Paolo Volponi, Corporale, 1974

di qualcosa? ¶ – Certo, – rispose. Aveva letto il foglio e

ringhiera per ringhiera. Eppure aveva un faccione mite, sotto

si accorse che Imelde aveva scurito gli occhi e

quale piú spesso mi aveva visto gironzolare, che era

tre giorni prima; non aveva nemmeno cambiato posizione nel

dal suo respiro. ¶ Fuori aveva smesso di piovere. La

autonomamente il mio corpo aveva deciso, ne avevo una

della suora che mi aveva accompagnato all’isolamento dare

un’altra volta mi aveva mostrato una faccia grondante

che il farmacista mi aveva consigliato e dentro e

i dieci scalini; sopra aveva una cotta gloriosa, bianca

accanto a lui, mi aveva sorriso ed era ancora

celeste e verde, e aveva in fondo due nappe

mia fissità non mi aveva abbandonato. La mia macchina

riprendeva il mio progetto: aveva un obiettivo anche su

a capo scoperto e aveva capelli piú lunghi e

del piccolo ristorante che aveva un solo lavandino cominciammo

lentezza il prosciutto che aveva ordinato: spesso interrompeva di

anche dell’effetto che aveva fatto su Overath, che

sonnifero e del caldo aveva lasciato una pausa alla

il conto come non aveva mai fatto. Maneggiando del

suolo, ammantando o svelando, aveva scoperto le giunture arrugginite

quelle dissolvenze Overath non aveva combinato l’ultimo raggiro

combinato l’ultimo raggiro? Aveva certo creduto di straziarmi

bianca d’ordinanza che aveva cercato d’infilarsi per

l’imperfezione che l’aveva trattenuto nel manovrare la

prendere posto là dove aveva regnato la piú felice

sue braccia. In realtà aveva considerato sempre il cappotto

A quel punto non aveva ancora acceso la luce

accostato alla finestra perché aveva sentito un suono. Continuando

angoli e riprendeva dilagando. Aveva l’andamento di una

molte volte. L’estate aveva dissepolto e spezzato i

e l’autunno ne aveva travolti parecchi trascinandoli nel

considerare le impronte che aveva lasciato le volte precedenti

e che da sei aveva iniziato ad amministrarne le

crollo piú fastidioso, che aveva scoperto tutto il fianco

In quegli stessi giorni aveva trovato le impronte di

senza arrivare al pianoro. Aveva ritenuto che i due

suo agente. Poco dopo aveva trovato altre impronte di

quella piú pulita qualcuno aveva scritto «cretino». Dopo quelle

cretino». Dopo quelle scoperte aveva chiuso i valichi piú

con filo spinato e aveva collocato delle trappole. Aveva

aveva collocato delle trappole. Aveva perfino messo dei cartelli

che l’invernata non aveva estinto. Questa, che gli

per come lui l’aveva considerato. La ripresa di

che il tempo le aveva morse facilmente, che non

a tutto ciò che aveva fatto nel rifugio, fuori

rapporti che egli non aveva nemmeno intuito, con una

in discesa. La torre aveva una sola finestrina in

attacchi e dalla morte; aveva custodito la sua famiglia

resistette, ma già Imelde aveva trovato la chiave in

stato scoperto e che aveva lasciato il suo messaggio

sfinito. Ma la casa aveva per me un interesse

Per questo il podere aveva il suo nome di

di festa. Mia madre aveva dovuto vivere trentasette anni

che il giudice le aveva chiesto di lasciare la

di Trasmanati. Che non aveva trovato ciò che cercava

a Imelde che mi aveva dato un grande esempio

esempio e che mi aveva rimesso in moto. Lei

atto testamentario che l’aveva trasmesso e donato, anzi

Ca l’ala. ¶ Corboli aveva scritto e mi consegnò

di quel corpo che aveva mente e sangue composti

schifoso di mia madre aveva al centro ben evidente

via dell’inventario non aveva piú lenzuola e si

queste, sotto la schiena, aveva raccolto il suo sudore

Ai piedi del letto aveva preparato altri due bagagli

dell’acqua minerale che aveva preso in fondo con

nero di Stalin, che aveva al centro dell’iride

punto d’imitarmi. Cosí aveva detto lui, una volta

dimensione che ogni cosa aveva perduta diventava un rumore

un’acqua stretta che aveva irrigidito i solchi e

il cataclisma che li aveva sfiorati e nemmeno che

mio sguardo e che aveva tutta l’aria di

holliwoodian-sovietico-realisticheggiante, che aveva cercato di raccontare un

che quella prova mi aveva messo addosso: perché era

mio sistema e che aveva qualcosa di diverso da

detto che Trasmanati ti aveva scritto il giorno prima

nella stalla, che vi aveva per meravigliosa coincidenza lasciato

di tonno e che aveva pronto sul tavolo un

e quella strada non aveva piú niente di umano

alla forbice che Imelde aveva usato per le bende

bottiglia dell’acqua che aveva trovato sul comodino. ¶ – Perché

dolore allo stomaco. Non aveva piú fame e si

bassorilievo in pietra, che aveva dalle parti fronde d

il mio libro che aveva in copertina, su fondo

con una scatola che aveva sul coperchio riprodotto un

la pietra che le aveva generate, per resistere all

a forza di pulire aveva acquistato alcuni sprazzi di

nero. Le domandai se aveva mangiato e mi rispose

mandarino del punch, che aveva sputato il mandarino che

traverso e che l’aveva fatta tanto tossire. Intanto

paura: e questa paura aveva un suo percorso ben

tamburi dei piatti che aveva trovato subito e subito

per staccarmisi (eh eh: aveva ghignato Overath) e poi

che il giorno prima aveva comprato la natività carraccesca

uomo grosso che mi aveva seguito scosse la testa

finestra il suo giardino: aveva strappato la tenda che

situazione tirare conseguenze pessimistiche, aveva sconsigliato la costruzione in

pausa, durante la quale aveva porto l’orecchio, alternativamente

priore dei padri C. aveva messo con gravità ai

fossero pastiglie e siringhe. Aveva richiuso subito la borsa

perché un signore sconosciuto aveva anch’egli sporto la

denso occhio celeste. Overath aveva potuto riconoscere che quello

ogni altra evenienza e aveva pensato quindi di seguirlo

una sicurezza che non aveva mai avuto, aderendo alla

della Clinica Villa Serena. Aveva già il naso gonfio

interno dei bracci che aveva tirato fuori dalle coperte

bagnato dalla bava che aveva perduto. E anche questa

e vide che non aveva sbarre, che anzi metà

sbarre, che anzi metà aveva di contro a meno

e prescelto quindi che aveva il tempo prima di

precisione. Prima di dormire aveva ripercorso le battute, fisicamente

detto tutto quel che aveva da dire. Non occorre

cosa stai facendo», mi aveva scritto mio figlio alla

la finestra vidi che aveva un davanzale cosí sottile

solo. Un mese prima aveva rincorso la serva in

già da molto tempo aveva mandato una lettera ad

piú che Ortensia non aveva mai promesso niente a

conosceva appena, non l’aveva mai incontrata da sola

da sola e le aveva soltanto scritto una lettera

Per la seconda frase aveva fissato gli occhi di

mezzogiorno era morto. Mi aveva indicato il posto tante

sarebbe servito. ¶ – Lei lo aveva lasciato da molto tempo

Trasmanati? Cos’altro che aveva trascurato e già quasi

leggeva e poi glielo aveva già detto il nonno

Era tutto grigio, ma aveva occhi e labbri che

volta raccontava, ma non aveva molto bisogno che stessi

questi uno lo conoscevo, aveva un manico d’avorio

si schiarirono, capii che aveva inteso la domanda. Stava

altro ha detto? Allora aveva detto qualcosa di me

cameriere Jenner, dello Xeres, aveva avvertito già dal giorno

la cercavo e le aveva detto che ero un

sull’altipiano, che pure aveva il suo largo dorso

dissi, ma Corboli non aveva i miei stessi spifferi

nodo della cravatta, che aveva finto, cucito su un

gli alberi che mi aveva indicato e rispose: – Mi

chissà per quale virtú aveva potuto capire, quando era

contro tutto il mondo. ¶ – Aveva ragione. Gli somiglio piú

diventati amici quando gli aveva venduto i suoi poderi

quattro colline che Imelde aveva indicato sorgevano da un

Garibaldi andava bene: non aveva ponti né eccessiva pendenza

per un momento perché aveva visto che non sarebbe

profondità da sempre mi aveva attirato. ¶ Questo avrei dovuto

del parto. ¶ Imelde mi aveva aiutato anche con la

limiti dell’accordo che aveva certamente fatto con il

lui e che lui aveva subíto. Era anche il

tutti gli altri. Ivana aveva ventisette anni; tutta premuta

da un gusto che aveva trovato nell’aria o

come se dovesse accamparsi. Aveva fatto una mezza riverenza

definiva tale ammontare «generale». Aveva detto poco perché qualcuno

anche lui quietamente che aveva già vissuto come Gerolimone

Atina e di Saracinisco. Aveva visto le sue catene

scatto clamoroso che l’aveva introdotto nella vicenda. Temette

su un calcio perché aveva le gambe meno impedite

di umiliazione che gli aveva bloccato lo stomaco. Si

stai? – le domandò Murieta. Aveva voglia di toccarla e

uguale a quella che aveva preparato per me. Attento

sue preoccupazioni. Disse che aveva fatto un tentativo di

ogni campo la cultura aveva sempre mirato ad istituzionalizzarsi

due giorni prima gli aveva mandato un breve messaggio

ma la faccia non aveva la distensione di un

Lo sa che Ribot aveva bisogno di un brocco

quel momento il marchese aveva acceso un altro cerino

altri e che non aveva inculato Ric. Contini e

Aprí gli occhi perché aveva trovato la fibbia dei

revolver che l’altro aveva lasciato cadere. – Sento di

capo della cintura perché aveva bisogno di stringersi il

la pistola puntata. Non aveva piú cerini e tastando

ho aiutato oggi perché aveva paura di lei. ¶ – Certo

che beveva latte mentre aveva chiesto per l’ospite

potuto ricominciare quando ormai aveva capito di essere da

in via Manin, come aveva previsto, chissà con quale

languivano i prigionieri. Non aveva smaltito del tutto la

contento della decisione che aveva preso; mise mano al

liberare gli animali. Joaquín aveva tirato tutto il chiavistello

a tutto ciò che aveva intorno quel vecchio negli

somministrava da solo, perché aveva timore di essere avvelenato

ambiente. Il muro spezzato aveva bagliori rossi sui ruderi

allenatore. ¶ La ragazza tunisina aveva una mano svolazzante sul

lama ricurva. La lama aveva la stessa luce della

uno come prediletto. ¶ Murieta aveva in parte fatto questa

cani. ¶ Murieta calcolò che aveva il tempo di passare

Joaquín temeva, e lo aveva pensato venendo a casa

del proprio avvenire. Espace, aveva letto in quella lama

di spazio sfondato l’aveva separato. Gli occorreva quindi

pulita che Ivana gli aveva preparato: il suo vestito

che quel gesto mi aveva sempre attirato. Inoltre quel

gonfio del solito e aveva al centro il segno

tempo della cumparsita. ¶ Murieta aveva bisogno di Ivana e

di Overath adesso che aveva dato inizio alla sperimentazione

sperimentazione delle sue ipotesi; aveva bisogno di qualche altro

Murieta che nel gesto aveva ritrovato affetto per quel

passo. Il giorno prima aveva scritto una lettera ad

verso l’albergo che aveva un’infinità di finestre

con tale sdegno che aveva lasciato lo scialle sopra

pareti. In quali margini aveva raccattato quella figura? In

Quella mattina quando Overath aveva saputo, ancora appiccicato dal

occhi non ancora celesti, aveva avuto un impeto di

contro Ivana che gli aveva recato la notizia. Poi

l’amico che gli aveva mandato questa lettera. Si

che travalicava dal pettone. Aveva gli occhi bistrati di

di… Eppure Murieta non aveva paura della bomba. Murieta

spesso che egli non aveva paura della bomba. ¶ Joaquín

accanto al quale Overath aveva sostato poco prima. La

schieramento in linea perché aveva paura di arrivare a

in là, e non aveva nemmeno voglia di tentare

prova, ancora piú difficile. Aveva sempre cercato che qualcuno

confessato la sua sconfitta. Aveva sempre in tasca la

della camera da letto. Aveva aria a sufficienza e

fai luce di notte, aveva detto piú volte ad

cambiata l’abito e aveva messo un profumo che

profumo che Murieta non aveva mai sentito. La luce

sponda del letto che aveva sentito gemere appena sotto

dentro di lui: ne aveva avvertito la ragione e

la ragione e l’aveva scansata rimandando quell’esame

esterno, quell’ordine che aveva cominciato a comporsi e

del movimento completo. ¶ Non aveva bisogno di cogliere nulla

perché ricordava che Ivana aveva detto di apprezzare in

acciaio del bancone. Ivana aveva gli occhi d’oro

dei liquori dolci che aveva bevuto. Egli fu preso

da un altro tempo: aveva l’impressione di tenere

in quelle occasioni non aveva mai saputo controllare, che

chiuse o aperte? gli aveva domandato Overath. Ha le

con gli occhi chiusi: aveva un pelo cosí fitto

l’unico uomo che aveva mai amato e mi

asciugare e anche Ivana aveva timore di premere sopra

scatto di quell’uomo aveva mostrato il segno di

a letto. Lei non aveva mai chiesto morfina eppure

contro il verde tumefatto. Aveva paura ed evitava di

Africa che piú volte aveva sentito da Gerolamo – «Gazzo

un attimo sentí che aveva lasciato la doccia aperta

stesso affetto con cui aveva chiuso la doccia ritrovò

per giustificare ciò che aveva detto prendendo quella carta

sabbia. Naturalmente Murieta ci aveva anche sputato sopra. Il

marito di Ivana l’aveva guardato ghignando, scoprendo i

in un film. Ci aveva anche il bimbetto a

avvenimenti, soprattutto quelli che aveva creduto i piú esterni

auto posteggiate sui marciapiedi aveva paura che un serpente

presto che quel cliente aveva vomitato poco prima. Murieta

giunto a Milano. L’aveva circondata ed era rimasto

esempio dell’architettura. Mi aveva risposto che spesso questi

un po’ perché non aveva piú soldi un po

adatta alla mia concentrazione: aveva un enorme lettone di

città e la stanza aveva la sua piccola riserva

gli tirava le spalle. Aveva dato inizio al giro

o in America? Non aveva bevuto il suo antiquario

il duce, che non aveva ancora bloccato l’emigrazione

può giudicare». ¶ La biondina aveva accavallato le gambe e

di paglia in mano. Aveva davanti i suoi piattini

atterrato sulla spiaggia e aveva quel modo rigido di

che poco prima m’aveva attraversato la testa e

figura che spesso mi aveva attaccato addosso: quella del

per Tucuman. Il pugnale aveva un fodero d’argento

evidente soddisfazione. ¶ L’assassino aveva anche lui un cane

giorno dopo: da ubriaco aveva avuto quella impressione. ¶ Il

finirlo a bastonate, appena aveva iniziato un inno sulla

ero calmato quando ci aveva aperto una bambina, bellissima

il coito ripetuto l’aveva intenerito e poteva solo

forme minute che Gerolamo aveva selezionato e preparato per

mano. Uscirono perché Aspri aveva curiosità di andare a

che quella bocca rosa aveva gli stessi colori del

fronte l’animale che aveva scelto, il piú bianco

si gremiva, ma non aveva accanto nessuno in grado

Si abbracciarono, ma Gerolamo aveva ancora bisogno di parlare

alla lavanda che nel 1928 aveva un fatturato di molti

appena, correggere il profumo… ¶ Aveva aspettato il momento del

della sera prima non aveva lasciato traccia. Aspri guardava

le domandò se ne aveva la traduzione in lingua

povero J.-J. Rousseau aveva fatto viaggi non altrettanto

dimostrato molto ignorante quando aveva proposto di trasportare un

Per caso quindi Murieta aveva proposto la grande trasformazione

anche che il nobiluomo aveva accettato perché era convinto

la decisione il marchese aveva proclamato che in ogni

era Murieta perché non aveva nessuna paura. Murieta era

dalla vetrina perché non aveva paura della bomba. ¶ Ma

che immune anche forte, aveva letto nei giorni prima

come ogni buon contadino aveva sempre fatto sotto l

delle sue lettere, Joaquín aveva costruito il laboratorio chimico

e di reagire liberamente. Aveva detto alla signora Aspri

confusa, anche se ne aveva già affermato il taglio

edificio scolastico. Gerolamo non aveva uno specchio per darsi

stata ventilata e che aveva trasmesso in un momento

ma l’alunno non aveva capito. ¶ E quello domandò

Murieta vide anche che aveva una borsetta di perline

Murieta che quella che aveva parlato fosse appena zoppa

come il giuoco che aveva iniziato. Non nascondeva nulla

suonare un tango. Quando aveva vent’anni il tango

casi da relazioni umane. Aveva avuto anche lui le

stesso, ma me lo aveva regalato una donna di

nel gabinetto di scienze –. Aveva in mano la pietra

esploratore, che ancora non aveva il peso di quello

altro: la pietra non aveva nessun potere e stava

dagli oleandri. ¶ La pioggia aveva lasciato molti odori e

reali che il Pci aveva di programmare in Italia

spessore». ¶ Overath che non aveva mai apprezzato molto le

le lettere di Demiselle aveva ugualmente una grande voglia

per due notti. Overath aveva però sempre trovato oneste

la donna che mi aveva risposto: con grandi catene

il patologo del Colorado aveva accertato che anche il

nostra Unità rognosetta, perché aveva lasciato le inconfondibili impronte

metri. ¶ La notizia ci aveva riempito di allegria: ridevamo

di quel gusto che aveva provato e che sentiva

l’amarezza che mi aveva invaso mi sembrava l

sabbia sotto l’abbraccio. Aveva un piede davanti l

volta che Ivana mi aveva detto di domandargli l

busta degli attrezzi che aveva anche l’occhiello in

mamma». ¶ Però quella bicicletta aveva una forza che mai

in calore e mi aveva dato la forza di

mi appoggiai al tronco: aveva una corteccia tutta nodosa

anche che dolce sapore aveva l’amore all’interno

passi dell’uomo che aveva parlato ma non potevo

acqua dolce che mi aveva raggiunto continuava a fluire

in città, dove non aveva incontrato alcun pericolo e

Anche gelosia e invidia aveva Evelina, come me. ¶ – Forse

singhiozzi il suo parlare aveva un’aria dottorale, scettica

lei concluse che Ivana aveva la faccia e le

Io so che lei aveva paura, – disse con pena

in mare, scoppiettante, non aveva alcun senso, come di

dal medico che mi aveva mandato la polizia e

delle fotografie di Ivana aveva il timbro di un

larga fino allo strapiombo. Aveva una torretta con una

mio stesso pensiero. Tutto aveva la polvere e la

lungo altrettanto monotono. Overath aveva ragione nella sua lettera

rettangolare in discesa non aveva mai voluto e nemmeno

si era ferito, o aveva rischiato troppo, in moto

al mare. ¶ – In realtà aveva l’aria spavalda di

accorgersene. ¶ – È vero, che aveva cercato di uccidere il

stravagante. ¶ – È vero che aveva ucciso una tigre? ¶ – No

morta e lui l’aveva comprata. Diceva che voleva

ferito alla testa e aveva perduto molto sangue dal

prima? ¶ – Sí, lui gli aveva offerto da bere e

ferita per volta. Non aveva ferite mortali. La causa

sull’uomo enorme che aveva attraversato quella vicenda, con

offrí la tazza piena. Aveva fatto un solo caffè

di un pellegrino, – mi aveva risposto Overath, prima che

arnese, chiamato c… puntini». ¶ Aveva continuato indicandomi, guarda caso

ripreso e rialzato, che aveva inciampato di qua e

domani che l’assassino aveva un cane lupo. ¶ Quando

un naso rotto; quando aveva detto con tre quattro

vicino, del governo del 1960, aveva ordinato un caffè piuttosto

tutto bianco e nero, aveva ordinato il caffè prima

dire di Overath che aveva trascorso parte della gioventú

Compagnia di Gesú. Egli aveva dovuto assistere alla impiccagione

guancia fino all’occhio. Aveva visto le gocce di

di qualche onda verde aveva infierito e risucchiato una

leggere o scrivergli. Non aveva voluto venire in questo

camerte che in passato aveva avuto discreti pittori. Quando

vestito di bianco e aveva una canna in mano

quando incontrai Overath che aveva un sacco e scarpe

molto colorati, molto». ¶ Overath aveva tre borsellini e sapeva

un’orribile sfida. ¶ Overath aveva i suoi motivi. I

mi offrí da fumare; aveva nelle tasche anche un

dentro una rete, che aveva sulle spalle due bretelle

bretelle del reggiseno, e aveva un piccolissimo seno, che

una materia che non aveva e ne faceva una

la bandiera francese che aveva alzato. Eravamo a Biserta

vela; rien d’essence, aveva detto il vecchio soffiando

giorno dopo il mare aveva delle onde grosse: il

con una vestaglia che aveva un taschino, sulla sinistra

mai potuto avere? Non aveva certo le mani balenanti

davanzale, il quale davanzale aveva favorito la contaminazione. Il

che il sogno mi aveva inferto. ¶ La mattina dopo

a quella del mento: aveva l’aria di star

del 1946, in parlatorio mi aveva mostrato un rotolo chiuso

pian piano me lo aveva svolto davanti per mostrarmi

dal negro che mi aveva insegnato a guidare la

ciò che era umano aveva suono e movimento: il

serve davvero –. (Overath mi aveva scritto questo pensiero). – Sapete

mio amico semiconvittore che aveva una collezione di minerali

la mia mano destra aveva continuato a stringere il

fratello, ma anche lei aveva cambiato, dichiarando adesso le

le crisi depressive che aveva avuto. Non parlava, sorrideva

intorno al mio centro: aveva già le sue fondamenta

grande amarezza che le aveva seguite avevo cominciato a

le buche che egli aveva scavato, che nell’aggressione

scavato, che nell’aggressione aveva scavato. Ma doveva essere

grandi colpi sulla sabbia: aveva incerti gli obiettivi, confusa

novella. La mia sensualità aveva dunque un presentimento: dovrò

della Baviera. Non mi aveva detto che ci sarebbe

che spada ve l’aveva trascinato, quale armatura e

bella musica, signorina. ¶ Ivana aveva un prendisole di cotone

piace tanto –. Il bambino aveva parlato guardandomi in faccia

a noi, dopo che aveva visto come io avevo

scuola. Dopo che lui aveva mugugnato per due ore

la bocca anche perché aveva bisogno di piú aria

bene e che lui aveva percepito senza volere andare

riconsiderò rapidamente ciò che aveva fatto: sentiva questa contentezza

insieme il sogno che aveva fatto nella notte e

dosso e infine ne aveva ricevuto un morso, all

era stata grande perché aveva saputo finalmente lottare e

sulla mano che l’aveva stretto; si piegò nel

senza opporre alcuna resistenza. Aveva faticato ad arrivare fin

dell’orto dell’ospedale aveva intravisto dalla porticina socchiusa

un potere sicuro. Non aveva guardato la stanza; aveva

aveva guardato la stanza; aveva appena notato che il

forte ed egli non aveva alcun bisogno di vederla

nuovo ambiente. Calcolò che aveva pressappoco la stessa ampiezza

di lui, la piscina. Aveva l’impressione che fluttuasse

a divaricare le gambe. Aveva le caviglie ai limiti

letto e ancora non aveva sentito nulla: con i

il chirurgo uscí, Gerolamo aveva ancora tre ore prima

lo scaffale di legno aveva l’aria del suo

ancora. Ma quello attuale aveva il vantaggio di poter

velocità. Ca l’ala aveva sempre ruotato e l

piattino. Il chirurgo l’aveva sempre guardato con orrore

per prima che non aveva mai aspettato di costituire

selvatico, tasso, volpe, lepre aveva fatto la tana dentro

terra dell’Acquarossa, non aveva voluto il rifugio: che

il rifugio: che l’aveva sentito come una stupida

minerale. Dentro quella stanza aveva l’impressione di un

all’interno del tempo aveva esaurito molto della sua

e di quanto ci aveva impiantato lui, rispetto anche

stato Ca l’ala. Aveva il rimorso di non

Cosa è che l’aveva fermato? Su questo punto

In ogni caso non aveva perduto nulla perché anche

che da due giorni aveva continuato a sentire l

fisso della porta. Gerolamo aveva percepito quell’uscita come

uscita dell’amico l’aveva calmato. ¶ Mentre beveva il

dell’infermiera che glielo aveva portato, un sorso caldo

d’incertezza che l’aveva arrovellato durante gli ultimi

quel posto che Corboli aveva cercato in ogni modo

luce ritrovata sul pavimento. Aveva i soldi di Imelde

delle cialde vitaminiche che aveva tra le medicine e

fosse lo rinfrancò perché aveva compiuto quel salto proprio

La costruzione: come l’aveva iniziata, le regole, i

puntiglio gli argomenti che aveva in sospeso, a dieci

te, sul posto. ¶ Gerolamo aveva sbagliato amplificando troppo il

del terrore che l’aveva sempre diviso dai contadini

dell’uscita dall’ospedale. Aveva bisogno di notizie su

voci. Risultò che ne aveva già in abbondanza. Purtroppo

da una rabbia che aveva stravolto la loro natura

una precisione che non aveva potuto misurare direttamente. La

il racconto del cameriere. Aveva sempre attento al fianco

cambio un sonnifero sicuro. Aveva bisogno di placarsi, di

l’altra volta non aveva. ¶ Fuori tutto era normale

pungente anche perché non aveva rinfoderato la lama, che

l’ala, che gli aveva parlato di danneggiamenti gravi

delle colture. Da altri aveva saputo che si trattava

di quella chiamata gli aveva messo sotto un’incerata

pensò che quel demonio aveva ragione un’altra volta

vera l’aria arruffata. Aveva scelto un canarino che

che non cantava, gli aveva spezzato due artigli della

dal giorno in cui aveva dischiuso il suo ovo

il cameriere che già aveva capito l’inutilità dei

che sapeva poco, che aveva avuto notizie molto vaghe

e cancellarlo? ¶ Il cameriere aveva fretta. Tornò la mattina

presto a svegliarlo perché aveva saputo dell’invasione del

da subacqueo. Egli non aveva ancora spinto la distruzione

di quell’odore che aveva messo una benda intorno

sorrise. L’infermiera gli aveva lasciato lo specchio per

ogni volta che riprendeva aveva uno slancio nuovo come

all’infermiera che gli aveva portato le buste da

verità delle cose che aveva scritto, nel quieto rovescio

dette: la sua testa aveva fresco il varco attraverso

della radio. Tante volte aveva sentito quello stesso rumore

capigliatura, – proseguí Gerolamo, – e aveva lo stesso vizio di

Urbino e non l’aveva cercato? ¶ Sullo scaffale la

il quadretto dove l’aveva lasciato gli fece intendere

Piú tardi, dopo che aveva rifiutato la cena, sempre

che proprio quel giorno aveva iniziato il suo servizio

e con grande fatica aveva potuto liberarsi. ¶ – Bene. Chissà

portatile che Gemma gli aveva procurato scrisse: «Addí 31 marzo

mano il cappotto che aveva avuto in regalo all

ultimo momento, quando Gerolamo aveva sentito, sulla soglia, la