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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Il Giglio, 1898

concordanze di «avea»

nautoretestoannoconcordanza
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tra i singhiozzi ella avea un singulto più forte
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sorella, della fanciulla che avea tra le braccia. E
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indomabile del sangue che avea dato un guerriero ardente
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giovane Sergio che ora avea dinanzi, la testa bassa
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suo cuore Piero, che avea dinanzi, al secondo de
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sangue plebeo ch’ei avea mischiato al loro. In
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visione della espiazione che avea dovuto subire del suo
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il quale don Paolo avea rimesso a nuovo lo
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l’onore, che io avea creduto di aver trasfuso
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Così donna Albina vi avea portato le tende fastose
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primavera dei fiori che avea colto il mattino nel
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cantuccio di pianoforte. Piero avea di suo, in un
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Ciascuno de’ Sergio, insomma, avea in quel quotidiano ritrovo
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mani dalla tastiera, che avea, sino a quel momento
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della mistica ora. ¶ Silvia avea poggiato il braccio sopra
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alberi susurranti nell’ombra. Avea strane cupezze il parco
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offuscare; così come non avea saputo affievolire, ancora, la
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sangue e di crudeltà avea empito la valle dei
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tanto balsamo di carità, avea voluto morire in povertà
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amici. E la fede avea conservato e fatto sacro
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compagna, soave tenerezza che avea pur qualcosa d’intimamente
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e pericolosa fanciulla! Egli avea bruciato, ancora pochi mesi
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il veltro fedele, l’avea, con due balzi, preceduta
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poco prima di come avea detto Silvia – i balconi
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salutato da nessun amico, avea dovuto servir d’alimento
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la convalescenza il medico avea ordinato l’aria libera
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pochi mesi innanzi le avea fatto, teneva con compiacenza
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bambina, com’egli volentieri avea già ricordato più volte
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un adolescente. Di bello avea gli occhi: occhio splendente
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gutturali, quasi incomprensibili: non avea pensieri nella testa, non
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Albina. Lo avevano trattenuto: avea dovuto inventare una frottola
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era pur riuscito. E avea fatto una corsa: qual
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ritta, dinanzi, sul verde: avea lasciato cadere il cappello
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estreme vette degli alberi. ¶ Avea piovuto ne la notte
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videro che Andrea li avea preceduti, sul suo nero
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come già altra volta avea fatto Silvia. E sempre
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sola. E Piero l’avea attesa inquieto, nel saloncino
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seno, inerte. ¶ Egli l’avea così tutta fra le
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fiotto di sangue l’avea fatto di fuoco. ¶ Qual
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bruciavano e nella mente avea un cupo ronzìo che
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miserando che il vizio avea fatto della sua giovinezza