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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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e tornai a guardarla. Aveva ottenuto la mia completa
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che me lo scopo». ¶ Aveva ripetuto «scopo» per tre
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mio padre all’epoca aveva liquidato la questione sostenendo
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la barba bianca che aveva solo un piccolo, enorme
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il giorno prima mi aveva costretto a un’interrogazione
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se ne andasse come aveva fatto papà. Ho sperato
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uno in particolare gli aveva rubato il cuore: Henry
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che il parentado mi aveva inondato di regali. Perciò
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di lui comparve Arianna. Aveva lo stesso viso minuto
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a carré. Non sorrideva, aveva le braccia lungo i
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ma quel gesto mi aveva appena aperto la strada
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sbucciate e al collo aveva un ciondolo a forma
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buttata lì mamma mi aveva appena comunicato che da
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voleva dire che lei aveva fatto qualcosa di molto
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di un anno, Giovanni aveva avuto il coraggio di
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lei), a venticinque anni aveva già pochi capelli e
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suo cuore. Lei, che aveva schiere di ragazzi che
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in cambio. Mamma, insomma, aveva sì un passato da
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e di lotta politica aveva una famiglia colta alle
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la notizia che papà aveva appoggiato la mia idea
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sul muretto Arianna mi aveva raccontato una enorme bugia
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durante un viaggio e aveva lasciato che Mario si
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a noi, anche Mario aveva conosciuto il dolore della
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una piscina gonfiabile. ¶ Giulia aveva sguazzato a lungo nella
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che ero io, ne aveva diciannove e avrebbe dovuto
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da occhi indiscreti. Lei aveva lasciato che le toccassi
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Mia madre del resto aveva una bella chioma, non
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potente di Renata Ferrara aveva preso la stessa decisione
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di Silvio Berlusconi e aveva commentato: «Finalmente si rivede
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rosse». ¶ Dieci minuti dopo aveva deciso di tornare in
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anche Mario, che pure aveva già le sue perplessità
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a quasi cinquant’anni aveva un nuovo obiettivo e
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per l’asilo papà aveva lasciato che fosse lei
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si lamentò perché Renata aveva scelto senza il suo
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altro frequentava il liceo), aveva il buco a entrambi
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stento teneva aperto. Non aveva il padre (sulla sua
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e gli animali. Non aveva fatto i conti con
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guerra. Ma neanche lui aveva fatto i conti con
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Peanuts a caso. Lui aveva una collezione immensa che
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selciato, dove la mano aveva imparato a far fiorire
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vedere il suo seno. ¶ Aveva undici anni e sotto
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facile. Sapevo che Arianna aveva intrapreso una lunga terapia
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volto e mi squadrò; aveva capito di trovarsi davanti
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Papà per l’occasione aveva noleggiato un pulmino un
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nascita di Valerio, Mario aveva immortalato il figlio per
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rispose sereno. ¶ In realtà aveva un’altra macchina fotografica
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maggiore di Rosalinda, che aveva deciso di trascorrere le
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vacanze dai genitori e aveva portato con sé la
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suo fratello maggiore, lui aveva undici anni, io venti
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dopo il nostro arrivo, aveva chiamato Mario. «È nato
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Mario. «È nato Giovannino!» aveva urlato euforico, costringendomi ad
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mia venuta al mondo aveva provocato uguale esaltazione nei
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più quanti fratelli, mi aveva spogliato del ruolo di
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il signor Ikea non aveva ancora sistemato la sua
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zio Erri. Saluta!» ¶ Flor aveva trovato Ernesto lungo una
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Villa Literno e non aveva potuto che prenderlo con
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caso nel cucciolo, lo aveva cercato. Da un po
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un po’ cazzari – non aveva né agganci con enti
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setter e un labrador, aveva chiuso la discussione dicendo
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storia dei cani Flor aveva sempre scatolette di cibo
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non proprio gradevole. Inoltre, aveva già non so quanti
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la pancia pelosa e aveva i capelli unti che
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a differenza di me, aveva imparato a scalciare pur
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di casa e non aveva fatto una sola volta
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alla sera del 1994, quando aveva deciso di scendere in
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prima in Andalusia mi aveva deliziato per giorni con
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che votavo e papà aveva speso un po’ di
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Matilde non c’era. Aveva lasciato un bigliettino che
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la mattina dopo mi aveva abbracciato mentre mi radevo
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mentre mi radevo e aveva detto: «La userò per
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po’ perché lui mi aveva sempre visto come il
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e il computer. Lo aveva mandato lui due giorni
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ad attendermi mio suocero. Aveva un’espressione contrita e
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mio gentilissimo suocero mi aveva sbattuto fuori dall’azienda
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vivere. Matilde non mi aveva chiamato e davanti ai
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volle sentire ragioni: lo aveva scelto come omaggio al
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morte dei genitori, gli aveva permesso di tramutare in
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odore della cucina mi aveva aperto lo stomaco, perciò
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donna che me lo aveva portato via. Rosalinda era
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tutte le energie che aveva profuso per conquistarsi il
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mia vita, lui che aveva sperperato la propria senza
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stesso uomo che mi aveva ordinato di studiare, quello
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davanti un vecchio che aveva vissuto una vita diversa
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e un lavoro che aveva finito per risucchiare anche
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Veniva dal Senegal e aveva svolto diversi lavori prima
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trovare quello che gli aveva permesso di mettere un
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con le giuste amicizie, aveva iniziato a smerciare l
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suo colpo di testa aveva sconvolto la mia vita
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il mobile azzurro che aveva di fronte ed esclamò
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Franzen, che mia sorella aveva lasciato aperto sul comodino
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lo strato di follia – aveva i capelli rasati su
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disegnava da sempre e aveva ottenuto non so quali
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piangere una sola volta. Aveva tredici anni e all
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i capelli a spazzola. Aveva bussato alla porta di
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di primo pomeriggio e aveva chiesto di me. ¶ Fu
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che, con ogni probabilità, aveva fatto impazzire mia moglie
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quando mi disse che aveva fatto un brutto sogno
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di prendertela con nessuno». Aveva dieci anni quando diceva
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che non capitava spesso. Aveva gli occhi lucidi e
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era andato lei mi aveva messo sulle sue ginocchia
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sulle sue ginocchia e aveva detto: «Erri, ora che
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guardata incuriosito e lei aveva proseguito: «Che non mi
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mamma, che sorrideva e aveva gli occhi lucidi. Quando
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mese prima, quando Arianna aveva suggerito di allearci per
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sorride e sospira. Probabilmente aveva temuto di incontrare lo
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anni e Giulia mi aveva da poco lasciato per
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sei bello!» ¶ Nessuno mi aveva mai detto una frase
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poi. ¶ «Bene, bene» mentii. ¶ Aveva le occhiaie, i capelli
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a piangere, disse che aveva perso la testa, che
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perso la testa, che aveva fatto una cosa orribile
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la tv. Parlava poco, aveva sempre lo sguardo assente
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la sua rivelazione mi aveva riportato alla realtà: a
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di scuola non mi aveva invitato alla sua festa
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vecchia signora che ci aveva affittato l’appartamento mi
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in macchina e probabilmente aveva bevuto. ¶ Ancora ricordo il
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notizie. ¶ «La stanno operando» aveva detto mia madre. E
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che chiudessimo la conversazione aveva aggiunto quelle famose parole
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curva a gomito non aveva neanche accennato la frenata
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Arianna il male l’aveva dentro. ¶ Io, il buio
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di wrestling che le aveva stretto la mano era
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Clarinda, manco a dirlo, aveva tre piccole pesti al
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Flor, si avvicinò papà. Aveva il sigaro fra le
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ma a guardarlo meglio aveva la bocca sottile e
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giustificarlo dicendo che, poverino, aveva qualche rotella fuori posto
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proprio perché lui non aveva una famiglia, si legò
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si erano sposati lui aveva insistito perché andassero ad
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ha poi spiegato che aveva impiegato settimane a convincere
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viaggio. Alla fine Raffaele aveva accettato l’offerta e
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perché, dopo tanti anni, aveva risentito zio Vittorio. Erano
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figura familiare che non aveva più nulla di familiare
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mio fratello Giovanni non aveva tutti i torti, quella
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Il sottoscritto, infatti, gli aveva detto che i Gargiulo
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e da qualche mese aveva ottenuto il famoso posto
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acqua. ¶ Era molto magro, aveva una barba folta e
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mamma i primi giorni aveva tentato di dormire con
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compostezza; quello che non aveva l’una aveva l
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non aveva l’una aveva l’altra, e ben
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ma «fatto sbagliato», come aveva detto Arianna. ¶ In breve
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così pensavo. ¶ Invece, Matilde aveva bisogno proprio di un
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via Foria e Filippo aveva iniziato la sua solita
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e lui alla fine aveva davvero chiesto aiuto. ¶ E
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senza dire una parola, aveva sollevato il braccio per
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gli schizzava nelle vene aveva avuto la meglio sull
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non so quanti anni, aveva percorso appena dodicimila chilometri
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che lui, in realtà, aveva sempre pensato che gli
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Raffaele Gargiulo non ne aveva mai fatte. ¶ A parte
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in Spagna. ¶ Al ritorno aveva con sé una compagna
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riuscito ad affiancarli e aveva dato varie botte alla
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Solo a quel punto aveva riposto la pistola ed
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obiettare, ma lei mi aveva già preso la mano
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Lo osservai, ma lui aveva di nuovo lo sguardo
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Giovanni, sebbene più giovane, aveva capito meglio di me
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o se Ghezzi mi aveva sostituito anche lì. ¶ «Ti
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capo, l’unico che aveva attirato l’attenzione della
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Crispino Del Gaudio mi aveva dato una simile dimostrazione
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Se, invece, la signora aveva fra i trentacinque e
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a trovare in clinica aveva appena messo al mondo
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al mondo del fratellino aveva disturbato non poco il
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sì, perché Giulia mi aveva già lasciato e ripreso
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reggiseno. Al che lei aveva spalancato gli occhi e
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un serial killer. Infine aveva preteso di essere accompagnata
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invece, qualche difetto l’aveva, anche se ai miei
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poi, a dirla tutta, aveva un sedere abbastanza pronunciato
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Mentre ci rivestivamo, Giulia aveva uno strano sorrisino sul
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ascoltare i miei problemi, aveva sempre una parola di
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suoi paroloni indecifrabili. Invece, aveva ragione. È che ci