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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

concordanze di «avevo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1923
fatta come io l'avevo supposta; c'informava cioè
2
1923
di allora non l'avevo mai vista. Ma per
3
1923
abbandono di Carla. Non avevo più potuto assistere agli
4
1923
tanto tempo. Non l'avevo io offesa ogni giorno
5
1923
essere addirittura innocente. Io avevo sposata Augusta senz'amore
6
1923
che poiché io l'avevo amata tanto, al suo
7
1923
i quali io non avevo alcun obbligo ad un
8
1923
al punto ove li avevo lasciati. ¶ Luciano mi disse
9
1923
una cosa che io avevo completamente dimenticata. Pare che
10
1923
meglio nella stessa pagina, avevo passato il mio braccio
11
1923
sua vita che poi avevo stretta sempre più. Con
12
1923
me ed io allora avevo abbandonato l'ufficio. ¶ Io
13
1923
alla mia vita. Non avevo mai avuto un periodo
14
1923
l'amante ch'io avevo perduta, quella fanciulla tanto
15
1923
compromettente. Certamente allora non avevo chiarite tanto bene le
16
1923
le ha dette. ¶ Io avevo osservato ch'essa non
17
1923
Carmen come non l'avevo sentita mai per Augusta
18
1923
mese in cui l'avevo lasciato solo, avesse imparato
19
1923
riveduto e che come avevo fatto tante altre volte
20
1923
bambini, dobbiamo anche subirli. ¶ Avevo tutto il tempo per
21
1923
Improvvisamente ricordò ch'io avevo studiato chimica e mi
22
1923
volte tanto, proprio come avevo detto io. Mi glorificava
23
1923
potessero abboccare. Dichiarai che avevo sonno e pregai Guido
24
1923
l'orata ch'io avevo pescata, ma io rifiutai
25
1923
dalla febbre. Non l'avevo resa malata io, simulando
26
1923
io non potevo dormire: avevo un peso al cuore
27
1923
c'entravo io? Non avevo da battermi per l
28
1923
gli spiegai quello che avevo voluto dire e trovò
29
1923
non sbagliava. Pensai che avevo torto di comportarmi come
30
1923
perché si vedeva che avevo parlato senz'alcuna intenzione
31
1923
occhio ch'io tanto avevo temuto perché subito m
32
1923
parola ch'io non avevo saputo dire: Morbus Basedowii
33
1923
che per lungo tempo avevo pensato avesse scelto il
34
1923
anni prima io le avevo dichiarato il mio amore
35
1923
mio amore e non avevo fatto alcun atto di
36
1923
Guido, io non ne avevo certamente goduto, ma pure
37
1923
certamente goduto, ma pure avevo rivolto il pensiero con
38
1923
quei riccioli ch'io avevo visti tanto spesso quando
39
1923
aderente a me come avevo creduto lo fosse quella
40
1923
uno sguardo ch'io avevo notato in bestie inseguite
41
1923
anche delle applicazioni che avevo fatte. Ma non so
42
1923
di Augusta, io non avevo nulla da perdere perché
43
1923
mi disse trionfante: ¶ - L'avevo detto io? ¶ Non credo
44
1923
per Carmen e non avevo mai osato alludere ai
45
1923
più quello che io avevo tanto amato. Era impallidito
46
1923
del bilancio ed io avevo molto da fare. Fu
47
1923
non ne volli sapere. Avevo assunto un incarico e
48
1923
il bilancio poiché l'avevo iniziato, ma poi avrei
49
1923
Io da tempo l'avevo scelto, e, per dire
50
1923
che, preso dal vino, avevo fatto ad Augusta quella
51
1923
Augusta. Per Carla non avevo altro che una profonda
52
1923
riprendermi quando non l'avevo ancora lasciata. Tutta roba
53
1923
tua amante. ¶ Io allora avevo già perduta Carla e
54
1923
quale io non le avevo mai [258] visto. Io so
55
1923
decisione anche la prudenza. Avevo certamente ragione di temere
56
1923
mattina in cui l'avevo vista per un istante
57
1923
azione ch'io non avevo da rimproverare a me
58
1923
il giorno prima vi avevo fatta poca attenzione. Quelle
59
1923
chiaramente perché ve le avevo ritrovate, ma erano scivolate
60
1923
maledetta vecchia, che io avevo sempre creduto informata dei
61
1923
lo desse a Carla. Avevo forse anche il desiderio
62
1923
e che tante volte avevo vantato. ¶ Mi vergognai profondamente
63
1923
era mancato lo sfogo. Avevo ripetutamente domandato scusa perché
64
1923
l'uscita. Io già avevo rimorso delle parole dette
65
1923
me che la combattività. Avevo domandato imperiosamente una cosa
66
1923
quel pianoforte che io avevo pagato. Il pianto di
67
1923
non mi sarei fermato. Avevo un grande desiderio di
68
1923
amore, ed io non avevo risposto! Fu il primo
69
1923
qualunque compromissione, come quando avevo proposto a Carla quella
70
1923
passeggiata traverso alla città. Avevo perduto un momento favorevole
71
1923
l'ira che le avevo dimostrata, asserendo che il
72
1923
le parole che le avevo dirette e sentivo il
73
1923
di Carla che ne avevo rimorso e mi costringevo
74
1923
settimane si sarebbero sposati. ¶ Avevo un cattivo sapore in
75
1923
ultimo errore, ch'io avevo commesso con Carla, era
76
1923
che fino ad allora avevo concesso a Carla. Io
77
1923
come tante volte l'avevo desiderato. ¶ Con tale chiarezza
78
1923
finsi alcuna malattia come avevo fatto altre volte per
79
1923
altra e io l'avevo in me. ¶ Passai anche
80
1923
relazione quale quella che avevo perduta e di cui
81
1923
di cui si vedeva avevo bisogno. Ma anche la
82
1923
solo perché io le avevo messa dinanzi un'altra
83
1923
altro ancora. Io non avevo ancora abbandonata la speranza
84
1923
Per desiderare quell'associazione avevo anche altre ragioni. Io
85
1923
commercio visto che non avevo voluto saperne di quello
86
1923
lui. Veramente io non avevo fatta altra pratica di
87
1923
pochi mesi in cui avevo tenuto il libro mastro
88
1923
e dall'Olivi io avevo sempre visto che per
89
1923
ora. Curioso che l'avevo dimenticato! ¶ Si mise a
90
1923
di simile ch'io avevo fatto in passato, ma
91
1923
gl'innocenti perché non avevo ancora perduta Carla. E
92
1923
La sera, a casa, avevo molte cose da raccontare
93
1923
di carne. Quando non avevo da fare né da
94
1923
in quale modo io avevo saputo conquistarmi l'antipatia
95
1923
Guido in persona. Io avevo qualche cosa da fare
96
1923
indirizzo telegrafico che io avevo fatto regolarmente notare non
97
1923
Se non desidero altro! ¶ Avevo dimenticato che avrei voluto
98
1923
cosa avverrebbe di lei? - Avevo prospettata l'eventualità del
99
1923
Ma mi pareva che avevo cominciato a pagare un
100
1923
ad Augusta che lo avevo visto. ¶ Conoscevo già il
101
1923
ch'io tempo prima avevo avuta col Copler sull
102
1923
mio amico di cui avevo sentito poco prima il
103
1923
proposito di bontà che avevo fatto poco prima, arrivavo
104
1923
del vino che gli avevo offerto. ¶ Mi sentii veramente
105
1923
saputo quale giornata io avevo trascorsa, m'avrebbero scusato
106
1923
trascorsa, m'avrebbero scusato. Avevo presa e violentemente abbandonata
107
1923
cadavere su cui invano avevo tentato di piangere, e
108
1923
parlare di Carla. Non avevo sempre il desiderio di
109
1923
sapessero che quel giorno avevo perduto il mio grande
110
1923
fino ad allora ne avevo taciuto per non rattristarli
111
1923
L'osservazione era giusta. Avevo mancato ad un proponimento
112
1923
di dire un brindisi. Avevo finito con l'accettare
113
1923
del mio matrimonio. L'avevo falsificata per Carla tacendo
114
1923
caduto di due punti? ¶ Avevo detto una cosa che
115
1923
concerneva affatto e che avevo sentita dire in Borsa
116
1923
non dimenticammo che io avevo toccato una parte del
117
1923
mi salvò. Pensai che avevo torto di rischiare l
118
1923
falsò le parole che avevo ideate, semplificandole. Essa per
119
1923
simili incontri molte volte avevo usato così e temevo
120
1923
se quel giorno io avevo possedute delle altre donne
121
1923
lacrime ch'io gli avevo promesse. Ma non le
122
1923
del vino, non lo avevo sentito affatto e subito
123
1923
affatto e subito ne avevo perduta l'abitudine. Ma
124
1923
ad un mortorio. Non avevo dunque da aver rimorso
125
1923
io amassi mia moglie. Avevo nella mia giubba un
126
1923
stato rude proprio allora. Avevo cominciato a parlarle di
127
1923
passare il tempo, le avevo raccontato come mi fossi
128
1923
per un brindisi che avevo detto e ch'era
129
1923
giudizio. Ma io non avevo voluto saperne di quel
130
1923
ovale ch'io allora avevo scoperto o al suo
131
1923
quel giorno molto bene. Avevo l'animo tranquillo come
132
1923
ed eccitante come quando avevo nella strozza il desiderio
133
1923
ebbe il suo maestro. ¶ Avevo esitato tanto anche perché
134
1923
vera artista, io l'avevo nel modo com'essa
135
1923
la possibilità perché io avevo indotto le Gerco di
136
1923
aggiunsi i dolci che avevo portati con me. La
137
1923
da una parete. Non avevo ancora sonno e mi
138
1923
studio solitaria. Non l'avevo mai visto prima. Ero
139
1923
proprii genitori, io, che avevo sopportato con tanta rassegnazione
140
1923
di una chiave che avevo dimenticato di consegnare a
141
1923
che quella che io avevo sempre in tasca, ma
142
1923
me. Essa disse che avevo fatto bene di venire
143
1923
perché intanto non l'avevo tradita restando lontano dal
144
1923
della colpa io l'avevo ad ogni mio pensiero
145
1923
Nel piccolo ambiente ne avevo [186] l'orecchio ferito. Pensai
146
1923
Ma se non l'avevo ancora ben vista! ¶ Sulle
147
1923
Fino ad allora non avevo [187] da rimproverarmi altro che
148
1923
Augusta che io l'avevo avvertita della nostra visita
149
1923
parole di affetto che avevo sempre avute per lei
150
1923
oramai assodato ch'io avevo l'autorizzazione di andare
151
1923
vettura nel pomeriggio. Ne avevo piacere tanto per mio
152
1923
esagerai il pericolo che avevo corso e pensai che
153
1923
verso la mia avventura. Avevo trovato qualche cosa di
154
1923
come nei giorni precedenti avevo potuto contentarmi di giungere
155
1923
della sua domanda. Io avevo fatta una critica rude
156
1923
rude, ma non ne avevo la coscienza e protestai
157
1923
mia libertà. Io non avevo fatto altro che uno
158
1923
fino ad allora le avevo rifiutata, e le diedi
159
1923
costruzioni della fantasia. Perché avevo tanto da temere della
160
1923
amante? Era evidente che avevo fatto di tutto per
161
1923
Infine, il "bébé" che avevo evocato nel grembo di
162
1923
chiesa. Le dissi che avevo un affare di premura
163
1923
prima, per un capriccio, avevo comperato degli occhiali leggerissimi
164
1923
presbite che poi non avevo provati dopo di averli
165
1923
sentivo, le dissi che avevo un appuntamento con un
166
1923
in piena distrazione io avevo parlato di quel podere
167
1923
che io mai prima avevo vista. Lavoravano ambedue allo
168
1923
assisi al posto che avevo occupato il giorno prima
169
1923
il giorno prima l'avevo baciata e perciò credeva
170
1923
e che io stesso avevo demolita, pedantescamente, e non
171
1923
sul punto stesso ove avevo baciato il giorno prima
172
1923
ora; in questo proposito avevo persino passata la notte
173
1923
stessa dolorosa impazienza l'avevo sentita quando avevo voluto
174
1923
l'avevo sentita quando avevo voluto andare da lei
175
1923
non esserlo mai. Non avevo rimorsi perché intanto Carla
176
1923
ma quasi, ch'io avevo ora rettificato e confermato
177
1923
agiva ancora in me. Avevo detto di stimare mia
178
1923
mia moglie, ma non avevo mica ancora detto di
179
1923
di non amarla. Non avevo detto che mi piacesse
180
1923
farlo perché io non avevo detto di non amarla
181
1923
quella vera storia che avevo raccontata, avevo dimenticato di
182
1923
storia che avevo raccontata, avevo dimenticato di dire che
183
1923
che m'aspettava? Poi avevo già assunti degl'impegni
184
1923
degl'impegni d'onore. Avevo avuto dei baci e
185
1923
io non le diedi. Avevo paura di tradirmi, tanto
186
1923
drastica del matrimonio che [213] avevo intrapresa nella mia affannosa
187
1923
con un virile proposito. Avevo tanto pianto il mio
188
1923
e anche qualche fiducia. Avevo però la mente ancor
189
1923
mi ricordò che le avevo promesso di dirle la
190
1923
aveva avvilito maggiormente. E avevo camminato per le vie
191
1923
ciò che per lei avevo già sofferto. Fui accompagnato
192
1923
fu decisivo. Io poi avevo subito risposto: ¶ - Se non
193
1923
allargò il petto. Non avevo più da risolvere niente
194
1923
Ada. ¶ - Vede ch'io avevo indovinato tutto, - mi disse
195
1923
sorpresa: ¶ - Da questa mattina avevo capito che volevate una
196
1923
assonnato. Ciò provava che avevo agito con grande accortezza
197
1923
che nella mattina io avevo dichiarato di non essere
198
1923
quelle prove ch'io avevo mentito che, per vendicarsi
199
1923
suo sguardo dal mio. Avevo il diritto di rimproverarla
200
1923
poteva essere altrimenti: io avevo una grande fiducia nei
201
1923
piacque perché provava che avevo raggiunto il mio scopo
202
1923
per fare quei calcoli, avevo avuto bisogno di molto
203
1923
Ada. Proclamai che raramente avevo sentito un dilettante che
204
1923
interlocutore. Io, poco prima, avevo parlato del lusso delle
205
1923
Io sapevo ch'io avevo ogni ragione di dir
206
1923
Poi scopersi che non avevo neppur bisogno di afferrarlo
207
1923
avanzava nel cielo nettandolo: avevo accettato di fidanzarmi ad
208
1923
perché mi lamentavo: perché avevo voluto uccidere e forse
209
1923
forse, anche, perché non avevo saputo farlo. Il dolore
210
1923
gridare ch'io non avevo voluto uccidere e mi
211
1923
colpa mia se non avevo saputo farlo. Tutto era
212
1923
dei Malfenti, io non avevo sentito alcun dolore. Nel
213
1923
lungo sogno, evidentemente non avevo potuto soffrire. ¶ E per
214
1923
volli proprio essere come avevo asserito ch'io fossi
215
1923
e paziente. Certo, non avevo dimenticato che poco prima
216
1923
dimenticato che poco prima avevo voluto ucciderlo, ma ciò
217
1923
Ada ogni qualvolta ne avevo la possibilità. Augusta subiva
218
1923
insieme, proprio come l'avevo indotta a promettermelo. ¶ Quando
219
1923
Ada!" Fino ad allora avevo creduto che il rossore
220
1923
non baciava castamente come avevo fatto io per riguardo
221
1923
chiarezza quello ch'io avevo meditato là nel mio
222
1923
neppure accorta che non avevo baciata la guancia che
223
1923
avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad
224
1923
il fidanzamento io non avevo neppur intravvista quella salute
225
1923
stesso il patriarca che avevo odiato e che ora
226
1923
perché ero morto io. Avevo una tale fede in
227
1923
dimenticava che io l'avevo consigliato di puntare sul
228
1923
riprendere lo studio che avevo iniziato alla morte di
229
1923
d'affetto che le avevo dato. Quando, come soleva
230
1923
cosa di cui io avevo sopra tutto bisogno! ¶ Il
231
1923
assalto del Copler, io avevo veramente l'aspetto di
232
1923
Carezzando la mano che avevo abbandonata sul tavolo, essa
233
1923
Per fortuna non l'avevo sposata. Questa indifferenza era
234
1923
possesso li avesse atrofizzati. Avevo sempre vivo il desiderio
235
1923
cose e le persone. Avevo accompagnato in giardino il
236
1923
del cospicuo dono che avevo fatto loro. Poi essa
237
1923
che non soltanto io avevo elargito il denaro per
238
1923
il nostro giudizio, ma avevo il desiderio di prolungare
239
1923
a questo mondo non avevo alcun impegno, confermò con
240
1923
seguivo il suo canto. Avevo un ardente desiderio di
241
1923
Giovanni - che io definitivamente avevo perduta Ada, almeno non
242
1923
sposare sua figlia. Non avevo né da conquiderlo né
243
1923
Nell'affollata via Cavana avevo dunque pensato più dirittamente
244
1923
fanciulla che m'amava, avevo tutto il disdegno che
245
1923
verso casa mia. Non avevo più bisogno di parlare
246
1923
ch'io non l'avevo intesa che là in
247
1923
i fiori che le avevo inviati, mi disperai, mi
248
1923
dalla data ch'io avevo apposta al mio biglietto
249
1923
quel giorno! Anch'io avevo esortata la mia avversaria
250
1923
Ero suo marito e avevo acquistato il diritto di
251
1923
nuovi. Diceva ch'io avevo tentato di "giocar di
252
1923
sue figliuole. Intanto se avevo tentato una cosa simile
253
1923
una cosa simile l'avevo certamente fatto con la
254
1923
Poi però risultò che avevo premuto il piede di
255
1923
mentre in quell'istante avevo l'assoluto bisogno di
256
1923
nel mio studiolo ove avevo acceso il gas. Alla
257
1923
perciò compresi che non avevo a disposizione che cinque
258
1923
le spiegazioni che non avevo ancora iniziate? Un signorino
259
1923
era scoperto il capo, avevo potuto vedere che i
260
1923
giornale locale che io avevo dimenticata, [117] tant'è vero
261
1923
di Giovanni col quale avevo da parlare. Ella mi
262
1923
quella storia ch'io avevo improvvisata e ch'egli
263
1923
una voce strana. Ne avevo fatta la conoscenza in
264
1923
Volevo veder Giovanni. Giacché avevo vista la figlia, avrei
265
1923
di perdere troppo tempo. Avevo il sentimento curioso che
266
1923
sonarlo in casa Malfenti. Avevo portato il violino in
267
1923
In quello stesso posto avevo fatto percorrere tanti di
268
1923
mi recai dai Malfenti. Avevo accettato l'invito ed
269
1923
ad Ada, che giacché avevo la fanciulla accanto, in
270
1923
domanda che da Ada avevo attesa invano e che
271
1923
Ada, ma intanto l'avevo completa con Augusta. Qui
272
1923
lo sapeva, ma io avevo tuttavia bisogno di un
273
1923
mi permettesse di raccogliermi. Avevo scoperto il mio errore
274
1923
la sua taglia che avevo stretta e che avevo
275
1923
avevo stretta e che avevo trovata più sottile di
276
1923
una strada non sua. Avevo certamente esagerata quella deformità
277
1923
vostra sincerità, ma io avevo già indovinato che qualcuno
278
1923
sera. Quale stranezza! Non avevo da parlarle e da
279
1923
m'avevano fatto soffrire, avevo scoperto un rimedio. Quando
280
1923
sorella della signora Malfenti. Avevo così eliminato da quel
281
1923
un'epoca in cui avevo creduto che, per progredire
282
1923
a quel modo. ¶ Io avevo probabilmente ragione, ma era
283
1923
aveva deriso perché io avevo tentato di montare soltanto
284
1923
come ora, non l'avevo mai vista. Incominciò a
285
1923
ad alta voce come avevo potuto parlare così di
286
1923
preceduta. Io che finalmente avevo la chiarezza, sentivo ora
287
1923
ad Alberta. Non l'avevo vista e di lei
288
1923
nei lunghi giorni precedenti avevo preparata per Ada per
289
1923
altro avvenimento. ¶ Ma io avevo uno speciale odio per
290
1923
l'Inghilterra. Io vi avevo trascorso alcuni mesi, ma
291
1923
mesi, ma non vi avevo conosciuto alcun inglese di
292
1923
buona società visto che avevo smarrite in viaggio alcune
293
1923
padre. A Londra perciò avevo praticato solo alcune famiglie
294
1923
appresero del tiro che avevo giocato al mio vecchio
295
1923
pensavo e perciò non avevo che un solo dolore
296
1923
che per esse non avevo che un lieto sorriso
297
1923
tanta bestialità solo perché avevo deciso di sposarmi, mi
298
1923
ad un fiasco simile. Avevo da fare con una
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1923
voleva sapere. Ma io avevo mescolato tanto intimamente la
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1923
le donne. Prima non avevo sbagliato mai e [90] devo
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1923
ultimo addio perché io avevo il sentimento di allontanarmene
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1923
Eppoi io stesso non avevo detta la parola necessaria
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1923
desideravo tutta Ada cui avevo continuato a levigare assiduamente
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1923
giorno prima ancora io avevo sopportata la sua assenza
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1923
la sua assenza ed avevo anzi prolungata la mia
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1923
singhiozzando ch'io l'avevo minacciata duramente perché essa
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1923
risentimento che poco prima avevo manifestato e fui gentilissimo
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1923
sconosciuto. Fino ad allora avevo trattato altrimenti con le
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1923
le donne con cui avevo avuto a fare. Le
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1923
avuto a fare. Le avevo assaltate mettendo loro prima
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1923
a quella porta che avevo chiusa dietro di me
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1923
che sarei ritornato le avevo preannunziate le mie spiegazioni
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1923
di dargliele. Ecco che avevo finalmente cessato di raccontare
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1923
a tre fanciulle e avevo invece baciata la mano
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1923
di mio padre, io avevo abbandonate le mie abitudini
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1923
nottambulo e ora, dacché avevo risolto di sposarmi, sarebbe
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1923
tempo. ¶ Di giorno io avevo accolte con la più
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1923
donna seria ch'io avevo scelta non sapesse mentire
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1923
le parole che le avevo dirette con la testa
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1923
restava celibe. Insomma non avevo ancora perduta la capacità
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1923
non pensai ad altro: Avevo fatto bene baciando la
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1923
mano di Ada o [97] avevo fatto male di non
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1923
la frase fatta che avevo preparata. Guardandola negli occhi
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1923
corressi io che ne avevo fatto il calcolo nella
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1923
intento a spiare Ada. Avevo suonato con Augusta e
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1923
Augusta e, infatti, talvolta avevo parlato più con lei
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1923
Ma poco prima io avevo risolto di parlare con
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1923
sogno. In realtà non avevo che sfiorata la sua
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1923
piede! ¶ Venne quello che avevo sperato. Essa protestò, riparlò
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1923
perché m'avvidi che avevo bisogno di un ulteriore
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1923
volta in cui l'avevo vista (cioè intravvista, perché
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1923
intravvista, perché allora non avevo sentito il bisogno di
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1923
mutò. Che liberazione! Non avevo più da studiare le
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1923
Con quale diritto? Perché avevo voluto sposarmi? Ma io
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1923
mazzo di fiori io avevo assunta una bellissima attitudine
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1923
tutto e guarire. Perché avevo da soffrire tanto nell
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1923
offusca il passato. ¶ Ieri avevo tentato il massimo abbandono
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1923
non s'avvide che avevo le dita nel taschino
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1923
prossimo al sonno, ma avevo gli occhi tuttavia pieni
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1923
della stanza perché le avevo coperte di date. Probabilmente
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1923
di stato e accuratamente avevo notati tutti i testi
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1923
esame. È vero che avevo studiato poco anche quelle
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1923
Fino ad allora non avevo certo conosciuto un tale
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1923
rinnovai il proposito che avevo voluto abolire. Era una
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1923
fumare di meno non avevo mai pensato. Ma venuto
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1923
al dottore che ne avevo prese con me solo
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1923
Leggevo senz'intendere e avevo addirittura delle visioni. La
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1923
pensavo nemmeno, che non avevo più voglia di leggere
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1923
dichiarai che ormai che avevo tanto di quel liquore
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1923
sé, perché io ne avevo abbastanza di quel liquore
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1923
Poi scopersi che l'avevo fatta anche a mia
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1923
aprirmi la porta. Non avevo un soldo con me
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1923
casa di salute poiché avevo tutto il tempo per
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1923
morta quand'io non avevo ancora quindici anni. Feci
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1923
fino a quell'ora avevo discusse le origini del
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1923
parlarmene perché io gli avevo raccontato di essermi occupato
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1923
chiamato mentre io già avevo capito che aveva fatto
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1923
di quell'ora. Non avevo ancora capito tutto. La
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1923
singulti che poco prima avevo rimproverati a Maria. ¶ Toccò
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1923
io a trent'anni avevo già i capelli molto
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1923
portassero la salvezza. Io avevo già vista la morte
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1923
di che si tratti". Avevo parlato anche del contegno
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1923
io a mio padre avevo dato. Raccontai però che
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1923
voglia di piangere l'avevo sempre nei miei nervi
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1923
dottore il giudizio che avevo osato di dare sull
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1923
stesso, a me che avevo voluto morto mio padre
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1923
padre e che non avevo osato dirlo. Il mio
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1923
sforzo di celarglielo. Ne avevo poi anche con me
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1923
la coscienza ch'io avevo tanto temuto. Quando si
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1923
e buono come l'avevo sempre conosciuto dopo la
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1923
io fino ad allora avevo [70] ricercato la compagnia e
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1923
quel torno di tempo avevo di nuovo istituito. Ma
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1923
avuto delle notizie che avevo dimenticato di dargli e
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1923
mi chiamo Zeno ed avevo perciò il sentimento che
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1923
studii costui e gli avevo voluto molto bene finché
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1923
molto bene finché l'avevo creduto destinato a divenire
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1923
era mite e intonato. ¶ Avevo così nei miei stessi
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1923
scelta difficile quella che avevo da fare. Alberta aveva
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1923
da poco tempo, dacché avevo risolto di sposarmi - io
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1923
era vero ch'io avevo cambiato di studii nelle
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1923
dimenticando ch'io l'avevo prescelta per la sua
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1923
Alberta, ch'io non avevo prescelte, mi giudicarono altrimenti
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1923
capigliature delle altre. ¶ Io avevo parlato dell'Università e
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1923
Senz'essere un oratore, avevo la malattia della parola
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1923
Veramente io questo l'avevo detto a mia moglie
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1923
che a qualcuno l'avevo detto. Ora, dopo aver
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1923
più di quanto io avevo domandato. E bisognava vedere
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1923
ero rimangiata. Intanto gli avevo ricordato ch'egli in
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1923
impallidì e riconobbe che avevo ragione, ma soggiunse ch
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1923
a lui (non l'avevo forse accompagnato per aiutarlo
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1923
altre sue disgrazie. Come avevo presentito, disse male di
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1923
assicurargli che non l'avevo letto in nessun posto
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1923
in quel luogo l'avevo voluto uccidere, e confrontando
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1923
bizza di persona ambiziosa, avevo imperversato contro il povero
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1923
ove io una volta [339] avevo già voluto uccidere, quel
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1923
nel momento in cui avevo fatta quella domanda, m
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1923
ch'io non ne avevo bisogno. Perché io avrei
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1923
con la coscienza tranquilla: avevo trovato il modo di
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1923
me in quanto lo avevo fornito io con la
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1923
fanciullo, un fanciullo cui avevo promessa la mia indulgenza
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1923
Non guardai subito Ada: avevo paura della fisonomia di
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1923
quell'Ada che io avevo amata. ¶ A un certo
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venuto in ufficio. ¶ Io avevo già salutata Ada e
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1923
l'amore che le avevo offerto. ¶ Nell'oscurità i
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1923
perché poco prima l'avevo vista nella severa castità
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1923
la fanciulla ch'io avevo amata. ¶ Alla sua ansia
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1923
d'eccezione ch'io avevo sognata. ¶ Feci uno sforzo
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1923
dopo giorni di attesa, avevo saputo incontrarla per camminarle
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1923
Restavamo così: io l'avevo amata ed ora amavo
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1923
e non solo perché avevo sposata sua sorella, ma
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1923
constatazione della stessa. Ci avevo pensato tanto che m
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1923
partita doppia! ¶ Ricordai quanto avevo promesso a me stesso
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1923
figurare come tale. Non avevo niente in contrario di
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1923
i libri che pur avevo scritti con tanta cura
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1923
io con Augusta non avevo segreti, mi sarei sentito
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1923
Guido. Di nuovo non avevo da osare niente. ¶ D
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con interessamento. Non lo avevo visto da anni tanto
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1923
perché quando io gli avevo presentato un conto esatto
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1923
che pochi giorni prima avevo scritte le sue lodi
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1923
si accorse che io avevo così appreso ch'egli
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1923
mantenevo la promessa che avevo fatta ad Ada. Sapevo
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1923
Guido seppe disarmarmi subito. Avevo tenuto sinora il segreto
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1923
erano stati a trovarla, avevo sentito dire che ogni
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1923
delle qualità che io avevo attribuite al sodio: anche
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1923
cui la conoscevo, non avevo mai sentita venir dalla
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1923
offerto il mio aiuto, avevo ora il diritto di
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1923
nessuno. Tante volte io avevo tentato di avere sue
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1923
Eppoi - Guido lo sapeva - avevo giocato anch'io. ¶ Protestai
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1923
dolore cui io l'avevo richiamato. Ma prima di
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1923
nel suo ufficio. Insomma avevo deciso di sacrificare una
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1923
fosse tanto urgente. Io avevo parecchio denaro a mia
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1923
carica di denaro (ci avevo l'antica busta abbandonatami
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1923
fino ad allora religiosamente avevo conservato per lei stessa
434
1923
di altro denaro che avevo potuto prelevare da una
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1923
Io so che non avevo il diritto di esserne
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1923
mio parere seppure ne avevo uno. Ricordai invece che
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1923
ritirarmi dall'impegno che avevo preso con Guido: era
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1923
quel denaro io l'avevo già procurato e accennai
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1923
avrei fatta? Dissi che avevo degli affari urgenti in
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1923
io il giorno prima avevo dichiarato di non voler
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1923
l'importo che gli avevo promesso. Andai subito in
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1923
ad una nuova lotta. Avevo escogitato un sistema di
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1923
ad allora non gli avevo mai domandato più di
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1923
ossa. Bestemmiavo anche perché avevo perduto tanto buon tempo
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1923
fornito del denaro che avevo promesso? Tanto poco credevo
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1923
veramente non ci entravo, avevo sentito il dovere di
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1923
su una tomba. Ne avevo tanto sofferto anch'io
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1923
sogno di bontà che avevo fatto lungo tempo prima
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1923
altro! ¶ Irritato, io non avevo riso con lui ed
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1923
Era perciò esatto. Io avevo ricuperata proprio tre quarti
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1923
rallentò di nuovo, ma avevo sempre il senso di
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1923
L'aria mi portava. ¶ Avevo perfettamente dimenticato che venivo
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1923
mio più intimo amico. Avevo il passo e il
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1923
Intanto potevo assicurarla che avevo avute le mie buone
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1923
severo quale non le avevo mai visto. Cominciai a
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1923
dell'ora del funerale avevo dovuto spedire un dispaccio
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1923
usava. Devo dire che avevo anch'io tale fiducia
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1923
parole della signora Malfenti, avevo riconosciuto di aver commessa
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1923
proceduto come io l'avevo proposto, la disgrazia sicuramente
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1923
la cosa finì come avevo previsto e il padre
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1923
Da un anno non avevo scritto una parola, in
462
1923
Sofocle sul povero Edipo: avevo amata mia madre e
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1923
quando l'ebbi. Io avevo già adorata la speranza
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1923
piangerne come quando le avevo avute. E il dottore
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1923
relativamente recente di cui avevo conservato anche prima un
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1923
rampogne e che io avevo pensato anche allora: a
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1923
enorme. Catina che io avevo conosciuta piccola, m'era
468
1923
una tazza da cui avevo sorbito tutto il caffelatte
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1923
mia madre, come l'avevo evocata, somigliava troppo al
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1923
una vera cecità questa: avevo appreso che [416] avevo desiderato
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1923
questa: avevo appreso che [416] avevo desiderato di portar via
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1923
ma che io non avevo avuto bisogno di [417] costruire
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1923
Maggio in Dicembre. Le avevo già avute; perché non
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1923
più. Ma io, dunque, avevo scoperto il modo di
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1923
saldò dicendomi che io avevo la rètina più sensibile
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1923
adulto, potevo intendere che avevo assunto quel vizio per
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1923
il vecchio Malfenti che avevo messo al posto di
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1923
sfregiai la casa che avevo fatta mia come meglio
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1923
C. Perché non ne avevo io parlato? ¶ Se ne
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1923
delle perdite. Eppoi non avevo da parlarne perché rimase
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1923
dottor Paoli. ¶ Non l'avevo visto da molti anni
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1923
di quell'individuo ne avevo avuto abbastanza e non
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1923
fede, ma intanto io avevo rimandato di giorno in
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1923
S. Mi domandò se avevo deciso di lasciare la
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Io gli dissi che avevo degli affari urgenti, delle
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1923
dall'amore. Quando non avevo pensato alla mia donna
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1923
alla mia donna, vi avevo pensato ancora per farmi
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1923
le tante bugie che avevo propinate a quel profondo
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1923
qualche giorno, forse dacché avevo abbandonata la cura, io
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1923
la cura, io non avevo ricercata la compagnia di
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1923
difficile. ¶ Pochi giorni prima avevo avuto in mano il
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1923
una bimba e non avevo avuta per lei che
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1923
giorno prima, quando l'avevo rivista per la prima
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1923
del piccolo corpo affaticato, avevo continuato a vederla una
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1923
accarezzare l'asinello cui avevo procurato un po' di
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1923
il mio affetto paterno, avevo messo nelle manine solo
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1923
non ero guarito ancora! Avevo cessata la cura in
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1923
o poi coinvolto. Io avevo vissuto in piena calma
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pianoterra bruciava e non avevo previsto che prima o
500
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Torino mentre io già avevo perduta ogni speranza di