Melissa Panarello, La bugiarda, 2013

Dalla cenere rinasco più bella. ¶ UCCALAMMA ¶ Parte prima ¶ Uno

dire? Cosa dovrei fare? ¶ “Bella Melì! Te stimo!” ¶ Io

com’è Valentina? È bella?” ¶ “Valentina è bellissima, intelligente

bene. ¶ “Tantissimo.” ¶ “E sono bella?” ¶ “Sei la mamma più

Sei la mamma più bella di tutto il mondo

io come sono?” ¶ “Sei bella.” ¶ “Ma bella bella o

sono?” ¶ “Sei bella.” ¶ “Ma bella bella o bella e

Sei bella.” ¶ “Ma bella bella o bella e basta

Ma bella bella o bella e basta?” ¶ “Dai, sei

e basta?” ¶ “Dai, sei bella!” ¶ Aveva occhi come gioielli

conosciuto un commercialista di bella presenza con scarpe lucide

facevano sentire adulta e bella, perché fra noi nasceva

avrebbe detto quanto era bella. ¶ Ovviamente non sapeva niente

ed era ancora più bella. ¶ “Ok, ho capito. Se

fronte casa. ¶ “E dimmi, bella maialina, me li leccheresti

casa mia, grande e bella, dove mia madre non

famosa perché ha una bella voce, non perché ha

Hai visto, Simo, che bella la copertina di Van

sorella, convincerla che fosse bella, che doveva fare l

un tetto ¶ Uh che bella favola! ¶ Ogni giorno mi

ancora a convincermi. ¶ Era bella, esattamente come l’avevo

di non essere abbastanza bella, interessante, intelligente per meritarmi

forse per lui ero bella tanto quanto lo era

nostra vita, ed era bella. ¶ A Capodanno informai i

abbraccia, è calda, è bella, mi stringe contro il