfuggì. Si
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Quella lo guardò con aria di sfida: «Portatemi unni
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sapevo!» gridò sventolando in aria una scatolina di ombretto
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a grandi passi, l’aria si riempiva del fumo
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piaciuto rimanere ancora all’aria dolce della sera, camminare
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un po’ sospesa in aria e ricadde abbandonata, gli
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piaceva correre con l’aria sulla faccia. I sobri
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commossi. ¶ C’era un’aria languida tra i viali
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Aveva bisogno di respirare aria pulita. Ne approfittò per
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a respirare insieme l’aria della sera. Il fumo
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gola e buttò all’aria le sedie, il tavolino
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direzione del porto. L’aria era tersa. Il vento
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desiderio di sparire nell’aria, come quel filo di
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del proprio coraggio. Nell’aria aleggiavano timida speranza e