Marco Missiroli, Senza coda, 2005

stanza. Lì appoggiò la cartella sul letto e si

mano libera frugò nella cartella. Tirò fuori il libro

troppo complicato perché la cartella gliela aveva sigillata addosso

Si sistemò meglio la cartella. ¶ “…e non ti scalmanare

con una mano la cartella che ballava sulla schiena

che gli toglievano la cartella e lo aiutò, sfilando

scattare il lucchetto della cartella. Poi ci tuffò le

solo!” disse, sistemandogli la cartella sulla schiena. “E tu

tolse di dosso la cartella. La tenne stretta in

A metà strada la cartella diventò più leggera. Era

macchina. ¶ Pietro rallentò, la cartella gli stava scivolando. Quando

braccioli. Si levò la cartella e l’appoggiò sotto

lo sguardo basso, sulla cartella che gli toccava appena

di scatto, spostando la cartella da sotto il tavolo

faticò a estrarre. La cartella rotolò a terra. Pietro

del tavolo. Illuminava la cartella poggiata a terra vicino

cinque minuti. Ricordati la cartella con i libri, che

riabbassò subito. Appoggiò la cartella a terra, tra le

figlio e prendendo la cartella ai piedi della scrivania

padre e aprì la cartella sulle ginocchia. Tirò fuori

sfilò i lacci della cartella. Luigi lo aiutò, se

Ci appoggiò sopra la cartella. ¶ “Facciamo tardi e dopo

troppo veloci. Raddrizzò la cartella e l’aprì. Poi

libro, il libro nella cartella. La cartella ancora sulle

libro nella cartella. La cartella ancora sulle spalle di

restò seduto con la cartella che pesava sulle gambe

rimase muto. Abbracciò la cartella appoggiata sulle sue gambe

non rispose, fissò la cartella ancora appesa alle spalle

Luigi quasi attaccato. La cartella gli ballava sopra la

di muoversi. Così la cartella ricominciò a sbattere contro

aiutò a sfilarsi la cartella di dosso e la

guardando la busta sulla cartella. ¶ Pietro non disse niente

sorrise. ¶ Luigi appoggiò la cartella a terra e prese

Pietro dovette portargli la cartella. Il libro di matematica