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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «bel»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
viandante che gli disse: – Bel giovane, dove andate? ¶ – In
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1956
moglie, tac!, ridiventò un bel giovane e tale rimase
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1956
suo cantuccio. ¶ Finalmente un bel mattino saltò contro l
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1956
a un tratto un bel giovane vicino. ¶ – Non aver
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1956
capì che era sveglia. – Bel giovane, – disse la vecchia
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1956
Finché lui diventò un bel giovane e sposò la
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1956
fornaia aveva fatto un bel lavoro, ma la tessitrice
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1956
fuor della finestra un bel pappagallo. Era un pappagallo
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1956
suo posto trovarono un bel giovane. – Mi perdoni, signor
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1956
signor mercante, – disse il bel giovane, – io sono un
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1956
tentazione di prendere quel bel canarino nel palmo della
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1956
di batista, dicendo: – Mio bel Crin, caro il mio
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1956
Crin, caro il mio bel Crin, ti voglio già
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1956
cerino, e vide un bel giovanotto, che più bello
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1956
presto sposata con un bel giovanotto che stava con
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1956
fecero, e mentre il bel giovanotto era già addormentato
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1956
ragazza gli rispose: ¶ O bel nobile cavaliero, ¶ Quante stelle
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1956
maggiorana? ¶ E lei: ¶ O bel nobile cavaliero, ¶ Quante stelle
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1956
m’hai dato un bel bacino. ¶ Stella Diana, compreso
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1956
la tua maggiorana? ¶ – O bel nobile cavaliero, ¶ Quante stelle
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1956
m’hai dato un bel bacino. ¶ – Per avere una
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la tua maggiorana? ¶ – O bel nobile cavaliero, ¶ Quante stelle
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m’hai dato un bel bacino. ¶ – Per avere una
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1956
la tua maggiorana? ¶ – O bel nobile cavaliero, ¶ Quante stelle
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1956
m’hai dato un bel bacino. ¶ – Per avere una
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1956
mia! – disse. – Guarda che bel regalo che t’ho
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1956
morti tutti da un bel pezzo. ¶ – Be’, cosa vuole
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1956
una casa con un bel terrazzino, e questo terrazzino
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1956
anni vide passare un bel giovane; subito, prese il
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1956
del Re: – Oh che bel granchio, che bel granchio
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1956
che bel granchio, che bel granchio! Papà mio, compramelo
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1956
granchio uscì fuori un bel giovane. Il giovane si
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1956
granchio esce fuori il bel giovane e va a
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1956
essersi messo in un bel guaio, ma la giovane
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1956
porta e vide un bel letto. – Io vado a
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1956
mesi le nascerà un bel bambino. ¶ Il marito torna
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1956
mela e avremo un bel bambino: me l’ha
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1956
deserta, fossimo in un bel palazzo. ¶ E lui, tra
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1956
possiamo trovarci in un bel palazzo con due alberi
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1956
col baldacchino. – Guarda che bel letto! Adesso mi ci
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1956
perché, tu, un così bel giovane… ¶ – Ma no, vi
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1956
condusse a vedere un bel palazzo di cristallo con
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1956
gatto, gli fece un bel sorriso. Lui alzò gli
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1956
il suo giù nel bel mezzo della pianura e
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1956
ringraziarlo e riverirlo. Nel bel mezzo del corteo avanzava
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1956
io vi porto un bel gioiello, ¶ Lo porto per
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1956
fare da queste parti, bel giovane? Non venire dentro
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1956
vedessero. Aveva passato un bel rischio: chi baciava la
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1956
e ne colse un bel paniere. Si mise in
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1956
gli disse: – Cosa fai, bel giovane? ¶ – Bado a tre
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1956
al bosco, vide un bel palazzo illuminato, cinto da
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1956
viva. C’era un bel caminetto acceso e una
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1956
Chi sarà mai quel bel signore che viene da
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1956
per far venire il bel tempo. ¶ – E questa voce
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1956
I calabroni, sentendo quel bel calduccio, vennero fuori e
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1956
che fa venire il bel tempo. ¶ – Ma come volete
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1956
via la bacchetta del bel tempo. ¶ L’Uomo Selvatico
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1956
dal tronco, lasciandoci un bel po’ di pelle e
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1956
vide venir su un bel giovane. – Com’è che
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1956
arrivarono davanti a un bel palazzo. ¶ – Ecco, Stellina, – disse
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1956
palazzo c’era un bel giardino e questo giardino
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1956
si vide portare un bel cappellino, un ventaglio, un
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1956
sedeva per terra un bel cavaliere. ¶ Appena le vide
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1956
che era il più bel figliolo che si fosse
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1956
Re, visto questo gran bel giovane, disse subito di
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1956
e ci rimase un bel po’ a darsi l
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1956
conto suo; finché un bel giorno disse: – Voglio prendere
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1956
trovarono di fronte un bel palazzo, e bussarono per
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1956
una stanza con un bel letto, e sopra un
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1956
Fuori c’era un bel giardino, e il piccolo
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1956
ed era proprio un bel giovinetto. Girando per il
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1956
Le bestie avevano un bel ruggire e girare fin
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1956
gli faceva figli. Un bel giorno il pescatore se
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1956
Il giovane ebbe un bel protestare, chiese che lo
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1956
Assunta: – Io voglio un bel vestito di seta color
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1956
avvicinò e vide un bel palazzo illuminato. Il mercante
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1956
camera dov’era un bel letto ben rifatto, si
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1956
sua c’era un bel cavaliere che s’alzò
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1956
fagioli tutti i giorni! Bel contratto hai saputo fare
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1956
e fabbriche, e nel bel mezzo un palazzo maestoso
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1956
diede alla luce un bel bambino, e nel darlo
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1956
in testa aveva un bel fastello d’erba, e
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1956
Lo vuol comprare un bel tappeto? ¶ Lui disse: – Proprio
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1956
e ci mise un bel po’ per ricordarsi dove
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1956
Il muraglione rinserrava un bel giardino, e l’uccellino
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1956
c’era verso. ¶ Nel bel mezzo degli sforzi di
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1956
ci spiluccava il nostro bel giardino. Che cosa ne
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1956
Re nemico era un bel giovanotto; appena vide Fanta
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1956
vecchia? – Dovette contrattare un bel pezzo; poi il becchino
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1956
al quale verdeggiava un bel giardino. Dalla cresta del
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1956
ha zappato fuori un bel mortaio. Lo solleva, si
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1956
aveva in mano un bel pasticcio ben cotto e
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1956
gli poté dare un bel bacio, e poi gli
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1956
carrozza e scese un bel giovane. – Questo è il
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1956
gli buttò fuori un bel pane, una bottiglia e
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1956
e così fecero un bel pranzo tutti insieme. Finito
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1956
gli chiese: – Dove vai, bel giovane? ¶ – Dalla Maga, a
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1956
di qua per un bel pezzo, e troverai un
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1956
dia la scatola del Bel-Giullare. ¶ – Sissignora, – rispose Prezzemolina
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1956
prendere la scatola del Bel-Giullare. ¶ – Ma non sai
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1956
vide la scatola del Bel-Giullare, la prese, e
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in questa scatola del Bel-Giullare?» e non seppe
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tornarono nella scatola del Bel-Giullare. ¶ Le Fate, quando
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dettero. ¶ (Firenze) ¶ 87 ¶ L’Uccel bel-verde ¶ Un Re era
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1956
tanto mi garba quel bel giovane fornaio! ¶ E la
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1956
dire, vivevano in questo bel palazzo. Tenevano sempre il
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con loro: – Oh, gran bel giardino che avete! ¶ – Maestà
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1956
Dove vai, dove vai, bel giovane? ¶ – Vado in cerca
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1956
e in mezzo un bel palazzo. Davanti al portone
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manca solo l’Uccel bel-verde e hai tutte
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a prendere l’Uccel bel-verde? ¶ – Io, – disse il
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volevano prendere l’Uccel bel-verde. Tra gli alberi
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d’uccelli. L’Uccel bel-verde è quello che
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di uccelli. L’Uccel bel-verde si posò sulla
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giardino e l’Uccel bel-verde gli disse: – Tua
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statue… ¶ Appena l’Uccel bel-verde vide la ragazza
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coi leoni. L’Uccel bel-verde si posò sul
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suona e l’Uccel bel-verde, e i tre
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sorellina portava l’Uccel bel-verde su una spalla
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a tavola, l’Uccel bel-verde disse: – Manca una
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mancava, ma l’Uccel bel-verde continuava a dire
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cucchiaio, quando l’Uccel bel-verde disse: – Solo quello
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pietanze che l’Uccel bel-verde beccava, e si
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Adesso sentiamo l’Uccel bel-verde cosa ci racconta
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il Re. ¶ L’Uccel bel-verde saltò sulla tavola
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in fronte. L’Uccel bel-verde continuò a parlare
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e disse all’Uccel bel-verde: – Uccello, ora che
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Poi disse: – Prendete questo bel paniere grande, legatelo alla
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quel giorno ebbero un bel daffare a nascondere tutti
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la ragazza ricamò un bel paravento. La vecchia lo
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suo dito. ¶ – Oh, che bel figliolo! Mettetelo a lavorare
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questo? ¶ – Sì, è un bel pavone. ¶ – Finché non trovo
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Dove abita? ¶ – È un bel giovane che veste come
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a dritta, troverà un bel palazzo, dica alle guardie
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e ordinarono il più bel bastimento della flotta. ¶ – Per
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far sì che quel bel Re, invece della Principessa
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giorno si fece un bel pranzo, e anche il
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c’era pronto un bel pranzo. ¶ Quando le sorelle
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cavallo: veniva avanti un bel giovane e si fermò
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disse: – Che stai facendo bel figliolo? ¶ E lui: – Faccio
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cacanido! Sono stato un bel bue a crederti e
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c’era cresciuto quel bel palazzo mai visto prima
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padrino dovette penare un bel pezzo per districarsi. Quando
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alle Regine: – Oggi fa bel tempo davvero, andiamo a
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alla luce ognuna un bel bambino maschio. Erbe e
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e le apparecchiarono un bel pranzo. Dopo mangiato, s
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io!», pensò. Prese un bel fascio d’erba da
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Andò, e piombò nel bel mezzo d’un gregge
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uomo carponi in terra. – Bel giovane, – gli disse, – che
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porgendogli un anello: – Te’, bel giovane, giacché sei stato
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arrivati invitarono a un bel banchetto i parenti e
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si trasformò in un bel cavallo con la stella
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trova un cavolfiore: un bel cavolfiore grosso grosso. Tira
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ti voglio fare un bel regalo –. Prese il più
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abito di seta, un bel fazzoletto grande, un paio
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se la sposò un bel giovane. ¶ E così stettero
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il mare. Ebbe un bel gridare, un bel supplicare
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un bel gridare, un bel supplicare per pietà! per
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Pietrino, don Saveruccio, ogni bel nome che sentivano, se
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si riunissero le Fate. ¶ – Bel giovane, perché sei così
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si trasformò in un bel bambino con una mela
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finestrino s’affacciò un bel giovane che le disse
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a rivedere il suo bel viso, e piangeva. ¶ Intanto
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si svegliò. ¶ – Oh, che bel sonno ho fatto! – disse
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Oooh, chi compra un bel telaio d’oro con
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Oooh, chi compra un bel telaietto d’oro, con
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schiacciò: ne uscì un bel canestrino d’oro, con
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Oooh, chi compra un bel canestrino d’oro, con
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le comparve davanti un bel vecchio e le disse
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sono fatto proprio un bel pranzetto! ¶ – Ora vediamo. Braccio
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Ciccillo, vedi là quel bel Sett’abito? – (Lo chiamava
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aveva già fatto un bel pezzo di strada. Tornò
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di rosa. Fecero un bel pranzo e restarono tutti
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La Principessa comandò un bel palazzo in faccia a
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vossignoria mi porti un bel ramo di datteri in
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vide di là un bel giardino, con ogni sorta
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mangiare per miracolo. Un bel giorno passa un fruttivendolo
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era il maggiore, un bel giovane, a nome Baldellone
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Te’! – e comparve un bel cestino di fichifiori maturi
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preziose: io voglio questo bel giovane per sposo. ¶ Il
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la Reginella vide un bel giovane. Gli chiese: – Avete
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a nozze con un bel vestito da sposo, e
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suoi occhi. Invece il bel palazzo c’era sempre
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figlio caro, un così bel palazzo avevate e non
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e ne fece un bel mucchietto, che il Sor
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com’era, pareva un bel cavalierino. ¶ Appena sbarcata, cominciò
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aveva potuto conoscere questo bel viso, e ne aveva
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La mise in un bel vaso, e l’annaffiava
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e le diede un bel brodo caldo. ¶ Torna il
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restar digiuno. Dopo un bel pezzo ch’era lì
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e quando sono nel bel mezzo del gioco, afferrare
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botola s’affacciò un bel giovane. – Bella ragazza, – disse
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notte, le nacque un bel bambino, e una cameriera
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alla Regina: – Maestà, che bel bambino che ha avuto
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moglie è nato un bel bambino? Vuoi venire a
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e lì nacque un bel bambino maschio. ¶ Venne il
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acqua mia berrà ¶ Un bel lupo diverrà. ¶ Il fratellino
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lo fece diventare un bel giovanotto, perché intanto era
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O comare, guarda che bel fungo! – Si chinò e
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stesso col tuo più bel vestito, t’affacci alla
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affacciò col suo più bel vestito, e chi passò
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del topo vide un bel giovane. ¶ – Sono io il
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Conte Pero, il più bel cavallo che ci fosse
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1956
Così continuò per un bel pezzo a parlare con
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riccone: abitava in un bel palazzo, con tanta servitù
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e ne colse un bel paniere. Si travestì da
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casa ognuno con un bel sacchetto di danari e
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1956
albero e trovarono un bel sacco di monete d
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1956
i Padri fanno un bel pranzo! – E Fra Ignazio
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1956
moglie affacciata con un bel giovane, e lo carezzava
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1956
Sotto forma d’un bel giovanotto, vinceva tutti alle
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1956
le versioni dell’Uccel-bel-verde – per cui rimando
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1956
Abruzzo (DEN. 42). ¶ 87. L’Uccel bel-verde da IMBR. 6, L
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1956
titolo gozziano L’Uccel bel-verde che è pure
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1956
e Belsole da ZAN. 29, Bel Miele e Bel Sole
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1956
ZAN. 29, Bel Miele e Bel Sole, Roma. ¶ È uno
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1956
cantari (per es.: Il bel Gherardino) e delle fiabe
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1956
Cenerentola si veda il bel saggio di BEATRICE SOLINAS
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1956
gli stracci è un bel momento teatrale, e tutto
220
1956
e il Cantare del bel Gherardino». ¶ Motivi simili in