Luigi Pulci, Morgante, 1483

per la Fede ¶ certo assai più che non si

terzo, che è Morgante, assai più fero, ¶ isveglie e

vanno, ¶ ove l'abate assai dubioso aspetta; ¶ e' monaci

Satanasso, ¶ arrechimene pure innanzi assai. - ¶ Tre giorni in questo

un carcame di morto assai fiero, ¶ ch'avea la

era: ¶ ebbe di Lïonetto assai conforto, ¶ e ritornârsi inverso

in Levante. - ¶ Ebbe vergogna assai Meridïana: ¶ sanz'altro dir

Ercul combattiàno; ¶ abbiamo avuto assai disavventura: ¶ questo ci avvenne

lor biada e roba assai, ¶ dicendo: - Questi pagheran lo

che mi pare uom assai giusto e saputo. - ¶ Disse

a torto mille ingiurie assai villane, ¶ e spesso i

ebbon veduto un lume assai vicino: ¶ ché in una

altri ha già mangiati assai: ¶ ogni dì ne vuol

ma parmi questo chiaro assai vedere, ¶ che noi sarem

arsiccia, ¶ della qual cosa assai si raccapriccia; ¶ vede la

mestieri. ¶ Il tuo parlare assai ci mostra scorto ¶ che

ma gli occhi pronti assai, come Amor volle. ¶ Quando

speranza piena; ¶ ma confirmato assai pur nella mente ¶ d

damigella: ¶ perché chi ama assai, poco favella. ¶ Videgli ancor

forza mostra. ¶ E benché assai lo pregassi Rinaldo, ¶ non

sua setta: ¶ questi fanno assai fatti e pochi motti

e che portato avate assai periglio, ¶ e bisognava ed

spande, ¶ e per vedergli assai par che vi vada

se non che tutti assai s'eron vantati ¶ alla

spada Durlindana. - ¶ E duolsi assai ch'egli aveva Cortana

gigante feroce, ¶ tanto che assai ne stordisce la voce

sbigottiti ¶ i saracin, che assai del popol fugge; ¶ e

di te m'incresce assai! - ¶ e diègli un prezïoso

Il battaglio giù posa: ¶ assai morti n'abbiàn per

sua gente, ¶ certo ch'assai gliene saria incresciuto: ¶ chi

vecchio; ¶ dama Clemenzia questo assai gli piace. ¶ E finalmente

il Dusnamo si scusassi assai. ¶ Al grande Erminïon si

allora; ¶ il perché Lïonfante assai l'onora; ¶ e fece

vegnamo, ¶ ché dir parole assai non son disposto. - ¶ Il

giorno così a dire: ¶ Assai con teco abbiàn fatto

onorati da tua corte assai: ¶ la tua benedizion, re

chiedia Baiardo. ¶ Dicea Rinaldo: - Assai me l'hanno chiesto

vo' insegnarti cantar meglio assai: ¶ questo è che tu

di segreto, ¶ tanto che assai per questa vïolenzia ¶ per

Io ne son lieta assai. ¶ Parmi mill'anni rivedere

sulla strada, ¶ tanto ch'assai ne fuggon per paura

erano i pagani. ¶ Meredïana assai s'era difesa, ¶ ed

cani, ¶ che per paura assai n'eran fuggiti ¶ a

n'andiamo. - ¶ Erminïon rimase assai scontento, ¶ e' paladini a

per vedere. ¶ E paladini assai lo sconfortorno ¶ che non

di te m'incresce assai, ¶ che la tua figlia

è quella. - ¶ Queste parole assai passano il core ¶ al

dabbene, ¶ del tristo caso assai si maraviglia, ¶ poich'Ulivier

andato, ¶ e con parole assai arrogante e fere ¶ in

abbracciar subitamente, ¶ benché Vegurto assai fussi possente. ¶ Vegurto prese

il suono. ¶ Benché Vegurto assai più alto fosse ¶ che

t'ho servito sempre, assai ne godo: ¶ tu mostri

buone spese; ¶ tanto che assai ne raünò in un

di Parigi, ch'era assai mendico: ¶ quivi smontorno e

Videl Rinaldo, e fece assai pensieri ¶ di darli morte

Corona ¶ non abbi offesa assai col mio cugino; ¶ ma

è quel ch' 'Astolfo assai dolea. ¶ Fe' per Parigi

che fra gli altri assai lodar quel suòi. ¶ Non

perché e' conosce Rinaldo assai bene. ¶ Vide Rinaldo la

ch'è pien d'assai malizia. ¶ Orlando, ch'era

pesa troppo, e dolgomene assai. ¶ Ma non credetti già

è stato in terra assai più avventurato ¶ che quel

è perché m'ama assai. ¶ E tu te l

concestoro: ¶ ognun di Ricciardetto assai favella ¶ che Carlo a

o foglia. ¶ Fecionsi fuochi assai per la cittate, ¶ fecionsi

gigante, ch'è maggiore assai. ¶ Oltre, veggiam come sarai

che benché l'arme assai fussi perfetta, ¶ parve che

All'amostante il caso assai dispiace, ¶ quando sentì come

fidare: ¶ dimmel, baron, ch'assai mi sarà grato. - ¶ Orlando

suo petto par che assai duol senta. ¶ Tornò a

esso ¶ tutta la corte, assai di ciò contenta, ¶ e

si ragunò dintorno gente assai; ¶ e non sapendo solver

ogn'altra di bellezza assai prevale, ¶ fecesi incontra benigna

tal caso a tutti assai ne pesa. - ¶ Rinaldo ringraziava

dì ammazzato. - ¶ Così Rinaldo assai fu commendato. ¶ Poi col

padiglione ¶ del qual saranno assai maravigliati, ¶ ché non si

ma di campal battaglia assai si duole ¶ sanza giusta

veggo la tua vita assai dogliosa: ¶ sappi che 'l

gli dètte una percossa assai villana, ¶ però che le

dicendo: - Del tuo caso assai mi duole. ¶ Ma che

e per lor parte assai lo ringraziassino. ¶ E ben

in amadore»; ¶ e ritornossi assai dogliosa al padre ¶ con

tutta angosciosa e con assai martoro. ¶ Al re Costanzo

bestia son di lui assai. - ¶ Poi che furono entrati

tradimento a molti piace assai, ¶ ma il traditore a

e divina sentenzia ¶ sono assai volte i nostri error

fugli dato un colpo assai villano, ¶ tanto che cadde

sventurata, ¶ quanto era meglio assai che tu morisse, ¶ anzi

disse al conte Orlando: - Assai mi duole ¶ dei denti

nimico, ¶ e vendicarmi d'assai casi strani; ¶ e vo

di questo caso dubitava assai; ¶ pur si fe' innanzi

ingannato: ¶ io veggo segno assai tristo di questo; ¶ però

più, - dicea - dormito hai assai. ¶ Non di' tu che

che trovorno ¶ una fontana assai nitida e fresca: ¶ quivi

ho degli altri gastigati assai. - ¶ Poi che furono scesi

era maggior bestia e assai più brava ¶ del suo

sogghignava; ¶ ma con Morgante assai si scorrubbiava. ¶ Quando egli

tutta la notte con assai martìre ¶ e 'nsin che

una villetta ch'è assai buona, ¶ all'uscir proprio

signore. ¶ Morgante Filomen ringrazia assai, ¶ dicendo: - Sempre tuo servo

volea partire, ¶ quantunque Florinetta assai pregassi, ¶ e cominciò con

quel suono, ¶ e duolsi assai che gli ha fatto

e fu prima cattivo assai che grande, ¶ però ch

e dopo molti colpi assai villani ¶ volle veder come

lo dio Macone, ¶ ch'assai m'incresce costui morto

ginìa: ¶ sempre al principio assai si son vantati ¶ ed

furore; ¶ e ritornato addrieto assai più fiero, ¶ si riscontrò

piangea l'ostier, ch'assai glien'è incresciuto; ¶ piangeva

nella prigion, ma con assai disagio. ¶ Poi prese del

Dio piaccia ¶ più questo assai che dire il paternostro

dice. ¶ Rinaldo con parole assai leggiadre ¶ diceva: - Qui regina

damigella; ¶ e mandono spiando assai persone ¶ per le città

e gli altri, perché assai gli amavano. ¶ Così con

dico ben caldo. ¶ Parole assai, ma poche lance rotte

contrario, Dilïante. - ¶ Rispose Dilïante: - Assai m'incresce ¶ che questo

ci ha poi dato assai martoro: ¶ a poco a

l'uno all'altro assai frastaglia, ¶ ma veramente ignun

fu di questa andata assai contento; ¶ e va con

Veglio uccidessi; ¶ amava questo assai già per antico: ¶ ma

partita, ¶ però ch'amato assai l'aveva in vita

regna. ¶ Calavrïon, con volto assai doglioso, ¶ con certi principal

Carlo di questo caso assai si duole; ¶ non vi

fuggiva. ¶ Andò questo Arpalista assai cercando ¶ la morte, e

alfin male, ¶ e pòrtone assai volte ingiuste pene: ¶ guarda

dètte, ed uno scudo assai pulito; ¶ e disse: - Questo

presto ¶ e chiese perdonanza assai di questo. ¶ Disse Rinaldo

tanto spazio; ¶ e Fuligatto assai n'avea distrutti, ¶ tanto

il romito: - Di voi assai m'incresce ¶ ch'io

mio parer, vi sarà assai disagio. - ¶ La casa cosa

diventò famoso ¶ e fece assai per la fede affricante

gli mostrò la guerra assai dubbiosa, ¶ e consigliollo alfin

perché questa è cosa assai vulgata ¶ e tante lunghe

molti paesi, ¶ conti, prìncipi assai, duchi e marchesi. ¶ Ma

fatto a cammin pure assai danno; ¶ ma tu sai

ed urta e caccia assai gente per terra. ¶ Bene

la tua destra, Signore, ¶ assai mi fu, sanz'altro

si guadagna; ¶ ma sempre assai s'acquista d'ogni

la fonte Gan, ch'assai gli piacque, ¶ però che

di vino e vettovaglia assai cammelli, ¶ ché, come e

e metton nella mente assai sospetti ¶ e farebbon più

ch'alloggiato era con assai disagi ¶ di guardie a

che porta un giovinetto assai gagliardo: ¶ fate che questo

sempre avea, ¶ e sperimenti assai di idromanzia ¶ e d

e' vi sarà faccenda assai ¶ per la virtù di

terra, ¶ sappi che manca assai de' principali ¶ di quei

salpiga appellata, ¶ che nuoce assai sanza muover le ciglia

ha conceputo sdegno, ¶ ché assai dato gli avea d

nuove: ¶ egli avea sempre assai pagan dintorno, ¶ ma poi

Astolfo: ¶ ché sempre amato assai l'aveva in vita

Orlando ¶ i saracin, che assai fuggiti sono ¶ per la

E perch'io amo assai la umana prole, ¶ come

si sente ¶ e pianti assai commiserabilmente. ¶ Rinaldo aveva sbarrata

altro cesare in terra assai più degno. ¶ Fe' come