Alessandro Baricco, City, 1999

esatti, dodici. ¶ – Senti Gould, c’è mica tua mamma

Grazie. ¶ – Non è che c’è tuo padre nei

in coda, alla cassa c’era un vietnamita, non

dentro la tavola calda, c’erano cinque o sei

di pompa di benzina, c’era uno vestito tutto

ed è chiaro che c’era solamente da pensare

bello. Assurdo, no? ¶ – Strano. ¶ – C’è da vergognarsi a

Sì. ¶ – E lì non c’è nessuno che ti

Quale telefonata? ¶ – La telefonata. C’è un ragazzo in

una immobilità – il silenzio. ¶ C’era un gran casino

per schermare la luce, c’era un opuscolo dei

Ravel. Davanti al letto c’era un acquario, con

quel gusto lì, non c’è santo, sarà roba

originale, che tanto non c’è modo di...” ¶ “Finito

una cantina. In salotto c’era una moquette che

angolo, al primo piano, c’era un calciobalilla. Il

college, giù all’università. C’è anche la mensa

prato davanti all’università. C’era un sacco di

alla casa di Gould c’era un campo da

a mangiare e urlare. C’era l’erba dappertutto

allenamenti, tutto quello che c’era da guardare. Gould

Mi hai sentito? ¶ – Pronto? ¶ – C’è la linea disturbata

binari e dei treni c’era il Salone della

le tendine, il vialetto, c’erano anche i giardini

fregava. A ripensarci adesso, c’era già tutto nel

Sul serio. A piangere. C’ero andata perché mia

con mia madre, e c’era proprio all’ingresso

un posto in cui c’erano solo bagni, uno

intitolava “Ora e allora”, c’era un sacco di

nelle vasche da bagno c’erano due modelle, non

erano due modelle, non c’era l’acqua ma

era l’acqua ma c’erano due signorine, e

bagno perché anche questo c’entra col fatto che

entrammo nel corridoio centrale. C’erano tutte quelle Case

a guardarla, in silenzio. C’era tutta la gente

tutto quel rumore che c’è sempre al Salone

remoto del mondo, dove c’era solo lei, e

trenini elettrici, soprattutto se c’è il plastico, con

dolce catastrofe. Credo che c’entri il fatto di

era la stessa cosa. C’era un mucchio di

i soprammobili, ma non c’era più quella meraviglia

fuori, quella sensazione non c’era più. È una

avrei dovuto spiegarle che c’entrava piuttosto qualcosa tipo

Anche adesso, non riuscirei. C’è anche un po

lei, in genere, se c’è qualcosa che ti

consisteva nel fatto che c’erano sei biscotti, su

un bambino scopre che c’è un posto che

sinistra, il nulla. Non c’è frontiera oltre il

hanno visto passare. Non c’è casa più ultima

po’ in discesa, e c’erano per terra tutte

esempio... Gould, guardami. ¶ – Che c’è? ¶ – Era solo un

e si voltò indietro. C’erano le due strisce

all’altra, a guardare. C’erano ragazzi che entravano

che anche quando non c’è nessun pallone, in

di testa, ma non c’è nessun pallone, stanno

lì. ¶ – ... ¶ – Anche se non c’è nessun libro aperto

Buffo. ¶ – Capisci? ¶ – Sì. ¶ – Non c’entra il Nobel, capisci

Qualcosa che non va? ¶ – C’è tutto che non

che lo conosciamo. ¶ – Cosa c’è da sghignazzare? ¶ – Il

non lo conosce? ¶ – Cosa c’è da sghignazzare? ¶ – Ehi

pensò. Guardò l’ora. C’erano ragazzi che uscivano

attenzione. Di solito non c’è ragione perché istanti

lezione n. 14 – tanto che c’è da chiedersi, in

autenticità dei mondi ¶ non c’è in nessuna donna

tutta la donna che c’è in un tacco

perso per strada / lì c’è a portata di

espressione linguistica donna ¶ non c’è in nessuna donna

tutta la donna che c’è in un tacco

nello stesso luogo. Non c’è niente di soggettivo

Doppio. ¶ Shatzy diceva che c’era ancora qualcosa da

due anni fa e c’è scappato il morto

arrivarono, coi loro fucili. C’era tutto il paese

straniero vuota il bicchiere. C’è odore di sudore

a Shatzy cosa cavolo c’entrava il menu, lei

menu, lei ti diceva c’entra, c’entra. Calma

ti diceva c’entra, c’entra. Calma, è solo

davanti al bagno. Dentro c’era Gould. E quel

Era pieno di gente, c’era la coda fuori

sputare, e quindi incamerava. C’era da morire a

davanti al televisore, e c’era qualcosa su un

tanto per evitare equivoci, c’era scritto, in rosso

SE HAI FAME. Poi c’era una foto di

di Rocky Marciano, autografata. C’era un ring azzurro

che dava i round. C’era solo la lancetta

destro. L’altro non c’aveva cuore. Il Maestro

in cui era arrivato, c’erano due sul ring

ma non ci riusciva. C’era improvvisamente un odore

spegnere tutto quello che c’era intorno a lui

quando si vedevano. Ma c’era un gran casino

altra parte del filo c’era suo padre. ¶ – Pronto

curiosa della faccenda? ¶ – No. ¶ – C’è che a dirla

lì, dentro il frigorifero c’era un aeroplano di

silenzio, adesso. ¶ Quanti colpi c’erano, in una pistola

di cavallo nelle mani. C’è un violinista che

tra le dita. Non c’è vento, qui, pensa

piangere, su questo non c’era dubbio. ¶ Per quanto

guardarle. ¶ (Diapositiva n. 421) ¶ Non c’è un solo centimetro

aveva saputo renderlo guardabile. C’era da disprezzarlo, per

questo mondo: quello sguardo c’era, lì dentro, e

era, lì dentro, e c’era un dove che

sospettando istintivamente che se c’era una soluzione una

riusciva a guardare altrove – c’erano un sacco di

un sacco di persone, c’ero io, a un

lì. Il ragazzino studiava. C’era una bella luce

Niente sciroppo. ¶ – Panna? ¶ – Panna? ¶ – C’è la panna, se

è in regalo, dentro c’è una pallina di

tavolo. Appeso al soffitto c’era un monitor acceso

pecetta rosso fiammante. Sopra c’era scritto CONGRATULAZIONI!!! HAI

drink a metà prezzo! C’era anche un’altra

palloncino, Gould. ¶ Sul palloncino c’era scritto IO MANGIO

davanti alla porta, Gould. ¶ – C’è anche un congelatore

Uscirono dal fast food. C’era un’aria fredda

un palloncino rosso. Sopra c’era scritto IO MANGIO

il campione, farsi largo... c’è Mondini, il suo

tutti bambini del quartiere... c’era l’altalena, lo

lì, al pomeriggio, se c’era il sole. Be

era idiota ma non c’era nulla da fare

l’ha provato, vero? C’è un sacco di

della scala. Ha notato? C’è un sacco di

sotto è diverso. Non c’è rumore, non puoi

Peccato solo che non c’è mai... non c

c’è mai... non c’è quasi mai nessuno

che lì sotto non c’è nessuno, a parte

posto fantastico, ma non c’è quasi mai nessuno

così, grazie. ¶ – Sicuro? ¶ – Sì. ¶ – C’è qualcosa di cui

dei sogni, ad esempio... c’è qualcosa che ti

la stessa faccenda, non c’è soluzione. È idiota

il mondo, e non c’è un sistema, me

era un casino. Non c’è soluzione. Io vorrei

niente? ¶ – In che senso? ¶ – C’è qualcosa che vorresti

e gli altri non c’entrano niente. Il vero

senso del pudore. Probabilmente c’entra col fatto che

cosa, ossessivamente, e non c’è verso di annullarli

ci pensi, ma allora c’era quella mania della

chinò sul televisore dove c’era un’ammaccatura, una

caduto, quel televisore, non c’era da stupirsi se

sopra la caviglia. Se c’è una cosa capace

della camera da letto c’erano ancora tutti i

fare storie. Sulla confezione c’era scritto proprio: per

Già. ¶ – Con due non c’è problema, ma tre

certo punto si svegliò. C’era Shatzy seduta per

la verità è che c’è qualcosa che ti

arrivi a intuire che c’è qualcosa, là in

sempre fatto schifo, non c’è mai stato niente

in modo elegante, sopra c’era scritto Il nostro

per noi due, perché c’eravamo noi due, per

nel peggiore dei padri c’è qualcosa di buono

nella sua divisa, non c’era che stare lì

qualche modo, ma non c’era verso. Non riuscivo

briciole, il giochetto, non c’era modo di rimetterlo

ricorda il catarro? ¶ – Che c’entra, non mi ricorda

una specie di freddo. C’era la luce che

di fianco al loro c’era una famigliola: padre

facendo allora? ¶ – Melania, non c’è bisogno di piangere

pazienza ma a tutto c’è un limite, MELANIA

smettila di piangere, cosa c’è da piangere?, vuoi

erano già ricordo. Non c’è altro modo, mi

bellissima, alta, occhi verdi, c’era da chiedersi come

E su Boxe Ring c’era un corsivo dedicato

era un mondo strano, c’era dentro di tutto

non lasciarci la pelle. C’erano pugili puliti e

quattro chiacchiere. Larry non c’era. ¶ DIESEL – Larry si

carrozzeria della macchina. Dentro c’è tutto: coordinazione, forza

forse. Ma loro, che c’entrano? Stanno in un

Il prof. Taltomar non c’era. Era la prima

di farla fuori. Non c’è molta gente che

cui si vedeva circondato ¶ c’era qualcosa di infinitamente

Grazie. ¶ – Dico sul serio. C’era un sacco di

non si capisce? ¶ – Adesso c’è che son venuti

rotte? ¶ – Lui. ¶ – Che diavolo c’entra? ¶ – Ve l’avevo

a casa. Ma non c’era verso di strappare

tutti i pugili che c’erano in giro: lui

farmi rompere, basta. ¶ – Non c’entrano le scommesse, te

so. ¶ – Mondini... ¶ – Sì? ¶ – Cosa c’è dietro? ¶ – Niente. Voglio

gliel’ha giurato. ¶ – Che c’entra, abbiamo sempre scommesso

ragazzo, da quella parte c’è il deserto, pianta

le prime case. Non c’è anima viva. Cammina

Bear non si muove. C’è il deserto da

un mondo senza ombre. C’è un silenzio così

concentrarsi su Bear. Ma c’è quell’urlo che

dicono in spagnolo che c’è un chico, fuori

casa. Davanti alla casa c’è il padre di

e se ne va. C’è un ragazzino che

lì nella zona, non c’era verso di mangiare

anche se pioveva, non c’entrava il tempo, era

quel giorno nevicava o c’era una nebbia così

alzò. Andò in corridoio. C’era qualche vestaglia che

aveva visto in cui c’era un pugile che

staremmo bene insieme cosa c’è che devi sempre

coglione dietro al gasometro c’è l’ombra freddo

cane quella volta che c’era un treno proprio

talento e basta non c’è bisogno di aspettare

adesso. ¶ Gould si fermò. C’era una donna che

via. Fuori dalla porta c’era il marito. Parlava

I giocatori rimangono immobili. C’è il pallone, fermo

una voce da bambina. C’era tempo che passava

quando ti avvicinavi. Fuori c’era il sole. Poomerang

entrare. Era ancora buio. C’erano rumori strani, rumori

ventre del rumore planetario. ¶ C’è sempre qualcosa che

angolo del cortile dove c’era un canestro da

era tutto scorticato, ma c’era la retina quasi

che di fatto non c’era. Così guardavano, rapiti

aggressione. ¶ Arrivò a casa. ¶ C’era in giardino una

Accanto a lui, seduto, c’era lo studioso inglese

esprimi un’idea e c’è della gente che

volta, l’obiezione. Cosa c’entra il rispetto della

ormai accaduto e non c’era più niente da

avversario del famoso professore, c’è anche una foto

dritto negli occhi, non c’è prezzo per un

autorizzato e approvato? Non c’è prezzo troppo alto

chances scarsissime, modeste, non c’è santo, e così

per tutto questo? Non c’è, Gould. Pensi che

cazzo. E chiedeva se c’era ancora pizza. ¶ La

e questa vita esplosa, c’è da stupirsi se

disse ¶ – Couverney? ¶ – Couverney. ¶ – Cosa c’entra Couverney? ¶ – Come cosa

entra Couverney? ¶ – Come cosa c’entra? ¶ – Di cosa stiamo

Gould. ¶ – E allora che c’entra Couverney? ¶ – È l

sala contact”. Sul retro c’era il Saggio sull

lo tenesse lei, signorina. ¶ C’erano le sei tesi

ordine. Sotto l’ultima, c’era una nota, scritta

Sull’altra facciata, dove c’era stampato il tariffario

tariffario della “sala contact”, c’era tutta una lista

e so che non c’è modo, in definitiva

cosa contro cui non c’è niente da fare

scopo, devi ammettere che c’è qualcosa di assurdo

che pensarono anche loro, c’è qualcosa di assurdo

hanno scoperto alla fine, c’è da non crederci

figata, perché, ho pensato, c’è una regola per

sensazione strana, e poi c’erano un sacco di

ferocia e pessima mira. ¶ C’erano un sacco di

Del ragazzino nero non c’era l’ombra. Ogni

camion in velocità. Davanti c’era un po’ di

pieno di bambini. Non c’era un ritmo, in

fermò, lì, a nonpensare. ¶ C’era il sole alto

poi riattraversò la strada. C’era un pullman fermo

guardò il pallone. Sopra c’era scritto: Maracaná. Non

passaggi non era complicata. C’era da inventarsi la

telefonato per dirle che c’è un guaio. ¶ – In

mai? ¶ – Per dirle che c’è un guaio. ¶ – Un

paradenti, BOXE, si ricomincia, c’è sangue sul volto

Maestro. ¶ – Non dire cazzate. ¶ – C’ho la bocca che

un buon dentista, non c’è problema. Alzati, dài

mi porteranno via, non c’è problema, non sento

con le gambe, non c’è problema) OTTO (certo

sentirò più niente non c’è più nessuno è

richiuse la porta dietro. C’era una signora, in

del genere. Ma non c’era nessuno. Pensò che

quando è così non c’è molta scelta, tutto

Shatzy disse ¶ – Questo non c’entra niente ¶ e poi

le informazioni sul traffico. C’era un incidente sull

po’ strana, ma non c’è niente di male

piaceva di più quando c’erano anche loro due

pagavano per farlo, non c’era ragione per scappare

dormito sul sofà, non c’era problema, andava benissimo

fine le chiese se c’era qualcosa che poteva

porta, disse che effettivamente c’era una cosa che

una tasca. ¶ Si alza. C’è una valigetta di

da spiegare. Ma se c’è qualcuno che può

concede la morte. ¶ Non c’era vento dove lo

aprire la sua valigetta. C’erano dentro tutti i

grande. Ma là dentro c’è sempre lui. Fermo

è che qui non c’è più il Tempo

è più il Tempo. C’aveva quasi imbroccato, l

l’orologio. Di ferro c’erano solo le lancette

quadrante, dove di solito c’era la firma dell

a quella storia... ¶ – Non c’è molto altro in

non arriva mai. Non c’è più poesia, in

giornali – proprio in mezzo c’è il grande letto

mappe e sulle mappe c’era una valle, al

in questa terra. Non c’era niente. Solo indiani

passo. Legate alle selle, c’erano le loro teste

tutti i colori, ognuno c’ha la sua teoria

dietro, o fermarti dove c’è l’acqua e

il collo sottile, perfetto. C’è anche qualcosa scritto

fedele quando proprio non c’ero con la testa

cavalli. E alle selle c’erano le loro teste

non volevo sapere cosa c’era tra di loro

che non fosse vero, c’era gente che la

Ma pensa. ¶ – Carver. ¶ – Sì. ¶ – C’era qualcuno in questa

e che lui non c’entra niente. Si ripete

le carte da gioco c’è sempre il trucco

qualcosa. Ma quella volta c’era poco da spremere

perché in quell’ospedale c’erano solo ragazzi e

si fermano. ¶ A destra c’è il saloon. A

Apre le dita. ¶ Non c’è vento, qui, pensa

tutti ti guardano, non c’è scampo, sei negli

male, e forse non c’era un modo di

è quello, all’angolo c’era, fece tutte le

quelle stronzate... ma non c’era più, non era

può? ¶ – Non preoccuparti, non c’è problema... possiamo poi

un giornale e sopra c’è un’intervista a

detto, erano pugni diversi, c’era questa cosa strana

ed era orgoglioso... forse c’entra quella storia della

il tempo, e non c’era un ragazzino a

E disse che invece c’erano solo adulti. E

non è triste... che c’entra triste... non è

vivono e dormono insieme, c’è sempre la sera

proprio tutti nudi, ma c’è sempre la sera

aveva una boxe noiosa, c’era questa storia che

in quello, sembra che c’entro poco, io, con

Mondini, che io non c’entravo con quel mondo

talento o cosa, non c’entravo e basta, credo

vendere un incontro... che c’entra adesso... ¶ – Okay, come

giusto che ti manchi... c’erano delle cose molto

cose davvero uniche, non c’è niente come... insomma

posto qualsiasi, e non c’era nessuno, nell’albergo

per le feste, così, c’era un tavolo che

città. Mi ricordo che c’erano tutte le sedie

capovolte sul tavolo e c’era anche una batteria

spegni quel registratore, che c’entra il pubblico... ¶ – Magari

lo infilò. Nell’armadietto c’erano un paio di

po’ di altre cose. C’erano anche tre foto