Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

ammendar, se non col brando, in campo, ¶ quel fatal

a cerchio il mio brando; ampia lor prova ¶ col

il mio stanco languente ¶ brando: quand'ecco, in men

aspettar: più val suo brando, ¶ che mille aiuti: egli

tuo, vano il mio brando. ¶ Ildovaldo ¶ A me fortuna

andrai. ¶ Ildovaldo ¶ Per questo brando io 'l giuro. ¶ Mi

a te miete il brando mio, tu serbi, ¶ il

aure respiro, e il brando cingo? ¶ Colma ho ben

te serbare: il tuo ¶ brando, il valor, la vita

Almachilde? oggi il mio brando ¶ vivo il serbò: dov

sia ingrato, il mio ¶ brando il può spegner oggi

alta fama, e il brando, ¶ l'invincibil suo brando

brando, ¶ l'invincibil suo brando, egli a me serba

questo; ¶ ma questo è brando di guerrier; sol meco

sol meco ¶ resta il brando; costor spariscon tutti ¶ a

Non che il suo brando, il guardo ¶ puoi sostener

notturno sangue ¶ macchiato il brando mio, sì che al

sì che al tuo brando ¶ or misurarlo io possa

già gli ho del brando la invincibil destra: ¶ or

cosa ei dal mio brando. Invano ¶ pugna in campo

te prima ho il brando. ¶ Vieni; di queste abbominate

nome tu, depon quel brando. — ¶ Almachilde ¶ Eccomi inerme... ¶ Rosmunda

atto d'avventarsi col brando a Rosmunda. ¶ Rosmunda ¶ Guardie