Emilio De Marchi, Arabella, 1893

di dolore. ¶ Arabella non aveva mai visto un bambino

parenti che egli non aveva mai voluto riconoscere, ma

Anche lui! ma non aveva fatto un patto col

il sor Tognino non aveva visto nemmeno il lunedì

si doveva credere che aveva desiderato di vedere un

che il brav'uomo aveva bell'e goduta la

bianca concessagli dal Maccagno, aveva anticipato dei denari a

l'aria della notte aveva dissipato alquanto i fumi

che il vecchio peccatore aveva scritto e affidato alla

probabilità eran molte: o aveva fatto testamento o non

fatto testamento o non aveva fatto testamento; o aveva

aveva fatto testamento; o aveva nominato Lorenzo erede universale

Lorenzo erede universale, o aveva lasciato delle disposizioni capricciose

si seppe che Arabella aveva in mano una carta

segreto con don Felice, aveva dato a capire che

d'una nuova carta aveva un valore, c'era

momenti al notaio Baltresca, aveva creduto di castigare un

di accompagnarla. Essa non aveva la testa per intendere

lui a chi gli aveva fatto del male e

La zia Colomba lo aveva messo a parte di

quei frammenti il giovane aveva imparato a conoscere a

perdono. Suo suocero l'aveva beneficata per rimunerarla d

E Dio non l'aveva fatta crudele, se anche

che quasi non si aveva più denaro da comperare

un maggior riguardo. Essa aveva bisogno di riposo e

quando di suo non aveva che il vestito e

sua voce, avvilita, non aveva più la forza di

onesto e laborioso, se aveva bisogno d'un erede

assoluzione, di cui essa aveva il merito maggiore, perché

mamma e colla figliuola, aveva stabilito per quel giorno

bilanci meravigliosi. Quanti denari aveva lasciato dietro di sé

fantastico poema ch'egli aveva scritto solamente per sé

Il ragazzo che non aveva saputo trovar la sua

consegnarle una lettera che aveva messo insieme coll'aiuto

invito della mamma. ¶ Ferruccio aveva finita la lunga e

parole del signor Lorenzo aveva capito che egli era

pace: e anche lui aveva bisogno di pace. ¶ Arrivò

alle Cascine che non aveva ancora messe insieme le

esaltazione dolente che l'aveva fatto parlare, si curvò

verso i prati. Chi aveva parlato per lui? La

avrebbe potuto dire che aveva parlato in lui la

mezzo alla gente che aveva congiurato a' suoi danni

più bene, egli solo aveva sentito per lei una

umana. E se non aveva perduta la fede nella

doveva a lei, che aveva lasciato cadere a tempo

vita, come già gli aveva insegnato il catechismo quando

era piccina, come l'aveva preparato alla prima comunione

questo bene? ¶ Essa lo aveva trattato forse troppo rigidamente

rimasta tronca, capì che aveva fatto un sogno. ¶ "Ho

vento, spazzate le nuvole, aveva preparata una splendida giornata

si persuase ch'egli aveva proprio sognata la dolce

dormire fitto e pesante aveva dimenticata interamente la povera

di ghiaccio che l'aveva sorretta nella sua rigida

di qualcuno? Nostro Signore aveva meritata la sua passione

stessa donna che l'aveva fissata così freddamente negli

guanti. ¶ Lorenzo, che l'aveva seguita ansante, entrò anche

proprio lei? chi le aveva dato questo coraggio? chi

questo coraggio? chi l'aveva così bene informata? dov

degli Armorari. Ve lo aveva condotto in mezzo all

mentre una voce che aveva dello spaventato, dimandava di

che chiamavano il Valsassina, aveva un botteghino di liquori

e più volte ne aveva prestate in segretezza anche

conosco, Olimpia me ne aveva già parlato una volta

Lorenzo, che tratto tratto aveva lampi d'ingegno. ¶ L

quella casa del diavolo aveva coraggio di dormire come

ascoltarlo. ¶ Come mai costei aveva trovato il coraggio di

di far quel che aveva fatto? Dunque non c

di sdegno che l'aveva condotta fuori di casa

vita, che natura le aveva dato abbondante, sana e

e pacifica. ¶ Maria Arundelli aveva seguito con interesse il

mamma. ¶ Il signor Tognino aveva mandato a pigliarla fin

morire. La sora Arabella aveva visto in che stato

il figliuolo: orbene essa aveva già dato a Ferruccio

Ferruccio delle lusinghe, gli aveva detto cioè che il

una brava donnina, che aveva saputo perdonare a tempo

povera gente." ¶ Arabella, che aveva fin qui ascoltato con

anima in pena. Non aveva promesso a Dio di

al suo ridere che aveva pure del fesso. Sedette

piccola condizione..." ¶ Lorenzo non aveva in vita sua pronunciato

uomo forte e ignorante. ¶ Aveva un bel predicare l

scena, forse non ne aveva mai viste di più

volesse confermare ciò che aveva detto, si voltò ancora

non distingueva più, né aveva più bisogno di distinguere

La sua vita non aveva che un significato: "Espiazione

benedetta" ¶ L'Augusta, che aveva bisogno di abbracciare qualche

un piccolo merletto, che aveva cominciato con un delizioso

alla poverina, che pure aveva promesso di non parlare

che due minuti prima aveva visto nel pieno vigore

uomo che la fortuna aveva abituato a vincere, si

per caso essa non aveva abusato della sua debolezza

uccidere un leone. Forse aveva detto delle inutili asprezze

buono e amoroso. Forse aveva ragione la povera mamma

dell'orgoglio, che l'aveva sostenuta in questa fiera

conclusione. Dal momento che aveva accettato di tornare in

oh Dio!... essa non aveva il cuore di una

una fiera. Chi l'aveva resa superba e cattiva

raccontò a chi ne aveva bisogno come veramente la

sua capiva poco, ovvero aveva penetrato poco bene; là

che il buon Peppino aveva col grande democratico francese

I suoi interessi li aveva sempre curati da sé

a cui il Baltresca aveva scritto in prevenzione, gli

scritto in prevenzione, gli aveva dato convegno al Grand

argomento, riassumendo quel che aveva scritto il vecchio amico

villa di Tremezzo gli aveva fatto una buona impressione

avvocato contro avvocato, ne aveva già assaggiato abbastanza. ¶ "Buffoni

in cento faccende. Egli aveva bisogno di essere perdonato

dopo averla maltrattata, insultata. Aveva ruvidamente respinta la sua

di senilità. ¶ Che bisogno aveva egli d'esser perdonato

a tal fine non aveva risparmiato passi e denari

e forse anche prima, aveva ringiovanita una vita sterile

vita sterile, senz'affetto, aveva rinnovate e rinfrescate delle

morte e sepolte; gli aveva fatto del bene... ¶ Per

diritta, sempre quella che aveva battuta dal quarantotto in

e dei pronti risultati. ¶ Aveva voluto deviare, indugiare, fare

nelle cose del mondo aveva un piglio così lesto

scusa doveva dirgliela. L'aveva offesa, dunque chi fa

oggi quel che non aveva osato promettere prima. Sì

di temporale. ¶ Il treno aveva viaggiato verso il cattivo

da una forza che aveva nulla a che fare

coll'aiuto del diavolo aveva rubato alla chiesa e

righe in cui Sidonia aveva stillato il suo veleno

mezzo ai campi. Forse aveva cercato un rifugio dalla

e guidata da Sidonia, aveva spiato suo marito. Ma

I tristi... ¶ Arabella li aveva giudicati tutti. ¶ E cogli

a suo marito non aveva che un'idea, raccogliere

e d'abitudini irrimediabili. ¶ Aveva bisogno di vedere e

suo marito inutilmente esso aveva eccitate le più scapigliate

A codesta gente essa aveva ormai sacrificato più di

a qual prezzo essa aveva pagata la beneficenza fatta

colpi duri e dolorosi. Aveva visto abbastanza. Poteva tornar

il suo povero papà aveva cercata la morte. C

Il signor Tognino gli aveva trovato un altro posto

paragoni umilianti. ¶ La cantante aveva occhi grandi, resi più

breve pennellatura. Il viso aveva tondo d'una bianchezza

odio, perché costei nulla aveva rubato che fosse più

al combattere. Perché l'aveva percossa? chi l'aveva

aveva percossa? chi l'aveva trascinata? non era forse

rimorso di ciò che aveva fatto? Sentivasi anzi più

e nella sua vanità. Aveva battuto; aveva schiaffeggiato; la

sua vanità. Aveva battuto; aveva schiaffeggiato; la bandiera della

facesse inseguire. Perché l'aveva battuta? Oh se avesse

della morte. Che cosa aveva fatto? dove andare? ¶ Dio

che la povera nanina aveva fatta dare a sue

il cuore della zia aveva qualche ragione d'essere

verde. Che cosa l'aveva persuasa a credere così

non perdona, secondo essa aveva udito dire: e forse

quel tesoro di famiglia aveva consacrato tutti i risparmi

E un vagabondo gliel'aveva carpito, approfittando d'un

altro corpo ignudo. ¶ Quando aveva essa amato codesto suo

ciò che ne sentiva, aveva acquistato un tono più

la monachella di Cremenno aveva finito di patire... Dio

inverno. Il signor Tognino aveva quasi perdonato, ma ora

giorno il Botola gli aveva dato per certo che

certo che don Felice aveva scritto segretamente alla nuora

nuora e che questa aveva già avuto dei segreti

Tutto ciò il Botola aveva saputo dal Mornigani che

del povero figliuolo non aveva provocato. ¶ Arabella entrò in

che il Berretta gli aveva visto in testa la

sua bella nuora, che aveva un contegno quasi provocante

oscura e ingannatrice, l'aveva trascinato a dire una

sulla terra. ¶ Perché l'aveva dunque pronunciata? aveva bisogno

l'aveva dunque pronunciata? aveva bisogno di prove per

il suo demonio l'aveva condotto a gettarle una

vicini. Per questo pensiero aveva cacciato il ragazzo come

caccia un cane. Ebbene, aveva torto, non solo di

poter dimostrare ch'egli aveva trafugata una carta. Ora

secondo ciò che gli aveva detto il Botola, erano

raccattarli. Nel caso suo aveva saltato ben altri muriccioli

la difesa ch'egli aveva scritto di sé, il

farsi sentire di notte. Aveva aspettato che Tognino la

sartine del suo tempo. Aveva sposato il Berretta, non

certo nome che essa aveva trovato in uno dei

La sua disgrazia l'aveva avvicinato a quella donna

inginocchiato davanti a lei, aveva pianto nelle sue mani

nelle sue mani; l'aveva fatta piangere ed essa

piangere ed essa gli aveva posta una delle sue

piccolo male Ferruccio ne aveva fatto nascere dieci grossi

vuol dire la precisione. ¶ Aveva un bel redingotto di

un intrigante che l'aveva messo pulitamente alla porta

stracciato sul tavolo, che aveva tutto l'aspetto di

il Boffa, che gli aveva mostrato un pugno, e

A buon conto egli aveva la coscienza di essere

una mortadella di Bologna, aveva un bel vestito di

adunanza. ¶ Mauro Borrola, che aveva la pancia a portare

notizia; ma il Mornigani aveva già introdotta la signora

alla scrivania il Mornigani aveva disposto tre o quattro

fece capire che non aveva gusto di parlare con

notò due cose: che aveva due manine da signora

cambiamento nel testamento Baltresca? Aveva la pia signora perduta

stessi sacerdoti a cui aveva chiesto più volte il

violenza, ripudiasse quel che aveva già ordinato e scritto

voce del campanello. ¶ Ognuno aveva idee proprie da suggerire

in questo senso gliel'aveva dato anche il notaio

castigamatti, ma la gente aveva tutt'altro per la

il significato che inutilmente aveva cercato ad occhi aperti

casa nuova. Suo suocero aveva fatto degli inviti. La

di Dio, che l'aveva fatto per amore e

affettuoso, che egli non aveva mai osato chiedere per

che l'imperatrice Eugenia aveva ricevuta alle Tuileries come

che don Felice Vittuone aveva urgentissimo bisogno di parlargli

portinaio, da buon cristiano, aveva versato il fardello de

impressioni un rimescolamento che aveva nel fondo un rimorso

altro prete, che non aveva nulla a che fare

Come diavolo il prete aveva saputo questi particolari? eran

nella furia delle idee aveva dimenticato in sagrestia. Si

che il sor Tognino aveva fatto quella tal notte

a cercare una carta. Aveva un cappello molle in

letto, ma lui non aveva viste carte. Se osava

Giosuè Pianelli. Egli non aveva visto niente, aveva detto

non aveva visto niente, aveva detto niente a nessuno

ma il sor Tognino aveva saputo tutto, fece la

per menarlo al cellulare. Aveva veduto le guardie dalla

tornò più a casa. Aveva fatto il giro di

gruppo di dolori che aveva in gola, gli disse

in camera. La Nunziadina aveva acceso due lumini innanzi

Como... ma Ferruccio non aveva il capo a queste

del portinaio che l'aveva accompagnata molte volte bambina

la bella signora, non aveva saputo che rispondere sissignora

e nossignora. La padroncina aveva promesso di raccomandarlo a

mesi del matrimonio Ferruccio aveva fatto un gran discorrere

insulti che la donnaccia aveva lanciato contro la signora

sentimento, a cui non aveva ancora trovato un nome

in prigione! Ed egli aveva fino a ieri mangiato

Arabella da quindici giorni aveva lasciato il letto, ma

ricchezza, per la quale aveva perduto il frutto più

sacrificio, per la quale aveva quasi bussato all'uscio

Se Dio non l'aveva voluta di là, questo

di fratello, che come aveva speculato sulla bontà dei

che il signor Tognino aveva dato di frego a

votarsi. ¶ La promessa che aveva fatto il signor Tognino

di San Donato non aveva ancora portato a nulla

di più. ¶ Suo suocero aveva della bontà per lei

sempre attento e premuroso, aveva pensato a farle regalare

compagnia di Naldo, che aveva una lettera della mamma

da letto. ¶ Essa non aveva denari, perché suo suocero

la sola ricchezza che aveva ereditata da suo padre

la sola dote che aveva portato andando sposa. ¶ Di

suoi che dava quanto aveva di più caro e

mesi del suo servizio aveva imparato a voler bene

serviva in casa Maccagno aveva avuto campo d'osservare

uomo, dal dì che aveva posta sul tappeto la

la morte di Bertino aveva reso più indifferente, dalla

tacere. Il diavoletto, che aveva battuta la campagna tutto

e di rane, non aveva un filo pulito. Le

di robinia. ¶ Arabella, che aveva il cuore aperto, si

a cui il marito aveva sussurrata una parolina in

della pesa al buio. Aveva bisogno di piangere forte

momento di espansione malinconica, aveva mutata la durezza in

e dell'ottimo. ¶ Lorenzo aveva veramente bisogno di grande

a cui Dio l'aveva chiamata. Nei momenti in

di paternità che l'aveva condotto alle Cascine a

gli domandavano se l'aveva presa lui la sposa

verso quella che ne aveva più bisogno. ¶ Siccome la

pipa (il vecchio non aveva mai fumato in vita

quarant'anni, anche lui aveva frequentato la Scala con

tutte le brighe che aveva in Milano, di semplificare

fascio di carte che aveva portato con sé. ¶ "Chi

quel che la vecchia aveva detto ad Aquilino è

fregando la mano che aveva libera sulla manica dell

delle abbiette vigliaccherie. Aquilino aveva combattuto a Mestre con

Maccagnaccio ladro, che cosa aveva fatto, che cosa aveva

aveva fatto, che cosa aveva rubato: poi subito tornava

una carta non l'aveva che lui, e nemmeno

anche di gente che aveva qualche cosa di meglio

della vecchia Ratta, che aveva lasciato un milione: del

del canonico Pianelli che aveva, d'accordo col Maccagno

avvocato Baruffa, il quale aveva le prove in mano

bel cappellino, questa gente aveva voluto mortificarla. Glielo diceva

pacificazione di spirito l'aveva invasa e dominata in

La tenerezza materna, che aveva scoperta presso il lettuccio

della maternità vera, le aveva inondate le vene della

cane grosso che l'aveva assaltata in istrada. ¶ "Non

a casa. Il matrimonio aveva accomodate molte cose, ma

cose, ma non le aveva accomodate tutte. C'eran

e papà Paolino ne aveva fatto dei sacrifici pei

e poiché il Signore aveva mandato la fortuna, Arabella

che la sarta non aveva voluto aggiustare, un vestito

che lo zio Demetrio aveva mandato dalla Toscana in

fisico e morale non aveva nemmeno la forza di

paurosa questione che l'aveva resa timida e titubante

senz'anima. Ora non aveva più altro bene a

cacciata via. Ora egli aveva accomodata ogni cosa: tutto

fisica e morale non aveva la forza di volere

di vecchio Xeres, che aveva acquistato apposta, si avvicinò

Per essere più pronto aveva portato da scrivere nella

regola col tempo, ma aveva degli scatti, delle corse

stanchezza, che una donnaccia aveva osato toccare, che una

se nella prima giovinezza aveva sentito a parlarne, troppo

del vostro figliuolo." ¶ "Egli aveva trovato un benefattore che

batteva il selciato e aveva fatto più di una

sul cuore. ¶ Dacché Ferruccio aveva lasciato il seminario, vale

quasi un anno, non aveva mai potuto imbroccare una

della povera Marietta, che aveva sposato il Berretta, ma

gran bene non l'aveva mai voluto a quel

romantica e anche Ferruccio aveva una tendenza a scaldarsi

conoscete, Colomba! Vostro padre aveva ancora la sostra di

memoria del tempo passato aveva conservato della benevolenza verso

qualità del mestiere non aveva mai saputo inasprire. Dall

di poligala, di cui aveva sempre indosso una scatoletta

borbottando, la Colomba, che aveva sempre il suo figliuolo

quegli schiarimenti che non aveva potuto ottenere dal Berretta

Ma il bell'uomo aveva altri giri... e credo

Botta delle Cascine Boazze aveva sposata la vedova di

abbondanza in cui l'aveva posta suo marito. E

di suo quel che aveva patito, cioè un senso

senza speranza di perdono, aveva ancora la forza dopo

che per molti anni aveva tenuto nelle mani il

della quindicina, di cui aveva davanti una cesta piena

lui, povero uomo, che aveva il sangue alla gola

sor Tognino e non aveva i mezzi abbastanza. La

il pover'uomo non aveva più la forza di

voleva sacrifici, ma perché aveva aperta la questione? La

vita o di morte, aveva strappata una povera vedova

e dalla miseria e aveva procurato a una fanciulla

sacrificio di nessuno, che aveva parlato solo per iscrupolo

Botta. La mamma ne aveva gli occhi rossi, ma

avrebbe dovuto maritarsi? Quando aveva ella pensato mai che

la sua benevolenza? L'aveva mai incontrato una volta

giovinezza. Per questo voto aveva già ricevuti replicati affidamenti

in lei. Non mai aveva abbracciato con tanta effusione

Rileggendo la lettera che aveva preparato per il suo

di cui essa non aveva finora conosciuta che la

lui. ¶ Il cuore, che aveva interamente dimenticato, balzò come

Pianelli. ¶ VI ¶ RETI SOTTILI ¶ Aveva detto bene la Colomba

di San Donato, egli aveva trovato non inutile, nella

a ventisette anni non aveva ancora trovata una strada

il buon zio Borrola aveva dovuto in varie riprese

fittavolina, che il babbo aveva scoperto tra i salici

di Cesarino Pianelli non aveva di suo un quattrino

di visione celeste essa aveva fatto voto della sua

passi della sua giovinezza aveva sentito come presente e

VII ¶ ANGELICA ¶ Arabella non aveva ancora detto di sì

Alle Cascine essa non aveva compagne della sua età

se il fuoco non aveva mai toccata la loro

che molte volte le aveva parlato con una chiaroveggenza

in certi momenti essa aveva l'ispirazione divina. ¶ Arabella

Il portinaio Berretta, che aveva aiutato i becchini a

povera cristiana, che le aveva legate non senza fatica

il portinaio, che non aveva ereditata da natura un

della povera cristiana, gli aveva fatto capire che il

carta. Cento lirette le aveva guadagnate soltanto a correre

in mano, in cui aveva litigato fino all'ultimo

cantava più, se pure aveva mai cantato qualche cosa

pesanti e in testa aveva un cappello molle di

quarant'anni di vedovanza aveva fatto dei risparmi, senza

framassoni. Negli ultimi anni aveva finito col cadere in

in cui la Ratta aveva fatto onore al così

ultimi tempi l'uomo aveva trascurato un poco la

a cui la Giuditta aveva mandato tre telegrammi. ¶ Credeva

un atto di riparazione aveva fatto tanto bene alla

che la padrona le aveva lasciato un anello con

diventava una tigre. L'aveva visto sulle furie il

vede rosso? Come, quando, aveva scoperta questa faccenda delle

fioccando nello spazio aperto, aveva già coperto il pavimento

se veramente la vecchia aveva sottoscritta una carta, come

carta voleva!... E siccome aveva in testa che una

essere, secondo ciò che aveva riferito la Giuditta, così

in contraddizione con quanto aveva riferito la Giuditta, alla

da quel momento nessuno aveva accostato la vecchia padrona

Tognino. O la Giuditta aveva fatto un sogno o

risentimento d'indignazione, che aveva bisogno di scatenarsi sopra

mani sotto il materasso aveva sentito qualche cosa di

e alla calza. Gliel'aveva vista sul braccio fino

documento, se Giuditta non aveva visto male. La curiosità

la mano sotto, dove aveva sentito prima il grosso

uomo furbo come lui aveva lavorato tre anni a

uomo abile come lui aveva ristaurato una ricchezza che

per tre anni egli aveva sopportato le più strambe

da sei mesi egli aveva consegnate al notaio Baltresca

diventasse per chi l'aveva scritta un pizzico di

di muro (Gioacchino Ratta aveva cominciato anche lui col

che il sor Tognino aveva messo rabbiosamente alla porta

che la vecchia Ratta aveva lasciato delle disposizioni a

in coda ai becchini, aveva colto il bravo sor

quella cara biondina, che aveva due occhi pieni di

fazzoletto di seta, che aveva posato sulla testa contro

viveva in un guscio, aveva seguito il figlio della

Compagnia di assicurazione che aveva fatto poco buoni affari

Era il consiglio che aveva dato loro l'avvocato

quel piccolotto nero che aveva ancora la faccia rifasciata

al cappello che Aquilino aveva preso per la circostanza

notaio assicurò che Tognino aveva ereditato tutto. Un uomo

Alla povera Carolina, Aquilino aveva fin strappato un dente

tanto: ma Aquilino Ratta aveva dignitosamente rifiutato l'elemosina

abbondante. ¶ La paura l'aveva resa superba. Eppure quanta

a una viva..." Chi aveva insegnato a questo povero

fiera, cieca, audace, che aveva la forza di non

con chiarezza quel che aveva confusamente promesso nel suo

denaro che papà Paolino aveva messo in disparte per

povero Galimberti, che non aveva il cuore di sasso

Arabella con accento che aveva in sé qualche cosa

Il mestiere non gli aveva ancora fasciato il cuore

pace di tutti. Arabella aveva fatto un gran bene

la zia Sidonia non aveva ancor ricevuto l'ultimo

compagnia, uomo pratico che aveva fatto più volte la

col tono rispettoso, che aveva sempre usato con lui

non per nulla essa aveva perdonato il male che

eccitate e nervose che aveva nel cuore una grande

invito della mamma, che aveva preparata una dolce congiura

una battaglia in cui aveva bisogno di restar vinta

collo zio Borrola, che aveva delle conoscenze in America

della biancheria. Ferruccio non aveva perduto tempo e stava

al signor Vicentelli; ma aveva detto alla portinaia che

collocarle nella valigia, come aveva fatto molte volte pe

di un uomo, che aveva finito di combattere le

di eloquente disperazione essa aveva scritta in casa della

vederla ritornare. La mamma aveva preparata una dolce congiura

che pro Dio le aveva fatto conoscere questo affetto

ore fa, essa non aveva amato che come una

che pro? chi l'aveva trascinata in questo fuoco

di felicità? che cosa aveva commesso nella sua vita

rischiararono. Si ricordò che aveva consacrata la sua esistenza

padre suicida. Dio l'aveva accettata: ma aveva scelto

l'aveva accettata: ma aveva scelto lui l'altare

senso della realtà. Essa aveva già oltrepassato il palo

nel suo delirio ne aveva più che il presentimento

un pezzo il macchinista aveva notato la donna che

col fischio, colla campana, aveva dato tutti i segnali

anche Lorenzo, che l'aveva cercata inutilmente alla stazione

come un santo, che aveva molte gabbie di canarini