Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

voluto andare da Albertina benchè avesse pensato molto spesso

lasciare anche quel sentimento benchè fosse la sua sola

non gliene importava nulla; benchè la tentazione per la

più; si allargava sempre; benchè restasse uguale. Poi, la

poi decise di andarsene; benchè n’avesse una specie

restare chiuso in casa, benchè la folla gliene facesse

umidi e rossi. ¶ Dario, benchè temesse di non essere

gente sdraiata o seduta, benchè piovesse ancora. In cima

dirgli qualche parola affettuosa, benchè temesse di passare da

e lucente, che scottava benchè sotto due file di

Dario era ancora stupito, benchè sentisse ch’era per

disperazione amareggiava la sensualità; benchè non credesse più alla

potuto dimenticare. ¶ CAPITOLO VIII. ¶ Benchè avesse dormito come da

sue ossa. I denti, benchè lavati, erano del colore

meno finire il caffè, benchè desse un’occhiata al

con le chiome rotonde, benchè fossero radi e quasi

in tempo a decidersi; benchè avesse già tirato giù

Ma Dario era triste; benchè la sua anima s

Monte Mario, tutto nero; benchè ci fossero alcuni lumi

testa, evitando di guardarlo, benchè le paresse di vederlo

volta, fosse per disfarsi benchè si riserrasse subito. ¶ Era

che ora era fermo, benchè non pascolasse. ¶ Due pecore

farsi vedere da Dario; benchè sempre di più le

essere ancora completamente sorda; benchè non avesse mai più

voluto incontrare qualche amico; benchè fosse come geloso della

si fosse mai inteso; benchè fossero amici. Da Pistoia

volentieri, alle sue amanti; benchè ora sospettasse che fossero