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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «auto»

nautoretestoannoconcordanza
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non un incidente d’auto ma quel pesante tirapugni
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un nuovo rumore d’auto mi fece arrestare a
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Una lunga fila di auto stava entrando in rapida
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di prima mattina lunghe auto dai vetri affumicati. Ne
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e si accostava all’auto, finché la vecchia usciva
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saltavano per primi nell’auto, picchiando i piccoli pugni
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impronte degli pneumatici dell’auto. ¶ A volte le visite
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sovrapponevano per caso. Piccole auto si fermavano atterrite sulla
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dopo avere scorto altre auto parcheggiate quasi di fronte
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tutt’intorno. Poi l’auto cominciò all’improvviso a
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Qualcuno, accucciato dietro l’auto, stava attaccando barattoli e
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attesa all’interno dell’auto. ¶ Ora Lenìn era diventato
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sotto gli pneumatici delle auto, al centro del cortile
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l’altra portiera dell’auto ormai tutta spalancata e
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bordo della sua vecchia auto americana. Seguivamo i suoi
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le ruote posteriori dell’auto, perché in quel punto
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nello stretto abitacolo dell’auto. Al padre priore il
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cortile arrivò la solita auto fiammante, con l’autista
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della strada, quando un’auto isolata appariva all’improvviso
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I fari del­l’auto evocavano nelle curve piccoli
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forte. L’interno dell’auto vibrava, il fascio di
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e ripida discesa. L’auto era rimasta come sospesa
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Ecco, ci siamo!» ¶ L’auto si gettò all’improvviso
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gli stridori rabbiosi dell’auto inseguitrice, che manovrava per
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piccola traversa. ¶ Adesso nell’auto non stava parlando più
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retrovisore abbacinava. Anche l’auto inseguitrice stava accostando in
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contro i fari dell’auto inseguitrice. L’umidità della
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lontano. ¶ Il motore dell’auto inseguitrice era salito di
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si richiudevano, quando l’auto sbandava gravitando alternativamente su
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guardare le luci dell’auto che fuggiva, poi abbassò
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punti dagli pneumatici delle auto. ¶ «I contrabbandieri le gettano
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in zone lontanissime dell’auto, che aveva ripreso ad
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sbieco nell’abitacolo dell’auto, rallentare di colpo prima
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lenti, più svuotati. ¶ L’auto aveva imboccato una curva
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vuote, addormentate. Uscimmo dall’auto, richiudendo senza fare rumore
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passava. La guardavamo dall’auto con le teste girate
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scendiamo in silenzio dall’auto e balziamo in certe
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colpo, la fiancata dell’auto si strofinava per qualche
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legata al resto dell’auto con lo spago. ¶ «Che
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fronte al muso dell’auto, ancora da lontano, e
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pareti di plastica dell’auto, come se temesse di
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cornice di plastica dell’auto, quando bisognava avanzare piano
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già le file di auto che scendevano piano giù
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fuori dalla cornice dell’auto, le piccole luci che
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Mi pareva che l’auto sbandasse, o che al
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non capivo se l’auto stava ancora correndo in
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altro i paesi. Qualche auto sfarzosa attraversava a passo
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della cena. Scendevamo dall’auto, allungando una gamba di
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eravamo tornati già sull’auto e avevamo ripreso ad
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cornice di plastica dell’auto. Non lo vedevo né
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sotto le ruote dell’auto, qualche istante dopo. ¶ «Che
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qua e là, qualche auto cominciava a scendere piano
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le luci delle prime auto. Ai bordi del lago
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tanto in tanto qualche auto passare, qualche scooter. Intercettavo
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qualche piccola fila di auto sui tornanti, perché sentivo
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e uscire persino dall’auto e bruciare ancora più
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venire dal pavimento dell’auto, dove avevo appena schiacciato
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mi dicevo. ¶ Ritornavo nell’auto, ripartivo. Il rumore del
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il vetro. Risalivo sull’auto, andavo a toccare punti
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mi allontanavo con l’auto perché il calore del
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ai due lati dell’auto, all’improvviso. Camminavamo per
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andare. ¶ I fari dell’auto rendevano opache le barriere
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ossigenata nella cornice dell’auto. Vedevo ancora nello specchietto
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pugni dal resto dell’auto, senza dire niente. ¶ Sentii
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sentivano i rumori delle auto lanciate nella strada, dietro
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uomini spinsero fuori l’auto. La colpivano, quasi, con
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nuovo sulla strada. Qualche auto balzava da dietro, sorpassava
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Non c’erano neanche auto parcheggiate, nessuno che attraversasse
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sfonda. ¶ Salii piano sull’auto, nel groviglio di fili
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il baldacchino vicino all’auto. Ci salii sopra. Traballava
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vuota!” ¶ Il rombo dell’auto era invece salito maggiormente
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e di caricare sull’auto i pezzi del baldacchino
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mentre lei guida l’auto attraverso i paesi, potrei
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prima di balzare sull’auto. ¶ Stavamo già uscendo piano
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cornice di plastica dell’auto. ¶ La strada aveva cominciato
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dalla parte opposta dell’auto, mi bloccava. ¶ «Lei è
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Ma, mentre salivo sull’auto per annunciare il comizio
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altoparlanti che sporgevano dall’auto. Sfioravano i muri nelle
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Come consuma poco quest’auto!» si stupiva il cieco
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fuori dalla cornice dell’auto, con fragore. ¶ «Stia attento
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selciati. ¶ Le ruote dell’auto affondavano e riemergevano da
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le vie. ¶ Lasciammo l’auto. Il cieco mi posò
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Mi gettai sotto un’auto. ¶ Veniva un rumore come
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a poca distanza dall’auto, luccicare, mentre i piumanti
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contro le lamiere delle auto parcheggiate, tutte trasognate. ¶ Mi
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mio fianco sotto l’auto. ¶ «Non ti avevo visto
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sbadigliava. ¶ Scivolai fuori dall’auto, mi guardai attorno. ¶ «Non
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nel piccolo abitacolo dell’auto, mi lambiva per qualche
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azzurrino nell’abitacolo dell’auto, finché Sonnolenza non si
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Salivamo di nuovo sull’auto, per raggiungere piccole sedi
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rumore ancora lontano dell’auto, non si capiva neanche
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piedi a fianco dell’auto, con lo spillo in
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più in fretta nell’auto, anche se mi trovavo
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gomiti sul tettuccio dell’auto, restavo senza parlare per
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volta all’interno dell’auto, nelle frenate improvvise e
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cornice. Le ruote dell’auto scavalcavano qualche leggero dislivello
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Uscivamo pian piano dall’auto, uno dopo l’altro
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dal piccolo abitacolo dell’auto. Vedevo la forma del
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era già tuffato nell’auto per impossessarsi di un
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colpo nell’abitacolo dell’auto, vedevo dal basso le
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zone più lontane dell’auto. Lo sentivo guaire orribilmente
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mangiare. Il motore dell’auto mandava un rumore attutito
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stava già trasportando nell’auto, e riappariva e spariva
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raccontare. Il motore dell’auto si allontanava sempre di
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giornale. Uscii piano dall’auto, feci qualche passo in
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peso sul sedile dell’auto aperta, che era ferma
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nel buio abitacolo dell’auto. Le sentivamo ronzare tutte
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gli ultimissimi interstizi dell’auto. Si doveva vedere la
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tre volte. Fermavo l’auto in un punto qualsiasi
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Scoperchiai il tettuccio dell’auto, misi fuori la testa
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in silenzio attorno all’auto, mi pareva di scorgere
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bestia. ¶ Dal tettuccio dell’auto stava già scaturendo di
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sorrideva. ¶ Il corteo di auto stava già uscendo con
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guardare la fila di auto che si allungava sempre
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Ora la colonna d’auto aveva imboccato una nuova
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acqua. Le ruote dell’auto deragliavano un po’ fuori
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una lunga rincorsa dalle auto. L’uomo dal cranio
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nostra presenza sulla propria auto. ¶ Le ruote ricominciarono a
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correva a fianco dell’auto, per un po’. Il
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grande palco. Scendemmo dall’auto. La sentimmo ripartire con
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negli spazi svuotati dell’auto i diversi selciati, mentre
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spazi incredibilmente liberi dell’auto, ora che non c
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nel vasto abitacolo dell’auto, provavo a sterzare all
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tutta tagliata, eppure le auto correvano lo stesso sui
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sul pavimento batterie d’auto senza tappini, prosciugate. “Chissà
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frizione, la forma dell’auto si staccò a poco
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per forza!» ¶ Bloccai l’auto. ¶ «Dove l’hai visto
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vice. ¶ Balzai fuori dall’auto, feci qualche passo di
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improvvisamente il motore dell’auto, per partire. ¶ «Ci sei
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scaletta esterna. ¶ Saltavo sull’auto, ripartivo. Il sedile era
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vice quando tornavo nell’auto. ¶ La sua sagoma si
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a ogni passaggio d’auto quel rumorino scuoiato, distillato
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le ruote gommate delle auto che staccavano quella pellicina
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qui vicino...» ¶ Salivamo sull’auto. Il mediatore mi indicava
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ne intendo!» ¶ Scendeva dall’auto, tuffava la testa sotto
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era già rientrato nell’auto, un istante prima che
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sotto le ruote delle auto che passavano in basso
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spalancati per salire in auto. ¶ «Stanno cambiando l’aria
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Sentire che tutta l’auto si sposta di colpo
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ciglia. ¶ Balzai fuori dall’auto, alzai gli occhi verso
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correvo in direzione dell’auto, ripartivo. ¶ «Mi aiuti a
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la scala, fino all’auto. Le strade erano piene
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a partire sulle grandi auto bombate con il motore
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il rumore di un’auto bombata che arrivava con
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sede!” ¶ Corsi fuori dall’auto. ¶ “Da quanto tempo nessuno
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Gettai la valigia nell’auto, presi in mano la
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ciglio, i fari dell’auto illuminavano intorno quella bambagia
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martellata. Il motore dell’auto girava, incontrollava. Non c
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luce?” ¶ Balzai fuori dall’auto, lanciai un sassolino ghiacciato
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cominciava a calare. Qualche auto fiammante si muoveva con
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accostare, saltai giù dall’auto mentre ancora slittava. Mi
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scoppiata. ¶ Balzò fuori dall’auto, vedevo già la sua
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verso i fari dell’auto tenendo qualcosa di enorme
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già all’interno dell’auto. ¶ Sentivo dei rumorini venire
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i fari di un’auto che ci sorpassava abbagliavano
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dietro una fila di auto che avanzava verso la
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perché due o tre auto stavano già cominciando a
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po’. ¶ La fila di auto rallentò per pochissimi istanti
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al Sempio, perché l’auto tremava, si scuoteva. ¶ Rise
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leggere le targhe delle auto parcheggiate per riuscire infine
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coltelli sui cofani delle auto tutte fradice d’acqua
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fianco, spingendo quasi nell’auto una forma incappucciata. Si
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rumore di qualche rara auto che passava. “Non devono
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avevo parcheggiato. Salivo sull’auto. Ripartivo. ¶ «Vediamo se ci
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spalle una colonna d’auto. Mi sembra che non
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ero già fuori dall’auto. ¶ Me le porgeva spenzolandosi
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ai due lati dell’auto e la facevano slittare
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il rumore di un’auto che scattava nelle strade
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più niente, mentre l’auto accende per un sorpasso
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il rumore di un’auto che accostava proprio di
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volta lunghe file di auto illuminate, le vedo passare
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Sentivo il vento delle auto passarmi contro le tempie
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di qualche ondata di auto che sfrecciava, si coglieva
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il rumore di qualche auto che scattava più forte
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accanto quelle ondate d’auto sgranate, illuminate, sentivo contro
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accoppiata sul sedile dell’auto, si stava lavando con
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il rumore di qualche auto che scattava di colpo
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starà accoppiando in quell’auto” mi dicevo mentre passavo
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intorno quelle sagome d’auto illuminate. ¶ «E anche quel
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ben rimarginata, e queste auto metallizzate, troppo illuminate... Come
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la sala con le auto?” ¶ Uscivo richiudendo la porta
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sentire il vento delle auto tutte lanciate, mentre andavo
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camminavo vicino a quell’auto e ricominciavo ad andare
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su un cofano d’auto parcheggiata. “Non si svegliano
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le fusa mentre l’auto corre già per le
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deserta, rasentavo una piccola auto abbandonata da tempo sul
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su un cofano d’auto la sagoma di un
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sentivo il vento delle auto lanciate ancora più forte
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vicino a quella piccola auto abbandonata da tempo, sotto
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quella luce, vedevo le auto strappare sugli stradoni senza
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sono sui cofani delle auto, acciambellate...” mi dicevo mentre
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contro un cofano d’auto, vedevo controluce una bolla
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sopra il cofano d’auto, le montava sopra. Scorgevo
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portacenere pieno zeppo dell’auto...” mi dicevo passando “mentre
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meglio...» ¶ Si sentivano le auto sfrecciare sull’autostrada, imperversare
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Si sentivano appena le auto spostarsi, sulle strade. ¶ «Non
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con la linea dell’auto. Sentivo il cuore pulsare
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stradone quel vento delle auto che continuavano da ogni
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c’era più un’auto di fronte alla casa