Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

mio letto e mi aveva fissato a lungo mentre

poco ’a capa.” ¶ Mi aveva guardato in cerca di

e dalle orecchie”, e aveva tirato giù i baffi

del diventare vecchi.” ¶ Poi aveva tentato di abbracciarmi, ma

tenergli Beethoven, perché lui aveva da fare. Risposi subito

il discorso che mi aveva fatto Bea il giorno

primo pomeriggio, lei mi aveva visto pensieroso, allora aveva

aveva visto pensieroso, allora aveva abbassato il volume e

a sviluppare la telepatia?” aveva chiesto poi. ¶ Avevo fatto

e lui, malvolentieri, mi aveva risposto dicendo che il

aiutarmi con le consegne,” aveva ribattuto ed era tornato

occhiali da sole che aveva anche Fabio e che

cane?” domandò. In mano aveva le chiavi dell’auto

album Panini. Così ci aveva regalato alcuni dei suoi

chissà se ce l’aveva una famiglia. La mia

dato istruzioni. ¶ “Con cosa?” aveva chiesto Fabio. ¶ “Aspè,” era

giorno, glielo devo restituire...” aveva commentato mentre dipingeva una

già lontani quando Bagheera aveva deciso, finalmente, di entrare

lo stupido gatto non aveva alcuna intenzione di stare

Come speravo, quando Bagheera aveva visto l’insetto, si

Sei un genio, Mimì,” aveva ripetuto più volte Sasà

Seppi poi che Fabio aveva minacciato di non seguirla

a quel punto Viola aveva fatto il mio nome

mamma, la quale mi aveva messo cinquemila lire in

lire in mano e aveva detto: “Qua stanno i

a mammà”. Poi mi aveva schioccato un bacio sulla

bacio sulla fronte e aveva aggiunto: “E qui c

infatti lei, rabbonita, “allora aveva ragione tua sorella, ti

si fidanzava ufficialmente. Lo aveva detto anche a proposito

disse perentorio. In mano aveva un sacchetto di plastica

Carmelo, il mio taglio aveva ancora un suo perché

puntò i miei occhi. Aveva l’alito cattivo, una

solito Sasà nelle tasche aveva a stento duecento lire

sacchetto giallo che non aveva mai abbandonato fino a

sbigottito. ¶ Sasà non mi aveva mai regalato nulla, nemmeno

noleggio che però non aveva mai visto. Attraversavamo quell

da mercato che mi aveva regalato mamma e ai

venuta con noi (non aveva più Nick Kamen che

è il tuo amico,” aveva detto Fabio, rivolgendo lo

e il suo volto aveva cambiato espressione. Fino a

pericolo, ma lei già aveva lo sguardo al vetro

io torno con Samuel,” aveva detto, ed era uscita

ingoiare finché Fabio mi aveva risvegliato dal coma profondo

quale se no?”, e aveva riso, con Sasà che

soffrire per Viola. Forse aveva ragione la nonna, pensai

quel grandioso regalo mi aveva dimostrato tutto il suo

soldi Sasà non li aveva ricevuti in dono, li

ricevuti in dono, li aveva rubati dalla cassa della

noi, ma lui non aveva voluto sentire ragioni: mi

a un certo punto aveva cacciato un urlo e

caviglia. ¶ “Che è stato?” aveva chiesto subito la donna

sono rotto la gamba!” aveva esagerato Sasà per convincerla

in effetti, donna Concetta aveva dato inizio alla solita

aver superato i settanta, aveva le gambe che sembravano

le nove. ¶ “Fa’ vedé...” aveva detto una volta al

Sasà, il quale mi aveva strizzato l’occhio di

fermo, tieni l’arteteca!” aveva risposto la donna, prima

sue piccole prepotenze, non aveva mai invaso davvero la

e Sasà, pur sorpreso, aveva fatto comunque un passo

aria spavalda e mi aveva strizzato l’occhio. In

l’occhio. In mano aveva una bomboletta spray. ¶ “Che

sua risposta, “seguimi!”, e aveva tirato dritto verso la

obiettare, ma lui nemmeno aveva risposto e si era

volta per tutte”, e aveva sorriso. ¶ Mi sembrava di

la rabbia, perciò lui aveva proseguito: “Che c’è

arrivi qualcuno.” ¶ Sasà mi aveva dedicato uno sguardo annoiato

uno sguardo annoiato e aveva sbuffato; quindi, vedendo che

retrocedevo di un millimetro, aveva scarabocchiato sopra al mio

tutto il giorno?” mi aveva chiesto una volta la

padre, il quale mi aveva confidato che la mamma

sorriso: i libri. Viola aveva, infatti, espresso il desiderio

si è neanche insediato!” aveva risposto papà piccato. ¶ “Di

solo uno nella storia!” aveva replicato solennemente nonno Gennaro

Gennaro. ¶ È che lui aveva le sue fisse. La

di Berlinguer, ma mi aveva colpito molto il fatto

cosa fosse accaduto, lei aveva sorriso rassicurandomi: “Niente, vedrai

Il che non mi aveva aiutato a comprendere perché

bocca, e solo dopo aveva replicato: “Marì, ho deciso

ai funerali!”. ¶ La nonna aveva piegato la testa di

miezo ciecato!”. ¶ Nonna Maria aveva ragione, poiché il marito

ciò: la nonna lo aveva detto a mia madre

madre, la quale lo aveva riportato al dottore, il

al dottore, il quale aveva vietato il viaggio. Tutta

il giorno del funerale aveva infilato l’abito buono

ma il marito nemmeno aveva risposto, restando per tutto

camicetta scollata. Appena mi aveva visto, era sembrata imbarazzata

lei sorrideva come mai aveva fatto davanti a me

davanti a me. ¶ “Mimì,” aveva esordito papà, resosi conto

un uomo che non aveva il coraggio di rischiare

doveva studiare e papà aveva detto che sarebbe andato

in realtà, non ne aveva mai avuti. ¶ Al ritorno

a un certo punto, aveva allungato il collo ed

all’autista e gli aveva intimato di farci scendere

cos’ ”. E l’uomo aveva aperto le porte. ¶ Per

poche ’e stanchezza”. Poi aveva ripreso a stirare senza

fra marito e mugliera,” aveva sentenziato il nonno dalla

avevo sorriso. ¶ Lui mi aveva scombussolato i capelli e

scombussolato i capelli e aveva risposto: “Se continuerai a

era fatto serio e aveva aggiunto: “Invece, Mimì, è

con un saltello, mi aveva strizzato l’occhio, e

strizzato l’occhio, e aveva concluso: “Allenati ogni giorno

da dire...”, e mi aveva allungato il pacchetto. Gli

desideriamo.” Parlava gesticolando, e aveva una strana luce negli

che per fortuna non aveva lasciato strascichi) di cui

cui racconterò dopo. Lei aveva anche offerto una foglia

a Morla, che l’aveva guardata stranita, forse chiedendosi

la testuggine. ¶ Viola non aveva detto una parola. ¶ “Non

conoscere il mondo?” ¶ Viola aveva preso ad accarezzare il

guscio dell’animale e aveva risposto: “Io, invece, ho

più amavo, poi lei aveva detto: “Anche io partirò

dalla tua famiglia, eh?” aveva fatto lei. ¶ “In che

a soli venticinque anni, aveva firmato la sua condanna

Kamen. Un pomeriggio mi aveva chiesto di lui. “Che

avevo fissata e lei aveva aggiunto: “È più grande

l’era presa e aveva ribadito il concetto con

solo amici...”, e mi aveva regalato un sorriso malconcio

da noi. ¶ Lei non aveva alzato nemmeno lo sguardo

lei mira in alto,” aveva detto un giorno Fabio

senza accorgermene e lui aveva fatto spallucce rispondendo: “Io

tuo tempo”, e poi aveva crossato al centro per

camera da letto. Quando aveva sentito la parola “pianoforte

ho mai sentito suonare...” aveva commentato. ¶ “Sì, certo, nella

mobili”. ¶ “Mi ci porti?” aveva allora chiesto, e io

a quel vecchio lamentoso!” aveva esclamato lei mentre mi

un sorriso. ¶ Sasà mi aveva risposto senza distogliere lo

che sarei arrivata dopo,” aveva sussurrato alle mie spalle

Dov’è il piano?” aveva chiesto subito. ¶ “Vieni”, e

fantasia. ¶ “Cosa ti suono?” aveva chiesto. ¶ Mi ero staccato

ci sentirebbero.” ¶ Lei mi aveva dedicato uno sguardo triste

uno sguardo triste e aveva posizionato le mani sui

le mani sui tasti; aveva i capelli raccolti in

Ma chi sarà mai?” aveva chiesto nonno Gennaro sporgendosi

sarà che Matthias mi aveva fatto ascoltare Beethoven con

messa a ridere e aveva commentato: “Non sia mai

scienziato tu?”, e mi aveva sorriso. ¶ Avevo scosso il

di un signore che aveva un laboratorio di analisi

perché per risparmiare non aveva voluto montare un antifurto

rivelazione al fratello mi aveva ferito molto più di

un problema.” ¶ Fabio, però, aveva annuito ammirato alle parole

fissa per il fumo. Aveva iniziato Sasà, che un

una sigaretta a papà,” aveva spiegato allora lui, “è

al mio orecchio e aveva coperto la bocca con

con la mano, infine aveva esclamato: “Ho un piano

si era contrariato e aveva risposto: “Mimì, non fare

un metro di distanza, aveva il naso a patata

questo non importava, lui aveva il solo scopo di

tutto ciò a cui aveva sempre aspirato, tutto quello

un miglio che non aveva mai dato un calcio

sulla gelosia che mi aveva fatto restare fino a

vita. La natura, infatti, aveva deciso di venire in

quella degli Scognamiglio, ma aveva un affaccio peggiore ed

passa per la testa,” aveva risposto, “non lo dobbiamo

di dire.” ¶ Lei intanto aveva preso a fissarmi senza

la stupida improvvisata l’aveva solo messa ancor di

difficile ammetterlo, ma forse aveva ragione mia sorella Bea

perderci qualcosa. La nonna aveva torto: tutto quello che

solo quello.” ¶ Me lo aveva detto Matthias un pomeriggio

potere telepatico. Lui mi aveva ascoltato per tutto il

ad accarezzare Beethoven (che aveva approfittato della nostra lunga

la vista?”. ¶ “Un’infezione,” aveva risposto secco, senza aggiungere

su questa storia...” ¶ Lui aveva fermato subito il mio

un lungo indimenticabile istante. ¶ Aveva ragione il mio amico

Mamma, che in effetti aveva le schiocche rosse e

in fondo, Mauro li aveva colpiti: era di buona

come avevo pronosticato, lo aveva eletto a suo personale

personale mito; d’altronde, aveva una moto potente, un

occhi vecchi e saggi. Aveva trent’anni, almeno così

anni, almeno così mi aveva detto papà, era quindi

e ricordo che mi aveva confidato che non li

vedeva brutta e già aveva l’apparecchio ai denti

quello non posso toglierlo,” aveva ribadito con un sorriso

Lui, come Sasà, non aveva altri interessi che i

titolo del libro che aveva sfilato: Peter Pan e

che della Nutella, purtroppo, aveva solo la stessa desinenza

mamma orgogliosa!” ricordo che aveva scritto una sera. Sul

mia bellissima principessa”. Beatrice aveva messo il muso perché

improvviso a Viola, che aveva le avventure di Peter

solo tu ’ste zanzare?” aveva chiesto una mattina mamma

perché attaccano tutte me!” aveva risposto il nonno, stizzito

uno spray antizanzare. “Tié,” aveva detto mettendoglielo in mano

nu poco!” ¶ “Maledette zanzare,” aveva commentato lui, “ma che

infilati fra le natiche, aveva posto fine alla discussione

per lunghissimi minuti. Quando aveva finito, a volte si

tutta la notte?” gli aveva chiesto un’altra mattina

strana smania in cuollo...” aveva risposto lui. ¶ “Abbiamo finito

cominciamo con la smania,” aveva detto la nonna. ¶ “E

se ne va passiann’!” aveva replicato ancora la nonna

pà?” ¶ “’O ssaccio io...” aveva bofonchiato, e si era

papà, che ce l’aveva scritta in faccia la

del Nord ce l’aveva con noi perché mostrava

si era fermato e aveva chiesto spiegazioni. ¶ “Scrivo,” avevo

imparare a farti leggere,” aveva commentato con il solito

abitacolo come montacarichi. ¶ Papà aveva lasciato i rigatoni al

restante pomeriggio papà lo aveva passato a cercare di

a un certo punto aveva preso le chiavi di

di casa Scognamiglio e aveva detto: “Mimì, stasera tocca

prodotto l’agente immobiliare, aveva richiamato la mia attenzione

riuscito a rispondermi perché aveva la bocca impastata, mi

In quei pochi minuti aveva infilato le mani ovunque

dopo, in realtà, mi aveva confessato ben altre malefatte

che non mi divertivo, aveva smesso di sorridere. ¶ “Perché

Perché?” ¶ “Mi stavo annoiando,” aveva risposto infine, alzando le

solo che Sasà non aveva più voluto saperne di

la nonna, che mi aveva dato il via libera

cucina e il nonno aveva sempre qualcosa da fare

cambiato: una volta mi aveva raccontato di quando faceva

sciopero, un’altra mi aveva confidato che da ragazzo

una sera in cui aveva bevuto un po’ più

più del dovuto, mi aveva fatto segno di sedermi

suo fianco e mi aveva narrato di quando vendeva

con grazia. Me lo aveva confessato sottovoce, facendomi l

avevo gridato entusiasta. ¶ “No,” aveva risposto il nonno serio

e lei rispose che aveva visto una bottiglia, quindi

del suo diario che aveva lasciato aperto sul tavolo

stesso tempo. Alla fine aveva lanciato un grido, mi

lanciato un grido, mi aveva afferrato una ciocca di

ha rubato il diario,” aveva sbraitato Bea, nel tentativo

ma mamma neanche l’aveva ascoltata, ci aveva acciuffato

l’aveva ascoltata, ci aveva acciuffato per le braccia

le braccia e ci aveva obbligato a sederci, quindi

obbligato a sederci, quindi aveva esordito: “La prossima volta

in silenzio. Lei, allora, aveva aggiunto: “Siete fratelli, v

bene!”. ¶ Nessuno dei due aveva sollevato la testa, anche

bacio e fate pace!” aveva proseguito, con gli occhi

vuole dare un bacio!” aveva pronunciato con fermezza. ¶ “Mi

ha rubato il diario,” aveva precisato di nuovo lei

baciare, ma non mi aveva rivolto la parola per

ma la vita l’aveva capita assai bene. ¶ Mehari

sua proverbiale avidità, lo aveva messo in vendita a

trovi a un terzo,” aveva commentato papà dopo che

di tutto. Così mi aveva spiegato il nonno, che

razza, era nero e aveva il pelo più corto

lui. ¶ Matthias rideva sempre, aveva sempre una parola gentile

dell’Est e non aveva figli né parenti. “L

mi volle seguire, non aveva il coraggio di abbandonare

essere un uomo triste, aveva avuto una vita disgraziata

Mi disse che non aveva bisogno di una casa

guarda che figlio m’aveva capità a me, uno

viale Michelangelo che mi aveva lasciato di stucco: il

dal soprannome aggressivo, e aveva deciso di darmi una

papà e la moglie aveva risposto a modo: “E

stu felis cactus?” mi aveva chiesto la prima volta

tipo. Se il grembiule aveva e ha il compito

bianche. A chi gli aveva fatto notare che il

i pantaloncini neri, lui aveva risposto come suggeritogli dal

realtà, per una stagione aveva portato proprio i calzoncini

giovane, per un periodo aveva fatto l’aiuto pizzaiolo

dalla salumeria non mi aveva più rivolto la parola

il mio amico l’aveva già capita: non bisogna

mille pezzi. ¶ Eppure papà aveva sempre fatto di tutto

grande calciatore del mondo aveva appena firmato con il

era saltato dalla sedia, aveva cacciato la bottiglia di

lui!” ¶ Detto ciò, mi aveva caricato in spalla per

nonna Maria, che ci aveva salutato dalla finestra ciondolando

sedeva accanto a papà, aveva gli occhi lucidi e

Trieste e Trento, papà aveva cacciato una bandiera fino

scudetto primma ’e murì!” aveva sentenziato tornando a casa

e nuovi sogni. Lui aveva sempre un progetto da

e in quel periodo aveva preso una brutta fissa

pomeriggio. “A Torre Annunziata,” aveva detto senza fermarsi, “lavoro

si era girato e aveva aggiunto: “Non mi sono

il precedente Natale mi aveva chiesto di accompagnarla a

a Bea, la quale aveva espressamente richiesto un’audiocassetta

disco del momento,” le aveva spiegato il commesso mostrandole

fotografie della cantante. Lei aveva fatto una faccia stranita

una faccia stranita e aveva commentato a denti stretti

che una volta mi aveva svelato essere stata la

amore e speranza. Mamma aveva il volto picchiettato di

il colletto smisurato, e aveva l’aria del macho

pensavo al fotografo che aveva visto scaturire quell’abbraccio

Marina in pensione che aveva deciso di mettere in

In loro assenza papà aveva il compito di salire

aperta, finché papà mi aveva spintonato dicendo: “Ué, Hemingway

lo sente a Scognamiglio!” aveva esordito papà. ¶ “Come si

Testudo hermanni...” ¶ Lui mi aveva guardato perplesso prima di

E che nome è?” aveva replicato lui di spalle

di sesso femminile?” ¶ “No?” aveva domandato lui divertito prima

a vederlo perché papà aveva avuto in omaggio dei

entrare nella sala papà aveva comprato una pizzetta alla

una cosa tutti insieme...” aveva detto mamma, e Beatrice

detto mamma, e Beatrice aveva risposto: “Ecco, appunto, una

si era truccata e aveva indossato il vestito rosso

e questo mi metto!” aveva precisato lei, e la

mai alcuna invidia, semplicemente aveva premura di utilizzare il

casa dopo che papà aveva innaffiato le piante, e

ma il signor Scognamiglio aveva sbuffato rispondendo: “Ma va

Angeles dell’anno prima, aveva fatto un tifo sfegatato

bloccato nell’ascensore e aveva cominciato a premere all

andare a una festa, aveva detto: “Quando torni da

di scritte, ok?”, e aveva strizzato l’occhio. ¶ Di

nostro padre che l’aveva “beccata” dietro la moto

è ’stu guaglione?” le aveva chiesto, e lei si

dove siamo, nel medioevo?” aveva ribattuto lei, e se

proprio in quel momento aveva telefonato il signor Criscuolo

amministratore del condominio, che aveva sempre qualcosa di urgente

Il trambusto, nel frattempo, aveva svegliato il nonno, che

ci ascoltava più e aveva gli occhi puntati sulla

nel registratore che papà aveva acquistato usato da Nicola

scena, lui che nemmeno aveva ascoltato i nostri discorsi

nel “paradiso”, come lo aveva chiamato Sasà. Era arrivato

portone e lui l’aveva fatta ridere più volte

dalla bocca. ¶ Sulle spalle aveva un piccolo zaino all

volte manesco, come detto, aveva sempre un giudizio stupido

fronte alla mia caparbietà aveva iniziato a cedere. Per

palazzo (che papà mi aveva aperto solo dopo svariate

di procurarcene uno, non aveva creduto alle sue orecchie

sue orecchie e mi aveva guardato con aria sbalordita

avremmo visto le meteoriti!” aveva sbottato. ¶ “Certo,” era stata

che c’ho”, e aveva estratto dalla tasca una

di nuovo e mi aveva piazzato l’immagine sotto

mani, ti ammazzerei subito...” aveva risposto con espressione seria

motociclette, solo le Harley. Aveva pochi interessi, solo qualche

lunghissimo e gli stivali aveva fermato la moto proprio

da un rombo che aveva invaso l’intera strada

prime moto di Fonzie,” aveva precisato, “prima di passare

passare alla Triumph...”, e aveva poggiato una mano sulla

in negozio è che aveva scoperto di avere un

D’Alessandro che mi aveva agguantato la caviglia quando

ragazzo pieno di vitalità; aveva un sorriso così coinvolgente

Giancarlo non stava ridendo, aveva solo fretta. ¶ “Un esperimento

mi strizzò l’occhio. Aveva promesso. ¶ Quando rientrai in

che ad aprile già aveva la tintarella perfetta perché

incombenza da fare. Mi aveva trascinato nel bagno (il

come ho detto) e aveva tirato fuori “Gin Fizz

quel modo. ¶ “Bello, eh?” aveva esordito lui, orgoglioso del

se niente fosse, mi aveva confidato di essersi toccato

incredibile piacere, quindi mi aveva afferrato il braccio e

sai comme se fa?” aveva domandato, fingendosi un esperto

perché, la sua ostentazione aveva punto il mio orgoglio

mmeglio! Devi andare avanti...” aveva replicato lui, un attimo

giungesse il nonno. ¶ Sasà aveva infilato il giornaletto sotto

spalle. ¶ “Pensa a Moana,” aveva suggerito il mio amico

Moana, ma a Sabrina. ¶ Aveva ragione Sasà, dovevo continuare

di fine febbraio e aveva appena smesso di piovere

pranzo che mamma mi aveva ordinato di portare a

lo prendo a calci!” aveva detto una volta papà

il mio supereroe non aveva tuta e mantello, non

ne contavano davvero pochi. ¶ Aveva venticinque anni, abitava nel

il senno di poi, aveva ragione, perché i veri

che un pallone ci aveva tagliato la strada. Mamma

sua supertecnologica telecamera che aveva “regalato alla famiglia” grazie

mia mamma Loredana, che aveva lavorato fino a poco

che un giorno mi aveva mostrato fiero le sue

amico di papà che aveva fatto la fame per

per un anno) lo aveva convinto ad aprirsi una

E questo chi è?” aveva chiesto lui. ¶ “L’uomo

la testa sulle nuvole,” aveva ribattuto, “’a luna è

lavorava), e alla fine aveva così commentato: “Uagliò, impara

l’avvocato Mastrangelo, che aveva deciso di volersi liberare

letterato tuo figlio!” le aveva detto una volta e

diventa un letterato!” ¶ “Loredà,” aveva obiettato mio padre un

mettiamo?” ¶ “Rosà, statt’ zitt’,” aveva risposto lei in malo

a lamentarmi e lei aveva risposto stizzita: “Ué, Mimì

Bea una volta mi aveva bloccato per un braccio

testuali parole, perché non aveva paura di lottare contro

Così dice mio padre,” aveva risposto il mio nuovo

come la Batmobile, ma aveva un suo perché. ¶ “Giancarlo

motivo della raccolta non aveva nulla di macabro, anche

di questi; ce lo aveva riferito mia sorella Beatrice

bello del mondo, Viola, aveva lunghi capelli scarlatti che

corpo esile che non aveva ancora conosciuto le fattezze

che in quel periodo aveva preso la fissa con

le lenti, che mamma aveva preteso essere tonde perché

una mattina, Sasà mi aveva preso sottobraccio e mi

preso sottobraccio e mi aveva costretto a fare il

gambe...”, ma lui mi aveva dato un buffetto sulla

buffetto sulla mano e aveva risposto: “Statt’ zitt’”. ¶ Da

per l’intera esistenza aveva riparato i binari di

corpo in perpendicolare, come aveva detto il mio nuovo

Bea, che un giorno aveva chiesto un criceto. ¶ “Uuh

criceto. ¶ “Uuh, che schifo!” aveva risposto mamma, “quelli so

Non è un topo,” aveva ribattuto lei. ¶ “Ah, no

ricercata risposta, però, non aveva suscitato chissà quali reazioni

intervento del nonno, che aveva risolto la questione con

Cricetidi o non cricetidi,” aveva sentenziato, “semp’ zoccole rimangono

filastrocca di Rodari non aveva riscosso successo, ero già

aggettivo, scemunito, che mi aveva attribuito papà, perciò mi

Saresti molto figo!” ¶ Bea aveva diciassette anni e forme

fingevo di non accorgermene), aveva la quarta di reggiseno

sapevo perché me lo aveva confidato Sasà, che aveva

aveva confidato Sasà, che aveva una cugina al Mazzini

ero risentito e lui aveva risposto placido: “Mimì, non

da chi e dove aveva sentito e che però

perennemente in bocca, e aveva una miriade di braccialetti

come un soldato, Viola aveva rotto con Samuel e

difficile respirare. Il nonno aveva iniziato la chemioterapia e

è proprio ’nu drogato!” aveva commentato nonna Maria, e

qualcosa di musica capiva, aveva ribattuto: “Ma no, è

Ma non possiamo cambiare?” aveva chiesto nonno Gennaro e

tornai a casa. Nonna aveva molti barattoli di vetro

sguazzava nella boccia. Mi aveva guardato con occhi supplichevoli

con occhi supplichevoli e aveva detto: “Ho pensato che

e la compagnia mi aveva conquistato subito, perciò non

parte dei miei. ¶ Viola aveva poggiato la teca di

storia, che lei, però, aveva interrotto dopo poco. “Quante

stelle ci sono stasera!” aveva esclamato, e io mi

meno luce artificiale”. ¶ Lei aveva proseguito senza ascoltarmi: “Saranno

di San Lorenzo...”, e aveva sorriso mentre si passava

ci sono studi...” ¶ “Scherzavo,” aveva ribattuto seria, per poi

avevo balbettato e lei aveva incalzato: “Avanti, dimmene uno

troppo bene...” ¶ “Mi dispiace,” aveva risposto senza guardarmi. ¶ “Il

accompagnano...” ¶ “Sei esagerato,” mi aveva interrotto, “voli troppo in

puoi avere subito...”, e aveva cercato i miei occhi

scoppiata a ridere e aveva commentato: “Sei proprio un

dal mio. Il cuore aveva iniziato a battermi forte

la bocca felpata. ¶ “Già,” aveva replicato con una risolutezza

che lei non mi aveva mollato per altri trenta

della mano. ¶ “Come immaginavo...” aveva commentato dopo. ¶ “Cosa?” ¶ “Non

Mi togli una curiosità?” aveva chiesto poi. ¶ “Sono a

una menzogna. Viola però aveva sorriso aggiungendo: “Lo sapevo

in silenzio e lei aveva cambiato argomento. “In ogni

qui, accanto a me?” aveva commentato ancora lei e

il bacio. ¶ Viola mi aveva dedicato un sorriso amaro

un sorriso amaro e aveva ribattuto: “Ma chi, Samuel

otto.” ¶ Solo dopo mi aveva sfilato gli occhiali per

che si chiudeva l’aveva portata via da me

con le quali mi aveva descritto e, mentre fissavo

di oppressione che mi aveva preso. ¶ “È il tempo

di cui Matthias mi aveva parlato. Stavolta se ne

punto quello più mingherlino aveva sollevato lo sguardo e

annacquato ¶ Quando papà mi aveva parlato della Puglia, non

le volte in cui aveva promesso di portarci chissà

avrebbe desiderato, perché non aveva trovato alberghi liberi, bensì

del fidanzato e lo aveva ricattato spiegandogli che l

Perciò quella sera Bea aveva raggiunto nostra madre in

occhi fintamente supplichevoli, le aveva chiesto il permesso di

se ne parla proprio!” aveva urlato Loredana Russo dal

Camaldoli ogni sabato mattina. “Aveva tre figli...” aggiunse poi

che per un attimo aveva sollevato il capo dal

da quando Matthias mi aveva fatto quello strano discorso

arrestato. Mi avvicinai: Giancarlo aveva il volto tirato e

mentre attendevo con lui; aveva una leggera abbronzatura sul

un manifesto funebre che aveva attirato la mia attenzione

fianco e capii che aveva pianto. Lei si voltò

soffitto, ma lei non aveva terminato, si sollevò a

a stringermi come mai aveva fatto, forte, così forte

Mi ero avvicinato, Giancarlo aveva abbassato l’audio dello

audio dello stereo e aveva esclamato: “Grande Mimì!”. Quindi

Grande Mimì!”. Quindi mi aveva invitato a sedermi al

parli con quel ragazzo?” aveva chiesto lei una volta

del mio viso e aveva risposto: “Ma che ne

che fino ad allora aveva assistito impassibile alla discussione

me e a Bea), aveva fatto uno strano risucchio

calcio”, e il nonno aveva strabuzzato gli occhi e

è il Padreterno, Mimì...” aveva detto ancora la nonna

Dio”, e nonna Maria aveva sfilato subito il rosario

uno di questi...” ¶ Mamma aveva incrociato le braccia, poi

incrociato le braccia, poi aveva sbuffato: “Ma comme aggià

chiacchierata con Giancarlo mi aveva fatto riflettere. “Coltivala ogni

riflettere. “Coltivala ogni giorno,” aveva detto a un certo

veniva chiamata in causa. Aveva un atteggiamento strafottente e

Beatrice, in realtà, non aveva mai aperto un solo

di due anni prima aveva bussato alla nostra porta

dove ce la mettiamo?” aveva protestato mamma e lui

per darsi un tono, aveva risposto: “Per la cultura

sarà sempre spazio!”, e aveva cercato poi lo sguardo

Dopo dieci rate papà aveva iniziato a lamentarsi del

eccessivo dell’operazione e aveva chiamato l’editore per

sarebbe sempre stato spazio?” aveva commentato nostra madre ironica

madre ironica, e poi aveva sentenziato: “In ogni caso

lui non mi ci aveva mai portato, ma lasciai

infine il boccaglio e aveva detto solo: “Mimì, devi

strattonarlo, ma lui niente, aveva sollevato la mano dall

ancora sotto, e mi aveva mostrato il dito medio

allora la medusa lo aveva acchiappato e il mare

poi mio padre mi aveva svegliato. ¶ “Sei ancora lì

bianco e nero che aveva Fabio e che ci

quasi mi accecava. Indosso aveva un costume stinto e

me; lui che non aveva studiato, non aveva letto

non aveva studiato, non aveva letto un libro in

dovevo dire una cosa...” ¶ Aveva gli occhi socchiusi e

parlava più, non sorrideva, aveva le labbra screpolate, stava

inerte del tedesco e aveva scoperto l’orribile verità

suo fegato malato non aveva più retto, avremmo saputo

che il mio amico aveva tanto amato e per

a Beethoven, come mi aveva chiesto lui quel giorno

che evidentemente in auto aveva stretto ben altri patti

che, con ogni probabilità, aveva l’età di Morla

ci restano per parecchio, aveva capito che della vita

angolo che la testuggine aveva scelto per le sue

zampe, poi la testa. Aveva ancora gli occhi chiusi

le facevi notare che aveva gli occhi chiusi, si

o se è perché aveva altro per la testa

e la spensieratezza che aveva accompagnato quell’estate si

quale motivo, d’estate aveva voglia di passare un

in quel periodo, ne aveva parecchio a disposizione), i

e il diploma che aveva conseguito a luglio con

dalla faccia scialba che aveva conosciuto al Bagno Elena

che si comportava come aveva sempre fatto, come se

di mamma che mi aveva consigliato, in sequenza: fuseaux

perché da un po’ aveva fatto la sua comparsa

che una volta mi aveva raccontato di aver letto

padre, ma Angelo ci aveva detto che il figlio

citofonato e lui mi aveva risposto, con tono molto

Sasà che qualche volta aveva assunto anche il ruolo

i denti) e mi aveva stretto forte. Sembrava un

Probabilmente l’estate le aveva donato la consapevolezza di

stata molto carina e aveva detto che ci saremmo

romanzo, cosa che mi aveva lasciato alquanto sbalordito poiché

dobbiamo mantenere una promessa...” aveva detto prima di andarsene