Marco Drago, La vita moderna è rumenta, 2012

un dosso e lì c’è il paese, sulla

toccano perché in mezzo c’è la collina di

tra i due paesi c’è la celebre “Curva

della Valle Belbo. Non c’è il lusso cafone

di Canelli e Nizza. C’è una civiltà contadina

del sud del Piemonte c’è Serole. In questi

colline a trecentosessanta gradi. C’è una torre arcigna

Per chi? ¶ A Roccaverano c’è la famosa robiola

è la famosa robiola, c’è un pittore inglese

è un pittore inglese, c’è perfino una giornalista

sale verso una piazza, c’è un ristorante dignitoso

di casa perché non c’erano case vicine. Niente

quanto lo sia adesso: c’erano meno case e

quindi più ombra quando c’era il sole e

vicino.2 ¶ Vicino a Rotta c’era la famiglia Canepa

verso Canelli, ora non c’è più. Non c

c’è più. Non c’era una costruzione in

Berruti e Bertola e c’era questa foto molto

cassinaschese immortalata sul giornale. ¶ C’era anche un barbone

due chilometri dal paese, c’è stata una casa

volta dopo che lui c’era andato, c’era

lui c’era andato, c’era piscio ovunque… nella

ovunque… avete presente quando c’è un tubo di

strappppp... l’ho rotto. ¶ C’era forse un fondo

nel 1978-’79. ¶ Angelino ¶ A Cassinasco c’è questa pasticceria, da

spelonca orrenda. Angelino, Angelo C. da Alcamo, abitava lì

soprannomi azzeccati per tutti. C’era la “Madre Badessa

Più miserabili di Tajoli c’era solo D’Andrea

mi fermò dicendo che c’era sua madre per

grande casa di Stefano (c’era posto comodamente per

per tutti (a tavola c’erano fisse sette persone

Tosca ¶ Quando a Cassinasco c’erano i negozi, si

stava bene. Adesso non c’è praticamente più niente

cui, in Piazza Caracco, c’erano due negozi di

cui in un negozio c’era Carla e nell

Nell’appartamento di sotto c’erano i due nonni

allora: sul mercato non c’erano molti gadget che

adesso pare impossibile: non c’era riscaldamento, si usavano

troppo estrema, quindi non c’erano tracce del rockaccio

siamo comportati bene. Non c’erano vicini, per cui

per gli schiamazzi, che c’erano, oh se c

c’erano, oh se c’erano. Tutti avevamo un

sera, quando ancora non c’era il Maltese, l

una famiglia in cui c’era solo la madre

con la destra non c’entrava niente. Seguaci di

Più forte di Ercole c’era solo Maurizio Berruti

ha giocato anche in C1 o C2 negli anni

anche in C1 o C2 negli anni ottanta. Era

eravamo infinitamente più scarsi. C’era Massimo, il figlio

B. (da Savona), Daniele C. (da Torino) e Massimo

un corridoio. A sinistra c’è la casa dei

dei Cocino, a destra c’è un edificio vecchio

diroccato. L’insegna però c’è ancora. “Night Club

mezza età piuttosto brutte. C’erano italiane, sudamericane e

ricordo affatto il nome. C’è un motel, col

si pronuncia, con la C esplosiva e la S

dove Uaz, Cesare, Sergio C e Filippetti avevano passato

alberi battezzati oralmente, non c’erano cartelli stradali, era

distinguere i due Fabio c’era “Fabio d’Elvira

distinguere i due Silvano, c’era “Silvano Pacelli” (cfr

distinguere i tre Piero c’era “Piero del Sindik

d Nandein”. ¶ Però poi c’erano i soprannomi nuovi

sostituì è quello che c’è ancora. È a

della chiesa mentre dentro c’era la funzione di

a mia madrina Franca, “C’è una ragazza nuova

storico Beppe e poi c’erano decine e decine

palle sta musica, non c’è qualcosa tipo gli

venerdì perché a Canelli c’era il mercato. L

anche il telefono pubblico, c’era una cabina insonorizzata

Nel retro del tabachein c’era quello che ora

Entravi e di fronte c’era la cabina telefonica

piena di giocattoli, proseguendo c’era il ripiano dei

compete al tabaccaio. Ma c’era proprio di tutto

al posto del tabaccaio, c’è una farmacia aperta

giorni alla settimana. Prima c’era stato una specie

tabaccaio in quei locali c’era il negozio di

gas dei tabaccai prima c’era il macell e

al bar. ¶ Insomma, quando c’erano te ne accorgevi

la Polonia è forte, c’è Lato, c’è

forte, c’è Lato, c’è Deyna, c’è

Lato, c’è Deyna, c’è Tomaszewsky. Io adesso

nemmeno una, e poi c’è Gerd Müller! ¶ Al

e rimbombante, mentre quando c’era la festa e

di teatro. ¶ In piazza c’era il banchetto del

si direbbe oggi. Poi c’erano altri banchi di

e ammogliati. Al campo c’era la folla delle

collina del cimitero, non c’era niente su cui

negli anni dell’adolescenza, c’era sempre la speranza

trascorrere l’agosto. Quindi c’era sempre il dubbio

ero giovane io, non c’era niente. Adesso che

era niente. Adesso che c’è tutto, io sono

Oltre al juke box c’era un flipper e

zero. Il biliardo non c’era, è una novità

come bar sulla piazza, c’era stato il bar

non ci sia, ma c’è. ¶ La noia dopo

tu. ¶ Fuori dalla finestra c’è il buio del

catena vicino alla cuccia. ¶ C’era anche un cane

erano altri. Ancora oggi c’è il cane di

castello ¶ A Cassinasco non c’è l’ombra di

freddo lì sopra, e c’è sempre vento forte

posto dello spiazzo erboso c’è una piattaforma che

salire al castello adesso c’è una splendida salita

dov’eri prima... Fulvio c’era sempre, in quelle

rassicurante, a smontare quanto c’è di fantasioso nel

in piazza dove adesso c’è il Maltese, era

Abbazia di Masio, dove c’era la Luna Turca

nei modi più vari. C’era chi spargeva in

vedere i Blue Alternativa c’era sempre un sacco

ma ai bei tempi c’era uno spartano strato

più schifo. E mica c’erano le luci gialle

adesso, di sera. No, c’erano dei lampioni dell

poteva leggere, al Maltese. C’erano riviste bellissime, lasciate

non entrava nessuno, non c’era letteralmente nessuno nel

della piazza, dove prima c’era stata per breve

caratteristica di Bruno, Silvia & C. è sempre stata la

Se anche lì non c’è nessuno, allora provi

ne sarei così sicuro. C’era quindi mescolanza di

come maestra o comunque c’erano nipoti, cugini, parenti

Cassinasco. Prima era dove c’è adesso il negozio

per rilassarsi, in fondo. ¶ C’è un disco solista

andare a Cuba? Là c’è ancora il comunismo

ovviamente sotto l’albero c’era l’imitazione tarocca

squadre: con la scatola c’erano i “rossi” e

per noi reali e c’erano i campioni e

quasi nascosto. Sulla macchina c’era Federico, che si

al posto di questa c’era il noccioleto che

tempi, a fine agosto c’è la festa a

alla finestra dove adesso c’è il banco nuovo

da Dario, in cui c’è Federico con un

pietra di una cascina. C’era una birreria a

dei sogni di Bubbio, c’era ghiaccio andò dritto

di sotto, la stalla: c’era tutto il quel

nel paese. E poi c’era il mulino. Il

che sorgeva dove adesso c’è l’aiuola lunga

Castello”, nientemeno. Su Bruna c’è da dire che

si fermasse qualcuno. Non c’era il Self Service

Sì sì vado, non c’è bisogno che me

farti fare qualcosa, non c’era verso. Insisteva come

Pietro, so che Bruna c’è, che ha un

che fa schifo. Ormai c’è. Prova un po

Anche in questo caso c’è poco da fare

l’apertura della birreria. C’è una contraddizione fortissima

Il paese che non c’è più, quello che