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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «c»

nautoretestoannoconcordanza
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anche il male non c’è più, ¶ con il
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lo aprì. ¶ Adesso non c’era più nessuno. Nino
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per niente e ora c’è il rosa della
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che si sporcava ma c’era il granchio che
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stava fermo mai. E c’erano tutti che mi
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ma sapeva che loro c’erano. E fu schiacciato
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sole è basso e c’è poca luce vuol
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la chiave d’oro. C’era un televisore sopra
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al posto della marmellata c’era l’alcol, nel
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segreti. ¶ “L’ultima coda c’è già.” ¶ L’ultima
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spaventato, ma là dentro c’erano parole molto difficili
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alto. Perché, là fuori, c’era molto da fare
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e li faceva brillare. C’erano l’arancione e
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io lassù, col bastone!” ¶ “C’era già nascosta là
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sole è basso e c’è poca luce vuol
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erba non esiste più. C’è solo il terreno
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albero. A metà tronco c’era il buco dove
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crepe secche del terreno. ¶ C’erano alcuni fili d
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bruciati davanti a lui. C’erano una fetta di
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il suono delle cicale. C’era il respiro che
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di ghiaia finiva e c’erano gli uomini del
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al naso schiacciato. ¶ “Non c’è.” ¶ Solo adesso decise
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tornato a casa e c’era anche Nino. Io
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gli urli e non c’è il sole che
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A fianco del lavello c’era il cucchiaio di
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grandi scalinate, la stalla. C’erano i passi, i
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il canto delle cicale. ¶ C’era quella cosa, dentro
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al vecchio garage. ¶ Non c’erano porte. Era una
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e a controllare. Ma c’era ordine. Solo una
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al centro della stanza c’era lei. Lei, la
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sportello. In quel momento c’era lui e basta
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Bianca si spense. Non c’era più vento. Non
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era più vento. Non c’era più nessuno a
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nessuno a salutarlo. Non c’erano più strada, alberi
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cancelli e persone. Non c’era più Nino con
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Andiamo da Luigi?” ¶ “Non c’è bisogno!” rispose il
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più stare insieme. Ma c’erano ancora tanti luoghi
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spalle. E dietro tutto c’era la grande montagna
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Pietro riaprì gli occhi c’era solo la notte
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anche il male non c’è più, con il
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scendevano lente sul finestrino. C’era solo il vetro
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dormiva. ¶ Dietro di lui c’erano i passi. Quattro
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cortile interno. Ai lati c’erano cespugli secchi e
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Là, dietro l’angolo, c’era l’automobile verde
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sirena sul tettuccio. E c’erano gli uomini del
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si nascondeva e, quando c’era, il bianco sporco
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l’ultima volta non c’era: triste e azzurra
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mettere in mezzo e c’ha messo in mezzo
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figlio. E se non c’era tuo padre, quelli
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Sempre ‘sì’ dici? Che c’hai, un disco? Scommetto
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uno sopra l’altro. C’erano i canditi verdi
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verdi e quelli rossi. C’era la ricotta bianca
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vicina,” disse Luigi. ¶ “Non c’è!” ¶ “Guarda dietro, lì
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ho detto che non c’è!” ¶ “L’ho vista
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po’ più io.” ¶ “Nino c’è?” chiese Luigi all
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cucina a fare merenda… c’è la crostata alle
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copertine marroni. Nell’angolo c’era il divano azzurro
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tutto, sempre chiusa. E c’era il fumo morto
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faccio più per lui. C’è troppa polvere qua
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Nel pannello di legno c’era un foro abbastanza
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è con Luigi.” ¶ “Ah, c’è il figlio del
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sentito arrivare? Perché? Non c’erano state automobili là
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Pietro non era solo. C’erano i grilli con
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era felice. ¶ “In giardino c’è qualche lucertola con
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tacite stelle. Nei campi c’è un breve gre
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facevano paura. Quando fuori c’era il temporale mi
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quando non finiva! E c’era sempre Nino dietro
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innamorato era coperta. Adesso c’era una busta lì
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questa volta, non pioveva. C’era il sole. ¶ Toni
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destra e a sinistra. C’erano bottiglie nere e
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e si vede cosa c’è dentro. Però la
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Luigi. ¶ “Sì, mettila dove c’è pulito. Apri il
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a voce più alta. ¶ “C’è scritto solo un
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via schiarendosi. ¶ “La macchia c’è ancora,” disse Pietro
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quei soldi. ¶ E poi c’era quel pomeriggio che
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fuori del vecchio garage c’era lui, c’era
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garage c’era lui, c’era suo padre. Subito
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il migliore aiutante che c’è… quando sei più
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Ora, davanti a lui c’erano una strada e
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strada e molti uomini. C’erano le macchine fotografiche
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la finestra che non c’era più. Si era
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quella del ripostiglio. Non c’erano più, erano solo
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a saltare ma dentro c’era solamente il buio
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un fil di ferro. C’erano anche le tenaglie
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alla sedia color pistacchio. C’erano i secchi, uno
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il telo nero. “Non c’è Nino,” disse appoggiandosi
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su di lui. ¶ “Non c’è Nino! Non c
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c’è Nino! Non c’è in nessun posto
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un fiato. “E non c’è nemmeno nell’orto
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e dalla Bianca! Non c’è da nessuna parte
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la Bianca. ¶ 16. ¶ Anche se c’erano gli uomini del
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scatola di pelle nera c’erano le manette. Le
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così sicuri che non c’era bisogno di niente
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ogni cosa dalla busta. C’erano lo stesso foglietto
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schiacciarono al foglietto: non c’erano scritte a penna
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era come nuova. Non c’erano state macchie e
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là della ringhiera arrugginita c’era Nino, fermo davanti
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anche il male non c’è più, ¶ con il
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si bloccò di scatto: “C’è troppa colla qui
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tirò fuori ogni cosa. C’erano delle banconote piegate
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voltò verso Luigi: “Perché c’è scritto Nino Marrazzo
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mai fare un grido. C’era una smorfia in
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In fondo al letto c’era sua madre, lo
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cose, in giardino, non c’erano più. Le aveva
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gli accarezzò il viso. “C’è una sorpresa. Vado
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Si asciugò il viso. ¶ “C’è scritto il suo
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suo nome nella lettera! C’è scritto Nino Marrazzo
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lucido. ¶ Arrivò al corridoio. C’erano quegli occhi, grinzosi
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io vado a casa. C’è tua madre che
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del campo di calcio. C’era un giocatore della
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e il sangue non c’erano. Già da molte
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grigio. Il naso non c’era più. ¶ Tirò su
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con gli occhi aperti. C’era il sangue sul
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madre. ¶ Nella stanza non c’era nessun altro a
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diventavano ancora più vive. C’era il lenzuolo e
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era il lenzuolo e c’era Nino steso sotto
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era Nino steso sotto. C’era il fuoco che
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assieme ai singhiozzi. E c’era il viso di
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guance fino al cuscino. ¶ C’erano i grilli là
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il palmo grinzoso. Non c’era dolore in lui
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gelarono. ¶ Al suo fianco c’era il comodino con
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bianche mattonelle in movimento. ¶ C’erano l’aria fresca
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sasso, muro, albero. Non c’era più nulla, soltanto