Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

dicevano così, aveva imparato bene la pronuncia) sanguinolente, pallidi

Romani. Desiderava capirla presto, bene, questa città che l

di Roma. A fissarle bene si rivelavano pezzi di

papài, visto che riusciva bene, decise di farle cominciare

posto loro. Sarà un bene per tutti.» ¶ «Anche per

non riusciva a dir bene il proprio nome). «Lenòr

Non si scoraggia. Promette bene.» ¶ Suo padre, talvolta, la

forse voleva dire “Sta’ bene, stammi bene”: “Cuide-se

dire “Sta’ bene, stammi bene”: “Cuide-se”, non “Fique

Ma certo» approvò titìo. «Bene. Credo sia giunto il

Scosse la testa. ¶ «Non bene. Non bene» disse. «È

testa. ¶ «Non bene. Non bene» disse. «È troppo gonfio

mundum ire quomodo vadit. Bene semper dicere de Priore

tende a cambiare. In bene, almeno sembra. La Chiesa

ed era stato un bene: si sentirono liberi, sereni

capire. La voglio conoscere bene. Presto. Non mi muoverò

quattro erano intonati, facevan bene controcanto, accompagnamento, persino le

Calabria”.» ¶ «Per me va bene solo come prova di

questo senso potrebbe andar bene.» ¶ «Se fosse come sua

cresce dappertutto. Non so bene donde sia venuta, né

per me non va bene. Proprio no.» ¶ 3 ¶ «Per me

casa non s’andava bene. Le famose patenti di

Cassano. Mamãe non stava bene. Spesso impallidiva, portandosi lo

Libertà dello spirito va bene, ma prima d’ogni

un grano: se andava bene si pagavano le spese

preti, tiranni, e fanno bene. Vincenzo dice che se

setta che vuole il bene universale? Non devo pensare

lazzari sì, a pensarci bene. Oh no, per carità

Inferno. Si può far bene se s’è perso

noi ha realizzato il bene proprio. Allora ci occupiamo

supplicò, rivolta non sapeva bene a chi. Poi pensò

povera, volenterosa forza del bene, la quale faceva del

so. Se mi vuoi bene, non mi tormentare.» ¶ Una

Luigi Gonzaga!». ¶ Le voleva bene, nonostante tutto. Talora rideva

Erano cari, le volevano bene. Nella casa infelice, in

guadagno: doveva interrogarsi, riflettere bene sulla propria vita, senza

contento di vederti. Stai bene. Molto bene.» ¶ «Ti ringrazio

vederti. Stai bene. Molto bene.» ¶ «Ti ringrazio.» ¶ Si rinfrancò

intelligenza, della luce, lavoravano bene: erano loro a manipolare

Non lo aveva visto bene, negli ultimi tempi. Smagrito

levò pigramente. ¶ «E va bene, don Ettore. Forse avete

madre. Magari non sta bene” pensò, con preoccupazione sincera

vovó, purtroppo, non vennero bene: s’asciugavano a chiazze

Il caffè era venuto bene. Ne aveva pressato molto

quietamente: «Cerco di far bene». ¶ Poi Pascual disse che

In fondo siamo cascati bene. Ascolta: noi gli diamo

premuroso. ¶ «Non ti senti bene?» domandò, prendendole una mano

che è allegro, sta bene, gode dentro me suo

va: forse non sta bene, ha assorbito un veleno

il Vesuvio: aveva visto bene le terribili fontane rosse

i complimenti quando cucinava bene. Sorrideva alla moglie. Una

pilastri. ¶ Era venuta proprio bene. Una plaga verdissima, fresca

che persone eleganti, per bene: usseri rossi e argento

quel basso? Qua starai bene, pulita.» ¶ Graziella non rispondeva

disse. «Con me starai bene. Però m’hai da

vostri amici vi vogliono bene. Ora che siete padrona

gli erano andate così bene: continuava a fare il

sciupata. Ma ti vedo bene.» ¶ «Tu stai bene» fece

vedo bene.» ¶ «Tu stai bene» fece allegramente. «Solo che

passata. Però ti ringrazio.» ¶ «Bene, ascolta. Fra sei mesi

e profondi. Le sta bene sì il vestito neoclassico

che Cirillo disegnasse tanto bene. Ma forse le illustrazioni

ormai tutti grigi... Va bene che adesso usa pure

anch’io vi voglio bene, perciò posso parlarvi apertamente

napoletano da ragazzo per bene le inflessioni più volgari

scrutandola. ¶ «Anche voi state bene, don Eduardo.» ¶ «Come vecchierelli

Non mise tasse, stavano bene tutti. C’era vita

Napoli, al momento, va bene. Manthonè,» ordinò «tu la

tre ore! E va bene. Il fiore. ¶ 3 Chi sono

chiudiamo. ¶ 14 Don Carlo, sentimi bene. Questa è l’ultima

minuto, pallido. A esaminarlo bene, però, emanava fascino, per

sottile, un po’ leziosa. ¶ «Bene. Quando farete vostri quadri

Curare i corpi va bene, ma esistono malattie che

la casa. ¶ Sta abbastanza bene, forse potrebbe uscire. Desidera

tutti. ¶ «La rivoluzione va bene,» ride Ciaia «ma fa

cuffiara, calzandoglielo. «Va proprio bene per capelli come i

il Caffè. Si sta bene, sì. Al largo s

generazioni future.» ¶ «E va bene. Li vedranno quelli che

Non lo so. Gira bene il cucchiaino. Bisogna creare

incerta. ¶ «Ma occorre star bene attenti al tipo di

insiste lui. «E va bene. T’hanno tolto il

nulla. Però, quando stai bene, ti faccio cambiar casa

preti e monache. ¶ «Fate bene all’anime de lo

popolare lo parla proprio bene. «Allora, tu t’ammocche

a Ripetta. ¶ 4 ¶ Si sta bene al Grottone. Esistenza scandita

e il popolo sta bene. Vogliono aiutare pure noi

tu.» ¶ «V’hanno accolti bene?» ¶ «Da fratelli. Ci han

d’accordo con voi.» ¶ «Bene» ride Sanges. «In cambio

Anche Moliterno ne parla bene, nonostante i soldati di

ricominciava a non sentirsi bene. I disturbi nervosi, il

accorsa a tumultuare. ¶ Ricorda bene quasi tutto, parole, gesti

m’intenda.» ¶ «Quindi fareste bene a tacere» redarguiva. ¶ L

salotto di vecchiotti per bene. ¶ «Abitate al Grottone di

un’esitazione aggiunse: «Sto bene. Tua Lenòr». ¶ La sorvegliante

di metterlo ai ferri.» ¶ «Bene. Bene» brontola Michele. Ripiomba

metterlo ai ferri.» ¶ «Bene. Bene» brontola Michele. Ripiomba nel

autrefois.» ¶ «Chiara non sta bene» interviene, deciso, Gennaro, quasi

Championnet, invitarlo a trattar bene la popolazione, per non

piedi per terra.» ¶ «Va bene» annuisce Lauberg, un po

questione pregiudiziale!» ¶ «E va bene. Siete d’accordo che

scendere, per qua va bene. Ma a salire... Per

fucilano.» ¶ «Questo non è bene» osserva, aggrondata. «Non serve

in pantaloni. Ragazzini vestiti bene agitavano piccole bandiere repubblicane

scusare si non parlo bene italiano. Però io voglio

che si son battuti bene. Onore ai Napolitani eroi

Capeto! Per il resto bene. I lazzari avevano ammirato

immobili. Ciò non andava bene. La parte più eccitante

inchiostro non ha preso bene in vari punti. Soprattutto

il giornale è venuto bene. L’articolo d’apertura

fatto vivo a dirle: “Bene. Male. Uno schifo”. ¶ Sì

approvazione, ma le vogliono bene, il bene acceca. Perché

le vogliono bene, il bene acceca. Perché Astore non

propria tavola! Si trattan bene i cittadini di Francia

labbra di Sanges. ¶ «Va bene» annuisce Cuoco, cavando nuovamente

sola.» ¶ Il caffè viene bene, tirato, don Vincenzo le

un mondo quieto, fantastico, bene ordinato secondo i primordiali

italiano. «La fraternità va bene, ma con un po

entrati in Italia.» ¶ «Va bene! Va bene!» scatta Gennaro

Italia.» ¶ «Va bene! Va bene!» scatta Gennaro, irritato. «E

tela cerata verde. Sfilano bene, con aspetto marziale. Trascinano

morire qui. Lo sa bene anche lui che moriremo

voluto costruire non distruggere. Bene. Lasceremo almeno un bell

nel male e nel bene.» ¶ La notizia della partenza

Paghiamo tutti. ¶ «Avete fatto bene» gli dice. «Ve ne

d’esitazione. ¶ «Forse sarebbe bene che la notizia venisse

fine le pare vada bene così: «Una nostra egregia

resto di niente. Sarebbe bene prepararsi, ha ragione Luigi

che le ha voluto bene. Ha desiderio di fargli

Luigi? Meu Deus, sta bene. ¶ «Come va?» ¶ Cirillo allarga

avanzare. Ora si vede bene cos’è: un morto

segno sullo scartafaccio. ¶ 6 ¶ Sta bene qui, nella stanzetta al

semplicemente il trionfo del bene.» ¶ «Allora è un bene

bene.» ¶ «Allora è un bene che ci ammazzino tutti