Emilio De Marchi, Arabella, 1893

su un foglio di carta. Cento lirette le aveva

sopra un foglio di carta comune e corse in

non avesse firmata la carta. La vigilia dell'Epifania

là a cercare una carta che mi interessa, ma

Vedi questo foglio di carta?" e glielo mise sotto

spetta." ¶ E intascò la carta. ¶ "Faccia conto che io

Era venuto per la carta, se veramente la vecchia

vecchia aveva sottoscritta una carta, come dubitava la Giuditta

Tognino, che cercava la carta, che, stizzito, votò tutto

questione di puntiglio. ¶ La carta voleva!... E siccome aveva

in testa che una carta ci doveva essere, secondo

era uno straccio di carta a pagarlo un milione

preti avessero ritirata la carta per farla saltar fuori

visto a firmare una carta, ma da quel momento

un sogno o la carta doveva essere in casa

cugina abbia sottoscritta una carta?" ¶ "Gesù, come posso saper

aiutarmi a cercare una carta che mi preme. Si

immagino dove è la carta, ma non posso cercarla

e irritante monotonia: "la carta la carta la carta

monotonia: "la carta la carta la carta..." Questa non

carta la carta la carta..." Questa non poteva essere

gomitoli; e finalmente una carta ancor fresca, piegata in

lettere balzarono fuori dalla carta, un gruppo di biscie

Maccagno, ripiegò lentamente la carta in quattro, se la

che un pezzo di carta, richiamando in vigore il

si poteva più restituire... Carta per carta, valevan di

più restituire... Carta per carta, valevan di più quelle

cercassero un appoggio. La carta ripiegata in quattro resistette

stupore quel pugnetto di carta nera, che si ostinava

e nel fuoco la carta che mandò molte piccole

un verde paralume di carta. La Nunziadina, quantunque non

dal rovescio d'una carta da bollo e d

vivo sulle impannate di carta, come se si movesse

muri coperti di una carta color cioccolata, che riceveva

vostro prete ha della carta in mano la faccia

proprio il pezzo di carta che dice così e

abbiamo in mano la carta del salame, per dire

è falso. È la carta che tu vuoi, Maccagno

Tu hai bisogno della carta, o furfantaccio. Non contento

tu vuoi anche della carta, o schifoso..." ¶ Ferruccio, che

il piccolo cencio di carta che le fiamme del

avvocati. "Sgòlati, crepa! Una carta abbruciata non c'è

vecchia avesse fatta una carta non l'aveva che

tolto un foglio di carta, notò il giorno e

anche queste parole sulla carta. ¶ "Assassino della povera gente

padrone, ha preso una carta..." ¶ "Io, io, io?" balbettò

storpiato. ¶ "... a cercare una carta nella stanza della morta

detto questo? io, una carta? che carta? non so

io, una carta? che carta? non so un bel

mentre egli cercava una carta... Ah! tu vorresti scappare

Parlar di che?" ¶ "Della carta." ¶ "Di che carta?" ¶ "Del

Della carta." ¶ "Di che carta?" ¶ "Del testamento." ¶ "Testamento di

venuto a cercare una carta. Aveva un cappello molle

uomo a cercare una carta?" domandò Ferruccio, distendendo le

di suo padre. "Che carta? era forse un testamento

la storia di questa carta, se è vero che

storia delle bottiglie, della carta, delle guardie e falle

in quel tritume di carta che rappresentava gli affari

Tognino a cercare una carta." ¶ "So ormai di che

io ho rubata una carta e io dimostro al

egli aveva trafugata una carta. Ora i Borrola, secondo

cellulare." ¶ "Io resto di carta. Ma perché?" ¶ "Il sor

poco il viso dalla carta e rise coi buchi

sopra una lista di carta, e procurando di avvicinare

quelli che avevan data carta bianca in mano all

copia di esso in carta semplice e non firmata

defunta ha scritta una carta. Se non che la

entrasse a cercare una carta nella stanza della defunta

come si sottrae una carta, procurò di diminuirne la

e poi trattenuta la carta; come, prima di morire

o non firmata, una carta ci doveva essere, laddove

spendere un capitale in carta bollata e in ricorsi

questi pensieri, tirò innanzi carta, penna e calamaio e

di Ferruccio c'è carta e penna. Venga con

stava per giocare una carta seria. Si arrabbiava dentro

d'un negoziante di carta, di temperamento allegro, di

Ratta a cercare una carta..." ¶ "Ah sì!..." cantò in

visto a cercare una carta. La sua finestra dà

scandalo. Va bene? date carta bianca a me?" ¶ "Io

per me ti lascio carta bianca fin che vuoi

mattina, facendo uso della carta bianca concessagli dal Maccagno

aveva in mano una carta e che, parlando in

circostanza d'una nuova carta aveva un valore, c