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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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non parlava. Non ne aveva la forza. ¶ Erano finiti
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essere umano, da secoli, aveva più messo piede in
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rumore secco. Il coperchio aveva ceduto. ¶ Picasso afferrò la
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una malinconia esistenziale che aveva provato solo una volta
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Era stato perentorio, ma aveva dalla sua la forza
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entra». ¶ L’ispettore Pizzo aveva ficcato la proboscide nell
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ritornato dalla Spagna e aveva ripreso servizio al commissariato
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Ma dato che Giussani aveva l’abitudine di eclissarsi
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nessuno era preoccupato. ¶ Bertone aveva telefonato più volte a
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con l’ispettore. Gli aveva raccontato tutto di Madrid
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di Siviglia. Quasi tutto. Aveva omesso alcuni particolari di
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nella cantina andalusa. Pizzo aveva ascoltato con molta attenzione
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molta attenzione. Non ci aveva capito molto ma adesso
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adesso, se non altro, aveva sposato la tesi di
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le prime boccate. ¶ Bertone aveva assunto una postura goffa
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Questa frase, Pizzo, l’aveva già sentita. ¶ «Io ho
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roba lì». ¶ Il commissario aveva indicato la pila di
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casa anch’io». ¶ Non aveva nessuna voglia di andare
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L’assassinio di Natoli aveva costretto i condomini al
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anima buona, di recente, aveva pulito. ¶ A casa di
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era lì, e quindi aveva tutta la notte a
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Questo prima di tutto aveva fatto dubitare Bertone della
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un idiota perché non aveva pensato a portare con
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finestra, il professor Natoli aveva messo il mobiletto dello
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era soddisfatto di sé. Aveva sistemato gli oggetti riproducendo
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in pugno! Natoli, forse aveva voluto riproporre il gioco
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il gioco di Velázquez. Aveva arredato lo studio simulando
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l’uomo che l’aveva strangolato! ¶ «Aaaahhhh!». ¶ Bastò un
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un poliziotto sfigato che aveva ricevuto una mazzata in
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enigma di Natoli, non aveva bisogno di vedere per
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per sapere chi l’aveva colpito. ¶ «Professor…». ¶ La voce
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flebile. Praticamente, un soffio. Aveva fatto una fatica boia
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metro e novanta. L’aveva già visto alle tre
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per far capire che aveva sentito. Ma non stette
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riflesso dello specchio Vitaliano aveva voluto indicare il nome
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minacciava la sua vita, aveva sbagliato di grosso. Il
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luogo del delitto perché aveva capito che la chiave
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nulla. D’Amico, invece, aveva gli occhi allucinati di
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Zitto, stronzo!». ¶ D’Amico aveva parlato con un tono
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Mengele. Ma Bertone non aveva niente da perdere. ¶ «Dall
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e nient’altro. Natoli aveva scoperto la verità. Quello
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più violento degli altri, aveva interrotto il ragionamento di
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di Bertone. D’Amico aveva scagliato l’ultimo libro
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ricchezza? È facile. Velázquez aveva nascosto il quadro del
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all’amo, D’Amico aveva abboccato. Ripose il coltello
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compenso, il coltello non aveva ancora fatto danni. ¶ Il
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del genere, Bertone non aveva più forze né risorse
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sovrapposte. Nell’intercapedine, Natoli aveva infilato il cartoncino. Lo
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era stato ridicolo, ma aveva sortito un effetto: il
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visita al museo l’aveva fatta. Aveva visto quello
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museo l’aveva fatta. Aveva visto quello che doveva
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lo turbava affatto. Non aveva fame e non aveva
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aveva fame e non aveva sete. Poteva andare a
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verità era che non aveva niente da fare. Nessuno
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lo sguardo assente. Non aveva un’idea precisa del
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tutta la voce che aveva. «Giussani!». ¶ Doveva correre se
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ombra, segno evidente che aveva voltato verso destra per
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con il ragazzo che aveva quasi investito. ¶ Naturalmente, non
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riferire delle cose che aveva deciso di tenere solo
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cascata di cera che aveva incrostato i gradini. Evitò
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Il sentore di frutta aveva delle note molto aspre
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bene. Benino. La sangria aveva la non comune dote
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strana. Il commissario l’aveva percepito subito. Non era
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era indisponente. Ma Bertone aveva cercato di parlarle per
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giorno e ora… non aveva cuore di interrompere la
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e a lui l’aveva spiegato Natoli. E poi
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il giovane allievo. Natoli aveva capito. Aveva capito qualcosa
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allievo. Natoli aveva capito. Aveva capito qualcosa per il
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telefonino schiacciato sull’orecchio, aveva parlato con crescente eccitazione
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lunga di Mafalda l’aveva costretto a uno stop
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e farsi del male. Aveva sete e quindi non
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il commissario non lo aveva mai creduto. Perché? ¶ Solo
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Un altro!». ¶ «Seguro?». ¶ «Seguro!». ¶ Aveva indicato al cameriere la
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bel po’ il commissario aveva oltrepassato il punto di
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rosso vivo. Dove l’aveva vista? ¶ La dea allungò
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gli occhi. ¶ Dove l’aveva vista, quella croce? ¶ Nell
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un paio di boxer. Aveva picchiato la faccia sul
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Era nudo e sudato, aveva una sete tremenda e
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niente. Chi ce l’aveva riportato? Con chi aveva
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aveva riportato? Con chi aveva passato la notte? ¶ Si
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di un uomo che aveva passato una notte all
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erano una messinscena. Qualcuno aveva messo qualcosa nella sangria
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voleva congelarsi e perché aveva sentito il trillo del
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coincidono». ¶ L’auto blu aveva imboccato la superstrada che
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rilassarsi. ¶ Il telefonino! Dove aveva messo il telefonino? ¶ Rovistò
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busta. ¶ Chi ce l’aveva messa? ¶ L’aprì. Il
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più chiaro. L’artista aveva dipinto un ritratto del
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el cuadro desapareció… ¶ Chi aveva commissionato il furto? ¶ Padre
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quella lettera? Chi l’aveva messa nella tasca della
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a sapere chi gliel’aveva messa in tasca, era
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niente. La testa non aveva mai smesso di martellare
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martellare. Mentre l’aereo aveva cominciato la discesa verso
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città. Da uomo equanime aveva imprecato un po’ in
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Pablo parlò solo perché aveva bisogno di sentire una
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di replicare perché Aronne aveva già infilato il cunicolo
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schiena appoggiata al muro. Aveva un aspetto pietoso. La
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la siesta. ¶ Il commissario aveva contemporaneamente fame, sete e
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arrivò all’ultimo piano. Aveva il fiatone quando aprì
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stordito come non mai. Aveva dormito per quattro ore
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e senza sogni. Non aveva più né fame, né
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gli percorse la schiena. Aveva, di certo, qualche linea
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scoperta che Pablo Picasso aveva esaminato quei documenti nel
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Si schiarì la gola. Aveva l’impellente necessità di
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Velázquez…». ¶ «No!». ¶ Questa volta aveva risposto di getto. Le
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anche suo genero, perché aveva sposato la figlia, Francisca
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il maestro, il Mazo aveva raggiunto un livello altissimo
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copie». ¶ La bella dottoressa aveva ragione. Eppure, al commissario
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quali il potente Velázquez aveva i suoi nemici. Ma
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Anzi, la bellezza l’aveva sempre vissuta come una
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spogliavano con gli occhi. Aveva imparato presto ad arginare
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guai veri Mafalda li aveva sempre passati nella vita
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si preparò a uscire. ¶ Aveva trascorso un’intera giornata
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Era esausta. Per giunta, aveva litigato con la direttrice
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Barcellona. Il museo francese aveva prestato i quadri a
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dipartimento si svuotavano. Non aveva nessuna fretta di andare
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omicidi di cui le aveva parlato Bertone. Si era
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il passo. Non l’aveva deciso razionalmente, erano state
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Uno sconquasso così non aveva ragioni. Era stata colta
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scatenate dalla pura suggestione. ¶ Aveva fatto appello all’autostima
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da chissà dove, l’aveva cinta da dietro sollevandola
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una manona guantata le aveva turato la bocca. In
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más tardes. Che fine aveva fatto, Mafalda? ¶ La prima
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La prima volta l’aveva chiamata alle nove del
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Il secondo tentativo l’aveva fatto poco dopo le
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di tentativo in tentativo, aveva bighellonato per il centro
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una e dalla stanza aveva chiamato la Dirección General
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Artes di Madrid. Gli aveva risposto il deficiente con
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come una bestia, gli aveva finalmente passato l’ufficio
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della Moraes. Il telefono aveva squillato a vuoto per
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restare calmo. Forse, Mafalda aveva avuto un piccolo contrattempo
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Il cellulare di Bertone aveva fatto sentire il suo
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secondo, il poliziotto italiano, aveva dovuto scartare uno spontaneo
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di un ristorante. Ne aveva trovato uno in Calle
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passi dall’albergo. Non aveva molta fame. Il pensiero
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di Mafalda irraggiungibile gli aveva chiuso lo stomaco. Aveva
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aveva chiuso lo stomaco. Aveva ordinato lo stesso due
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insalata mista. E non aveva rinunciato al vino. Si
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l’orologio. Le 19 e 35. Aveva fatto il trentesimo tentativo
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telefono… nada. Non ne aveva nessuna voglia, ma ormai
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potersi concentrare sui quadri. Aveva passato un giorno intero
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Pacheco. Invece, no. Ci aveva azzeccato. La targhetta recitava
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commissario dovette ammetterlo: Cardoso aveva avuto buone ragioni a
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più moderno degli altri. Aveva uno stile che Bertone
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sdoppiato. Il Bertone interiore aveva urlato all’altro la
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il naso e non aveva neanche un kleenex. Doveva
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La stoccata di Bertone aveva sortito un effetto dirompente
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Francamente, un corno!» Bertone aveva alzato la voce. Troppo
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carino. ¶ «L’ascolto!». ¶ «Natoli aveva una sua teoria su
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prezioso di Yeoshua Schilton, aveva consultato il Fondo Pacheco
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consultato il Fondo Pacheco. Aveva scoperto qualcosa di molto
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improvvisando. D’altronde, non aveva fatto altro dall’inizio
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queste cose me le aveva riferite Vitaliano. Io non
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è che… Vitaliano… mi aveva confessato che solo lui
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torniamo indietro. Cosa le aveva detto il professor Natoli
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Soltanto che Yeoshua l’aveva aiutato nelle ricerche al
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ultimi anni di vita, aveva ricevuto grandi onori, denaro
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maresciallo il grande pittore aveva altri nemici. Uno di
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schianto micidiale. Qualcuno gli aveva piantato una banderilla in
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Ma naturalmente, non l’aveva con sé. Si fiondò
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una risposta!». ¶ Il pittore aveva quasi gridato. Si era
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caduta durante la notte aveva formato quasi un laghetto
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che il pittore non aveva nemmeno pronunciato. Fece un
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Conosceva quella tela. L’aveva vista da ragazzino nella
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Velázquez, sull’ultimo «no» aveva anche sferrato un pugno
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forse per lo spavento, aveva tossito. Il duca non
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tossito. Il duca non aveva staccato gli occhi dai
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giardini reali. ¶ Il cane aveva scovato Nicolasito Pertusato nascosto
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di Santiago!». ¶ Il pittore aveva abbassato lo sguardo. ¶ «Quanto
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abito…». ¶ «Venite fuori!». ¶ Velázquez aveva urlato ancora una volta
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polizia giudiziaria di Siviglia. Aveva già esaminato le targhe
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e che lui non aveva mai voluto nel suo
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Allora. ¶ La deposizione l’aveva già fatta. Aveva raccontato
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l’aveva già fatta. Aveva raccontato tutto al suo
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tutto. Solo l’essenziale. Aveva detto di trovarsi a
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centro della città quando aveva incontrato il professor Giussani
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nel negozio, ma non aveva visto nulla perché era
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altra mezza bugia l’aveva detta dichiarando di non
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trattava di Yeoshua Schilton. Aveva nascosto questo particolare di
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poteva fare niente. Ormai aveva adottato quella specie di
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specie di strategia e aveva l’obbligo di essere
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stregua dell’illustre accademico, aveva cominciato a dire e
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omicidio e la giornata aveva preso una piega del
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la notte precedente non aveva dormito – in più lo
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particolare fondamentale. ¶ Vitaliano Natoli aveva impiegato gran parte della
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vecchie, autorevoli congetture. ¶ Natoli aveva detto e non detto
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anche l’attore ci aveva rimesso le penne. Giussani
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la riaccompagni in albergo». ¶ Aveva già sollevato la cornetta
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commissario. Grazie di tutto». ¶ Aveva fretta di andar via
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non era uno stupido. Aveva capito benissimo che Bertone
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e lo salutò affabilmente. Aveva stile e lo manteneva
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all’albergo alle 16 e 25. ¶ Aveva attraversato il Guadalquivir passando
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acciaio. Il tassista gli aveva spiegato che anche quell
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proseguendo verso l’uscita. ¶ Aveva bisogno di un taxi
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chiuso in casa e aveva divorato i saggi di
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Brown e compagnia bella. Aveva sudato e smadonnato, ma
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Nei saggi di Natoli aveva notato un ringraziamento, nelle
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deserto e l’usciere aveva ragione: erano tutti in
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E lui non l’aveva mai incontrata! ¶ «Dottoressa, come
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altri indiziati. Ribonskij non aveva un alibi, ma neanche
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studiarli». ¶ Bertone sapeva cosa aveva bisogno di chiedere, ma
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cosa?». ¶ Il commissario, involontariamente, aveva buttato un occhio nella
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porta sul fondo. Vitaliano aveva scoperto qualcosa di nuovo
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suoi danni. Il pittore aveva ricevuto dal re l
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nulla in quanto non aveva le prove». ¶ «Ed è
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e che Mafalda non aveva gradito quella palese insoddisfazione
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viaggio a Madrid non aveva alcun senso, quel colloquio
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senso, quel colloquio non aveva senso… Era meglio salutare
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d’arte, naturalmente, ma aveva la passione per i
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di sua madre. Quando aveva 12 o 13 anni, d’estate
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Siviglia. Un pensiero l’aveva colta all’improvviso e
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all’improvviso e le aveva cambiato l’umore. ¶ «Cosa
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abbandono di Giuliana lo aveva tenuto prigioniero. ¶ Certo, Giuliana
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di sé tanto prepotente aveva radici ben più antiche
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a Siviglia. ¶ Salutata Mafalda, aveva preso un taxi per
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ghiacciaia su rotaie. ¶ Bertone aveva già le tonsille in
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spirava nello scompartimento gli aveva ibernato nello stomaco le
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Una domanda che gli aveva fatto anche Mafalda, con
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che sul momento lo aveva indispettito. ¶ Già, che ci
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A questa risposta, Mafalda aveva riso di gusto. Il
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dire che Mafalda gliel’aveva suggerito: «Perché non resti
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Però, la doctora l’aveva colpito. Nonostante gli alluci
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ex moglie, Bertone non aveva mai pensato ad altre
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frasi a voce alta. Aveva deciso che non avrebbe
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taglietti sotto il mento, aveva fatto una doccia un
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centro storico di Siviglia. Aveva bestemmiato più del dovuto
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l’indirizzo che gli aveva dato la Moraes. ¶ La
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rimuginare sulla sua idiozia: aveva regalato duecento euro a
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Fondo Pacheco. Il professore aveva un confidente. ¶ Lesse con
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Manuel Pita Andrade che aveva curato il Corpus Velazqueño
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uno spettacolo incantevole, che aveva del tutto ignorato all
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e non solo perché aveva appena buttato via duecento
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ghiacciata. ¶ 16 ¶ La mappa l’aveva comperata in un negozio
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La Coca gelata l’aveva bevuta d’un fiato
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Non lo riconobbe subito. ¶ Aveva un che di frenetico
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tette Giussani non le aveva, ma per il resto
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effetto ottico. ¶ Giussani non aveva visto Bertone. O se
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Bertone. O se l’aveva visto non l’aveva
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aveva visto non l’aveva riconosciuto, e se l
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riconosciuto, e se l’aveva riconosciuto, aveva comunque fatto
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se l’aveva riconosciuto, aveva comunque fatto finta di
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Il frocio». ¶ Cacace non aveva resistito a puntualizzare. ¶ «Noi
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blue jeans come gli aveva detto Pizzo, calzò un
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ad asciugare. La gente aveva appena finito di cenare
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dieci e mezza, Lazzaroni aveva un male ai piedi
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ultima telefonata, Pizzo gli aveva assicurato che sarebbe arrivato
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scoprì che anche lui aveva sete. Una bella birra
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e amici…». ¶ Lazzaroni ormai aveva un solo miraggio in
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un attore gay che aveva appena perso (o forse
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odore con il quale aveva dovuto fare i conti
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dell’abitazione di Ribonskij. Aveva fumato come un turco
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succedeva niente. Ribonskij non aveva dato segni di vita
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spuntò il commissario Bertone. Aveva l’aspetto di chi
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funzionario di polizia che aveva trascorso una notte problematica
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perché un cameriere ci aveva appena passato la spugna
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finita e che forse aveva esagerato a chiamare il
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era la persona che aveva combinato quel macello. Ha
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un rompicapo che lo aveva tenuto sveglio tutta la
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la prosa indecifrabile – ci aveva rinunciato quasi subito. Allora
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insieme la ricostruzione che aveva raccontato a Pizzo, plausibile
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caddero sull’oggetto che aveva urtato spalancando la porta
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sassi rotondi. Chi l’aveva messo davanti alla porta
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ringhiera vibrò impazzita. Come aveva immaginato, la porta chiusa
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una sola goffa piroetta, aveva alzato la mano come
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degli Zingari, anche se aveva poca voglia di rivedere
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morte che il commissario aveva sentito solo all’obitorio
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focalizzò sulle agende. Ribonskij aveva detto di aver iniziato
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cadavere di Ribonskij che aveva cominciato a oscillare lentamente
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procuratore, forse la stampa… Aveva bisogno di un altro
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caffè. Se per Natoli aveva già passato una notte
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complessa, che Ribonskij non aveva affatto ammazzato Natoli e
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caramel. ¶ Bertone era rassegnato. Aveva trovato il coraggio di
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ma Diego Ribonskij non aveva alcun movente per uccidere
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cazzate!». ¶ Il sostituto procuratore aveva il viso in fiamme
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primo luogo, Ribonskij non aveva un alibi e quindi
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visto che Natoli non aveva nemici noti e che
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inguaiare il prossimo. Valentini aveva autorizzato il rilascio di
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pesi sullo stomaco li aveva avuti solo dopo pranzo
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pranzo. ¶ E Ghinassi? Come aveva potuto escludere con tanta
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Il raffreddore, ormai, l’aveva beccato. L’obiettivo minimo
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di Natoli. Non ci aveva capito granché, questo è
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Quello specchio non l’aveva dipinto Velázquez, ma il
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collera di chi lo aveva ucciso devastando la sua
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che il vecchio Pacheco aveva dato, sembra, al suo
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coppia di tedeschi che aveva fatto la fila con
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poter essere rivelata. ¶ Cosa aveva mai scoperto il professore
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quasi mezzogiorno. Doveva andarsene. Aveva preso un appuntamento con
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più di un’ora, aveva guardato Las Meninas così
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dei visitatori, ce l’aveva con lui. Solo dal
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assestata a tradimento gli aveva fatto piegare il collo
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scale quasi di corsa. Aveva fretta di tornare al
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come adesso, e Giuliana aveva appena dato un esame
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alla strada. ¶ Giuliana l’aveva riconosciuto subito. «Fermati, fermati
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è Ugo Tognazzi!». ¶ Flavio aveva frenato e lei era
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lasciatemi stare!». ¶ Diego Ribonskij aveva perduto ogni residuo di
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un attore formidabile. Ribonskij aveva già consumato tre pacchetti
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tre pacchetti di kleenex, aveva bevuto una mezza minerale
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la parola compagno, Cacace aveva impresso alla voce una
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a Ribonskij e che aveva messo in imbarazzo anche
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stranieri. La sorte lo aveva destinato al commissariato dell
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per eccellenza. Un giorno aveva trattato così male un
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un cinese, che quello aveva reagito mettendogli le mani
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detto che non ne aveva voglia. Voleva restarsene a
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era anche Vitaliano che aveva organizzato tutto…». ¶ Si fermò
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piaciuti subito. Era fantastico, aveva un modo di parlare
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commissario con ammirazione. ¶ «Lei aveva la chiave dell’appartamento
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Quali segreti? Vitaliano non aveva segreti… i suoi studi
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dentro la cravatta che aveva indossato in questura. Si
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università Roma Tre. ¶ Bertone aveva programmato tutto fin dal
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sul luogo del delitto, aveva telefonato all’università per
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di Vitaliano Natoli. Non aveva trovato il professor Paolo
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Paolo D’Amico, che aveva già finito con gli
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a Formello. In compenso aveva preso appuntamento per l
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stesso. ¶ La scena che aveva immaginato corrispondeva al vero
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per nessuno. Vitaliano non aveva nessun timore a presentarsi
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preciso?». ¶ «Il professor Natoli aveva qualche argomento particolare sul
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argomento particolare sul quale aveva indirizzato la sua ricerca
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Ah, be’… certo! Vitaliano aveva una passione per quel
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offerto alla mattonella. ¶ «Vitaliano aveva un’idea tutta sua
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di contraddire Foucault lo aveva reso cervellotico e anche
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ma lui era cocciuto, aveva un carattere…». Sospese la
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gli occhi del commissario. «Aveva un carattere… Non so
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bifronte che il professore aveva tracciato del compianto collega
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lui, in fondo, non aveva importanza perché quella zona
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d’improvviso una statua. Aveva trovato la commozione per
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stessa domanda che gli aveva rivolto Giussani… Bertone fece
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prima, D’Amico gli aveva offerto e lui invece
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offerto e lui invece aveva rifiutato. ¶ Il professore, imperterrito
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esauste lungo i fianchi. Aveva compiuto uno sforzo disumano
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mondo. La partita l’aveva persa, ma era riuscito
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della macchina e Cipriani aveva già acceso il motore
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più giovane e non aveva esperienza. Quel commissario poi
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presto, verso le sei; aveva indossato la divisa e
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il commissario perché l’aveva visto uscire un quarto
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divisa?». ¶ La domanda non aveva senso e così Lazzaroni
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le ginocchia che non aveva mai provato in vita
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non lo fece finire, aveva fretta di impartire gli
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giovedì 26 luglio 1956. Pablo Picasso aveva fretta. Era stato a
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ma, tornato in albergo, aveva trovato un biglietto del
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alle 23 e doveva sbrigarsi, aveva appena il tempo di
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buio. Poi, pian piano, aveva cominciato a distinguere un
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che l’amico antiquario aveva tracciato nove croci in
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ma non disse niente. Aveva più fretta di capire
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una: o Aronne Schilton aveva preso un abbaglio micidiale
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abbaglio micidiale, o ci aveva azzeccato. Data la stima
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Data la stima che aveva per l’antiquario, Picasso
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su documenti spesso indecifrabili. Aveva fatto progressi, ma non
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gettare la spugna, però, aveva voluto ricorrere all’aiuto
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Roma, luglio 2006 ¶ Lo stomaco aveva cominciato a gorgogliare con
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Era quello che voleva. Aveva saltato il pranzo per
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sua moglie Giuliana lo aveva lasciato, non sopportava di
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mangiare da solo. Ci aveva provato, i primi tempi
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ridicolo. Non si sopportava. Aveva smarrito ogni briciolo di
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di autostima. Forse Giuliana aveva avuto ragione a mollarlo
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qualcosa…». ¶ L’ispettore Pizzo aveva infilato il capoccione nasuto
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anni, all’Esquilino, Bertone aveva visto gente di tutte
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sé. Nel film che aveva cominciato a immaginare c
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aspettare nessun turno, lui aveva il suo tavolo riservato
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in perfetto orario e aveva fame. L’aspettava l
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sguardo. Forse la ragazza aveva intuito, chissà come, i
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per fargli vedere che aveva capito. Entrò nel grande
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perché qualche collega imbecille aveva bloccato l’ascensore. ¶ Grugnì
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al corrimano di legno. Aveva le dita grinzose e
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destro; l’altro l’aveva perso con ogni probabilità
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alle loro spalle e aveva già estratto dalla valigetta
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cassaforte quella là?». ¶ Ghinassi aveva ragione. Bertone non ci
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ragione. Bertone non ci aveva ancora fatto caso, ma
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Dalla finestra!». ¶ Il commissario aveva detto «dalla finestra!», ma
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cadavere. ¶ «Che vuoi?» Bertone aveva visto con la coda
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mentre la vittima non aveva figli…». ¶ «E allora?». ¶ «Quello
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Tutti sapevano che Natoli aveva certi… gusti!». ¶ Più Crocitti
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Bertone, dal canto suo, aveva bisogno di una Coca
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una Coca-Cola gelata. Aveva sete e voleva digerire
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e voleva digerire. Non aveva affatto voglia di parlare
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di Vitaliano Natoli. Crocitti aveva già fatto il suo
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dall’assassino, che ne aveva scagliato via i libri
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Era evidente. L’assassino aveva scatenato la sua collera
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E purtroppo, questa volta, aveva ragione. Il commissario aveva
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aveva ragione. Il commissario aveva disseminato la stanza delle
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arredamento sparsi dappertutto. L’aveva visto poco prima, e
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de ricchiune!». ¶ Alvaro Mostocotto aveva pronunciato la sentenza. Placidamente
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il questore di Roma aveva dato fondo al suo
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semplice commissario. Mostocotto, invece, aveva preso il treno giusto
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per sottolineare la coincidenza, aveva preso a chiamarlo come
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bene, ti tengo informato». ¶ Aveva già messo la mano
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a prendere una decisione. Aveva rimirato a lungo il
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quadro sul cavalletto. L’aveva studiato minuziosamente. Era di
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di Aronne quando l’aveva fatto chiamare. L’antiquario
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uno di loro…». ¶ Picasso aveva preso la tela. L
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preso la tela. L’aveva portata nella sua villa
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Cannes e poi l’aveva studiata per un anno
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prima fase. ¶ 28 ¶ Barcellona, ottobre 2006 ¶ Aveva giurato di non tornarci
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lì a mezzogiorno». ¶ Bertone aveva chiuso la comunicazione eccitato
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telefonata di Mafalda l’aveva rimesso al mondo. Lui
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mondo. Lui, naturalmente, non aveva mai smesso di cercarla
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bella mattina, il cellulare aveva squillato e Bertone aveva
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aveva squillato e Bertone aveva risentito la voce della
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e tu?». ¶ Il commissario aveva notato un’allegria forzata
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chiederle spiegazioni. ¶ Del resto, aveva parlato quasi sempre lui
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parlato quasi sempre lui. Aveva da raccontarle dell’ultima
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Roma. Della scoperta che aveva fatto nello studio di
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del professore. Infine, le aveva concesso l’esclusivo privilegio
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infilato nello specchio. ¶ Mafalda aveva fatto una pausa, manco
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poi, con estrema naturalezza, aveva sciolto l’enigma. ¶ «Palau
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Pablo Picasso». ¶ La rivelazione aveva ammutolito Bertone. Mafalda, invece
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ammutolito Bertone. Mafalda, invece, aveva assunto improvvisamente un tono
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come al solito, Bertone aveva fatto la figura dell
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di lucidità ce l’aveva. ¶ Dopo la notte tremenda
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ospedale San Giovanni. Non aveva niente di rotto, ma
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Giuliana. La sua ex aveva letto le cronache dei
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naturalmente. E quella telefonata aveva solo contribuito a peggiorare
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uscire dalla merda, Bertone aveva avuto un’idea. ¶ Aveva
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aveva avuto un’idea. ¶ Aveva convocato il collega Pasqualino
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Pasqualino Corrente e gli aveva consigliato di spedire immediatamente
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malcelato fastidio, il collega aveva dato corso all’accorata
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giro di ventiquattr’ore, aveva confrontato le impronte di
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trovate sulla banderilla che aveva mandato all’altro mondo
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che Dio lo benedica, aveva scoperto che il professor
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il professor D’Amico aveva soggiornato all’Hotel San
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procura di Roma e aveva sortito l’effetto di
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bomba. Il giudice Tabasco aveva cominciato a pestare le
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era tornato a casa. Aveva subito ricevuto la visita
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sua morte. E Bertone aveva spiegato e rispiegato la
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di una crisi cardiovascolare, aveva ripetuto la solfa, senza
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Oddio, qualche lacuna l’aveva lasciata. Volontariamente, e senza
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Mafalda. Nel copione che aveva fornito agli inquirenti, la
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E poi, naturalmente, non aveva detto una parola del
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La periferia poi, che aveva intravisto dal finestrino dell
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La sera in cui aveva dovuto mandare al creatore
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ragione vera che l’aveva spinto a fare quel
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chiamò. Ma niente, Mafalda aveva il cellulare spento. Decise
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già successo al Prado, aveva un obiettivo preciso e
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preparatori dei quali gli aveva parlato Mafalda. Erano tutti
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e l’enigma che aveva decretato la morte di
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dimenticare che Picasso, nel 1956, aveva consultato il Fondo Pacheco
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che, un anno dopo, aveva dipinto la sua versione
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la stessa sensazione che aveva provato a Siviglia. ¶ Tornò
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e quegli occhi li aveva già visti in una
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importava di non vedere. Aveva bisogno di aria e
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Aria! Non respiro!». ¶ Lo aveva invocato più volte.Finalmente
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ansimava, nessuno dei passeggeri aveva aperto bocca. Non era
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Era agitato. Ma non aveva paura. Era, semmai, incazzato
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uscita da Barcellona perché aveva smesso di fermarsi ai
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dell’enigma, ma Bertone aveva il fondato sospetto che
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tutta quella storia. ¶ Velázquez aveva dipinto Las Meninas nel
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nascita di Flavio Bertone, aveva scoperto il quadro del
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grande pittore del Novecento, aveva ritrovato anche i cinquantasette
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sarebbe potuto scoprire che aveva dipinto un quadro sopra
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punto era: perché l’aveva fatto? Bertone non era
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Natoli che come Picasso aveva scoperto tutto… ¶ 1956 era l
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era il nemico. Non aveva scampo, il commissario. Eppure
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il commissario. Eppure, non aveva neanche paura. La mascherata
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Moraes e di Cardoso. Aveva la voce bassa e
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lettera che il Mazo aveva scritto al suocero Velázquez
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nello studio di Natoli aveva detto, dunque, la verità
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che il maestro Velázquez aveva fatto all’Ordine. Ma
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lo volevamo. Velázquez l’aveva preso, ma non era
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destro a casaccio. L’aveva caricato con tutta la
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tutta la forza che aveva e fu efficace perché
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nasale che si spezzava. Aveva preso in pieno un
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uscì muto. Qualcuno gli aveva schiacciato sulla bocca un
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mano rossa di sangue: aveva una ferita in testa
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insanguinato. Al quinto tentativo aveva preso lo slancio giusto
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schizzar fuori dall’abitacolo. Aveva esagerato, naturalmente, perché lo
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ruota posteriore sinistra, qualcuno aveva piazzato una scatoletta dalla
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mancare il fiato. ¶ Come aveva sperato, ora il declivio
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non c’erano dubbi. Aveva ancora freddo e sete
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Dio lo benedica, l’aveva raccattato morente sul ciglio
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ciglio della strada. L’aveva caricato sul camion e
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sul camion e l’aveva portato al pronto soccorso
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mummia di Ramsete ii aveva di certo un bendaggio
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Anzi, nella sua vita, aveva dato prova di saper
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piede nella fossa perché aveva rivisto le immagini della
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un paio di volte aveva invocato anche Giuliana. ¶ All
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Señor commisario, cómo estás?». ¶ Aveva una faccetta simpatica, sormontata
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stato trovato semicarbonizzato, señor. Aveva i documenti con sé
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a Formentera…». ¶ «Allora?». ¶ Bertone aveva quasi gridato. ¶ «Mi dispiace
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Moraes dice che non aveva nessun appuntamento con lei
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e poi…». ¶ «E poi?». ¶ Aveva gridato ancora, con il
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Alvarino Mostocotto. ¶ Il questore aveva ascoltato il resoconto dettagliato
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parte incerottato e claudicante – aveva deciso di venire a
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senza valore, ma Picasso aveva capito immediatamente che fra
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su carta. Aronne gliene aveva fatto omaggio, ma aveva
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aveva fatto omaggio, ma aveva preteso in cambio un
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con dedica. Il pittore aveva disegnato a china su
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della testa dell’acquaiolo, aveva messo una testa di
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Calle Amor de Dios. Aveva il fiatone. Per un
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pittore cominciava a innervosirsi. Aveva capito che Aronne, dopo
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ormai era fatta: ci aveva messo mezz’ora ma
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messo mezz’ora ma aveva raccontato tutto. ¶ L’espressione
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Sì». ¶ Per aver capito, aveva capito. Ma non proprio
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bene. E, forse, non aveva tutti i torti Alvarino
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e, dopo quello che aveva passato, il commissario poteva
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Chissà quale versione le aveva riferito Alvarino! Con ogni
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storia di Velázquez l’aveva rivoltato come un calzino
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le ossa rotte, ma aveva scoperto la verità, anche
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tornato l’uomo. Insomma, aveva voltato pagina senza accorgersene
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più difficile del previsto. Aveva inconsciamente sperato in un
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maialino piccante in agrodolce. ¶ Aveva ancora appetito. ¶ 34 ¶ Qualche mese
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L’ispettore Pizzo l’aveva chiamato a casa alle
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raggiungerci…». ¶ «Arrivo!». ¶ Il commissario aveva chiuso la comunicazione, si