Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

così abbondante che non avevano più cassette da riempire

Anna». Infatti le due avevano gli stessi occhi scuri

gli anni della scuola. Avevano portato un pane fatto

la riservatezza di lei avevano trasformato lo spazio tra

due ore di lezione avevano filosofia. Il professore era

non mi calmo, mi avevano detto che era stato

che le rote gli avevano spezzato le gambe, come

senza mezzi termini, l’avevano deluso. E di nuovo

creduto che poco prima avevano fatto l’amore. ¶ «Questo

presenza dei due che avevano ripreso a pomiciare senza

cisto e di ginestre. Avevano portato due cassette di

scodelle di coccio. Lo avevano visto pulire i pesci

birra, acqua non ne avevano, e nelle pause cantavano

suoi cugini falegnami che avevano costruito da soli un

sui quattro velocisti che avevano riso di lui. Uno

festeggiarono a lungo perché avevano vinto grazie a lui

Londra e a Parigi, avevano sentito cantare dal vivo

due false partenze che avevano innervosito Nicola più di

nella Montecatini le bombe avevano ucciso quindici persone e

pochi chilometri dalla costa, avevano una casetta in campagna

di prendere il treno, avevano avuto il tempo di

poi loro erano cresciuti, avevano perso i capelli, e

nuova vita i professori avevano registrato un vistoso calo

nel suo profitto, che avevano imputato all’attività sportiva

Gaetano. Anna e Nicola avevano acceso da poco la

loro stanza, le studentesse avevano sentito in parte la

commissario interno aggiunse che avevano di fronte un talento

il padre e Nicola avevano accettato volentieri, memori delle

a baciarlo, insaziabile. ¶ Non avevano tempo di litigare a

ultima volta che l’avevano visto pieno di vita

con il Quadricello. Intanto avevano una notte per parlarsi

che dentro di lei avevano l’effetto delle pugnalate

chiamava Enichem. Gli operai avevano difeso il loro posto

strutture dello stabilimento, altri avevano devastato e saccheggiato i

sulle ragioni degli operai avevano avuto il sopravvento i

e i suoi coetanei avevano ottenuto in anticipo una