Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

lampo e ricordai. La bella signora bionda e pallida

Agata mormorò: ¶ — Come eri bella, mamma!... ¶ E la guardò

cuore. Sul telaino la bella iniziale del trecento, a

cui uscio, nella sua bella targhetta di ottone, che

quel mattino: quindi più bella e soave, per me

occhi verdi della sua bella figliuola?... ¶ E la ragione

salutavano, leggermente invidiosi della bella figuretta bianca che tenevamo

di sfuggita la mia bella compagna e certo la

telescopio, perchè osservassi una bella nebulosa che egli stava

aveva appunto questa tua bella età precisa quando a

paese, in quella tua bella Toscana: tre lunghi anni

quando mi colpì una bella figuretta snella e bionda

innamorassi sul serio della bella signorina pisana? Ella notò

ma buona e tanto bella; il padre dapprima si

era trovata dinanzi una bella signorina bionda di diciassette

quella, non altra, la «bella sorpresa» che gli aveva

corso dietro a quella bella signora con le ali

svolazzi del manto della bella signora che s’è

l’attenzione. Erano una bella donna, giovane ancora e

era stata presa dalla bella idea di stabilire lì

la sposa. Era una bella giovane prosperosa e molto

triste novella che la bella fanciulla era già sposa

suo amore per la bella e nobile fanciulla (alla

tozzo maniero dalla sua bella villa giù nel piano

marchese della Torre – la bella Giselda diveniva la castellana

marmo dorme. Come è bella e bianca e fresca

occhi si posano sulla bella dormente circonfusa di luce

Lo guarda sdegnata la bella e fa schermo al

bronzo e supplica la bella.... Talvolta egli fa mostra

stagno, a guardare la bella che si riaddormenta e

camposanto: – Marietta! – E una bella ragazzina bionda corse saltellando

Mi sentivo commosso. ¶ La bella ragazzina bionda s’era

Allora ella colse una bella rosellina bianca con le

ancora uno sguardo alla bella collina serena, tutta verde