Catena Fiorello, Picciridda, 2006

vena di malinconia. Dopo aver salutato Nora eravamo rientrate

sempre pensieri buoni. ¶ Dopo aver apparecchiato, mi sedetti, aspettando

fregarci quando pensiamo di aver convinto il nostro interlocutore

denaturato per assicurarsi di aver disinfettato a dovere tutte

intorno alle quattro, dopo aver consumato la merenda che

servivano a niente. ¶ Dopo aver assaporato il mio cono

nel binario giusto, dopo aver percepito il pericolo di

famiglia. Altri giuravano di aver sentito dire dall’amico

sembravano gli unici ad aver pagato le conseguenze del

botteghe e negozi. Dopo aver portato a casa quei

le nostre galline. Dopo aver fatto quei lavori, mi

nonna, qualche giorno dopo aver litigato per la “questione

Era pure contento di aver ottenuto il passaporto: con

e avevo capito di aver combinato un guaio. Promisi

dentro era legato all’aver creduto fino ad allora

con la sensazione di aver fatto del male a

con la scusa di aver letto qualche libro in

vi ho incrociate dopo aver bucato la ruota della

preparando la cena. Dopo aver aperto bene le orecchie

bene le orecchie e aver assunto un’espressione fredda

educazione!» ¶ Mi pentivo di aver detto troppo. Se avessi

mi aveva punita per aver detto qualcosa di simile

potuto accadere solo dopo aver realizzato il sogno di

di santa ragione per aver detto una bugia oltraggiosa

avvicinò per firmare. ¶ Dopo aver espletato le solite formalità

con forte orgoglio di aver condiviso con lui molte

e senza volerlo, dopo aver elargito la grazia, cadevano

a un lago. ¶ Dopo aver letto i due fogli

avrebbe perdonata per non aver ascoltato mia nonna? ¶ Dopo

ferite. E io, dopo aver visto la mia morte

Quanto mi rammaricavo di aver buttato nel sacco dell

risedersi, per accertarsi di aver apparecchiato a dovere la

ritagli di tempo, dopo aver finito i compiti, raccontavo

sentivo a disagio, dopo aver mostrato la mia ferita

e mia cugina, dopo aver versato fiumi di lacrime