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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «attorno»

nautoretestoannoconcordanza
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spazi che si dilatavano attorno a me. Potevo andare
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per centinaia di verste attorno, non c’erano né
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di speranze s’intrecciava attorno alla figura dello Zar
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La ferrovia doveva girare attorno alla sua parte meridionale
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mangiato e bevuto, seduti attorno ai tavoli di legno
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proseguire… ¶ Una sera vidi attorno a noi gli alberi
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come cresceva la foresta attorno a noi. Oltrepassammo Ulan
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per quanto mi guardassi attorno, era possibile vedere qualche
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dal mio camminare furtivo. Attorno al villaggio, poco lontana
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mente si aggirava sempre attorno a pensieri di morte
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Falalej invece ci ronzava attorno, incapace di star seduto
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valli, tra le montagne, attorno alla grande curva del
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un favore personale? Oppure attorno a lui vi sarebbe
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cedro e si guardò attorno in una desolazione universale
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e impregnava l’atmosfera attorno a lui con l
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Cominciava anzi a sentire attorno a sé una specie
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gli stava alla pari. Attorno a lui volava una
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a trascurare i campi attorno ai villaggi, i boschi
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tessere la sua ragnatela attorno a noi. Ci attirava
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taiga che s’allargava attorno a noi. Su ogni
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di colla. Aveva sempre attorno a sé un mare
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memorie, che parevano volargli attorno e circondarlo come uno
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bianchi e lunghi volavano attorno al capo. Sia i
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bianchi, tagliati a corona attorno alla nuca, gli davano
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pensieri erano tutti raccolti attorno a poche cose, il
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mio filo di seta attorno a lei proprio quando
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suoi sogni si aggiravano attorno a un punto solo
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da cascata, e tuttavia attorno a lei mi pareva
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animale che andasse fiutando attorno a sé un odor
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Ci demmo da fare attorno ad esse, come avessimo
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incalzante di avere qualcosa attorno al quale i nostri
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in eterno gli occhi attorno a sé, nella steppa
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gente, ridendo, si guardava attorno, per vedere se Miscia
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una sedia, si guardava attorno smarrita, preoccupata, come temendo
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guardandola ricominciavo a tessere attorno a lei la tela
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e filamenti di ghiaccio attorno ai baffi e alla
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profuga. Come noi ronzava attorno alla chiesa ortodossa, ma
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abbarbicata come un’edera attorno all’infanzia. Comunque fosse
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della delusione. Andava crescendo attorno a lui un’arida
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sentendo l’acqua scorrere attorno ad essi, e sapendoci
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in un minuscolo gelocidio attorno al pelame grigio dei
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egli pareva condensare stranamente attorno a sé. Tutto, vicino
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quando il mondo vero attorno a lui lo costringeva
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suoni e dalle voci attorno a sé misurò la
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quelli che mi stavano attorno li sentivo come appartenenti
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strettoia che egli avvertiva attorno a sé, come se
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il lavoro della ferrovia attorno a sé. Il suo
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il potere di creare attorno a noi un alone
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avevo cominciato a intrecciare attorno ad Ajdym non andasse
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stavano sempre ad aggirarsi attorno ai cantieri. Durante le
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dalla vita. Si guardava attorno come se in tutto
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coloro che gli stavano attorno, Ajdym, Falalej, i suoi
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Nemmeno Marco. Ci sedevamo attorno alla tavola, dicendo qualche
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entusiasmo, agitavano le braccia attorno a sé, con grave
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Anataj. Esse gli stavano attorno come un popolo di
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rendersene conto. Si guardava attorno meravigliato, come fosse uscito
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Anataj. Ciò che avveniva attorno a me cominciò a
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rendeva soffici gli oggetti attorno a me, li ovattava
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che avevo sempre avvertito attorno a me, per tutta
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Falalej mi stava sempre attorno e parlava dei decotti
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e Ajdym mi stava attorno senza sapere cosa fare
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morte che si aggirava attorno alla stazione deserta come
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velo che lui sentiva attorno alle cose, e aveva