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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «buon»

nautoretestoannoconcordanza
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Perché passeggiava così di buon’ora in una vettura
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del sole, comperai un buon cavallo e galoppai ogni
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mancia. Gliela diedi di buon grado; egli mi domandò
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Io mi svegliai di buon mattino; prima d’aprire
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qui domani più di buon’ora, – sussurrò Tortaniello, – e
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riguardo alle intenzioni del buon curato. Egli non sapeva
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che Tortaniello era un buon figliuolo, pieno di rispetto
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molta grazia; mentre col buon italiano, che comprendeva poco
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acquavitaio che girava di buon mattino, poi arrivavano successivamente
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parola; nel momento di buon umore, diceva in dialetto
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storia. Ella acconsentì di buon grado, ed io le
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giorno mi obbedì di buon grado. Il mattino seguente
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d’affetto, e di buon senso. Tortaniello, infatti, aveva
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un capo mio amico, buon giovane se si vuole
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erano offerte con tanto buon cuore! ¶ – Queste guardie nazionali
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diavolo quando è di buon umore, ha un brevetto
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prendere la forma di buon italiano. Tuttavia in capo
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accontentarmi perché sono un buon diavolo, tuo figlio non
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vede quasi mai di buon occhio che il figlio
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potersela cavare così a buon mercato. Io però credo
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Angelo. ¶ Domenico mangiò di buon appetito, e parve in
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in ispalla, pareva di buon umore. Andava scalza poiché
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il pittore mi augurò buon viaggio. Prima di tornarsene
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dato al ragazzo un buon consiglio; niente era più
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qui non c’è buon’aria né per me
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Presto. ¶ – Restiamo, – rispose il buon ladrone, che non mancava
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si voltò per dirci buon giorno. Il luogotenente aveva
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briganti. ¶ – Per far che, buon Dio? ¶ – Per sposare Carmela
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in una mano; era buon segno. Faceva quel gesto
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Carmela? – chiesi io al buon vecchio. ¶ – Ah! Voi non
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aria; questo è un buon posto, costa dieci lire
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nulla, glielo diede di buon grado, e rientrò nei
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piccino si metteva di buon’ora al lavoro, e
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costruito da Carlo III, buon principe, ma un po
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lui come d’un buon giovine, d’un bell
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istrumenti musicali. Aveva pure buon cuore, ed accolse di
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cuore, ed accolse di buon grado Reginella; è vero
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di pane. Essa aveva buon cuore del resto, ma
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La sora Placida aveva buon cuore, ma ripeteva spesso
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Monte Vergine. Partirono di buon’ora colla prima corsa
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in promesse, che il buon uomo poi non pensava
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Monte Vergine. Che fare? Buon Dio! Che fare? Non
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per sette anni; il buon curato non faceva che
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sora Placida, sempre di buon cuore, si grattava la
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che è domenica, di buon mattino, a Pompei. Vedremo
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e disse lentamente in buon italiano per esser compreso
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di Pallone, ma fece buon viso, ed anzi accettò
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d’innamorato, – mormorò il buon curato. – Noi sappiamo cos
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l’effetto d’un buon bicchiere di vino generoso
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al prete che il buon Dio non esiste. ¶ – È
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le donne. Se il buon Dio esistesse, voi mi