Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

su la propria non aveva incontrato ancora nè un

da una bottega, ed aveva incominciato a salire, pazientemente

era fatto il cammino. Aveva scelto con un singolare

carne e di sangue, aveva nel nascere lacerata la

macchiata la stessa coltre; aveva saziata alla stessa poppa

quando le passava presso aveva ogni volta la tentazione

prisma. ¶ Ella si levò; aveva gli occhi rossi, i

L’albergo dove scesero aveva un grande giardino, che

finire del Maggio lacustre, aveva più fiori che foglie

proprio da quando Arrigo aveva cominciato a prendersi cura

uomo arrogante, che non aveva mai sofferto alcuna ingerenza

per bene. ¶ Oh, lo aveva detto in casa del

che di serio non aveva nemmeno un capello. Perchè

becco... » ¶ Ma Loretta non aveva pazienza con i suoi

in fin dei conti aveva il diritto di trovarvi

sola. E finalmente anzi aveva deciso: voleva studiare e

una serata in cui aveva inteso la celebre cantante

La ¶ Padronanza della scena? Aveva dunque un’idea approssimativa

e geloso. Ella pure aveva notate alcune circostanze fuggevoli

Le rare volte che aveva potuto indurlo a parlare

Nella casa dell’amante aveva scoperta qualche traccia d

nel suo letto stesso aveva sentito che quest’uomo

nato in lei, non aveva più pace. Si sentiva

rigogliosa. Quest’uomo, che aveva prima lottato per averla

averla, ella poi lo aveva conteso, lo contendeva ad

stancasse di lei gli aveva permesso tutti i capricci

egli era giovine, che aveva bisogno di vivere, ch

scaltro. Quand’ella non aveva più nulla da fare

stessa voce che gli aveva udita nei primi giorni

tutto l’amore che aveva per lui. ¶ Ma ora

indovinare la cosa orribile, aveva indovinato, ne era ormai

per chi? Per chi? ¶ Aveva passati giorni e giorni

della fine... Ma invece aveva scaldato in sè il

lui; una sorella che aveva in più di tutte

mente, ella subito l’aveva respinto, se n’era

dalla paura che ne aveva; tornava, perchè noi ci

non accadeva mai. Gliel’aveva descritta con frasi calde

di potersi tradire. Le aveva pure mostrato un ritratto

C’era chi gliel’aveva descritta: una bionda, ma

gli somigliava affatto affatto; aveva l’aria un po

del fragrante giardino, che aveva tanti profumi e tanti

elegante, ben di rado aveva inteso parlare i linguaggi

come in quel giorno. ¶ Aveva una bella camera, con

rose gialle, Arrigo ne aveva tolte le spine, gliele

tolte le spine, gliele aveva messe alla cintura. Andavan

e sana. Egli non aveva più il terrore che

di poco il sole aveva sorpassata l’ora del

Arrigo la guardava: ell’aveva pesato i piedi su

splendevan gli occhi: non aveva pudore. ¶ — Ed allora perchè

quel fiore semplice, che aveva un calice così profondo

le risate squillavano; chi aveva troppo mangiato lasciava che

nome insormontabile, (un nome... — aveva ella detto, — cos’è

più piccola paura. Non aveva in sé che una

più dolce, ch’ell’ aveva su la bocca, nel

sua visione, egli l’aveva veduta sbiancarsi di quello

poi, vedendola barcollare, l’aveva sorretta contro di sé

le doleva il capo, aveva intorno alle tempie un

lo vedeva più; gli aveva scritto più volte senz

tenerezza e di rassegnazione.. Aveva un gran timore di

dai merletti della scollatura, aveva un’apparenza di cosa

archi de’ sopraccigli. Forse aveva pianto nella notte insonne

non è venuta perchè aveva l’emicrania, come lei

repentinamente un braccio, che aveva nudo fino al gomito

piangere... ¶ Fra le lacrime aveva già un sorriso. ¶ — È

di spiegazioni. Arrigo le aveva scelto un abito ch

femineo, svegliatissimo in lei, aveva osservate le donne eleganti

ciò le stava bene; aveva raccolto il biondo peso

abbandonare. Dopo lungo riflettere aveva concluso fra sè che

solo con Loretta, ne aveva profittato per dirle: ¶ — Venite

più alto di Rafa; aveva una persona meglio costrutta

quell’espressione ch’egli aveva insieme di virilità e

il figlio dell’occhialaio aveva malamente potuto imitare. Ella

per cedere. Bloomy Boy aveva sorpassato Arianna, ma i

bestia sfinita. ¶ Gabriel non aveva contato sopra quest’avversaria

suo rosso allenatore, che aveva presa per mano la

solito viale. Il Giuliani aveva talmente insistito per rivederla

giornata di corse, che aveva costretto Arrigo ad una

ippodromo Arrigo non le aveva mosso alcun rimprovero, non

alcun rimprovero, non le aveva detto la benché minima

una passione struggente l’aveva tutta pervasa, continuar quel

in quel giardino, gli aveva sciorinati con amabile serietà

con più forti allettamenti. ¶ Aveva un suo recondito sogno

ora propizia. ¶ Da principio aveva sperato di trovare in

canzonatorio, poiché quell’uomo aveva talvolta il dono d

rimanere senza vederlo; lo aveva trovato assorto e quasi

quasi ostile. Non l’aveva baciata, non s’era

s’era lasciato baciare; aveva cercato mille pretesti per

spine. Di Rafa non aveva neanche voluto udir parlare

voluto udir parlare; le aveva detto ruvidamente: ¶ — Fanne quello

si era fatta mansueta, aveva cercato di carezzarlo, gli

cercato di carezzarlo, gli aveva detto: ¶ — Lo dovrò vedere

così, Rigo? — ella gli aveva domandato con le lacrime

senza rispondere. Poi l’aveva pregata che se n

con passione, e l’aveva spinta fuori. ¶ Più tardi

parrocchiale, dietro il verde, aveva le persiane delle due

fiaba. Quell’allusione lo aveva un poco sbalordito, se

Ecco la respirava; se aveva mai voluto splendere, ecco

conosceva quasi tutte, le aveva frequentate, corteggiate, era stato

piccola Isabella Ventamura, che aveva di recente ottenuto l

modellava squisitamente il busto; aveva tra i capelli un

il giorno che l’aveva veduto rotolare sotto il

in quel gran volume. Aveva ella nei polsi, nelle

un bel paniere; non aveva gioielli, tranne la sua

i Mammagnùccoli già l’aveva scoperta, e subito se

e così turbato che aveva un aspetto ridicolo. ¶ Loretta

Loretta, che certo l’aveva già veduto, rimanesse tanto

che non fosse, gli aveva tutto nascosto, anche il

infatti egli non l’aveva mai veduta né così

seguire, avvicinare, tentare? Perchè aveva risposto alle sue lettere

di lei. ¶ Rafa non aveva molti vizi; benché ricchissimo

la sorella d’Arrigo aveva superato ogni altro accendimento

lussuosa e gioconda che aveva tante volte sognata nel

Ora non più; se aveva temuto qualche volta ch

l’avvolgeva di tentazione. ¶ Aveva una bella casa; in

sentiva stanca, deliziosamente stanca; aveva bevuto un po’ troppo

nelle scaltrezze dell’amore, aveva dato certe sensazioni vaghe

udisse. Quel desiderio veemente aveva sopraffatto il suo, l

sopraffatto il suo, l’aveva quasi annientato. Allora la

nelle sue; ma non aveva più forza. ¶ Curvo sopra

primo giorno che ne aveva parlato con Arrigo. Adesso

come Rafa non l’aveva mai veduta. Rafa era

e le ghette bianche; aveva disegnato nella sabbia, con

accadere. ¶ Quell’uomo timido aveva trovato un accento così

osata profferirla. ¶ — Quando?... — gli aveva ella domandato, serrandosi contro

insolente. Fin dal mattino aveva rimbeccata la madre perchè

tornarvi oggi? ¶ A colazione aveva coperto d’insolenze il

Ha i vapori! ¶ Li aveva un poco infatti; era

le quattro del pomeriggio aveva cominciato a rivestirsi, piano

bella come di consueto. ¶ Aveva passata qualche notte insonne

viso. ¶ Egli pure non aveva quella sua spavalderia consueta

a mangiare. ¶ La domestica aveva portato la zuppiera e

quella che por ultima aveva allietata la casa de

maggiore sonorità. Tutto quanto aveva un’anima, reale o

era tolto un guanto, aveva preso una mano del

dal grembo medesimo che aveva data la vita, nutrita

la sorella germana. ¶ Egli aveva nel medesimo tempo un

desiderio veemente che l’aveva assalito, facendolo schiavo e

cuore. ¶ Egli, che non aveva mai affrontata la propria

affrontata la propria coscienza, aveva ora paura di sé

lontano e distratto, ne aveva senza tregua l’immagine

in una sala che aveva le finestre aperte verso

ridendo forte; la luce aveva abbagliato i loro occhi

l’odore delle vivande aveva solleticato i loro stomaci

fai male… ¶ Ella non aveva pudore; sollevò la faccia

simpatia, perchè il barone aveva la fama di un

di professione, che gli aveva pure insegnato un colpo

fino allora taluno l’aveva guardato in cagnesco, armandosi

matrimonio, per soverchio amore. Aveva una figlia giovinetta, ch

qualche protezione più sicura. ¶ Aveva conosciuta Clara Michelis in

un salotto e le aveva messi gli occhi addosso

agognava di possederla, ed aveva pure supposto che fosse

quell’abitudine ch’egli aveva di celiatore e di

Ferrante, la notte innanzi, aveva vinto al Circolo trentamila

nei teatri di varietà. Aveva, tempo addietro, avuto un

un de’ vicini, che aveva udito. — Siete ben noiosi

ben dire! ¶ Arrigo lo aveva sempre tenuto a bada

proprio così. ¶ E gli aveva urbanamente volte le spalle

col suo droghiere benestante; aveva già un figlio ed

ne mandava in fumo. Aveva, per quella mediocre vita

Buon appetito a tutti! — aveva detto Arrigo, entrando. ¶ Gli

piacesse, il fiato che aveva nel corpo satollo, e

era Loretta; Loretta che aveva mangiato poco, ch’era

sue faticose veglie notturne. Aveva dovuto rimanere al Circolo

sciarpa, le rannuvolava intorno. Aveva in quell’attitudine un

in tutte le giunture, aveva, pur stando ferma, una

gesti, nella maniera che aveva d’appoggiarsi, di toccare

prenderle il polso che aveva teso all’indietro. Ed

Al Giardino Pubblico. ¶ Egli aveva un’espressione attenta, indagatrice

altro modo... ¶ Dolcemente gli aveva presa la mano, lo

che, nonostante il motto, aveva certe idee tutt’altro

signor Arrigo non mi aveva mai parlato di lei

poco a poco rilucevano. Aveva i capelli ancor tutti

guardò nello specchio. Non aveva messa veletta quel giorno

la cupola molto alta. Aveva una guarnizione di rose

congedo brusco che ne aveva ricevuto, non seppe frenare

modo per lei deplorabile. Aveva cinque anni meno d

tutto le andava bene. Aveva tanto dormito in vita

nella sua calma vita. Aveva bensì vedute sposarsi l

solamente il padre, che aveva una settimana d’umor

l’Eugenia, no; ell’aveva amato Arrigo, lo amava

s’addormentava. Il Riotti aveva finito con dirle più

senso erotico. E intanto aveva messo gli occhi addosso

lo gherminelle ch’egli aveva giocate loro. Un po

contenente il cappello che aveva comperato egli stesso per

così grande che ne aveva le ciglia umide. ¶ — Sei

la sottana, che le aveva fatto intorno ai piedi

camera da letto; l’aveva intesa versar l’acqua

queste minime cose. Eppure aveva tante volte pazientato nel

sentir l’odore che aveva la sua pelle commisto

ciò che il mondo aveva di morbido come la

bianco letto di vergine aveva sognato ad occhi aperti

se dalla piccola bottega aveva desiderato di respirare quell

un cerchio di ferro; aveva esauriti gli altri espedienti

manine di bambola, che aveva in sé stessa la

nei giorni di bisogno aveva ricevuta contro cambiale da

d’animo liberale, quando aveva denaro spendeva largamente. Si

po’ bizzarro, dall’altro aveva buon cuore. In ogni

era bella e poiché aveva quello stesso far signorile

d’Arrigo, dicendo che aveva certo avuto ragioni da

ragazzo serio e dolce; aveva compiuti i suoi studi

lontano, parendogli che quanto aveva sino allora vagheggiato come

donna Eleonora Salvati, che aveva, dice-vasi, la più

suoi nuovi amici gli aveva già vagamente promesso di

ultimi anni il Circolo aveva molto rallentate le sue

alle sue cure ambiziose, aveva sempre un certo fare

quell’indiscreto cicaleccio che aveva sin dal principio divulgato

accesa in volto perchè aveva remato per due lunghe

no! ¶ Che orribile pronunzia aveva in francese quel barone

convenisse accettare o no. Aveva inoltre in tutta la

Da varii mesi non aveva cantato più. Il barone

d’avventure clamorose, che aveva durante l’inverno messo

dissimili: dall’applauso che aveva suscitato intorno a sé

piedi e sul quale aveva camminato; da quella caparbia

per un legame che aveva su l’altra sponda

con una volubilità incontentabile. Aveva un tempo scandolezzata la

mormoravano, a quanti inorridivano, aveva risposto aprendo le sale

gli intingoli più saporiti. Aveva quasi una smania virile

liberale. Un tenente, che aveva giocato e perduto sino

di quelle settimane Arrigo aveva strette molte conoscenze, ma

capitava presso, ed inoltre aveva ordinato alla domestica di

gran dama che non aveva mai perduta nelle più

del perplesso amante. Gli aveva detto un giorno: ¶ — Mi

cesta, il barone Silvestro aveva mietute le più belle

del barone Silvestro, che aveva, di fronte alle donne

spiegarmi in fretta. ¶ Arrigo aveva già compreso: la visita

a quest’uomo che aveva il coraggio di credere

detta: « Mi piace »; lo aveva lasciato comprendere a lui

che di più serio aveva saputo commettere nella vita

reni, che tanti spasimi aveva contenuti, senza disfarsi nella

alla sua dolce Tatiana; aveva sete di bere ad

la padronanza ch’egli aveva sopra sé stesso e

dalla barba crespa l’aveva ripristinata nell’antico splendore

negli occhi. Egli le aveva preso un appartamento, del

si dicevan cose mirabili, aveva messo un’automobile sfavillante

di gran fama che aveva libertà di suggerirle i

Ferrante. Ma evidentemente invece aveva taciuto, e spesso, mentre

cervello e nelle vene. ¶ Aveva la tentazione terribile di

carezza. Il barone Silvestro aveva notato qualcosa e vigilava

de’ due, Giorgio Levi, aveva contro sé il peccato

città notturna. ¶ Il barone aveva il torto d’essersi

libri dèamore. ¶ Quelli che aveva conosciuti fino allora, in

d’ebetudine dolorosa, che aveva il triste fuoco ed

la sorte che lo aveva chiuso fra così anguste

ozii dellèanima sua non aveva concesso che un amore

sua strana bellezza, lo aveva prostrato in una di

ragionare fra sé. ¶ Non aveva denaro da offrirle, non

le sue giunture delicate, aveva quella grazia inimitabile del

guardò dirittamente, sorridendole ancora. Aveva pur notato una piccola

quel giorno, egli le aveva mandate rose gialle. Poi

lo stile francese non aveva troppa familiarità, e nemmeno

come ancora, perchè lo aveva studiato poco tempo a

piuttosto l’incuriosiva, l’aveva incuriosita stranamente fin dal

la signora Tatiana Ruskaia, » aveva egli detto, nel mettere

signora Tatiana Ruskaia... » Egli aveva pronunziato il suo nome

Quando più tardi lo aveva riveduto per via, quand

toccandola, e poi le aveva camminato dinanzi, agile, con

bella persona, ella ne aveva provato un senso molesto

cuore. E senza volerlo aveva pensato a lui, di

giorno, di sera; lo aveva qualche volta cercato per

era stato importuno: le aveva parlato, sì, ma di

suoi occhi veementi; le aveva detto: « Mi piaci » le

detto: « Mi piaci » le aveva detto anzi: « Ti voglio

accesa dalla passione che aveva trasfusa nel suo canto

da lui. ¶ Perchè gli aveva dette quelle parole impensate

abito con quello che aveva in sé di non

era frivola, e pur aveva talvolta le attitudini selvagge

donne di malaffare. Poi aveva mutato spoglie; ultimamente veniva

personaggio misterioso, che li aveva così tranquillamente gabbati. ¶ Ma

invaghito della Ruskaia ed aveva giurato di farla sua

poi Camillo Torretta, che aveva sperato egli pure di

Pietro, detto Sacco, perchè aveva nella sua persona tozza

Dio, me ne infischio! ¶ Aveva benaltro a pensare, lui

sul dosso che gli aveva già partoriti due bastardi

di combattere ch’egli aveva nella sua piccola persona

e sarcastica, il quale aveva dato in teatro nervoso

le foglie cadute, ed aveva satireggiato lungo tempo in

e stracca, il quale aveva tormentato in più modi

arcigno e scontento, che aveva la bocca ormai contratta

con la vita nemicissima, aveva conservato un appetito prodigioso

di nessun pregio; tutto aveva sofferto nella vita, le

alloro. Un altro, che aveva portato seco dalla calma

un pallido fiorentino, che aveva nella sua faccia mansueta

ai quali la gloria aveva già fasciata la fronte

ed anche perch’egli aveva il dono innato dell

Con molti buoni pretesti aveva lasciato comprendere ai genitori

centro della città. Lo aveva arredato con mobili presi

nei ristoranti più costosi. Aveva il gesto del gran

cena, in capricciose ghiottonerie. Aveva debiti piccoli e grandi

de’ seni gonfi. Ed aveva subitamente concepito sopra di

calmo e pudico desiderio aveva qualche momento di perdizione

Mi sposerai? ¶ — Certo. ¶ Egli aveva le labbra odorose d

segreto. ¶ « Mi sposerai?» — « Certo. » Aveva detto: « Certo. » ¶ Ma ora

presa dal terrore, gli aveva confessata quella terribile verità

pugni serrati; poi lo aveva udito profferire una bestemmia

i denti, e l’aveva guardata, fissata, un attimo

più che un mezzo... —aveva ella tentato di dirgli

di lumaca! Toh!... ci aveva pensato seriamente, lei! E

si prende nel mestiere, aveva sùbito compreso come ci

Ma la vecchia ne aveva tante udite in vita

combina quel sudicione? ¶ Arrigo aveva già fatta l’abitudine

diede, poiché non le aveva, ma firmò un’altra

di cordiale. Trovò che aveva una brutta faccia ed

intorno alla cintura. Non aveva busto, la gonna era

coi pochi soldi che aveva in tasca e nessuno

la ragazza stessa l’aveva raccontata fra singhiozzi e

entrava più. Sul principio aveva parlato d’ucciderla, di

con una voce che aveva perdute tutte le sue

di pronto ingegno ed aveva una bella calligrafia. ¶ Del

ancora, o forse non aveva osato venirgli a parlare

Quel repentino dramma non aveva lasciata una traccia gran

ben rimessa in carne, aveva ripreso il suo bel

all’ovile. Oh, lo aveva ben intravveduto, e più

e per l’uscio; aveva inteso anche il miagolio

chissà mai quante volte aveva elaborata nella mente là

ma d’altra parlo aveva egli pure la sua

dopo ch’egli lo aveva trattato da meno di

tutto ringraziamento, lui lo aveva messo alla porta, Iui

Un grammo di migranina!... — aveva gridato il farmacista, scattando

come fino allora non aveva osato mai. Invecchiando, il

altro, il Riotti, che aveva man mano riprese le

dire il farmacista, che aveva finalmente ritrovato l’uso

suoi compagni di gioco, aveva esercitato sopra ognun d

egli, che tutta sera aveva temporeggiato, apriva sagacemente la

Durante gli ultimi tempi aveva raggranellata una considerevole somma

si danno per amore, aveva tollerato, sì, che Arrigo

danze di Salomè, ed aveva, come disse argutamente uno

ricco d’esperienza, che aveva una fonderia di metalli

per quel sapore che aveva di lussuria esotica, ed

angoscia del suo smarrimento. Aveva una scollatura magnifica, le

Si chiamava Tatiana Ruskaia; aveva cantato per le maggiori

quel teatro italiano che aveva dato all’arte del

Il suo canto infatti aveva riscosso grandi applausi, ma

lontani, le immaginazioni tormentose. Aveva tanto denaro da non

ricco e geloso l’aveva ridotta quasi all’esasperazione

Un bel giorno ell’aveva di nascosto fatto i

in Italia, dove non aveva cantato ancor mai. ¶ Del

Prima di allora non aveva conosciute altre donne che

dei giorni festivi, ed aveva pur intessuta qualche tresca

ed aperse bottega. ¶ Siccome aveva qualche nozione d’ottica

destini. Il piccolo Arrigo aveva inoltre una cura eccessiva

intelligenza lesta, duttile, scaltra; aveva uno spirito d’osservazione

non mi pare chic!... »; aveva imparato qualche vocabolo francese

singolarmente alla madre: ne aveva gli occhi luminosi o

la bocca delicata, ne aveva qualche volta l’accento

Ma la vita lo aveva distolto dal suo diritto

quale avrebbe potuto specchiarsi, aveva lasciato alla sua vedovanza

certo al grande Manzoni, aveva imposto il nome di

Di questa figlia, che aveva press’a poco l

della sua magnifica persona. Aveva una faccia sanguigna, lucida

Era un uomo che aveva letto, imparato assai; letto

tuttavia, per precauzione, gli aveva pulitamente esposta la teoria

non gli stava bene. Aveva due magnifici occhi neri

vestitino alla marinara non aveva mai una macchia, le

apparenza feminea che lo aveva fatto somigliare ad una

pappagallo del primo piano! » aveva egli detto in un

ad Arrigo la natura aveva prodigato i suoi doni

sonore tutto ciò che aveva di passione in sé

torto gli potevano fare? Aveva diciottenni ormai! S’era

fin verso le tre. Aveva per cespite unico l

i gettoni. Quale patto aveva col diavolo, quello là

circostanze, ed Arrigo l’aveva incontrata, una sera di

birra quasi vuota. Egli aveva in tasca un centinaio

Il poveraccio non li aveva. Ne ammalò. Non li

Ne ammalò. Non li aveva insomma! Inutile gridare, minacciare

di coccodrillo! Non li aveva, né poteva già far

bottega. Appunto quell’anno aveva l’intenzione di ampliare

i denari lui li aveva e gli sarebbe costato

bene al suo prossimo. Aveva una certa affezione, lui

lei... Ma sopra tutto aveva un non so che

Su di lui anzi aveva già formato un suo

sciallini di lana, poiché aveva le spalle sempre infreddolite

la più piccola, che aveva dieci anni a quel

d’una vicina, che aveva mandato a chiamare il

Donna Grazia non l’aveva in grazia quella figliolona

saranno invece onoratissimi. ¶ Stefano aveva qualche volta quella irritante

verso l’occhialaio gli aveva ceduto quattro o cinque

resto bonaria e semplice; aveva i capelli d’un

poco e rideva molto; aveva una fame insaziabile ed

hanno il cuore onesto. Aveva inteso parlare della Mercedes

si curava di lei. Aveva indovinate vagamente, come tutti

come in quella sera aveva respirato con l’anima

più altre, ch’egli aveva baciate con febbre nei

della pelle trasudata. Non aveva più che la camicia

dallo scendiletto quella che aveva lasciata cadere, la buttò

volta, ch’ella non aveva la bocca pura, non

ma un’altra, che aveva su la bocca il

presso un pescatore, che aveva la sua barca ferma

delicate, poi quel giorno aveva molta fame: dimenticò. ¶ — Voglio

parli... Che hai? ¶ Egli aveva bevuti tre o quattro

d’argento, che le aveva buttato sopra la luna

sarebbe tornata mai più... Aveva paura e si stringeva

spogliati, Lora — egli le aveva detto a piè dell

guardò. Negli occhi alterati aveva una luco insolita; l

appese al collo. Non aveva più busto, non aveva

aveva più busto, non aveva più che una vestaglia

insonne di vergine ell’aveva imparato l’amore; nelle

un oscuro istinto l’aveva irrimediabilmente condannata a peccare

dolore, ch’egli le aveva crudelmente risparmiato. Pur affranta

guisa divenirne il padrone. Aveva guardato infatti con occhi

volo: una legge fortuita aveva imprigionato in quest’uomo

più grande voluttà. ¶ Egli aveva passata la notte insonne

le parlò come non aveva mai parlato ad alcuna

si balbettano: « mamma, papà... » ¶ Aveva mai pensato a tutto

il giorno ch’egli aveva cominciato ad amarla, ed

sapor d’incesto; lo aveva infatti amato per istinto

un sacro divieto. L’aveva incontrato, quando, nel suo

il fuoco della verginità. Aveva da lui subita la

Disse che Arrigo l’aveva ricondotta, ed era subito

trovò chiusa. Egli non aveva nemmeno scritto a Filippo

stretta nei vincoli che aveva desiderato spezzare, con il

parole ch’egli le aveva dette? Cos’era mai

orrore ch’egli le aveva dipinto, guardò nel precipizio

Per quell’estate imminente aveva pensato che la sua

cuore troppo troppo giovane, aveva una gran voglia di

rammentò quel tremore che aveva conosciuto le prime volte

conoscitore di donne ed aveva, nel desiderarle, una rara

pudore astuto, sicchè non aveva mai rinunziato a credere

lo allettava la tentazione. Aveva d’altronde provato a

lei. ¶ Ed ecco, l’aveva nella sua casa, disarmata

confusa. ¶ Oh, quante volte aveva immaginata quest’ora! Se

al poker. ¶ Beppe Cianella aveva caldo e si tergeva

de’ giocatori. ¶ Sacco Berni aveva tentato un « bluff » temerario

Saponetta, giocatore abilissimo, lo aveva costretto a dichiarare il

zufolando. Lello Fornara che aveva finita la sua lettera

don Antonino Vernazza, che aveva la specialità delle sottovesti

stato ufficiale di completamento, aveva quattro irlandesi saltatori che

finalmente il Duca le aveva presa una villeggiatura in

tardi perchè Rafa l’aveva trattenuta troppo a lungo

ella da qualche tempo aveva preteso che nessuno vi

dirle qualche acerba sgarberia. Aveva tranquillamente consigliato al padre

non cessava di tormentarlo, aveva un poco d’asma

una vera figlia. Inoltre, aveva già due bimbi, uno

che tanti anni addietro aveva insegnate a’ suoi bimbi

sorella, e questa gli aveva detto: ¶ — Mandala qui da

rispettata. Ma il padre aveva risposto con la sua

queste cose. Ella non aveva mai presa troppo sul

sentiva del tutto vecchia; aveva ancora una certa pretensione

segni del suo disfacimento. Aveva raccolto man mano i

dentiera. ¶ Ma questi, che aveva sempre tollerato i suoi

anni durante i quali aveva taciuto. ¶ Della madre, Loretta

ultimi spassi, e così aveva imparato a compatirne gli

che, invecchiato, ingrassato, non aveva per nulla perduta l

con un fare altezzoso. Aveva un mazzo di rose

Io sdegnò col quale aveva parlato; si riempì di

in casa nostra nessuno aveva mai fatto questo bel

seguitò, guardando Paolo che aveva i due gomiti su

sofferenza diventava più insopportabile; aveva paura della solitudine, ma

suo démone interiore l’aveva curvato su quella bocca

ch’era peccato baciare; aveva per una sorte irrevocabile

partire. Ma ella non aveva pianto. E invece comprendeva

orrore... » ¶ Certo egli l’aveva persuasa con le più

scaltrezza involontaria ch’egli aveva usata per meglio guardare

Prendimi, portami via!... » ¶ Invece aveva taciuto, con gli occhi

il dolore altrui, ed aveva in sè, in tutta

stare molto attenti. Ell’aveva gli occhi pieni di

la voce. Rafa l’aveva incaricata di premere ogni

tante stelle quante non aveva per l’innanzi vedute

commiato. ¶ Le strade che aveva percorse, i letti nei

fin dai primi anni aveva tormentato in modi oscuri

quei giorni di solitudine aveva ripensato alle vicende trascorse

vicende trascorse. Perchè non aveva egli osato impadronirsene quand

Una volta ella gli aveva pur detta semplicemente una

una verità profonda; gli aveva detto: « Il malo più

d’aberrazione. Perchè non aveva continuato ad essere, secondo

pensando alla forma che aveva il suo polso, all

starne lontano. ¶ Ed anche aveva inutilmente lottato contro una

primi giorni, anzi l’aveva egli stesso ammaestrata nel

tutto il giorno l’aveva oppressa ed incendiata, lentamente

di que’ medesimi che aveva portato nel viaggio, l

la sua vita non aveva sopportato se non ingiurie

il primogenito, quello che aveva il dovere dell’esempio

soffocato dalla tosse. ¶ Arrigo aveva da principio ascoltata quella

solitudine, che non lo aveva spaventato mai, dette al

di considerarlo suoi, perchè aveva peccato contro la legge

legge sacra delle parentele, aveva nascosto nella cenere del

domestica. ¶ Egli, che non aveva mai pensato a discernere

della sua vita trascorsa. Aveva voluto vincere il proprio

sua dura conquista. Ed aveva neglette in quell’opera

Ma la fatalità lo aveva inseguito, attenta e ben

era vergognata, o forse aveva riso di quell’amore

chiuse; tutto il palazzo aveva quell’aria disabitata che

Ma perchè non gli aveva scritta una sola parola

solite commedie! ¶ Questo Pietro aveva la filosofica rassegnazione, il

perduto. ¶ Non soltanto l’aveva ella tutto pervaso di

d’un colpo irreparabile aveva pure distrutta la paziente

tutte le soglie che aveva pazientemente forzate; facce avverse

dono ch’ella gli aveva apparecchiato per il suo

che veniva da lei, aveva lasciato cadere sopra la

giorno per giorno l’aveva quasi ammaestrata nella corruzione

ammaestrata nella corruzione, le aveva scaldato nel grembo il

della lussuria, che li aveva poi allacciati insieme nel

una donna ch’egli aveva oppressa e fatta piangere

una donna che lo aveva sempre soccorso, ch’era

larghi e lenti, che aveva tante volte contati macchinalmente

disamore. Quante lacrime le aveva egli fatte piangere! Quante

Quante ore di sconforto aveva portate in quella casa

soverchiano il cuore... ¶ Ell’aveva ora qualche capello bianco

disattenzione. Ma egli ne aveva rabbrividito qualche volta nel

certi acutissimi scherni... ¶ Ell’aveva conservata un’ossatura da

Dov’era stato? Che aveva fatto? Quale terribile avventura