Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

detriti. ¶ Per chi io canto questi fiori plebei e

fucileria del bacchico champagne, ¶ canto giocondo ed arrochito: ¶ raccogline

d'insegnare il mio canto ¶ a tutti quanti. Grassa

fucilato ¶ delli inermi sul canto della via; ¶ per tanto

minacciosa ¶ non vieta il canto al rosignolo: ¶ un castelletto

doppia prigione." - ¶ (Mormora il canto basso, tra il ridere

ciottoli immelmati ¶ nel rauco canto dell'armonía da trivio

lato; ¶ il gendarme, sul canto della via, ¶ sollecita allegria

e sosta, al terzo canto del gallo vigile, ¶ d

pontefice ritorna, ¶ al terzo canto del gallo sull'Urbe

rombo del tuono, al canto dell'uccello; ¶ dalla Vita

le case assonnate, ¶ brezza, canto, lamento. ¶ O che tu

soave sentimento, ¶ brezza, lamento, canto, ¶ foriera di tempesta e

Arvali. ¶ E canti il canto della spada acuta, ¶ proferta

altra volta canta il canto della rotta; ¶ segui per