Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

Grosso Salumaio & Piccolo Porco, aveva un passato netto, mondato

sfrenata della vitellina…» come aveva appena sottolineato, ha detto

petto, e una che aveva saltato il pranzo, arrivata

conto che lui, Menes, aveva già nell’orecchio ancora

partenza. Non me l’aveva neanche detto, ma qui

sono precipitati dentro che aveva ragione a metterti in

Porco fosse del ’48, ne aveva quarantotto, accidenti, loro sì

istituto privato, però, siccome aveva un pallino per le

non lo fa… non aveva cominciato a farlo… proprio

la nuca perché mi aveva permesso di appoggiare la

la vipera che l’aveva reso di sale e

stato avvisato, non mi aveva chiesto se volevo essere

Grosso Salumaio & Piccolo Porco, aveva calcolato tutto, i tempi

da solo: qualcuno l’aveva mandato avanti? Sono stato

era orfana o meglio, aveva la madre in una

e siccome anche lui aveva perso la madre da

ultimissimo modello, perché lui aveva cinque auto, una per

libera autodeterminazione sessuale mi aveva dato poi il colpo

e lui non l’aveva ritirata, però era liscia

di latino che non aveva mai conosciuto il maschio

sua madre non gli aveva mai detto niente, suo

mora di Belluno che aveva la voce come un

un po’ cavallini, ma aveva una forza nelle cosce

suo fratello tossico che aveva falsificato una firma, la

che, figlio unico, non aveva voluto laurearsi in farmacologia

prima di morire l’aveva assolto! Il padre lo

lo riguardavano, ma non aveva mai osato sfidarlo e

un giorno che l’aveva portato alle giostre e

a chi non l’aveva, proprio per dare sostanza

di nascosto dalla moglie aveva comprato e stava facendo

vedere dopo che mi aveva richiesto un appuntamento, conclusivo

appuntamento che oltretutto mi aveva chiesto lui per poi

mia protesta perché mi aveva lasciato a aspettarlo invano

lo rinnegava perché non aveva preso la coda, gli

di Belluno alla fine aveva finito per sembrare un

tanto per dire che aveva capito tutto. ¶ «E io

che era sposato e aveva un figlio, e che

figlio, e che però aveva già deciso di divorziare

certo per me, l’aveva già deciso di suo

effeminati, col cazzo! insomma, aveva le sue idee e

uno all’anno… mi aveva raccontato, e gli era

facendo lo sviluppo non aveva materia prima sottomano per

lui nella sua brandina aveva sognato… anche a occhi

farsi male. Non l’aveva mai abbracciato. Tutto qui

e secondo me non aveva mai abbracciato neppure nessun

il primo al quale aveva raccontato una sciocchezza simile

lo sapeva già, l’aveva imparato da questa profe

in cabina poi uno aveva tutta questa gran scelta

unica libertà viva che aveva trovato nella vita – «E

ci penso, come Menes aveva l’Alpenstock, lui portava

saremmo salutati, lui mi aveva specificato anche, non da

passato alla reception e aveva già pagato il conto

Piccolo Porco» che mi aveva giocato «quel brutto scherzo

stringerci la mano mi aveva detto fissandomi, «Ti telefono

perché la moglie gli aveva condito l’insalata con

potevo mai lasciarmi andare, aveva chiamato per sfogarsi con

qualsiasi, la mia testa aveva preso a eruttare incredulità

leggo a voce alta: «Aveva una frase impressa nella

sera stessa che mi aveva costretto a accettare il

come una volta… tanto aveva ragione Menes, la realtà