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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «aria»

nautoretestoannoconcordanza
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scotendo il capo con aria cupa. ¶ «Ma che cosa
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Vovó lo guardò con aria maliziosa. ¶ «Tu sei un
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parla Omero. ¶ Paesaggio ed aria, invece, restavano puliti, sebbene
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cenere del cielo. ¶ L’aria si faceva fradicia, da
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Presagi del ritorno all’aria sana, alla vita: chiaro
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Ponza.» ¶ S’abbandonò all’aria che veniva dal mare
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lussureggiante che mai, l’aria intenerisse di rosa. Ma
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e schioccò, lacerando l’aria con urlo di spaventoso
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cielo. Ora tutta l’aria appariva riverbero infuocato, quasi
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mille fluttuanti per l’aria. Bruciaticcio delle torce, dolciastro
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luce al buio, dall’aria dolce della piazza a
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e rosso, strascinava con aria da regina la coda
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La gente non mostrava aria cattiva; nonostante la povertà
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vostro» rispondeva Minichiello, con aria familiarmente provocatoria. Il duca
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l’altro,» soggiunse con aria maliziosa «al momento lì
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Vem comigo.» ¶ Nel salotto aria un po’ pesante per
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un giovanotto malvestito, dall’aria proterva, il quale ostentava
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parso che posasse, con aria tenera, da conquistatore irresistibile
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forse» disse lui, con aria misteriosa. ¶ Andò a sedersi
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approvò lei, con allegra aria materna, un po’ civetta
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cosa pensate?». ¶ Lui assunse aria seriosa. Sentenziò: «Io penso
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sulla facciata. Aveva l’aria di proteggere l’intrico
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costa di Sorrento, nell’aria tersa, pareva vicinissima, come
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Vincenzo. Altra gente, altr’aria. Vide ragazzi sudici, coperti
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indipendenti. Si respirava in aria, da un capo all
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aggirava con la sua aria inquieta, guardava tutto e
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regale raggiava, la sua aria cupa appariva stemperata in
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allontanato. S’avvicinò con aria brusca; gettando su Belforte
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fa, con la sua aria compunta: “Ah già. Dimenticavo
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mostrava più che mai aria cupa, Galiani lo sgridò
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spalle. Era grassoccio, dall’aria paesana, un poco addormentata
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comando. ¶ Il re mostrava aria sorniona. Si sforzava di
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ragazzi? E avevan l’aria di doverle insegnare, proteggerla
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cosa si trattava. Nell’aria tenerissima d’una sera
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non le religioni.» ¶ Assumendo aria ispirata, recitò: ¶ E Ragion
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levata presto. Ormai l’aria si stava facendo più
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Carlo: più giovane, con aria stanca, distratta, quasi inseguisse
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occhi del re, con aria seria. ¶ La testa le
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Luigi licenziò la carrozza. Aria di campagna aperta. S
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Era magro, pallido, l’aria scontenta d’uomo senza
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posso permettervelo» intervenne con aria truce Jeròcades, ch’era
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sbatté i pugni per aria. Se ne andò a
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il vocio salendo, l’aria riscaldandosi. Scoprì nuove sensazioni
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t’accorgi che respiri aria diversa. Non sai dire
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tempi. Smagrito, appannati l’aria sicura, il fare un
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Palazzo. Naso a becco, aria di guappo. Vestiva sempre
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pareva mortificato. Aveva, anzi, aria meno brusca: se mai
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aspettavano. Sulle facce l’aria delle notizie speciali. ¶ «Seja
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del petto. ¶ Là avanzavano, aria stolida e buffa, cafoni
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immaginazione: le pareva avesse aria risoluta, adulta. La signora
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i quaranta, ma aveva aria ancora fresca, occhio vivo
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randagia.» ¶ La guardò con aria un po’ rozza, allusiva
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capo, poi Pascual, con aria tollerante, esclamò: «Davvero. Tutti
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fece. Vedendo papài assumere aria disperata, esclamò: «Ma no
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ravvivarono un po’ l’aria malinconica della chiesa. Scarsi
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parve la osservassero con aria strana, mista di salacità
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di metallo Sheffield, assunse aria commossa, fiera. ¶ «Questi so
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in camera, buttò all’aria i cassetti della moglie
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cocente il piccolo respirò aria buona. ¶ Quanto era bello
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lettere, l’agitò per aria. ¶ «Non parlammo di puttane
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è per questa bell’aria marinara?» ¶ 3 ¶ Trovò una nuova
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subito, nel basso, con aria torva. Sua madre strillò
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Rabbrividì, la guardò, con aria dolce. Davvero brutta, secca
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sulla fronte e mostrava aria stanca. Era ormai un
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che avesse questo.» ¶ Con aria un po’ torva, continuò
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era diventato grasso. L’aria decisa s’era trasformata
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a ridere. Disse, con aria saccente: «Signo’, quando una
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anche se squadra con aria un po’ sfrontata gli
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diffidenti. Jeròcades ha assunto aria da nume tutelare: vigila
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Nel suo gruppo l’aria è più frizzante. Grazie
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quella la guardava con aria maligna. ¶ 5 ¶ Fortis veniva a
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s’affacciava, petto gonfio aria smargiassa, quantunque avesse solo
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si guardava intorno con aria sardonica, le mani nelle
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Non sopporto più l’aria che tira in casa
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di tracoma, donne dall’aria dolente e spiritata presero
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fece il lazzaro, con aria falsamente interessata. Si volse
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Signo’,» aggiunse, guardandola con aria grave, un po’ sfrontata
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impressione?) che vibrasse in aria pulviscolo di circospetta stanchezza
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Il cardinale sorrideva, con aria malinconica, Cotugno gli puntò
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Guardava in giro con aria sprezzante. ¶ Caterina di San
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Maria Carolina smise l’aria disgustata, sofferente, che teneva
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il re passò, con aria sprezzante, davanti l’ambasciatore
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uccellatore, poi volò l’aria di Figaro Non più
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virtuosa, trinciò imperiosamente l’aria con la bacchetta. ¶ «Lassa
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Deus. ¶ Finalmente riapparve, con aria compunta, la guardò accennando
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dai balconi, getta in aria lenzuola. ¶ Gelata su una
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giorno. Aveva perso l’aria pulita, profumata. ¶ «È problema
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sarà finita, uscite: prendete aria, respirate, riscaldatevi al sole
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la città c’è aria cupa, tesa. Non mi
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una settimana, buttando per aria opuscoli, bottiglie. Meno male
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un capolavoro.» ¶ Accenna all’aria di Geronimo Udite tutti
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cercare un filo d’aria che t’asciughi. Gennaro
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uguale, sebbene sole e aria si faccian via via
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sia facile cambiar vita, aria, paese. Che cosa la
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via: li fissa con aria risentita, quasi avesse subito
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Croce e San Luigi. Aria di campagna: a pochi
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ridere, la guarda con aria protettiva. ¶ «Tutti chi, signo
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d’un tratto, con aria tesa. Lui la fissa
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la mattina dopo. Ha aria stanca, gonfia, ma lieta
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sembra rimesso, sebbene mostri aria triste ma ha recuperato
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scompigliandogli i capelli. In aria monta la solita fumea
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braccia legate dietro. Ha aria feroce, dolorosa. Cerca di
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Russo hanno fiutato l’aria e tagliato la corda
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Gli han buttato per aria la casa, ma lui
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diversa: gente rada, circospetta, aria d’intrigo. Lo slargo
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Il giovane ride. Con aria ironica intona a mezza
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Cuoco, con la sua aria pedagogica, i guizzi. «C
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coltelli, pistolette. ¶ Dai Cassano aria incerta d’attesa. Michele
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vetri sono aperti: entra aria bollente, tanfosa di letame
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Guarda fuori: sole bianco, aria pesante di pulviscolo. Stenta
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la ragazza, aggiunge, con aria maligna: «Non lo sai
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il vecchio, indicando con aria di schifo il materiale
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insano o gocce d’aria pesante. Indovini la pioggia
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è leggera, vuota: come aria, senza un pensiero. Solo
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C’è in giro aria tesa, preoccupata, donna Crezia
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disavvezze non reggono, l’aria aperta le fa girare
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alzando i pugni in aria, Giordano, Odazzi, Lomonaco, i
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il freddo: la sua aria ridanciana s’è mutata
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generale» riprende Lauberg, con aria indifferente. «Possiamo farci entrare
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torvo di Fasulo. Con aria ironica esclama: «Questa è
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al mare. Oltre l’aria di cristallo, la penisola
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popolo. Anche lazzari, con aria allegra, sfottente, quasi a
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guardavano in su con aria sospesa, i granatieri agitarono
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francesi facevano strage. ¶ Vaporava aria strana: come se, per
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E le vecchie. L’aria era diffidente, fredda, e
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ostentando le fiale con aria rapita, intonò: «Te Deum
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s’è smagrito, ha aria tesa, occhi inquieti. ¶ «Posso
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Senza volerlo assume l’aria del palcoscenico, fa la
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Il generale sorride, con aria maligna. Li congeda, alzandosi
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sono tanti, ormai, nell’aria! E però il nome
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con la presunzione, l’aria da maestro. Ma non
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Prova desiderio di prender aria, uscire, veder gente: afferra
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così.» ¶ Ha ripreso l’aria padrona d’una volta
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alba fan tintinnare l’aria del quartiere, manca il
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la vede davvero? Ha aria così buffa, privo delle
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crudele. ¶ Nella penombra l’aria è tenera, fresca. Dai
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Un istante dopo l’aria è rotta da sibili
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ma parecchie roteano in aria, fischiando e fumando per
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schianti. Al ritorno, con aria cupa, Marra comunica: «È
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di persone. Per l’aria nuovamente gli odori untuosi
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Si ripiglia, ferita dall’aria e dalla luce, solo
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esce un amico, con aria cupa, smorta, o sprezzante
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scrivania riconosce, seduto con aria sonnolenta, Guidobaldi. Altri due
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risponde, Speciale ride, con aria di disgusto. Esclama, mimando
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Si domina: ripigliando l’aria serena dei tempi felici
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in una bolla d’aria, in una di quelle
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d’un soffio d’aria o della morte. E
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un ordine, tacciono con aria premurosa, infantile. Passano parola