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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «baita»

nautoretestoannoconcordanza
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cui ero cresciuto: una baita di legno e pietra
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commozione nell’aprire una baita a primavera. Spalancai stanze
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fame a progettare una baita. La immaginò in una
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avevo questo privilegio: la baita in cui abitavo era
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pascolo di fronte alla baita. Benché protette dall’ombra
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sentiero che partiva dalla baita e cominciai a risalirlo
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il prato intorno alla baita. La neve sciogliendosi regalava
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in corrispondenza di ogni baita, c’era una piccola
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terreno. Quello vicino alla baita era stato ripiantato una
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perché, per esempio, la baita dietro alla mia aveva
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da balcone. La terza baita aveva la pianta invertita
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di confini? La quarta baita infine era la più
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in leggera salita, la baita bianca dominava dall’alto
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per il sentiero. La baita con la stalla grande
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si dirigevano verso la baita. La lepre aveva fatto
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consegnato le chiavi della baita, come non fosse nemmeno
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contro il muro della baita che guardava a ovest
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fino al sonno. ¶ Nella baita precipitai di nuovo nelle
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di notte, in una baita isolata a duemila metri
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Davanti alla porta della baita intonarono un coro alpino
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seduto sui gradini della baita a decidere che cosa
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interminabili. Non lontano dalla baita, sull’altro versante della
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spinacio selvatico intorno alla baita, le feci appassire in
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lo steccato e la baita, poi aspettai il pastore
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al pascolo: la sua baita si trovava poco più
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quasi due mesi nella baita, insieme alla primavera stava
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sue uniche proprietà: una baita, un trattore, una stalla
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trattore tornava alla sua baita a duemila metri. Solo
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l’eremita in una baita. In fondo se ero
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il rudere di una baita in mezzo a un
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i primi pascoli, la baita di Gabriele, le radure
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cui stavo tornando. La baita, le mie collezioni di
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aveva risposto. ¶ Giù alla baita era mezzogiorno, e una
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peso poteva essere la baita o la gente che
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riparo. C’era una baita meno malmessa delle altre
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a qualche metro dalla baita, perché temevo di affumicarmi
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intorno a me nella baita. Forse il fantasma di
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bisogno. Infine salutai la baita che mi aveva offerto
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ero di nuovo alla baita. Da lontano si nascondeva
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ore avevamo condiviso, la baita e io? Ero scappato
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sentivo che lì nella baita, di me, non mi
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passava accanto alla mia baita. A un certo punto
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su. ¶ Una visita alla baita ¶ In settembre venne una
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Lucky la soglia della baita ero più preoccupato che
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Lucky sul balcone della baita a leccarsi le ferite
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cacciatore che passava dalla baita ogni mattina. Girava nel
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mi dicevo, pulendo la baita dalle tracce del suo
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giorno a preparare la baita per l’inverno. Nell