Rossella Bernardi, Il lato oscuro, 2010

Prologo ¶ C’è un unico istante

gelo delle piastrelle, non c’è troppo caldo o

coscia. Lo guardo rivestirsi. C’è qualcosa di molto

e insaziabile. E poi c’era l’odore, quell

uno scherzo. Ma non c’è ascensore, né portiere

di Thomas Mann. ¶ Poi c’è la questione, spinosa

È venerdì pomeriggio e c’è un consiglio d

e nervosa e non c’è traccia di sorriso

i debiti... ma cosa c’entra con te quel

all’interno del destro c’è un tatuaggio che

anche conto che non c’è modo di rifiutare

visto che Nicola non c’è ed io sarei

sento un piacere intenso, c’è qualcosa d’inspiegabile

geografia. Dietro la nuca c’è tatuato un nome

un nome, piccolissimo, “Falco”. ¶ C’è qualcosa di assolutamente

ancora fatto sesso?” ¶ “Perché, c’è una scadenza?”, il

Ma allora perché? Cosa c’è che ti attira

che sulla sua schiena c’è tatuato un enorme

rifiutare...” ¶ “Ah, certo, non c’era modo! Ma com

ragazzo, di normale non c’è proprio niente... ¶ Sono

ne pensi di Marco?” ¶ C’è un’ombra d

i miei ragazzi non c’è futuro, non ci

in queste serate non c’è alcun controllo tra

lato della bocca. ¶ Dentro c’è l’abituale atmosfera

in un cielo ventoso: c’è una dinamica misteriosa

stanno vicini, incollati e c’è una familiarità nei

il centro del locale. C’è un gruppo di

box già so chi c’è. I due bagni

su cosa stia succedendo. C’è un concerto di

fanno più rumorosi e c’è un piccolo sospiro

niente d’interessante.” ¶ “Ma c’era gente, ragazze?” ¶ “Le

una noia mortale. Non c’è conversazione, non c

c’è conversazione, non c’è ironia, tolto dal

partecipe e quindi non c’è lubrificazione e ogni

è di sgradevolezza estrema, c’è qualcosa di rigido

ottima posizione... sì, beh c’è stata quella brutta

e nei suoi occhi c'è quella luce fosca

una mano sul ventre. C'è qualcosa di straordinariamente

Capitolo 9 ¶ Il venerdì successivo c’è l’abituale appuntamento

per esperienza che non c’è modo di fermarla

che illuminano l’ambiente. ¶ C’è una specie d

emetteva ad ogni respiro. ¶ C’è un sole pallido

inviterò io stessa Ignazio, c’è una mostra aperta

non mi convinci. Se c’è qualcosa, io sono

te lo giuro...” ¶ E c’è un singhiozzo a

mancato nulla perché nulla c’era da raggiungere, tranne

memoria i contorni e c’è una grande dolcezza

Ha le dita appiccicose, c’è il mio sangue

giorno e Fabio non c’è più. Deve essere

dei nostri corpi, non c’è il perpetuarsi di

mi scrutano indagatori, non c’è sorriso sulle sue

di un mese e c’è persino suo padre

per tutto questo...” ¶ “Non c’è motivo, lo sai

metà pomeriggio e fuori c’è un bel sole

un’altra e non c’è bisogno di avere

dentro un’altra vita. C’è ne è una

donna come te. Sai c’è la casa dei

chiamare i Chiorino e c’sono qualche collega dell

al centro del giardino, c’è sistemato un minuscolo