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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
dalla narcosi che lo aveva attraversato come un sogno
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saliva…» Si fermò affaticato; aveva parlato troppo. ¶ «E io
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razzie dei tedeschi, Elvira aveva sempre un caffè fatto
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un signore spiantato che aveva fatto la faccia e
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tolto i chiodi che aveva piantati in giro dalla
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lontananza della stampa azzurra aveva gli occhi profondi di
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prima volta il mago aveva già superato la cinquantina
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magico, egli diceva, l’aveva colto al fronte, allorché
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come tante altre ragazze aveva sospirato nella fame e
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un certo punto non aveva più soldi e doveva
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verità? Ebbene, si, l’aveva schifata. L’aveva schifata
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l’aveva schifata. L’aveva schifata perché erano intrugli
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domanda se lei l’aveva schifata tutta quella roba
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sorella non poteva intenderla. Aveva un suo chiasso, che
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perché da semplice postino aveva sognato di diventar qualcuno
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con la sua sincerità aveva conquistato l’intero corpo
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umido selciato. L’autunno aveva già dipinto di nero
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altri corpi quell’ago aveva già cucito cappotti verdi
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ragazzo che prima le aveva parlato. ¶ «Uffa come la
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i suoi comodi. Glielo aveva sempre detto: se hai
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soglia che l’inverno aveva tinto di grigio. ¶ Nannina
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ripararsi dalla pioggia che aveva ripreso a cadere più
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della donna. ¶ Dunque non aveva alcuna importanza il fatto
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riprese lo sguardo che aveva lasciato su Nannina, se
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prima. Il chiromante le aveva detto: “Una lettera – Un
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che anche lei li aveva guardati con spregiudicatezza. ¶ «Quando
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tutto lo sguardo che aveva lasciato fino a quel
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testa sul petto. L’aveva guardato tante volte rapita
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candida spuma che essa aveva creata lassù sbiancava tutto
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avuto sedici anni, ci aveva già un tiro a
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appena sfiorati dal sesso, aveva guardato con eccessiva fiducia
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aglio che da anni aveva disertato i vicoli. ¶ «E
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nel buio. Chi lo aveva sentito parlare una volta
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vicoli, lui; per anni aveva illuso il vicinato facendo
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spalla che tante carezze aveva raccolte dalla mattina. Mai
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raccolte dalla mattina. Mai aveva avvertito il peso della
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che dava sul cortile. Aveva una massa di capelli
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per esempio che peccato aveva fatto vostro figlio?» ¶ «E
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la comare che l’aveva a lui indirizzata non
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a lui indirizzata non aveva potuto accompagnarla… ¶ «Così» fece
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istituzionale: la calvizie che aveva devastata la fronte del
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corpo che il sonno aveva sconvolto gettando la testa
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piedi del letto matrimoniale. Aveva mangiato in fretta la
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peluria delle ascelle. ¶ «Dorme?» aveva chiesto il chiromante affacciandosi
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di un passo e aveva fatto segno con due
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n’è sempre, favorite» aveva detto Elvira. «Fosse pure
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Vi vi vi ringrazio» aveva risposto il chiromante che
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coperta americana. ¶ «E allora?» aveva chiesto Elvira mescendo il
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allora da voi dipende» aveva risposto il mago. ¶ «La
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campana di vetro… Quella» aveva detto poi indicando il
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schiuma verde schiatterà.» ¶ «Mariasantissima» aveva esclamato Elvira. «E voi
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idea contraria?» ¶ «A seconda» aveva risposto il mago. «Sai
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cuo cuo cuore.» ¶ Così aveva detto il mago prima
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voce del chiromante Elvira aveva ripreso a ciabattare tra
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sconvolta perché nella ira aveva mentito. Da Michele aveva
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aveva mentito. Da Michele aveva avuto spesso del danaro
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del danaro e non aveva mai chiesto a Michele
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trovare in casa, li aveva sempre spesi con furia
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come l’amante non aveva perduto ancora la sua
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Michele lo tradiva. L’aveva voluto sempre con sé
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donn’Elvira che le aveva detto: «E bada bene
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tacchi, su cui essa aveva visto arrampicarsi tante ragazze
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peccato e che Elvira aveva voluto farle calzare ad
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il bolerino. ¶ Ce l’aveva, sì che ce l
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sì che ce l’aveva il petto. Qualcuno si
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panciotto, che l’americano aveva mollato, e come se
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con i quali Nannina aveva svolto tanti commerci. Con
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panni. E forse non aveva voluto offendere neppure la
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E quegli angoli? ¶ Vi aveva appoggiato tante volte le
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divenuto grigio e severo, aveva acquistato una profondità d
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che donn’Elvira le aveva dato: «Ecco» disse porgendo
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indirizzi che Nannina gli aveva data e restituendogliela disse
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ragazza di vicoli, non aveva mai percorsa. Gesù, si
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antipatico. Un fascino l’aveva. Ma quella puzza sotto
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s’era nascosto e aveva ceduto spazio alla campagna
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gustare il contenuto. Non aveva saputo mai perdonare ai
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nella finzione di bere, aveva la sensazione di aver
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che donn’Elvira le aveva applicato la mattina. Si
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Ma l’americano non aveva badato alla sua camicetta
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alla sua camicetta, né aveva fatto caso alla punta
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sigaretta cadutagli dalle dita, aveva bruciata l’erba in
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quelle gradinate che lei aveva sempre considerato organi fastidiosi
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più essa stessa se aveva veramente gridato o se
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veramente gridato o se aveva solamente sognato il suo
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aprì gli occhi, li aveva già aperti, veramente, ma
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donna positiva, com’era, aveva fatto dell’idea monarchica
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affaccendata e chiassosa l’aveva scavalcata nelle manifestazioni monarchiche
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manifestazioni monarchiche, oscurandola come aveva oscurato tutte le altre
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era immiserito, la città aveva ripreso il suo aspetto
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o forse ce l’aveva davvero, un disgustoso odore
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della moglie; ma non aveva mai fiatato per evitare
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trionfo dei suoi limoni, aveva accese tutte le lampade
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che la Pizzicatella le aveva messo al collo, e
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Proprio tutto Nannina non aveva capito, ma fece ugualmente
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Ciccillo, che un tempo aveva dato tanto da parlare
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tempo castigato; ogni cinghiata aveva radice nell’odio e
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nero della sottoveste. Non aveva l’aspetto della vittima
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da quella che Ciccillo aveva visto entrare qualche ora
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rigovernatura dalla quale lo aveva appena tratto. ¶ «Che cosa
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piatto colmo che Nannina aveva portato in tavola. Puntò
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in grembo, scapezzava Mastrovincenzo. Aveva bisogno di sentirsi battere
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dire Mastro Vincenzo. E aveva detto tutto, il vecchio
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del comò, dove le aveva nascoste prima che gli
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il ragazzo, ma non aveva capito. ¶ «I veri signori
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di Mastrovincenzo che non aveva rivali nei vicoli. ¶ Mastrovincenzo
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piaciuto; lo schiaffo glielo aveva reso simpatico, e lei
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simpatico, e lei gli aveva mandato un bravo dal
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seppe del denaro che aveva originato il dissidio e
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Pizzicatella, che tante donne aveva piegate per i Quartieri
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storti”. Aggirando le posizioni aveva perciò mandata un’ambasciata
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svelto” diceva Mastrovincenzo, che aveva messa tutta l’anima
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individuo – e questo glielo aveva insegnato proprio il vecchio
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Pascalotto d’altronde, che aveva meno della metà dei
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più lunghe, e gli aveva detto: ¶ «Fra tutto questo
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angolo dell’officina, Pascalotto aveva rintracciato quattro magnifici cuscinetti
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Vincenzo a malincuore gli aveva ceduto; poi uno strapuntino
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mangiare; ma il pane aveva perduto la sua fragranza
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sua fragranza, qualcuno gliene aveva portato via un boccone
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tenergli un segreto: lo aveva capito un giorno vedendolo
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sua colazione. Nessuno lo aveva trattenuto; a nessuno era
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non piaceva”. Michele lo aveva seguito appena con un
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di riconoscimento come ne aveva visti forse nell’esercito
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forse nell’esercito americano. ¶ Aveva affrettata la primavera per
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Che vi serve?…». «Niente» aveva risposto Michele, tentato di
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persona protetta dalla Pizzicatella aveva soggiunto: «Veramente non mi
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avete pensato bene?» ¶ Michele aveva allargato le braccia; ma
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le ire della Pizzicatella, aveva forzata la sua lingua
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Ma il giovane magliaro aveva già voltato le spalle
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tra ricciolo e ricciolo, aveva fatto un gesto che
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quella casa “sentitemi bene” (aveva avvertito le sue commare
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chiuse, segno che Ciccillo aveva compiuto il suo dovere
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suo dovere coniugale. ¶ Qualcuno aveva cominciato persino a dubitare
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dimeno…” ¶ Nientedimeno un giorno aveva viste il re, il
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Era marzo quando lei aveva avuto la visione di
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splendore!» ¶ Elvira non lo aveva letto, glielo avevano letto
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anche la salute» gli aveva detto un giorno donn
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mortificato, stringendosi nelle spalle, aveva detto: ¶ «Più di co
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passare del tempo Elvira aveva pensato sempre meno al
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se don Giosuè non aveva un appuntamento col mago
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lui”. ¶ «E la principale?» aveva sempre domandato l’Arcangelo
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esagerato… Una mezza cosa» aveva risposto don Giosuè. Ma
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la Cafettèra: ¶ «Voi qui?» aveva domandato al signor Mele
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le mani vuote.» E aveva mostrato le mani a
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sue sottane, don Giosuè aveva visto la delicata linea
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voi, vi ho visto» aveva ripreso a dire la
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a pensare.» La Cafettèra aveva pronunciato le ultime parole
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le dita a grappolo aveva ripetuto: «Qua dentro qua
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non dovete farlo!» E aveva quasi piagnucolato nel profferire
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ma don Giosuè lo aveva appena intravisto. Gli era
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delle cinque dita, lo aveva trattenuto. Aveva allora ripreso
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dita, lo aveva trattenuto. Aveva allora ripreso frettolosamente il
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del mago; perché Nannina aveva visto spuntare di sopra
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sabato, dopo che Nannina aveva fatta la palomba da
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giorno; ed Elvira – che aveva diradate le sue sedute
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al muro sudava; non aveva mai sudato tanto nel
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Quarant’ore, quando lei aveva ripreso la consuetudine di
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senza sforzo visibile; ma aveva dovuto essercitarsi in segreto
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non c’era e aveva dovuto aspettare più di
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là il Caio l’aveva fatta aspettare perché prima
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dare la sua approvazione aveva voluto vedere come sarebbe
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ex pellicciaio, che non aveva lasciato tranquilla nessuna femmina
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con la sinistra, lunghissima, aveva già ghermita la ragazza
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domandò Nannina con ansia. Aveva avuto tanta cura di
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la ragazza veramente non aveva idea al peccato. Allora
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che neppure il chiromante aveva capito bene, sicché leggendolo
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capito bene, sicché leggendolo aveva balbettato più del solito
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miserino… (che lei non aveva mai conosciuto d’altronde
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che il nostro re aveva abdicato a favore del
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se mal pronunciate, non aveva bisogno d’interpreti, afferrava
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uditorio formato di comari aveva l’occhio lucido di
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così liberamente: anche lei aveva avuto lo stesso dubbio
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stava silenziosa e istupidita. Aveva i capelli davanti agli
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sta povera Dia, l’aveva visto tale e quale
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tutto dal momento che aveva dentro la luce pei
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faccia, che schiaffi! – essa aveva potuto finalmente annunciare per
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a cui il bimbo aveva succhiato, e lei, appisolata
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rosa di saliva che aveva accompagnato le ultime parole
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giorno, e nell’attesa aveva dato il capezzolo al
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il luogo che Carmilina aveva chiamato là, che tutti
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ravvisar bene chi le aveva rivolto il saluto. Qualcosa
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mente al gruppo che aveva fatto apparizione alle cantonate
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di teste, mai ne aveva vedute tante in una
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doveva entrarci; quell’angelo aveva volato da una casa
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di no, o meglio aveva paura a dir di
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sbigottimento in cui l’aveva precipitata la carica di
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della guardia notturna, che aveva ormai posata a terra
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annebbiata nella mente, l’aveva sentito e contemporaneamente si
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per guarire la ragazza!» Aveva lanciato la sfida e
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occhiali, finalmente la Cafettèra aveva intuito. Ma poteva esser
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bandierina che per vergogna aveva riposta nel taschino, la
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quei giorni essa non aveva capito ancora che tutta
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il malumore che gli aveva messo addosso Michele raccontandogli
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E che ti senti?» Aveva già cambiato voce Mastrovincenzo
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tempo che la Cafettèra aveva impiegato per raggiungere lui
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sua diagnosi anzi l’aveva fatta a voce per
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era mostrato dubbioso e aveva più volte domandato, com
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il medico più volte aveva risposto, possibilissimo. ¶ «E già
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per grazia di Dio», aveva detto Ciccillo: «Ma io
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cose. ¶ «E la ragazza» aveva allora incalzato il dottore
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della paziente e l’aveva richiamata presso il balcone
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Fai vedere, qua» le aveva ordinato il dottore aiutandola
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crescere. Il dottore l’aveva fatto girare intanto verso
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balcone. ¶ «Vedi queste chiazze ?» aveva detto il dottore a
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sei mai sentita accalorata?» aveva chiesto poi a Nannina
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non lo sapete?…» E aveva guardato Ciccillo. «Dice che
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guardato Ciccillo. «Dice che aveva bisogno di noi…» Era
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Nannina ripeteva macchinalmente. ¶ «Nientedimeno!» aveva esclamato il dottore porgendo
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questo siamo arrivati?» ¶ Repubblicano, aveva pensato Ciccillo, trasalendo, e
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altra parte; ma forse aveva temuto per un momento
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odio politico. Il dottore aveva detto invece: ¶ «Questa monarchia
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invece: ¶ «Questa monarchia!» E aveva dimenato più volte la
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siamo in cinque?» ¶ «Cinque!» aveva ripetuto il dottore porgendo
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leggero… Come…» ¶ «Ho capito», aveva tagliato corto il medico
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stammi a sentire Ciccì,» aveva interrotto il corso dei
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È come una condanna?» aveva quasi sussurrato Ciccillo. ¶ «Proprio
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di questa pecinillina.» ¶ «Ah», aveva detto semplicemente il dottore
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il dottore. Poi maliziosamente aveva soggiunto: «Ma trovarla! Qui
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vi tradisce.» ¶ E uscendo aveva spinto una mano nella
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le rintronava nella testa aveva intuito che quello era
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riseppe che la Cafettèra aveva già declinato qualche invito
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un allarme di Pascalotto, aveva dovuto riparare in quel
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mani, che prima non aveva mai avuto. Non si
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persona. Anche la biancheria aveva il privilegio di un
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scrupolosa: ¶ «Dal signor Mele», aveva cominciato la Cafettèra, «non
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che in quei giorni aveva ripreso servizio. ¶ «Pronta la
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acqua in cui essa aveva bollito, l’occhio rivolto
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quell’opinione, lei l’aveva visto l’occhio della
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spesa in quel momento, aveva appena lasciata la Cafettèra
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l’ho vista» disse. «Aveva una mossa e dice
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alzava più dal letto. Aveva voluto una lampada più
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sordidezza che la penombra aveva per anni celate. Allora
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per seduta; e se aveva brutte notizie le riferiva
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lucidità, ripeteva quel che aveva veduto. E vi aggiungeva
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giro dicendo che lui aveva capito il suo errore
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re, ma in verità aveva votato democristiano e repubblica
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alla Chiesa; che Parenti aveva votato per il re
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sudore. ¶ Lui stesso l’aveva accompagnata in carrozzella a
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Cafettèra. La Cafettèra gli aveva appoggiato un braccio sulla
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fiuto di vecchio infermiere aveva capito che la Cafettèra
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forza. In carrozzella le aveva promesso fedeltà all’idea
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ma in cuor suo aveva già fermo il proposito
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e così la Cafettèra aveva messo una bella croce
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monarchia; e Ciccillo, invece, aveva tracciato la sua croce
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fronte, il marito la aveva udita mormorare: ¶ «Ci hanno
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sorrise, la cipria gli aveva fatto gli zigomi di
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prenderei.» ¶ Il medico glielo aveva proibito, ma Ciccillo incitò
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un’altra volta essa aveva pronunciato il nome del
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tornare, senza mostrarsi vinto. Aveva la bocca aperta quasi
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fior d’arancio dove aveva collocato con la sua
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che il suo occhio aveva saputo identificare. ¶ «Non vedi
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spalle, e piangevano. Michele aveva gli occhi lucidi, ma
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pastinache che l’ortolano aveva date al suo ciuco
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a lui che gli aveva mandato a dire ?» insiste
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ginocchio mozzo, «che gli aveva mandato a dire?» ¶ «Anche
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ragazzo. ¶ «Allora Michele gli aveva mandato a dire qualche
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uno secco secco, che aveva fatto il fontaniere da
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il principale anzi gli aveva letta la notizia nel
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Ma, il mago lo aveva detto: una morte doveva
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Pascalotto, quando disse che aveva fretta?…» ¶ Mastrovincenzo guarda a