Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

s’infilò nel primo caffè che gli si presentò

che Ceccardo graziosamente chiamava «caffè corretti» e salutarono rispettosamente

Anche noi bevemmo qualche «caffè corretto». Il poeta, quietato

ivi fummo giunti, alcuni «caffè corretti» risuscitarono in noi

comode poltrone dell’unico caffè detto «Centrale» per passare

comitiva apuana irruppe nel caffè tumultuando e schiamazzando, al

cominciarono a bere dei caffè agghiacciati, al rhum. Ma

compiuto si ordinò qualche caffè corretto. Inutile dire che

dal Politeama passò al caffè «Margherita», dove avvenne un

pervaso tutti. L’elegante caffè era pieno zeppo di

anche il tavolo. Il caffè si rivoltò contro di

dimostrato nell’attacco al caffè Margherita. Ne è per

gli apuani ritornarono al caffè «Margherita» per la contro

della sua cavalleria, al caffè Principe. ¶ L’indomani Franco

poeta, in uno dei caffè centrali. Chi si prese