Luigi Pirandello, Diana e la Tuda, 1926

la tenda in posa): Basta, per carità! ¶ Sirio (anche

più! ¶ Giuncano: Ma sì, basta! basta! ¶ Sirio: Ferma ti

Giuncano: Ma sì, basta! basta! ¶ Sirio: Ferma ti dico

Tuda: Ah, no no, basta: è quasi, mezzogiorno: mi

dieci minuti, e poi basta. ¶ Sirio: Che vuoi che

farò, sì - e poi basta. ¶ Giuncano: Ah, poi cambierai

cambierai mestiere? ¶ Sirio: No, basta - di tutto. ¶ Giuncano (lo

Tuda: - con lei? ¶ Sirio: Basta, t'ho detto. ¶ Tuda

pentolaccia! ¶ Sirio: E via, basta: lasciale stare. ¶ Giuditta: Ce

qualche altro. ¶ Tuda: No, basta questo per ora. ¶ La

Giuncano: Che pazzie? ¶ Sara: Basta, di scene! - Mi risolvo

Giuncano: - c'è quanto basta, mi pare, per non

più di quella! ¶ Giuncano: Basta andare a guardare là

stesso, piano): Le donne: basta che dicano una menzogna

Sara: Ah, per me, basta. ¶ Jonella: E anch'io

Sì, sì, via! via! Basta! ¶ Jonella: Per me! Io

ma di me, no: basta ormai! Vi assicuro che

subito, trattenendola): No, come basta, signora? no! no! Vorreste

qua! ¶ Sara: No, che! Basta! basta! ¶ Tuda: Ma sì

Sara: No, che! Basta! basta! ¶ Tuda: Ma sì! Perché